E’ arrivato attorno alle 13.30 al cantiere della Sp 19 Noto-Pachino, al centro di mille polemiche. Due ore di ritardo per l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che ha provato a farsi “perdonare” per l’attesa con alcune novità sulla riapertura al traffico della strada anticipata addirittura entro Pasqua.
Una rassicurazione arrivata durante sopralluogo di questa mattina, a cui hanno partecipato anche i responsabili della Tosa Appalti, ditta che sta svolgendo i lavori per la realizzazione della bretella di collegamento tra la provinciale e lo snodo autostradale.
Sin dalle prossime ore sarà assicurato il passaggio dei mezzi di soccorso: i new jersey saranno opportunamente presidiati e spostati per consentire il passaggio delle ambulanze o dei mezzi delle Forze dell’Ordine.
“Il Governo Musumeci – ha detto l’assessore regionale Marco Falcone – assume un impegno con tutta la comunità del Sud Est siciliano, mettendo in campo tutte le azioni per riaprire la Sp 19 entro Pasqua e consegnarla entro i termini previsti. Sarà una importante infrastruttura che aumenterà la crescita di questo territorio”.
Ma non sono bastate queste parole per convincere del tutto i rappresentanti del Comitato No Chiusura. Diversi cittadini di Pachino e Portopalo hanno presidiato questa mattina il cantiere, in attesa dell’arrivo dell’assessore con cui hanno anche avuto un confronto. “Ha dato delle rassicurazioni, sui tempi e sulla possibilità di fare passare comunque i mezzi di emergenza. Ma il comitato non è rimasto soddisfatto. Presto mettere in campo altre iniziative”, spiega uno dei portavoce del comitato.
Anche il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) si è soffermato questa mattina con i cittadini di Pachino e Portopalo che protestano per la chiusura della Sp 19. “La vicenda è stata gestita con leggerezza dalla Regione, dal Cas e dalla ex Provincia Regionale. Si è arrivati alla chiusura senza nessuna informazione, senza aver coinvolto i territori e soprattutto senza una attenta analisi delle alternative da offrire a chi ogni giorno deve pur muoversi o avere diritto ad un giusto soccorso”, ha detto Ficara. “Dubito che l’assessore regionale Falcone si sarebbe comportato così per lavori in provincia di Palermo o di Catania. Solo dopo la mobilitazione ed il coro di proteste si è ricordato dell’esistenza di questi territori a cui le scelte di Cas e Regione, gli unici ad avere titolarità su queste opere, appaiono sempre meno comprensibili”.
Paolo Ficara ha poi ascoltato i suggerimenti di quanti hanno protestato a pochi passi dal cantiere. Più voci hanno chiesto l’impiego della ex provinciale che scorre a fianco della Sp 19, attualmente chiusa al traffico, come comoda alternativa che non costringe a lunghi giri tra Pachino, Portopalo e Rosolini. “Sono necessari dei controlli tecnici, però mi sorprende che non sia stata considerata prima questa opzione, che con alcuni accorgimenti potrebbe ridurre i disagi”. E su questo la deputata regionale Rossana Cannata (FdI), insieme all’assessore Falcone durante il sopralluogo, si sbilancia: “Si sta valutando la possibilità di un percorso alternativo garantito dal passaggio dal vecchio ponte”.
Il parlamentare è stato poi accompagnato da Fabio Fortuna e altri attivisti di Pachino, lungo la sp 26, indicata come strada alternativa. “Le loro lamentele non sono infondate. In alcuni tratti il manto di asfalto è estremamente logoro, in altri è stata fatta manutenzione da poco, ma ci sono discariche di rifiuti abbandonati che finiscono per occupare anche parte della carreggiata. Invito la Regione a provvedere per garantire maggiore sicurezza”.