Dal veglione sotto le feste ai contagi oggi triplicati: Villasmundo osservata speciale

Come nei giorni del lockdown della scorsa primavera, a Villasmundo sono tornati in strada i mezzi per la sanificazione. Spruzzi di prodotti igienizzanti in giro per le vie della frazione di Melilli, dove il coronavirus continua a circolare con eccessiva libertà.
Gli attuali positivi sono 49, a fronte di poco meno di 4.000 residenti. Ma erano appena 15 solo 10 giorni fa. Numeri più quasi triplicati nel giro di una manciata di giornate. Per fare un altro raffronto, a Melilli centor sono appena 6 i positivi. Il sindaco, Giuseppe Carta, ha rivolto un appello ai genitori di giovani e giovanissimi abitanti di Villasmundo. “Si avverte l’esigenza di una maggiore attenzione. Vigilate sui ragazzi che devono capire che diventano veicolo di contagio se non rispettano le norme anti-Covid”.
L’impennata dei contagi è da collegare con ogni probabilità a degli eccessi di socialità durante le feste natalizie. Villasmundo ha fatto notizia per il “veglione” con una trentina di partecipanti e 10 positivi al tampone rapido. “L’ho scoperto da un laboratorio privato di Villasmundo”, ha rivelato Carta nei giorni scorsi. “C’erano improvvisamente 30 persone in fila per fare il tampone. I primi dieci escono positivi all’esame del tampone rapido. Mi sono attivato per fare monitorare tutti”. Da lì, poi, una escalation di contagi che non lascia tranquillo il primo cittadino ibleo.




La protesta dei ristoratori di Palazzolo, arriva il sostegno di Cna Siracusa

“Cna Siracusa sostiene la protesta dei ristoratori di Palazzolo Acreide che hanno occupato pacificamente l’aula consiliare del Municipio per manifestare il loro dissenso contro le deboli misure di sostegno al comparto della ristorazione, adottate dallo Stato”. Lo dichiara Gianpaolo Miceli, vicesegretario provinciale di Cna.
“Pur comprendendo lo stremo dei colleghi che hanno deciso di aprire forzatamente – spiega Miceli – gli operatori siciliani hanno preferito realizzare una protesta simbolica, imbandendo una tavola al centro dell’aula consiliare del Comune, una mise en place ordinata ma inevitabilmente vuota, accanto alla quale stazionano 24 ore su 24 i ristoratori del territorio, nel pieno rispetto delle norme anti Covid”.
I ristoratori ma anche gli operatori del catering e i pubblici esercizi chiedono al Governo sostegni reali ed interventi urgenti tra cui il ristoro degli affitti, una revisione della tassazione alla luce dell’effettiva perdita economica subita, quantificabile in circa il 75-80% del fatturato nonché la riapertura al pubblico dei loro locali in completa sicurezza, visti gli accorgimenti già presi legati al rispetto del distanziamento, alla riduzione dei coperti, alla sanificazione costante dei locali nonché alla formazione del personale, dotato di tutti i dispositivi di sicurezza personale necessari.
“Il comparto della ristorazione non ha bisogno di ulteriori umiliazioni né di simboliche pacche sulle spalle – continua Gianpaolo Miceli – serve invece una proposta organica di protezione del comparto e la individuazione di misure idonee per la ripartenza, a cominciare dall’erogazione di quanto spetta alla categoria, partendo dal fondo ristorazione e verificando diverse mancate erogazioni dei ristori. Proprio sui ristori – precisa Miceli – occorre fare di più, ampliando il periodo di riferimento delle perdite all’intero 2020, occorrono misure specifiche sulle locazioni che pesano enormemente sui bilanci in profondo rosso delle aziende così come serve intervenire con urgenza sulle utenze che continuano ad arrivare nonostante l’inoperatività delle cucine; ma i nuovi provvedimenti devono necessariamente bloccare al più presto il prelievo fiscale così come le rottamazioni. Il rilancio poi non può non passare da un intervento fortissimo sulla riduzione del costo del lavoro, bene la riduzione del 30% nel Mezzogiorno ma per il settore occorre fare di più. Il rischio – spiega ancora Miceli – è una ecatombe annunciata nell’occupazione del comparto, così come rivendicato dall’Unione Agroalimentare di CNA Nazionale”.
“Quello che dobbiamo chiedere è che quanto stabilito venga erogato il più presto possibile, che la cassa integrazione, inspiegabilmente ferma a maggio tranne che per l’artigianato, riprenda la regolarità dei versamenti, che i vaccini vengano fatti rispettando i tempi – continua il vicesegretario di CNA Siracusa – il senso di responsabilità deve essere di tutti, non solo da parte di chi deve rispettare le regole, ma anche dal Governo e dalle Regioni, deve essere chiaro a tutti che bisogna accelerare al massimo i tempi per riaprire le attività ora che ci sono i vaccini. Non dobbiamo e non possiamo più tollerare ritardi – conclude Miceli – bisogna al più presto riprendere a dare i ristori alle imprese di ristorazione, fermi a dicembre, mentre possiamo tranquillamente fare a meno delle crisi di governo di cui nessuno sente il bisogno”.




Viola la quarantena ed esce da casa: denuncia penale per un avolese. Sono 495 i positivi

Dovrà adesso fare i conti anche con un possibile procedimento penale la persona che, ad Avola, ha violato la quarantena ed è stata fermata dalla Municipale a spasso per la cittadina. Da giorni Avola è al centro delle attenzioni per via dei numeri del contagio, schizzati fino a superare la soglia dei 500 positivi. Oggi sono in lieve discesa, 495, ma non mancano gli episodi che raccontano di poca responsabilità. Come quello reso noto oggi dalla Polizia Municipale avolese.
In totale, sono state tre le persone multate perchè non hanno rispettato le disposizioni anti-contagio. L’uomo che ha violato la quarantena è stato segnalato alla magistratura ordinaria, quindi denunciato penalmente.
“Rispettiamo le regole e tuteliamo con i corretti comportamenti la nostra salute ed economia” ha commentato il sindaco Luca Cannata. Nel frattempo il numero dei positivi, dopo il picco di 506 raggiunto nei giorni scorsi, è sceso a 49




Tamponi rapidi nella zona montana: drive in a Buccheri, Buscemi, Cassaro e Ferla

Sabato e domenica la campagna di screening per la ricerca del Covid-19 riservata agli alunni e al personale scolastico delle scuole primarie e secondarie di primo grado, toccherà Buccheri, Buscemi, Cassaro e Ferla. Lo ha deciso il gruppo Covid del Dipartimento di Prevenzione dell’Asp di Siracusa, per agevolare i residenti dei quattro comuni montani che, la scorsa settimana, erano stati invitati comunque a raggiungere la postazione drive in di Palazzolo Acreide. Potranno ora effettuare il tampone rapido nel loro comune di residenza.
Postazioni attive sabato 23 e domenica 24 gennaio dalle ore 9,30 alle ore 13,30. Sabato a Cassaro, nell’area della Protezione civile di via Regina Margherita 112 e a Buscemi in via Don Luigi Sturzo; domenica 24 a Ferla dove la postazione sarà allestita in via Montegrappa ed a Buccheri sulla SP 12 Buccheri-Giarratana presso l’area attendamenti e container.




Telefonini in carcere, in una settimana trovati 7 cellulari dalla Penitenziaria di Augusta

Nuova operazione della Polizia Penitenziaria all’interno del carcere di Augusta. Gli agenti hanno rinvenuto altri 7 piccoli telefoni cellulari, abilmente occultati. Alcuni erano persino dentro alle celle. Non è la prima volta che accade e sulla vicenda si sono già accese le attenzioni della magistratura siracusana. La Procura vuole capire come i telefonini siano entrati in carcere e chi li usasse e per quali comunicazioni con l’esterno.
Soddisfazione per l’ennesimo ritrovamento operato dalla Polizia Penitenziaria viene espressa dal Sippe, sindacato di categoria. Nello Bongiovanni esalta la “grande professionalità” del personale di Augusta che – seppur sottodimensionato – “svolgere il proprio dovere”.




Seicentomila euro per le scuole, il ministro Azzolina non "dimentica" la sua Floridia

Seicentomila euro per interventi urgenti di manutenzione nelle scuole del primo ciclo di Floridia. Arrivano dal Ministero dell’Istruzione retto da Lucia Azzolina, nata proprio nella cittadina siracusana. Nei mesi scorsi, durante le sue visite istituzionali, non è mancato un passaggio proprio a Floridia.
I fondi sono destinati essenzialmente al ripristino e alla messa in sicurezza dei solai in presenza di infiltrazioni di acqua. Fanno parte di uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, previsto da un decreto firmato dalla ministra Lucia Azzolina.
Finanziati lavori per gli istituti “E. De Amicis”, “L. Pirandello”, “Fava”, “A. Volta”, “S. Quasimodo” e “F.lli Amato”.




Non chiude l'Ufficio Igiene di Solarino, l'Asp rassicura il sindaco Seby Scorpo

L’Ufficio Igiene di Solarino non chiude. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, che ha ricevuto il sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo. Questa mattina l’incontro per affrontare la problematica che era stata sollevata da alcuni cittadini.
Il direttore generale ha assicurato che l’Azienda provvederà nell’immediato alla sostituzione dell’infermiera dell’Ufficio Igiene che andrà in quiescenza, nonché al mantenimento del servizio di diabetologia che sarà assicurato da un altro specialista. Il sindaco Scorpo ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro che ha fugato qualsiasi dubbio e perplessità nella propria comunità.
In ordine alla gestione della pandemia, il sindaco di Solarino ha assicurato la propria collaborazione mettendo a disposizione dell’Azienda volontari medici ed infermieri per l’effettuazione del vaccino anticovid nelle Case di riposo.




Ristoratori in ginocchio, la paura della chiusura: a Palazzolo occupata l'aula consiliare

I ristoratori di Palazzolo Acreide hanno occupato per protesta l’aula consiliare del palazzo di città. Con un presidio permanente, hanno iniziato questa mattina la loro protesta ad oltranza. Dopo aver consegnato simbolicamente le divise da chef al sindaco Salvatore Gallo, hanno poi deciso di manifestare in questa maniera tutta la loro rabbia e le mille difficoltà di un settore penalizzato dai provvedimenti di contenimento dei contagi da coronavirus.
Al centro dell’aula consiliare hanno imbandito una tavola: tovaglie e mise en place come marchio di fabbrica della ristorazione che, a Palazzolo, rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia locale. Il sindaco li ha raggiunti ed ha solidarizzato con i ristoratori in protesta. A lui hanno consegnato una co pia del documento che hanno inviato a tutte le istituzioni, regionali e nazionali.
“Sette punti di per salvare i ristoratori di tutta Italia dal fallimento”, sintetizza il sindaco Gallo. Tra le richieste c’è la sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, chirografari, prestiti personali e leasing, contratti sia per l’attività che a titolo personale. I ristoratori palazzolesi chiedono anche il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori e per il pagamento delle utenze delle attività. E poi ancora l’azzeramento delle cartelle esattoriali pregresse; la copertura dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza; riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive esigenze personali e familiari ed infine un sostegno economico mensile per le esigenze personali e familiari del personale licenziato a causa delle restrizioni e che non fruiscono di cassa integrazione e disoccupazione. “Sono delle richieste legittime di gente che non vuole morire. Palazzolo non può morire, l’Italia non può morire”, dice ancora il sindaco Salvatore Gallo.




Pochi positivi ma scuole chiuse fino a venerdì, la mossa di Portopalo: "temo contagi"

I numeri del contagio non giustificherebbero l’allarme, ma il sindaco di Portopalo ha deciso comunque di tenere oggi le scuole chiuse. E’ il quarto centro del siracusano in cui le lezioni in presenza non sono ripartite. Gaetano Montoneri ha motivato la sua decisione: “tanti professori provengono da altri Comuni che hanno un tasso di contagiati elevato, per cui temo per la salute dei bambini della nostra comunità. In ogni caso, la chiusura varrà fino a venerdì prossimo”.
A Portopalo i positivi attuali si contano sulle dita di una mano. “Ma ci sono tre persone in quarantena e temo, comunque, che i contagi saliranno”, ha spiegato il primo cittadino.
Una decisione ispirata alla massima prudenza e che però riapre il confronto su quello che un sindaco può o non può fare, in assenza di indicazioni dell’Asp, per la tutela della salute pubblica.
Rimarranno chiusi fino a venerdì i plessi scolastici di via Isonzo-Via Carlo Alberto (materna ed elementare) e di via Tonnara (media), “a scopo precauzionale”. Rimarranno chiusi anche i locali del Centro Rosmini destinati a “Lo Spazio Giochi”. Garantita la didattica in presenza a tutti gli alunni con disabilità e con speciali bisogni educativi.
Nel corso della settimana verrà organizzato un meeting al quale saranno invitati i rappresentanti dei genitori della scuola Materna, Elementare e Media, la dirigente scolastica Liliana Lucenti e l’Asp “affinché si possa discutere e decidere sulla possibile riapertura a partire dal 25 gennaio”.




Scuole chiuse e controlli rafforzati, il quasi lockdown di Avola

Scuole chiuse e più controlli. Da lunedi ad Avola la zona rossa sarà rafforzata da misure ulteriori disposte dal sindaco, Luca Cannata.
I contagi continuano a salire e la cittadina siracusana continua a far registrare i numeri più alti in provincia.
“Nel periodo natalizio è raddoppiato il numero dei positivi perché non si sono rispettate le misure di contenimento”, ha detto Cannata in diretta sui suoi canali social istituzionali.
“Il problema non sono le scuole, ma gli adulti che hanno comportamenti in diversi casi leggeri e non rispettosi delle misure precauzionali”, ha precisatpm ciononostante, in concertazione con Asp, si è deciso di chiudere ad Avola tutte le scuole di ogni ordine e grado per una settimana. “Non è una scelta fatta a cuor leggero. La scuola è futuro, è vita ed i ragazzi dovranno tornare il prima possibile in classe. Chiudiamo nella consapevolezza che i nostri piccoli soffriranno, perchè mancherà loro la socialità e l’apprendimento in presenza. Sarà un problema anche per i genitori e le mamme che lavorano. Per questo chiedo ancora una volta che ognuno si assuma la responsabilità delle sue azioni”.
Non solo scuole chiuse. Ad Avola aumentano anche i controlli. Il sindaco ha chiesto al prefetto di Siracusa di destinare ad Avola più uomini delle forze dell’ordine.
“Non faremo sconti a nessuno. Non è tollerabile che si esca e vada a fare visite amicali o che i genitori lascino uscire i propri figli per andare a giocare a casa degli amici. Se non cambia la rotta, non si potrà intraprendere un percorso di normalità che tutti noi stiamo ricercando e dobbiamo volere e possiamo raggiungere solo con le giuste azioni”.