Lentini. In manette presunto narcotrafficante, un chilo e mezzo di ecstasy in un'auto

I carabinieri di Melilli hanno arrestato Giuseppe Mangiameli ,29 anni, pregiudicato lentinese, in esecuzione di un’ ordinanza di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura della Repubblica di Siracusa.
Indagini coordinate dal Procuratore Capo Francesco Paolo Giordano e dal Sostituto, Davide Lucignani, a seguito del rinvenimento di oltre 1 chilo e mezzo di ecstasy in una autovettura abbandonata. Secondo quanto emerso, sarebbe stato Mangiameli ad abbandonare il mezzo con la droga nel bagagliaio, probabilmente alla vista dei militari di pattuglia che transitavano nella zona.L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna




Lentini. Rissa tra vicini di casa, i parenti aizzano dai balconi: quattro feriti e arrestati

A Lentini, i carabinieri della compagnia di Augusta hanno arrestato in flagranza di reato per rissa aggravata e lesioni personali aggravate quattro persone (un 58enne, un 40enne, un 39enne e un 32enne). Durante un diverbio scaturito per futili motivi connessi a problemi di vicinato, fomentati anche dai familiari, nel frattempo accorsi a seguire la scena dai rispettivi balconi, avrebbero dato luogo ad un’animata discussione degenerata in violenta rissa. I militari hanno sedato gli animi e bloccato i contendenti. Tutti hanno riportato lesioni lievi. Sono stati posti ai domiciliari




Siracusa. Furto con "spaccata" ai danni di Wimbledon: arrestato un 38enne

Ennesimo furto con “spaccata” ai danni del negozio Wimbledon di viale Teocrito. Ignoti sono entrati in azione nella notte, infrangendo la vetrina principale, probabilmente utilizzando la cosiddetta auto “ariete”, e accedendo all’interno dell’esercizio commerciale. I proprietari hanno notato quanto accaduto nel momento in cui, questa mattina, hanno raggiunto il negozio per l’apertura delle 9. Sul posto, la polizia per i rilievi del caso. Veloci le indagini che hanno condotto, in mattinata, gli agenti delle Volanti, agli ordini del comandante Francesco Bandiera ad un arresto. In manette un 38enne, catanese. Si tratta di Giuseppe Cardì, intercettato dagli agenti a bordo di un’auto diversa da quella utilizzata per infrangere la vetrina e fare ingresso nei locali del negozio. Dovrà rispondere di furto aggravato in concorso. Le indagini proseguono per individuare i complici dell’uomo. Dovrebbe trattarsi di almeno tre persone.




Augusta. Inchiesta Petrolio, Gemelli sentito a Potenza. Il difensore: "Chiarirà tutto"

E’ stato sentito questa mattina, al palazzo di Giustizia di Potenza, l’imprenditore Gianluca Gemelli, compagno dell’ex ministro Federica Guidi coinvolto nell’inchiesta Petrolio. E’ stato interrogato dai pm titolari dell’inchiesta, entrando dall’ingresso principale dell’edificio ma non rilasciando alcuna dichiarazione ai giornalisti che ne attendevano l’arrivo. Il suo avvocato, Paolo Carbone, ha sottolineato come Gemelli intenda “chiarire ogni cosa”. Secondo la Procura di Potenza, Gemelli rappresenterebbe il “trait d’union” nell’ambito delle iniziative del “quartierino”.




Augusta. Dipendenti comunali rubano materiale edile: arrestati

Avrebbero asportato materiale da un cantiere per poi scaricarlo in contrada Capo Campolato. Tre dipendenti comunali sono stati arrestati per questo, notati da un poliziotto libero dal servizio. La misura, eseguita dagli uomini del commissariato di Augusta, riguarda Francesco Celeste, 60 anni, Giuseppe Zanti, 58 anni e Giuseppe Di Masi, 50 anni, tutti augustani e tutti impiegati al Comune. Erano le 10 quando i tre sono stati notati dall’agente libero dal servizio, mentre erano intenti a scaricare da un mezzo del Municipio mattoni usati per la pavimentazione urbana. Il materiale, secondo le verifiche effettuate dalla polizia, era stato asportato da un cantiere aperto in una piazza non molto distante dal luogo del rinvenimento. A causa del danneggiamento delle ruote del mezzo, eccessivamente carico, erano stati costretti ad abbandonare la refurtiva. Dopo le incombenze di rito i tre dipendenti comunali sono stati posti agli arresti domiciliari.
 




Siracusa. Ubriaco insulta i carabinieri e ne picchia due: domiciliari 40enne etiope

 Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Siracusa hanno arrestato in flagranza di reato, per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale e lesioni, un etiope di 40 anni Hailu Serekeberhan, con precedenti per rissa. Alla vista dei carabinieri, nella zona di piazzale Marconi, sotto l’effetto dell’alcol, avrebbe insultato ripetutamente i militari. Nonostante il tentativo di riportarlo alla calma, l’uomo avrebbe continuato ad offendere i componenti della pattuglia delal Radiomobile e quella della Tenenza di Floridia, scagliandosi contro i militari della prima e provocando loro lievi lesioni. L’uomo è stato bloccato e condotto in caserma. Si trova ai domiciliari su disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. Tentano di rubare 400 chili di limoni: due arresti

I carabinieri li avrebbero sorpresi all’interno di un’azienda agricola mentre, con altre persone, raccoglievano limoni. In flagranza di reato , per tentato furto aggravato, sono stati così arrestati Ernando Di Paola, 41 anni e Carlantonio Di Fede, 20 anni, entrambi con precedenti di polizia. Già 400 chili di limoni erano stati posti all’interno di sacchi per poi essere caricati a bordo di un’autovettura. I carabinieri impegnati in un servizio di controllo del territorio finalizzato anche a prevenire e reprimere i furti all’interno delle numerose aziende agricole presenti sul territorio di Cassibile, hanno sorpreso vari soggetti, tra cui i due arrestati, intenti a raccogliere glia grumi. I militari sono riusciti a bloccare i due arrestati, mentre gli altri si sono dileguati,  facendo perdere le proprie tracce. Per entrambi sono stati disposti i domiciliari.




Siracusa. Omicidio Iraci, Musso ai domiciliari. Il Riesame accoglie la richiesta del difensore

Ai domiciliari Sebastiano Musso, il 43enne, operaio, accusato dell’omicidio del commerciante, suo amico, Franco Iraci, 47 anni. La misura cautelare è stata concessa dalla quinta sezione penale del tribunale del Riesame, presieduto da Maria Grazia Vagliasindi. Accolta anche la richiesta presentata  dall’avvocato difensore di Musso, Antonello Davì, al fine di ottenere il dissequestro del telefonino, del coltello e del farmaco contro la tiroide, non ritenuti, dunque, corpi di reato. Erano stati sequestrati dalla Squadra Mobile. Si attendono adesso le motivazioni. La tragica fine di Franco Iraci risale alla notte del 25 marzo in via Vittorio Veneto, nei pressi del carcere Borbonico, in Ortigia. Ad ucciderlo un vigoroso schiaffo dell’amico, che gli ha provocato lesioni cerebrali alla base del decesso. Il giorno dopo scattò l’arresto.  Il rapporto completo sarà presentato a giorni dal medico legale Francesco Coco, a cui l’incarico è stato affidato. Servirà per avere dettagli relativi alla dinamica della lite tra i due.




Priolo. Attentati incendiari e dinamitardi dal 2014 ad oggi: in carcere 43nne

Augusta. Officine Ortopediche Villa Salus, evasione per oltre 12 milioni: sequestro della Gdf

Evasione fiscale per oltre 12 milioni di euro. La Guardia di Finanza l’ha riscontrata a seguito di indagini che hanno condotto al sequestro preventivo di un bene immobile di proprietà  dell’amministratore pro tempore della “Officine Ortopediche Istituto Ortopedico Villa Salus S.r.l.” di Augusta,  società ì operante nel
settore della produzione di protesi sanitarie.La Procura della Repubblica di Siracusa ha delegato le Fiamme Gialle della compagnia di Augusta ad eseguire specifiche attività finalizzate all’individuazione di eventuali ed
ulteriori violazioni di rilevanza penale ed, in particolare, di riscontrare l’occultamento o la eventuale distrazione di  beni immobili appartenenti alla società. L’immobile oggetto di sequestro era stato costruito con fondi della legge 488 del ’92 e pertanto sottoposto ad un vincolo temporale – per un quinquennio– per il quale non era possibile alcuna cessione o variazione di impiego. L’amministratore, però, avrebbe presentato una dichiarazione di successione integrativa con cui asseriva all’ Agenzia delle Entrate territoriale che l’immobile costruito sopra il  terreno, ricevuto in eredità, era di sua proprietà e non, invece, della società che, impropriamente, continuerebbe a riportare in bilancio la titolarità dell’opificio. L’uomo è stato segnalato all’autorità giudiziaria per truffa e falso .
L’operazione rappresenta l’esito di complesse indagini, coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa, . Francesco Paolo Giordano, delegate alla Compagnia di Augusta dal Sostituto Procuratore
Davide Lucignani, per le quali si richiedeva al Gip Michele Consiglio,sulla base delle ricostruzioni operate dalla polizia giudiziaria, l’emissione del decreto di sequestro preventivo che ha portato all’applicazione di misure
cautelari reali dell’immobile in argomento del valore stimato di circa 1 milione e 400 mila euro.