Coronavirus, positivo un uomo di Portopalo. "In ospedale da metà marzo"

Un positivo al coronavirus anche a Portopalo. Ma, come spiega il sindaco Gaetano Montoneri, “la persona si trovava già ricoverata in ospedale, per suoi pregresse patologie”. Allontana così la preoccupazione di un possibile contagio avvenuto nella cittadina della zona sud.
“Dalla metà di marzo, questo nostro concittadino si trova ricoverato. Da tempo non ha contatti con i suoi familiari che mi hanno chiesto di intervenire”, aggiunge in un video pubblicato sulla sua pagina facebook.
Solo nelle ultime ore sarebbe arrivata la notizia della sua positività al covid-19.




Coronavirus, positiva anziana in casa di riposo a Canicattini. Era stata ricoverata a Siracusa

Riscontrato un nuovo positivo al contagio Covid-19 a Canicattini Bagni, il quinto da quando è scoppiata l’emergenza. Si tratta di una signora ospite in una casa di riposo che, al momento dell’inizio dell’emergenza coronavirus, si trovava già ricoverata presso il reparto di Geriatria dell’ospedale Umberto I di Siracusa, e successivamente dimessa.
Non sono bastate le iniziative preventive adottate da subito, con scrupolo e responsabilità dalla Direzione della casa di risposo, sin dall’uscita dall’ospedale dell’anziana signora, con l’isolamento della stessa e la totale chiusura della struttura a visite esterne, a salvaguardia degli altri ospiti e del personale, seguendo le misure e le direttive di sicurezza attivate dal Sindaco Marilena Miceli e dal Coc comunale.
Con una nota inviata ieri al Dipartimento di Prevenzione Covid-19, il primo cittadino di Canicattini Bagni, ha chiesto l’urgente effettuazione del tampone oltre all’anziana anche a tutti gli ospiti e gli operatori della struttura. Tamponi che l’Asp di Siracusa ha immediatamente effettuato questa mattina.
Nello stesso tempo, sempre ieri, con una seconda nota alla Direzione della casa di risposo, al medico referente della struttura e al Dipartimento di Prevenzione, il sindaco Miceli ha chiesto che tutti gli operatori della struttura attivassero tutte le misure di sicurezza e preventive presso le loro abitazioni, con l’isolamento, e quanti impossibilitati a farlo a casa, di restare all’interno della casa di riposo, al fine di tutelare i propri familiari e i cittadini, sino all’esito dei tamponi.

foto archivio




Palazzolo. Pasqua, il Crocifisso del compianto Andrea Caruso montato nella notte in piazza

Palazzolo Acreide oggi si sveglia con un’installazione in piazza. E’ il Crocifisso realizzato dal compianto Andrea Caruso, giovane artista scomparso prematuramente il 9 giugno del 2010. Non aveva nemmeno 30 anni ma un talento che l’avrebbe certamente portato a fare grandi cose.
Nella notte, la sua opera, che fu realizzata per una Pasqua poi flagellata dal maltempo, è stata piazzata nel cuore di Palazzolo. “Abbiamo osservato ovviamente tutte le misure di sicurezza- racconta il sindaco, Salvo Gallo- Con questa bellissima opera abbiamo voluto ricordare il compianto Andrea e regalare un simbolo della Pasqua ai nostri concittadini. Grazie al comitato della festa di San Sebastiano e grazie alla famiglia Caruso che ha messo a disposizione l’opera di Andrea. Un ringraziamento anche a Luigi Scorpo, che ha coordinato l’iniziativa”.




Tamponi di fine quarantena, una unità speciale per la zona sud della provincia

Si chiama Usca, un acronimo che sta per Unità Speciale di Contiguità Assistenziale. Ed è la squadra che ha iniziato ad occuparsi dei tamponi di fine quarantena nei 5 comuni del distretto sanitario 46 che comprende Noto, Avola, Pachino, Portopalo e Rosolini. In alcuni casi i tamponi avvengono a domicilio, nel grosso dei casi attraverso convocazione al Trigona di Noto dove viene effettuato l’esame direttamente dall’auto, senza che la persona interessata debba scendere.
Il ritardo accumulato a livello regionale è purtroppo notevole e così, per molti, i 14 giorni di isolamento volontario sono diventati spesso 20, se non oltre. Problema comune a tutta la Sicilia e per il quale si sta cercando di accelerare. Si confida nelle refertazioni in house, direttamente all’Umberto I di Siracusa, dove pare essere finalmente arrivato l’atteso macchinario, mentre il laboratorio privato di Avola è già operativo.
Per i tamponi di fine quarantena, a Siracusa si procede all’interno dell’area dell’ex Onp della Pizzuta. A Noto, invece, al Trigona. Si procede, come detto, a rilento. Ed allo studio ci sono soluzioni alternative e semplificate per chi non accusa o non ha accusato sintomi.
Intanto, l’Usca si è messa in moto nella zona sud della provincia. Al momento, sono circa 15 i tamponi effettuati al giorno. Poco, troppo poco per quella che è la reale necessità. Basti pensare che a Noto, dove si registrano i numeri più larghi, sono ancora 416 le persone che attendono il tampone di fine quarantena a fronte di 543 autodenunciatisi al ritorno dal nord Italia. Molti si sono stancati di attendere ed hanno deciso di riprendere la loro “normalità”. Ed è questo uno dei motivi per cui il sindaco di Noto ha emanato una ordinanza con cui, da ieri, rende obbligatorio l’uso delle mascherine, anche artigianali, da parte di chiunque esca di casa.




Priolo. Coronavirus, un ex hotel a disposizione di chi deve osservare la quarantena

Chiuso l’accordo, riapre le porte dell’ex hotel Le Palme di Priolo Gargallo. Verrà utilizzato per offrire una stanza a chi, rientrando da altre zone d’Italia, dovrà osservare il prescritto periodo di quarantena. Non dovrà così costringere l’intero nucleo familiare ad osservare il rigido isolamento fiduciario.
Lo ha comunicato il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, che dopo trattative durate settimane è riuscito oggi a chiudere l’accordo con il presidente della società che gestisce la struttura dell’ex hotel. Per poterne usufruire si dovrà contattare il Comune allo 0931/779209 e l’Ufficio di Protezione Civile al numero 0931/779266.
Il primo cittadino aveva già raggiunto un accordo per poter utilizzare l’albergo dell’Autoporto; lo ha reso disponile all’Asp di Siracusa, che lo sta utilizzando per ospitare i pazienti risultati positivi che devono effettuare il periodo di quarantena.
Adesso questo ulteriore via libera per poter usufruire dei locali dell’ex hotel Le Palme, per consentire a coloro che stanno tornando dall’estero o da altre regioni d’Italia e non hanno a disposizione ulteriori soluzioni, di trascorrere qui il periodo di isolamento previsto per legge.




A Noto la mascherina diventa obbligatoria: "vietato uscire di casa senza"

Da domani (7 aprile) è obbligatorio l’uso della mascherina in tutto il territorio di Noto. “Chi esce da casa avrà l’obbligo di indossarla, anche se non certificata o di fattura artigianale. L’importante è che copra bocca e naso contemporaneamente”, dice il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. “E’ inoltre obbligatorio l’utilizzo dentro gli esercizi commerciali anche di guanti monouso o guanti in plastica, lavabili e disinfettabili”.
Questa mattina è stata firmata l’ordinanza contingibile ed urgente per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. L’obiettivo del provvedimento, come spiegato dal sindaco netino, è quello di alzare la soglia di protezione della comunità, in un periodo da tutti considerato centrale nella diffusione del virus. L’ordinanza vieta inoltre l’assembramento di più di 2 persone nei luoghi aperti, ribadendo che è consentita la consegna a domicilio dei prodotti alimentari limitatamente alle categorie commerciali previste dal Dpcm dell’11 marzo 2020. Attività di consegna a domicilio che deve essere svolta nel rispetto dei requisiti igienico-sanitari, assicurando al momento della consegna la distanza non inferiore ad un metro.
“I trasgressori – aggiunge Bonfanti – saranno puniti con una sanzione pecuniaria da 25 a 500 euro, con denuncia ai sensi dell’articolo 650 del Codice Penale. Ai titolari e gestori di attività commerciali è fatto ordine di vietare l’accesso alle persone non dotate di mascherine e guanti, esponendone avviso all’ingresso dell’esercizio”.

foto dal web




Coronavirus, la centrale Enel di Priolo illuminata con il Tricolore

Dallo scorso fine settimana, anche la centrale Enel Archimede di Priolo Gargallo è illuminata con i colori della bandiera italiana e lo resterà per tutto il periodo dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19.
Come per molti altri edifici e sedi istituzionali italiane, “illuminando con il tricolore gli impianti nel quale l’azienda produce un bene essenziale, quale l’energia elettrica, il Gruppo Enel vuole rimarcare lo spirito coeso e unitario con cui l’intera nazione sta lottando contro il Coronavirus”, si legge nella nota ufficiale.
Enel ha già messo in campo numerose iniziative per garantire la sicurezza dei suoi dipendenti. Inoltre attraverso la onlus del gruppo (Enel Cuore) ha stanziato 23 milioni per donazioni, in Italia, a sostegno delle principali realtà impegnate nell’assistenza sanitaria e sociale in accordo con Protezione Civile e autorità nazionali e regionali, in prima linea contro la diffusione del virus.




Mascherine artigianali gratis a Solarino, la mamma del sindaco tra le sarte volontarie

Sono poco più di 2.000 le mascherine artigianali prodotte e distribuite gratuitamente da sarte volontarie a Solarino. Sono 36 e, ognuna nella propria abitazione, si sono messe a lavoro per far si di poter fornire a quanti più solarinesi possibili uno dei più richiesti dispositivi di protezione.
Tra le 36 sarte volontarie c’è la signora Palma, la mamma del sindaco di Solarino, Seby Scorpo. “Proprio ieri sera sono andato a trovare la mia sarta preferita, mia madre. Nonostante sia stata operata ed abbia bisogno di assistenza mia e di mio fratello ogni giorno, è all’opera anche lei, come tante altre, per realizzare mascherine.
Grazie a tutte le sarte e a tutti i volontari”, scrive sui social il primo cittadino.




Coronavirus. È morto Nellino Carbė: l'ex sindaco era ricoverato a Pavia

Si è spento oggi a Pavia l’ex sindaco di Buscemi, Nellino Carbė. Ricoverato a causa di un tumore, è risultato positivo al coronavirus.
“Anche in compagnia del covid, sono ancora qua”, scriveva pochi giorni fa su facebook. Parole che accompagnavano una sua foto dal reparto di pneumologia dell’ospedale lombardo, dove stava combattendo la battaglia contro “il mostro”.
Carbė aveva 66 anni. Personalità solare ed elegante, è stato sindaco di Buscemi sino al 2018. Dirigente medico, aveva prestato servizio negli ultimi anni al pronto soccorso del Di Maria di Avola. Poi la scoperta del tumore e l’inizio di un nuovo percorso, drammaticamente complicato dal coronavirus.
Unanime il cordoglio della politica siracusana. Tanti sindaci della zona montana lo ricordano con affetto.
“Addio a un uomo dal sorriso gentile, un guerriero che ci ha sempre dimostrato che il bene comune è un valore assoluto da difendere con coraggio e responsabilità.Ciao Nellino Carbè, sono felice di aver potuto condividere con te una parte del mio percorso amministrativo e politico. Farò tesoro dei nostri ricordi”, il messaggio del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa.
“Una notizia che non avrei mai voluto apprendere. Oggi va via un amico; un collega sempre disponibile ed altruista; un uomo che nonostante tutto ha sempre saputo trasmettere coraggio e serenità a chiunque lo circondasse”, ha scritto Alessandro Caiazzo, sindaco di Buccheri.
Messaggi di cordoglio da ogni parte della provincia. Messaggi semplici ma colmi di affetto verso il “dottor Carbė”, come rispettosamente in tanti erano soliti chiamarlo.




Ferla punta sul turismo smart: "Borgomuseo", insegne interattive e realtà aumentata per i siti più belli

Si chiama Borgomuseo il nuovo progetto del Comune di Ferla nella direzione dello Smart Tourism. Un post pubblicato ieri sulla pagina Facebook del borgo della zona montana della provincia di Siracusa spiega di cosa si tratta. “#RestiamoACasa senza dimenticare la Bellezza che i nostri avi ci hanno lasciato e che rende unica Ferla- l’idea di partenza. I programmi erano differenti, l’amministrazione comunale prevedeva di lanciare ufficialmente l’iniziativa a ridosso delle festività pasquali, ma per ovvi motivi, legati all’emergenza Coronavirus, alcuni aspetti di quanto previsto slitteranno di un po’. “Avevamo pianificato una primavera all’insegna del turismo- conferma il post dell’amministrazione comunale retta dal sindaco, Michelangelo Giansiracusa- inaugurando un sistema di valorizzazione innovativo e smart.Purtroppo, abbiamo dovuto rimandare, tuttavia condivideremo con voi in questa fase, una parte di questo progetto che ci aiuti a conoscere l’arte, le tradizioni e la storia di Ferla”. L’idea nasce dall’intuizione di Floriana Raudino, capo di Gabinetto. Si comincia con cinque tappe, fra cui, inevitabilmente San Sebastiano. Con il sistema a disposizione, anche la Realtà Aumentata, per ammirare ed esplorare una tra le basiliche più belle del Sud Italia- Per sperimentare questa opportunità tecnologica, il link da cliccare è questo . Insegne interattive, insomma, da utilizzare attraverso smartphone, in italiano e in inglese. In previsione, un’ulteriore estensione del servizio smart ad ulteriori luoghi, gioielli di Ferla.