Cassibile. Furto di cavi di rame lungo la rete ferroviaria, arresto in flagranza

Lo hanno sorpreso all’interno della stazione ferroviaria di “Santa Teresa Longarini”, lungo la tratta Siracusa/Ragusa, mentre tentava di portare via 20 kg di cavi in rame dell’impianto elettrico. Arrestato il il 53enne Urbino Zimmitti. Fortunatamente non vi sono stati problemi per il funzionamento dell’impianto.




Siracusa. Domenica di fuoco, incendio nella riserva del Ciane. Fiamme sulla strada per Ognina

Ancora una domenica di fuoco in provincia. L’emergenza incendi non si arresta. Al contrario, sembra intensificarsi, complici le alte temperature di questi giorni, che oggi hanno raggiunto i 38 gradi nelle ore più calde della giornata. Super lavoro per i vigili del fuoco, che hanno dovuto far ricorso all’aiuto della Protezione civile, in particolar modo, per un vasto incendio nell’area della riserva Ciane-Saline. Un denso fumo si è alzato nel pomeriggio. L’allarme è scattato intorno alle 17. Sul posto diversi mezzi, per le operazioni di spegnimento, rese difficoltose dal forte vento, che alimentava le fiamme, consentendo al rogo di espandersi ulteriormente. I vigili del fuoco continuano a scontare una situazione difficile dal punto di vista degli uomini e dei mezzi a disposizione, esigui rispetto alle necessità. Incendi anche in altre zone della provincia. Disagi sulla strada per Ognina, dove un incendio originatosi da un appezzamento di terra che costeggia la carreggiata ha reso problematico il transito dei veicoli che viaggiavano in direzione Siracusa.




Lentini. Droga nascosta nell'impianto di climatizzazione dell'auto, arrestato

Aveva nascosto l’eroina nei tubi dell’impianto di climatizzazione della sua auto. Dodici grammi, in parte suddivisi in dosi pronte per lo spaccio, rinvenuti dai Carabinieri di Lentini durante una attenta ispezione della vettura, durante un normale controllo su strada.
Con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti è stato arrestato Giuseppe Coniglio, 53enne lentinese. E’ stato posto ai domiciliari, a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Rosolini. Spaccio alla villa Comunale, arrestato un 41enne con diversi grammi di hashish

Arresto in flagranza di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente per Abdellatif Rguibi, 41 anni. E’ stato sorpreso nei pressi della villa comunale di Rosolini mentre, con fare circospetto, si avvicinava ad un giovane passandogli qualcosa.
Bloccato dai militari, ha cercato di disfarsi dello stupefacente gettando un pacchetto di sigarette. All’interno rinvenuti 11 frammenti di hashish, dal peso complessivo di circa 10 grammi, pronti per essere ceduti.
La successiva perquisizione presso la sua abitazione ha portato al sequestro di un ulteriore frammento di circa 20 grammi.
E’ stato posto ai domiciliari in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa.




Rosolini. Tentato omicidio: con un pezzo di vetro colpisce la ex convivente al collo

Una lite tra ex conviventi ha rischiato di sfociare in tragedia. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione in un appartamento al centro di Rosolini, hanno trovato in terra, in stato di semicoscienza, una donna. Aveva una vistosa ferita alla gola. Se la caverà con diversi giorni di prognosi e una decina i punti di sutura.
Arrestato, invece, l’ex convivente ritenuto responsabile dell’aggressione. Si tratta di Majdi Abderazzak, accusato di tentato omicidio e atti persecutori.
Molestie e minacce, secondo quanto ricostruito, ormai duravano da diversi mesi. La vittima e l’uomo, infatti, dopo una convivenza di un anno, da circa tre mesi si erano lasciati. Ma l’uomo non ha mai accettato la fine del rapporto ed ha iniziato a molestare la ragazza per convincerla a ritornare insieme: pedinamenti, appostamenti sotto casa, minacce, continui messaggi e chiamate erano ormai all’ordine del giorno, episodi tali da cagionare un perdurante e grave stato di ansia e di paura nella giovane donna, costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita. Episodi che la vittima non ha mai voluto denunciare, forse per timore di peggiori reazioni da parte dell’ex compagno.
Ormai esasperata da tale situazione, la donna ha deciso di cambiare vita e di trasferirsi al nord: pertanto, fattasi coraggio, nel corso della mattinata è stata lei a contattare l’ex convivente per poter andare a riprendersi alcuni vestiti che aveva ancora lasciato a casa sua. Attirata in casa, sarebbe stata subito aggredita. Fino al fendente al collo con pezzi di vetro di una bottiglia rotta. I vicini avevano già allertato il 112. È stato così evitato il peggio.
Condotto in caserma, Majdi Abderazzak è stato dichiarato in stato di arresto e, espletate le formalità di rito, è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




Siracusa. Maxi incendio a Tremilia: quattro ore per spegnere le fiamme

Ci sono volute circa quattro ore per spegnere il vasto incendio che, ieri sera, si è sviluppato nella zona di Tremilia. Un rogo dalle proporzioni preoccupanti, che ha tenuto con il fiato sospeso i residenti della zona, soprattutto proprietari di ville. Un’ampia fetta di sterpaglie sono andate a fuoco. L’allarme è scattato intorno alle 19. Sul posto, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Augusto Von Platen. Le squadre, ininterrottamente al lavoro per avere la meglio sulle fiamme, hanno concluso l’intervento soltanto alle 23,12. Operazioni rese particolarmente difficoltose per via del vento, che continuava ad alimentare il rogo e a lasciare che si propagasse. Fumo denso per ore sulla città, visibile anche da notevole distanza. Secondo quanto comunicato dai soccorritori, nessun danno grave. Il timore era che il fuoco potesse lambire e danneggiare le abitazioni della zona. Non si tratta del primo caso del genere. Incendi di questa entità sono frequenti nella stagione estiva, notoriamente quella dell’emergenza incendi. Intanto questa mattina, vigili del fuoco al lavoro nella zona di Palazzolo, dove sono già intervenuti, sempre per un incendio rilevante, anche ieri. La nuova segnalazione, tuttavia, non desterebbe particolare preoccupazione, tanto che la squadra sul posto non ha richiesto il supporto di altri mezzi e uomini.




Cassibile. Sfonda per sbaglio una vetrina e si accascia al suolo: la notte brava di un migrante

Ha letteralmente infranto una vetrata di una sala giochi di via Nazionale a Cassibile. Nonostante le ferite e la perdita di sangue, se la caverà con qualche giorno di prognosi. Ma è stata davvero una brutta avventura quella capitata ad un giovane extracomunitario, probabilmente in preda ai fumi dell’alcol.
Insieme ad alcuni amici stava giocando a calcetto balilla nella nottata di ieri. Durante le “concitate” fasi di gioco, la pallina è finita all’esterno. Il giovane si è subito precipitato all’inseguimento e con altrettanta foga avrebbe voluto fare rientro nella sala. Ma ha sbagliato ingresso, prendendo in pieno la vetrata. Subito dopo l’impatto si è accasciato al suolo, intontito dall’urto e dalle ferite causate dal vetro.
E’ stato soccorso da alcuni passanti che hanno avvisato il 118. Nell’attesa, importante anche l’intervento di un vigilantes che si trovava nella zona, in servizio per la Giaguaro Service. Grazie alle nozioni di primo soccorso e con l’ausilio di laccio emostatico ha evitato conseguenze peggiore legate all’emorragia.




Siracusa. Paura in sala giochi: accoltellato un 20enne per un caffè, arrestato l'aggressore

Prognosi di una trentina di giorni per il 20enne rimasto vittima di una barbara e insensata aggressione in una sala giochi di Scala Greca, nella serata di ieri. La discussione con un altro ragazzo, 23 anni, sarebbe nata per un banale caffè. Il più grande dei due – dopo le parole volate – sarebbe tornato a casa e armato di coltello da cucina è tornato nella sala giochi per far valere le sue ragioni.
Il 20enne – che ha provato a difendersi con una stecca da biliardo – è stato colpito da diversi fendenti. E’ stato ricoverato in ospedale in prognosi riservata. Poi il quadro clinico è migliorato e non sarebbe più in pericolo di vita. L’aggressore è stato identificato e rintracciato da agenti delle Volanti che hanno proceduto all’arresto con l’accusa di lesioni aggravate.




Siracusa. E' morto Nunzio Salafia, uno degli ultimi "boss" ritenuto reggente del clan Aparo

A 66 anni è morto Nunzio Salafia, considerato il boss del clan Aparo di Solarino. Si trovava nella sua abitazione, dopo la scarcerazione per motivi di salute un mese addietro. Era attualmente ai domiciliari per scontare una condanna a sei anni di reclusione per estorsione.
Un male incurabile ha segnato il destino di uno degli elementi di spicco della criminalità organizzata siracusana, coinvolto anche nell’inchiesta sulla strage della Circonvallazione, avvenuta a Palermo il 16 giugno del 1982, ed in quella per l’omicidio del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa del 3 settembre del 1982.
L’ultima condanna (6 anni) è arrivata il 10 dicembre del 2015, quando il tribunale di Catania lo ha riconosciuto responsabile di estorsione e tentata estorsione ai danni della Sics, impresa di Priolo Gargallo impegnata di recente nei lavori di riqualificazione della Siracusa-Floridia.




Priolo. Truffa per avere contributi per la gestione di impianti sportivi: denunciato 57enne

Avrebbe percepito indebitamente contributi pubblici per un totale di 35 mila euro. Una vicenda legata alla gestione di un impianto sportivo, dal 2012 al 2015. Per questo un 57enne di Priolo è stato denunciato dagli uomini del locale commissariato. L’accusa per lui è di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. L’uomo è il responsabile di una società che si era aggiudicata la gestione della struttura sportiva.