I palombari del Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta hanno completato un’operazione di rimozione reti da pesca dai fondali marini, nelle acque del golfo Xifonio. Pericolose per la fauna ittica, la loro presenza era stata segnalata dal personale di Comando Marittimo di Sicilia che, avvalendosi della collaborazione dei Palombari, ha potuto eliminare circa 2.000 metri quadrati di rete con maglia di pochi centimetri ad una profondità di 25 metri ed a una distanza dalla costa di circa 500 metri.
La rete giaceva parzialmente poggiata sul fondale, con delle parti sorrette dai galleggianti nella zona in cui la sabbia si affiancava ad un costone di roccia, creando una trappola per i pesci che nuotando in quella zona si venivano a trovare all’interno di un passaggio che non gli lasciava via di scampo. I Palombari del Comsubin hanno rimosso il pericolo impiegando dei palloni di sollevamento, eliminando dal mare questo pericoloso rifiuto che, altrimenti, avrebbe continuato a catturare in modo indiscriminato la fauna marina, ristabilendo così il naturale equilibrio dell’ecosistema di questo tratto di mare.
“Siamo felici di poter intervenire per la tutela dell’ecosistema marino, che merita maggior rispetto da parte di tutti i fruitori. Le operazioni di rimozione della rete sono risultate complesse a causa della grande estensione della stessa su un fondale caratterizzato da un costone di roccia con uno scalino naturale di circa 2 metri che risultava fatale per la fauna che ne veniva a contatto. Tale scenario era una pericolosa insidia anche per gli esperti Palombari impegnati nelle operazioni di rimozione”, ha spiegato al termine dell’operazione il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti.