Si trovano nella struttura di prima accoglienza attivata nei locali dell’ex Hotel Siracusa i 41 migranti arrivati sabato pomeriggio allo Sbarcadero. Le loro condizioni generali sono buone, nonostante la lunga traversata verosimilmente partita dalle coste turche o della Grecia. Per tre di loro è stato necessario il ricorso alle cure dei sanitari dell’Umberto I, per ipotermia. Già oggi, però, dovrebbero essere dimessi.
Dal punto di vista dell’ordine pubblico, gran lavoro delle forze dell’ordine che hanno ben gestito ogni aspetto. Questa mattina i luoghi sono stati ripuliti e bonificati. Sulla spiaggetta erano rimasti i “segni” dello sbarco: bottiglie di plastica, buste, coperte, giacconi. Intanto, le indagini condotte dalla Squadra Mobile sono mirate a far luce sugli aspetti ancora “oscuri” di questo sbarco a sorpresa, con il barchino dei migranti arrivato sino sotto costa, alla spiaggetta dello Sbarcadero, dentro il centro urbano. L’imbarcazione è stata posta sotto sequestro. E’ facile ipotizzare la presenza di una nave madre che ha condotto i migranti, bengalesi, quasi sotto le coste siracusane. La rotta seguita, come anche la presenza di eventuali scafisti, sono alcuni degli aspetti su cui gli investigatori stanno concentrando le loro attenzioni, anche comparando le dichiarazioni degli stranieri a bordo del barchino. Da anni non si registrava uno sbarco con queste modalità a Siracusa.