Cocaina addosso e hashish in casa, arrestato 23enne

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Di questo dovrà rispondere un giovane di 23 anni, arrestato dagli agenti delle Volanti nel corso di un servizio di controllo del territorio, condotto nell’ambito della quotidiana azione degli uffici operativi della Questura e dei singoli commissariati della provincia, per il contrasto al consumo ed alla vendita di droga.

Gli agenti hanno notato, nei pressi del Ronco II di viale Tica, la presenza del giovane. Insospettiti dal suo atteggiamento, hanno sottoposto il 23enne a perquisizione, rinvenendo 125 grammi di cocaina pura.

Estendendo la perquisizione alla sua abitazione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato  un grammo di hashish e 0,5 grammi di cocaina, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.

 




In giro per il paese in alterazione psicofisica, arrestato 34enne evaso dai domiciliari

Era in stato di alterazione psicofisica, in centro, a Pachino. Raggiunto dal personale del 118, che intendeva soccorrerlo, l’uomo, un 34enne, si è avventato contro i due operatori dell’ambulanza, aggredendoli.

Sul posto sono intervenuti, i carabinieri della locale Stazione, coadiuvati da militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Noto.

Il 34enne è stato arrestato per evasione. Una volta identificato, infatti, i carabinieri hanno scoperto che si trattava di una persona sottoposta alla detenzione domiciliare per un cumulo pene.

Dopo le cure sanitarie, l’uomo è stato ricondotto ai domiciliari come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Voto di scambio elettorale politico/mafioso, ai domiciliari Pippo Sorbello

Tra i dodici arrestati nell’operazione Asmundo c’è anche l’ex deputato regionale e già sindaco di Melilli, Pippo Sorbello. Si trova ai domiciliari, con l’accusa di voto di scambio elettorale politico/mafioso. Nei prossimi giorni, l’interrogatorio di garanzia durante il quale potrà chiarire la sua posizione. Candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2022, a Melilli, secondo le accuse avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato. A quell’appuntamento elettorale, Sorbello è stato nettamente poi surclassato dal sindaco eletto, Giuseppe Carta, oggi anche deputato regionale (Mpa).
Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati.




“Asmundo”, scatta all’alba l’operazione antimafia dei Carabinieri

Alle prime luci dell’alba è scattata l’operazione antimafia “Asmundo”. Circa cento i Carabinieri in campo per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone (10 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Colpito il clan mafioso dei Nardo, operante nell’area nord della provincia aretusea e ritenuta costola della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola Ercolano”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa, al termine di una complessa attività di indagine iniziata nel mese di dicembre 2021, hanno fatto emergere un quadro indiziario piuttosto chiaro a carico dei 12 l. Secondo gli investigatori, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, sarebbero riusciti ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione o comunque il controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale, nell’area nord della provincia siracusana.
Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati che, anche dopo la recente operazione “Agorà”, si sono velocemente riorganizzati. L’operatività del clan è ripresa con il solito modus operandi, minacciando, anche dall’interno degli istituti di pena – utilizzando illecitamente telefonini – chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine, per denunciare un’estorsione o una minaccia subita, occultando armi ad alto potenziale offensivo, smerciando stupefacenti del tipo cocaina e marijuana – addirittura gestendo una florida piantagione composta da ben 731 piante.
Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 kg tra marijuana e cocaina, sono stati sequestrati dai Carabinieri durante la fase investigativa.
L’attività di indagine, condotta con metodologia tradizionale e supportata da innovative strumentazioni tecniche, ha consentito di delineare l’organigramma, ruoli e mansioni dell’associazione mafiosa del clan “Nardo”, ricostruire plurimi episodi di estorsione commessi dagli associati che, mediante minaccia e avvalendosi della forza di intimidazione, avrebbero costretto diversi imprenditori agricoli o esercenti commerciali a fornire somme di denaro o generi alimentari senza corrispettivo, pagare un servizio di “guardiania” per i propri terreni agricoli, sui quali sarebbero stati anche obbligati a tollerare il pascolo di capi di bestiame riconducibili agli associati, subire il “cavallo di ritorno” per la restituzione di escavatori ed altri mezzi oggetto di furto.
Di particolare rilevanza è infine il reato di scambio elettorale politico /mafioso contestato anche ad un candidato sindaco delle scorse elezioni amministrative del 2022 che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato.




Operazione Asmundo, gli investigatori “Clan Nardo, particolarmente attivo a Melilli”

Il ten. col. Raffaele Ruocco, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Siracusa, commenta l’operazione antimafia “Asmundo”, che ha portato all’arresto di 12 persone. Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati.




Morto il 27enne ferito nello scontro sulla Siracusa-Catania. Donati gli organi

Non ce l’ha fatta il 27enne rimasto gravemente ferito nel grave incidente avvenuto sulla Siracusa-Catania nella notte tra sabato e domenica scorsi. Ricoverato in prognosi riservata al San Marco di Catania, è morto dopo tre giorni di agonia. Troppo gravi le ferite riportate nella tragica carambola che ha coinvolto 4 mezzi con 5 feriti. La famiglia ha acconsentito alla donazione di organi.
Leonardo Carpita, questo il suo nome, catanese, secondo la ricostruzione si trovava in auto con la sua ragazza quando – poco prima dell’ultima galleria in direzione Catania – è rimasto coinvolto nello scontro e nella carambola con gli altri mezzi. Le indagini sono affidate alla Polizia Stradale.




Maremonti, ancora un incidente autonomo: auto sbanda e finisce contro guardrail

Non ha fortunatamente avuto gravi conseguenze l’incidente avvenuto questa mattina lungo la Maremonti. Nel tratto in prossimità dell’incrocio con la strada provinciale 12, una Fiat Panda avrebbe prima sbandato per poi finire la sua corsa contro il guardrail. Un sinistro autonomo, sulla cui dinamica indagano gli agenti della Polizia Provinciale, intervenuti sul posto. Forse, secondo una prima ipotesi, l’asfalto reso viscido dalla pioggia notturna potrebbe aver influito.
Lo scorso 19 febbraio, sempre sulla Maremonti e quasi alle porte del capoluogo, perse la vita Nicolò Fazzone, agente di Polizia Penitenziaria. Anche in quel caso, si tratto di un incidente autonomo, con l’auto dello sfortunato 53enne finita ribaltata.




Colpisce arbitro alla nuca durante una partita di calcio a 5, DASPO per un giocatore

Un provvedimento di DASPO sportivo per la durata di 9 anni. È la notifica inflitta a un calciatore che , mentre si trovava tra gli spettatori perché squalificato, ha colpito alla nuca un arbitro della terna al fischio finale.
Nello specifico, il 23 dicembre scorso, nel corso dell’incontro di calcio a 5, disputatosi presso un campetto sportivo di Lentini, tra una compagnia locale ed una squadra di Acireale, al termine della partita alcuni spettatori facevano ingresso in campo a seguito delle forti tensioni tra i giocatori che stavano discutendo tra loro. Calmatisi gli animi, un arbitro della terna arbitrale, che sta rientrando negli spogliatoi, veniva colpito alla nuca da un calciatore che, nell’occasione, si trovava tra gli spettatori perché squalificato.
L’uomo, un trentaduenne di Acireale, è stato identificato dagli agenti del Commissariato di Lentini, prontamente intervenuti nella struttura sportiva. Dopo gli approfondimenti di legge, gli uomini della Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Siracusa hanno notificato al calciatore violento, non nuovo a tali condotte in quanto già destinatario di un DASPO, un ulteriore provvedimento di DASPO sportivo per la durata di 9 anni. La misura vieterà al trentaduenne di fare accesso in tutte le strutture sportive.




Furti di energia elettrica alla Mazzarrona, 19 persone denunciate

Sono stati riscontrati 19 allacci abusivi e 19 denunce. Si chiude con questo bilancio l’operazione scattata questa mattina alla Mazzarrona, quando agenti della Polizia di Stato, coadiuvati da personale dei Carabinieri e della Polizia Municipale, oltre che ai tecnici dell’azienda della rete elettrica, hanno iniziato a verificare la regolarità degli allacci alla rete elettrica di palazzine e abitazioni.
Mobilitati per l’operazione i poliziotti della Questura di Siracusa, del Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, insieme ad equipaggi dell’Arma dei Carabinieri. Un altro “importante” risultato conseguito nel campo della repressione del reato di furto di energia elettrica.
Nel complesso, nel corso dell’operazione di polizia, sono state inoltre identificate 71 persone.




Guerra agli allacci abusivi alla rete elettrica, tornano in azione le Forze dell’Ordine

E’ scattata questa mattina un’altra operazione ad alta visibilità. Un’operazione finalizzata alla verifica degli allacci abusivi alla rete di distribuzione elettrica e al relativo ripristino della legalità in zone sensibili di Siracusa.
La Polizia di Stato, coadiuvata da personale della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia Municipale, oltre che dai tecnici dell’azienda della rete elettrica, sta svolgendo i controlli.
Le operazioni, svolte sotto la direzione di funzionari della Polizia di Stato, sono state pianificate in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica.
Il servizio, che si sta svolgendo con il contributo degli agenti del Reparto Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, mira a prevenire ogni illegalità per garantire il regolare svolgimento delle operazioni che sono finalizzate al controllo dei contatori.