Seicentomila euro per le scuole, il ministro Azzolina non "dimentica" la sua Floridia

Seicentomila euro per interventi urgenti di manutenzione nelle scuole del primo ciclo di Floridia. Arrivano dal Ministero dell’Istruzione retto da Lucia Azzolina, nata proprio nella cittadina siracusana. Nei mesi scorsi, durante le sue visite istituzionali, non è mancato un passaggio proprio a Floridia.
I fondi sono destinati essenzialmente al ripristino e alla messa in sicurezza dei solai in presenza di infiltrazioni di acqua. Fanno parte di uno stanziamento complessivo di 2,5 milioni di euro, previsto da un decreto firmato dalla ministra Lucia Azzolina.
Finanziati lavori per gli istituti “E. De Amicis”, “L. Pirandello”, “Fava”, “A. Volta”, “S. Quasimodo” e “F.lli Amato”.




Non chiude l'Ufficio Igiene di Solarino, l'Asp rassicura il sindaco Seby Scorpo

L’Ufficio Igiene di Solarino non chiude. Lo ha assicurato il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, che ha ricevuto il sindaco di Solarino, Sebastiano Scorpo. Questa mattina l’incontro per affrontare la problematica che era stata sollevata da alcuni cittadini.
Il direttore generale ha assicurato che l’Azienda provvederà nell’immediato alla sostituzione dell’infermiera dell’Ufficio Igiene che andrà in quiescenza, nonché al mantenimento del servizio di diabetologia che sarà assicurato da un altro specialista. Il sindaco Scorpo ha espresso soddisfazione per l’esito dell’incontro che ha fugato qualsiasi dubbio e perplessità nella propria comunità.
In ordine alla gestione della pandemia, il sindaco di Solarino ha assicurato la propria collaborazione mettendo a disposizione dell’Azienda volontari medici ed infermieri per l’effettuazione del vaccino anticovid nelle Case di riposo.




Ristoratori in ginocchio, la paura della chiusura: a Palazzolo occupata l'aula consiliare

I ristoratori di Palazzolo Acreide hanno occupato per protesta l’aula consiliare del palazzo di città. Con un presidio permanente, hanno iniziato questa mattina la loro protesta ad oltranza. Dopo aver consegnato simbolicamente le divise da chef al sindaco Salvatore Gallo, hanno poi deciso di manifestare in questa maniera tutta la loro rabbia e le mille difficoltà di un settore penalizzato dai provvedimenti di contenimento dei contagi da coronavirus.
Al centro dell’aula consiliare hanno imbandito una tavola: tovaglie e mise en place come marchio di fabbrica della ristorazione che, a Palazzolo, rappresenta uno dei settori trainanti dell’economia locale. Il sindaco li ha raggiunti ed ha solidarizzato con i ristoratori in protesta. A lui hanno consegnato una co pia del documento che hanno inviato a tutte le istituzioni, regionali e nazionali.
“Sette punti di per salvare i ristoratori di tutta Italia dal fallimento”, sintetizza il sindaco Gallo. Tra le richieste c’è la sospensione immediata di tutte le rate su mutui ipotecari, chirografari, prestiti personali e leasing, contratti sia per l’attività che a titolo personale. I ristoratori palazzolesi chiedono anche il sostegno integrale per il pagamento dei canoni di locazione dei locali sia per le attività che per le civili abitazioni dei ristoratori e per il pagamento delle utenze delle attività. E poi ancora l’azzeramento delle cartelle esattoriali pregresse; la copertura dei contributi Inps per tutto il periodo di emergenza; riconoscimento di un sostegno economico mensile legato al carico familiare e alle effettive esigenze personali e familiari ed infine un sostegno economico mensile per le esigenze personali e familiari del personale licenziato a causa delle restrizioni e che non fruiscono di cassa integrazione e disoccupazione. “Sono delle richieste legittime di gente che non vuole morire. Palazzolo non può morire, l’Italia non può morire”, dice ancora il sindaco Salvatore Gallo.




Pochi positivi ma scuole chiuse fino a venerdì, la mossa di Portopalo: "temo contagi"

I numeri del contagio non giustificherebbero l’allarme, ma il sindaco di Portopalo ha deciso comunque di tenere oggi le scuole chiuse. E’ il quarto centro del siracusano in cui le lezioni in presenza non sono ripartite. Gaetano Montoneri ha motivato la sua decisione: “tanti professori provengono da altri Comuni che hanno un tasso di contagiati elevato, per cui temo per la salute dei bambini della nostra comunità. In ogni caso, la chiusura varrà fino a venerdì prossimo”.
A Portopalo i positivi attuali si contano sulle dita di una mano. “Ma ci sono tre persone in quarantena e temo, comunque, che i contagi saliranno”, ha spiegato il primo cittadino.
Una decisione ispirata alla massima prudenza e che però riapre il confronto su quello che un sindaco può o non può fare, in assenza di indicazioni dell’Asp, per la tutela della salute pubblica.
Rimarranno chiusi fino a venerdì i plessi scolastici di via Isonzo-Via Carlo Alberto (materna ed elementare) e di via Tonnara (media), “a scopo precauzionale”. Rimarranno chiusi anche i locali del Centro Rosmini destinati a “Lo Spazio Giochi”. Garantita la didattica in presenza a tutti gli alunni con disabilità e con speciali bisogni educativi.
Nel corso della settimana verrà organizzato un meeting al quale saranno invitati i rappresentanti dei genitori della scuola Materna, Elementare e Media, la dirigente scolastica Liliana Lucenti e l’Asp “affinché si possa discutere e decidere sulla possibile riapertura a partire dal 25 gennaio”.




Scuole chiuse e controlli rafforzati, il quasi lockdown di Avola

Scuole chiuse e più controlli. Da lunedi ad Avola la zona rossa sarà rafforzata da misure ulteriori disposte dal sindaco, Luca Cannata.
I contagi continuano a salire e la cittadina siracusana continua a far registrare i numeri più alti in provincia.
“Nel periodo natalizio è raddoppiato il numero dei positivi perché non si sono rispettate le misure di contenimento”, ha detto Cannata in diretta sui suoi canali social istituzionali.
“Il problema non sono le scuole, ma gli adulti che hanno comportamenti in diversi casi leggeri e non rispettosi delle misure precauzionali”, ha precisatpm ciononostante, in concertazione con Asp, si è deciso di chiudere ad Avola tutte le scuole di ogni ordine e grado per una settimana. “Non è una scelta fatta a cuor leggero. La scuola è futuro, è vita ed i ragazzi dovranno tornare il prima possibile in classe. Chiudiamo nella consapevolezza che i nostri piccoli soffriranno, perchè mancherà loro la socialità e l’apprendimento in presenza. Sarà un problema anche per i genitori e le mamme che lavorano. Per questo chiedo ancora una volta che ognuno si assuma la responsabilità delle sue azioni”.
Non solo scuole chiuse. Ad Avola aumentano anche i controlli. Il sindaco ha chiesto al prefetto di Siracusa di destinare ad Avola più uomini delle forze dell’ordine.
“Non faremo sconti a nessuno. Non è tollerabile che si esca e vada a fare visite amicali o che i genitori lascino uscire i propri figli per andare a giocare a casa degli amici. Se non cambia la rotta, non si potrà intraprendere un percorso di normalità che tutti noi stiamo ricercando e dobbiamo volere e possiamo raggiungere solo con le giuste azioni”.




Forestali senza stipendio da ottobre, Sortino e Ferla temono tenuta sociale

I circa 500 forestali siracusani sono vicini alla disperazione. Dislocati principalmente tra Sortino e Ferla, da ottobre dello scorso anno non percepiscono lo stipendio. E in una Sicilia zona rossa, dove non ci sono occasioni di nuovo impiego, manca ogni prospettova di reimpiego.
A Sortino la pattuglia più nutrita di forestali siracusani: 300. “È allucinante l’atteggimaneto del governo regionale”, sbotta il sindaco Vincenzo Parlato. “Sono impiegati a 78 l, 101 o 151 giornate. Come dovrebbero sopravvivere? La Regione non riesce a mettere in atto le cose basilari, solo restrizioni. Con le politiche sociali stiamo cercando di aiutarli e siamo riusciti a garantire almeno un po’
di serenità in occasione del Natale, con i buoni spesa. Ma il protrarsi di queesta situazone ci mette a roschio di tracollo sociale”. Per questo Vincenzo Parlato sta per inviare una nota ufficiale al governo regionale ed al prefetto di Siracusa.
A Ferla i forestali sono 180. E la situazione è pressoché identica. “In un momento di grande difficoltà, è preoccupante e grave il ritardo con il quale i forestali riceveranno gli emolumenti per le attività lavorative svolte. Mi auguro che il governo regionale, conoscendo la sensibilità del governatore Musumeci, risolva nel tempo più breve possibile tale disagio e avvii una necessaria stagione di riforma che possa rendere più funzionale e stabile l’attività dei lavoratori forestali”, dice il sindaco, Michelangelo Giansiracusa.
Entrambi i primi cittadini respingono la descrizione dei forestali come fossero una sorta di fannulloni. “Ricordo a tutti che, ad esempio, sono stativlorova ripulire le aree archeologiche siracusane e che se vi fosse coordinamento provinciale, potrebbero anche occuparsi del diserbo delle strade. Visti come problema, sono una grande risorsa”, aggiunge Parlato. E Michelangelo Giansiracusa annuisce. I due sono pronti a concordare iniziative comuni per i forestali siracusani.




Scuole chiuse a Priolo e Carlentini, ordinanza dei sindaci

Da lunedì riparte la scuola in presenza fino alla prima media ma non in due comuni della provincia di Siracusa. A Priolo e a Carlentini i sindaci hanno firmato ordinanze di chiusura delle scuole, di ogni ordine e grado.
“Nonostante il presidente della Regione, con l’ordinanza firmata ieri sera, abbia deciso di far rimanere aperti asili nido, scuole dell’infanzia, elementari e prima media – ha detto il sindaco di Priolo, Pippo Gianni – ho ritenuto opportuno chiudere le scuole di ogni ordine e grado, per tutelare la salute dei più giovani e di tutti i cittadini. Purtroppo anche nel nostro paese abbiamo registrato un incremento dei casi positivi al COVID, +120% da venerdì della scorsa settimana a ieri, ed è per questo necessario adottare misure ancora più restrittive per evitare ulteriori contagi”.
A Carlentini, dopo le comunicazioni dell’Asp, il sindaco Giuseppe Stefio ha emesso ordinanza di sospensione delle attività didattiche in presenza di tutte le scuole, compresa l’infanzia”. Provvedimento valido fino al 22 gennaio.




Il covid team inviato all'ospedale di Lentini. Riapre intanto il reparto di Chirurgia

E’ ripresa con regolarità l’attività chirurgica ordinaria all’ospedale di Lentini. Nei giorni scorsi, a causa della positività di alcuni operatori sanitari, erano stati “chiusi” i reparti di Chirurgia e Cardiologia. Una sospensione temporanea dell’attività in elezione, mentre sono rimaste garantite le emergenze. All’esito del controllo effettuato sul personale sanitario e sui degenti, nonché dopo la sanificazione dei locali, la direzione medica di presidio ha disposto la ripresa anche dell’attività ordinaria del reparto di Chirurgia.
“Il reparto di Cardiologia, in attesa del completamento del controllo dei tamponi sul personale – spiega il direttore medico di presidio, Eugenio Vinci – garantisce a tutt’oggi l’attività di urgenza”.
Il direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, ha inviato all’ospedale di Lentini il Covid team aziendale composto da Giuseppe Capodieci, Antonino Bucolo e Rosario Di Lorenzo per coadiuvare la dirigenza ospedaliera nel potenziare le azioni già poste in essere sull’organizzazione dei percorsi. Il direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Madonia, ha incontrato i direttori di tutte le Unità operative per valutare eventuali ulteriori accorgimenti da porre in essere per fronteggiare l’attuale stato di emergenza.
“L’ospedale – dichiara Madonia – continua a garantire in tutti i reparti ogni attività nonostante le azioni temporanee che sono state intraprese e prontamente superate nelle due Unità operative coinvolte dalla positività di alcuni operatori. L’ospedale di Lentini continua a rappresentare un fiore all’occhiello di questa Azienda a garanzia della tutela della salute della popolazione del comprensorio”.
Il dg, Salvatore Lucio Ficarra, spiega che “si è trattato di un provvedimento temporaneo di sospensione delle attività di due reparti, responsabilmente disposto dalla Direzione sanitaria ospedaliera per garantire la sicurezza di operatori e pazienti in un ospedale dove già il personale sanitario si è sottoposto a vaccinazione”. Invito alla cautela reiterato alla popolazione. “Il virus non si muove da solo ma cammina sulle nostre gambe ed è indispensabile che ognuno di noi continui ad assumere responsabilmente comportamenti corretti a tutela della propria salute e di quella degli altri, mentre l’Azienda è impegnata al massimo nella campagna di vaccinazione anticovid con la somministrazione del vaccino prioritariamente già al personale sanitario e non operante presso le strutture ospedaliere, Case di riposo ed RSA per cui si sta procedendo”.




VIDEO. Lieve flessione nel numero dei positivi ad Avola, il sindaco in diretta dal mercato

Nonostante una lieve flessione nel numero degli attuali positivi (405), rimane forte la pressione del covid su Avola. La cittadina siracusana guida, suo malgrado, la classifica provinciale del contagio. Diversi i provvedimenti adottati negli ultimi giorni dal sindaco, Luca Cannata, per limitare le potenziali occasioni di contagio.
Nessuno ha però riguardato il mercato. “Viene facile dire chiudi il mercato e chiudi tutto quando si ha lo stipendio e la pancia piena”, scrive sui suoi canali social il primo cittadino. “Tutti i giorni io vedo la sofferenza delle partite iva che non hanno adeguato sostegno e ristori dal governo. Dunque continuerò a sostenere la tutela della salute in tutti i modi ma chiaramente tutelando i lavoratori e l’occupazione e sostenendo l’economia visto che vi è un governo assente”, le sue parole. Meglio illustrate nel corso di una diretta social che qui riportiamo.




Il covid mette ko il 118 di Palazzolo, anche Canicattini e Buscemi senza ambulanza

Protestano i centri della zona montana alla notizia della chiusura temporanea della postazione 118 di Palazzolo Acreide e di quella di Canicattini. Una decisione inevitabile, dopo che i contagi da covid hanno messo ko le squadre di soccorso del servizio di emergenza-urgenza di Palazzolo. Secondo quanto si apprende da fonti sindacali, negli ultimi giorni sarebbe stata riscontrata la positività di medici, paramedici ed autisti soccorritori. Nel dettaglio 3 medici, 2 infermieri e 1 autista soccorritore contagiati dal covid. La vicina Guardia Medica è stata spostata al piano superiore per ragioni di sicurezza, fino ad avvenuta sanificazione dei locali del Pte destinati al 118. Il sindaco di Palazzolo, Salvatore Gallo, è in costante contatto con l’Asp di Siracusa. “Purtroppo i contagi hanno quasi azzerato la capacità di risposta del sistema di fronte a simili congiunture. Speriamo che a breve possano negativizzarsi gli uomini e le donne del 118 di Palazzolo per riprendere subito il servizio con ambulanza. L’Asp mi ha assicurato che le necessità di soccorso della nostra comunità non saranno trascurate con copertura attraverso posizioni viciniore”.
Ma anche la dirimpettaia Canicattini si trova al momento senza ambulanza 118. “L’hanno spostata ad Ortigia”, lamenta il sindaco Marilena Miceli. “Non si può lasciare una intera fascia di popolazione che, tra l’altro, si trova lontana dalle strutture sanitarie della provincia e fuori, senza un servizio indispensabile come quello delle ambulanze del 118, tra le altre cose continuamente privo dell’ambulanza medicalizzata. Qualcuno a livello regionale dovrà assumersi la responsabilità dei disagi che questi provvedimenti ormai ripetitivi, con la scusante di non avere sufficienti mezzi e personale a disposizione, stanno causando alle comunità dell’intero comprensorio ibleo, con tutto ciò che ne consegue”, la dura posizione della Miceli che trova la sponda del presidente provinciale del Pd siracusano, Paolo Amenta. “Siamo consapevoli del difficile momento che a livello sanitario la provincia di Siracusa sta attraversando, ma non si possono privare i Comuni del comprensorio ibleo, già di per se disagiati dalla non vicinanza alle strutture ospedaliere, delle ambulanze e del pronto intervento del 118 chiudendo i presidi di Palazzolo Acreide e spostando quello di Canicattini Bagni a Siracusa, ad Ortigia, facendo scelte discrezionali tra le comunità da servire. Così come, in presenza di un aumento dei contagi Covid in provincia, il numero telefonico dell’Usca non risponde, venendo così meno un punto di riferimento importante per le comunità, i pazienti e gli amministratori pubblici a cui questi disperati si rivolgono”. Queste le parole di Amenta.
“Da una settimana circa chiusa anche la postazione di Buscemi perchè l’ambulanza è stata dirottata su Rosolini”, aggiunge Renzo Spada segretario provinciale della Fsi Usae.