Christian Bosco annuncia le dimissioni da assessore del comune di Priolo

Christian Bosco si dimette da assessore del Comune di Priolo Gargallo. “Avendo denunciato fatti meritevoli di approfondimento da parte della Procura della Repubblica di Siracusa, – spiega Bosco – ho ritenuto opportuno rimettere il mio mandato nelle mani del Sindaco. Nonostante l’On. Pippo Gianni goda della mia fiducia e della mia stima, tengo a precisare che non potrà esserci alcun (ulteriore) sostegno da parte mia almeno fino a quando non si procederà all’azzeramento degli incarichi di vertice ed alla rotazione del personale coinvolto nella gestione dei “grandi appalti”, così come previsto dalla normativa anticorruzione. Io non giro mai la testa dall’altra parte. – conclude – Questo deve essere ben chiaro a tutti. Da sempre ho deciso di stare dalla parte della Giustizia.
Il sindaco Pippo Gianni, in una lettera indirizzata a Bosco esprime profondo rammarico per essere venuto a conoscenza solo oggi delle rimostranze dell’assessore, non avendo in tal modo avuto la possibilità di approfondire con i responsabili di settore la problematica sollevata. “Mi dispiace, in ragione del rapporto di stima reciproca che è intercorso in questi lunghi mesi e in ragione della correttezza che l’ha sempre contraddistinta – scrive il sindaco Gianni – che non mi abbia riferito i fatti da Lei definiti ‘meritevoli di attenzione’ tali da essere segnalati alla Procura della Repubblica di Siracusa. Le assicuro – prosegue il primo cittadino – che semmai avessi avuto il sentore o se mi fossero stati esposti tali ‘fatti’, mi sarei adoperato insieme a Lei non solo per contrastarli, ma per evidenziarli alle Autorità competenti. Pertanto, la invito urgentemente ad informarmi di questi presunti illeciti perpetrati all’interno degli uffici di questo Ente che legalmente rappresento, al fine di poter intraprendere tutte le azioni repressive necessarie”. La lettera del primo cittadino priolese è stata inviata per conoscenza al Segretario comunale e al responsabile della Polizia Municipale.




L’escavatore, le barricate, la devastazione. Palazzolo ora ha paura, “clima di vulnerabilità”

Non è la prima volta che bande criminali organizzate fanno ricorso ad un mezzo pesante per portare a termine i loro piani. Era già successo nella zona nord della provincia di Siracusa, al confine con quella di Catania: Pedagaggi, Francofonte, Carlentini. Ora Palazzolo Acreide, solitamente tranquilla cittadina dell’area montana. La comunità locale si è risvegliata profondamente turbata per l’accaduto e le aggressive modalità. Addirittura auto in sosta spostate – e danneggiate – perchè così i malviventi si sono preventivamente assicurate delle barricate per agevolare la loro fuga. Nel centro di Palazzolo sono rimasti l’escavatore, le vetture e i segni di una devastazione criminale. Le indagini sono affidate ai Carabinieri che hanno intanto acquisito le immagini di videosorveglianza. Il bottino è in fase di quantificazione, ma i malviventi sarebbero riusciti a portar via preziosi per svariate migliaia di euro.
“Siamo di fronte a una forma di intimidazione che colpisce non solo i commercianti, ma l’intera comunità, generando un senso di insicurezza crescente anche in realtà piccole e tranquille come la nostra”, dice Nina Tanasi, presidente di CNA Palazzolo Acreide. “I danni materiali sono ingenti, ma quello che preoccupa maggiormente è il clima di vulnerabilità che questi episodi creano. Chiediamo un maggiore presidio del territorio, se necessario con un incremento di uomini e mezzi, da parte delle forze dell’ordine. La comunità non deve piegarsi a queste situazioni e deve denunciare ogni comportamento sospetto”.
Anche Gianpaolo Miceli, segretario provinciale di CNA Siracusa, ha espresso preoccupazione per l’escalation criminale che sta interessando la provincia. “Siamo vicini all’azienda colpita e faremo il possibile per supportarla in questa fase difficile. È necessario però che questa spirale di criminalità venga fermata, anche attraverso il lavoro incisivo e tempestivo delle autorità inquirenti per individuare i responsabili e ripristinare quel senso di sicurezza necessario per vivere e lavorare con tranquillità. Auspichiamo la fine definitiva di questi episodi, che minano la serenità e la fiducia delle nostre imprese”.




Il Tar respinge il ricorso di Barbara Fronterrè, valide le elezioni di giugno a Pachino

Il Tar di Catania ha rigettato il ricorso introduttivo del giudizio presentato dalla candidata a sindaco Barbara Fronterrè, dopo la sconfitta elettorale per soli 10 voti. “Il ricorso era quasi un atto dovuto vista la quantità e qualità delle irregolarità da noi rilevate nello svolgimento del voto, – dice Barbara Fronterrè – su cui nostri avvocati hanno costruito argomentazioni solide, ma, secondo i giudici, non sufficienti e centrate”. “È una sentenza che rispetto e accolgo con serenità, a testa alta e schiena dritta, una postura che non ho perso nemmeno nei momenti più’ difficili, di fronte alle denigrazioni, alla violenza verbale e alle provocazioni che hanno colpito la mia vita in questo lungo anno elettorale ( fino a stamattina). – commenta ancora la Fronterrè – Gli aspetti tecnici e giuridici di un ricorso non possono certo coprire il “caso” politico che Pachino rappresenta”.
Sulla sentenza si è espresso anche il sindaco di Pachino, Giuseppe Gambuzza: “Abbiamo vinto ancora! – dichiara soddisfatto – Con il voto popolare e ora anche con la conferma del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia che ha deciso il ricorso di Barbara Fronterrè, rigettandolo, abbiamo vinto una seconda e definitiva volta, confermando la legittimità della nostra elezione! Questo risultato ci spinge a lavorare con ancora più passione, impegno e responsabilità per il bene di Pachino. Grazie a chi ci sostiene ogni giorno”.




Ordinanza anti-bivacco a Pachino, vietati assembramenti e il consumo di alcolici all’aperto

E’ stata già soprannominata ordinanza “anti-bivacco” quella con cui il sindaco di Pachino vieta assembramenti e consumo di bevande alcoliche in una serie di vie della cittadina. Sono quelle dove, nelle ultime settimane, sempre più numerosi sono stati danneggiamenti, risse ed altri fenomeni di degrado urbano. Vicende che sono anche finite più volte nelle cronache provinciali, con l’intervento delle forze dell’ordine e la richiesta rivolta alla Prefettura di maggiori controlli.
A Pachino vive ed è integrata una folta comunità straniera, in particolare tunisina. Ultimamente però sono proprio gruppetti di stranieri a dare vita ad episodi che hanno finito per allarmare la popolazione. Per questo il sindaco Gambuzza ha rotto gli indugi ed ha deciso di intervenire sposando la linea dura.
In una serie di vie e piazze del centro di Pachino, fino al 31 gennaio 2025, entra in vigore il divieto di assembramenti, “anche occasionali e non finalizzati alla corretta fruizione sociale dell’area”. In particolar modo, vietato il bivacco “inteso come permanenza in area pubblica con contestuale consumazione di cibi e/o bevande nonché come permanenza in posizione seduta o sdraiata in terra, lungo la sede stradale o sui marciapiedi e/o con schiamazzi”. Non solo, dalle 16.00 alle 07 del giorno successivo e per tutti i giorni della settimana – sempre nelle principali aree del centro della città – istituito il divieto “della vendita di bevande alcoliche di qualsiasi qualità, quantità e gradazione presso tutti i pubblici esercizi, i distributori automatici h24, esercizi di vicinato, minimarket e medie e grandi strutture di vendita”. Fatto salvo il caso in cui la vendita e la conseguente consumazione avvengano all’interno dei pubblici esercizi autorizzati e nelle pertinenze esterne occupate in concessione. Il divieto non opera, inoltre, in occasione di sagre, eventi e manifestazioni organizzati o patrocinati dal Comune, fermo restando l’obbligo di utilizzare “esclusivamente” contenitori di carta. Restano escluse dal divieto anche le bevande alcoliche acquistate dal cliente se parte integrante “di una spesa che comprenda anche altri generi alimentari e beni di consumo acquistati contestualmente e presenti nel medesimo documento fiscale di vendita”. Alle pizzerie, ai panifici, alle gastronomie ed alle rosticcerie è consentita la vendita per asporto di bevande alcoliche, insieme agli alimenti acquistati.
Insieme alla vendita, l’ordinanza vieta anche il consumo all’aperto “di bevande alcoliche e non alcoliche in contenitori di vetro e/o alluminio, nonché il deposito, l’abbandono e la dispersione sul suolo pubblico di contenitori in vetro, bottiglie di vetro, lattine e qualsiasi altra tipologia di rifiuto”.
Per chi trasgredisce, previste multe da 25 fino ad un massimo di 500 euro, oltre alle eventuali conseguenze di natura penale. Per le attività commerciali che non dovessero rispettare il divieto di vendita, in caso di recidiva, può esser disposta l’applicazione della sanzione amministrativa accessoria della sospensione temporanea dell’attività.




Acqua a Palazzolo Acreide, le analisi Asp: “è potabile”. In arrivo nuova ordinanza

Le analisi effettuate dall’Asp di Siracusa certificano la buona qualità dell’acqua della rete idrica di Palazzolo Acreide. Rientrato, per il momento, l’allarme per l’improvvisa torbidità dovuta alla presenza di detriti argillosi, i test di laboratorio confermano che è l’acqua e potabile e batteriologicamente.
La comunicazione Asp è arrivata nel pomeriggio al Comune di Palazzolo Acreide e domattina il sindaco, Salvatore Gallo, firmerà la relativa ordinanza dopo settimane in cui ne è stato vietato l’utilizzo per usi umani e alimentari.
L’emergenza non è però rientrata e si continua a lavorare, di concerto con la Prefettura ed il Dipartimento Regionale di Protezione Civile, al progetto per il collegamento di un ulteriore pozzo alla rete idrica in modo da diminuire l’emungimento dalla falda interessata dall’ultimo episodio di torbidità probabilmente dovuto alla contaminazione del bacino con acque superficiali.




Fiamme su una nave ormeggiata al porto di Augusta, a fuoco rottami: “Incendio colposo”

Incendio su una nave battente bandiera straniera ormeggiata al porto commerciale di Augusta. E’ divampato martedì pomeriggio, mentre si caricavano rottami ferrosi.
La Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta ha immediatamente fatto intervenire un rimorchiatore in servizio portuale della società Rimorchiatori Augusta S.p.a., dotato di un potente monitore antincendio con la capacità di proiettare acqua di mare ad alta pressione. Sul posto sono anche intervenuti i Vigili del Fuoco, contattati sempre dalla Capitaneria di Porto, unitamente a due autopattuglie della Guardia Costiera.
L’azione del rimorchiatore e dei mezzi dei Vigili del Fuoco ha consentito di domare l’incendio.
Gli Agenti della Guardia Costiera hanno sottoposto a sequestro la stiva ed il carico di rottami ferrosi attinto dal fuoco, deferendo i responsabili all’Autorità Giudiziaria per la fattispecie di incendio colposo.
Rimane sempre alta l’attenzione della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Augusta nelle attività di controllo a difesa del territorio ed a tutela dell’ambiente.




Acqua torbida a Palazzolo, altro vertice in Prefettura. La soluzione passa da un nuovo pozzo

Ancora un vertice in Prefettura per il caso acqua torbida a Palazzolo Acreide. Se nelle ultime giornate alcuni miglioramenti hanno dato l’impressione di una problematica in via di risoluzione, resta invece alta l’attenzione sulla tenuta della distribuzione idrica nella cittadina montana. Entro 48 ore saranno intanto disponibili i risultati delle ultime analisi disposte da Arpa ed Asp sulla qualità dell’acqua che, spesso, scorga dai rubinetti mista a fanghiglia. Nel frattempo, si sta già studiando una soluzione alternativa non potendosi dare per scontato il buono stato generale – ed anche geologico – del bacino che attualmente alimenta la rete idrica di Palazzolo. Esiste un altro pozzo, poco distante, che potrebbe permettere in breve tempo di venire fuori dall’emergenza. Ma servono dei lavori urgenti come il collegamento di questo pozzo esistente alle stazioni di sollevamento dell’acquedotto e la necessaria fornitura di energia elettrica. Vanno valutati i costi e richiesto l’accesso urgente ai fondi del commissario straordinario per l’emergenza idrica in Sicilia. E questa è la soluzione su cui si stanno concentrando tecnici comunali e del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, chiamati a raccolta dalla Prefettura di Siracusa.
Scartata l’ipotesi del ricorso ad un potabilizzatore: troppo lunghi i tempi tecnici e costi esagerati. Il ricorso ad un secondo pozzo, già esistente, rimane quindi l’unica opzione praticabile. Resta da capire cosa sia accaduto al bacino che attualmente alimenta la rete palazzolese. Il fenomeno dell’acqua torbida ha avuto inizio subito dopo le piogge torrenziali di fine ottobre. Una coincidenza temporale che lascia propendere gli esperti per due possibili eventualità: una contaminazione per dilavamento delle condotte naturali di approvvigionamento della falda, con sedimenti e materiali del suolo; oppure – peggio – un crollo o cedimento della volta di ingrottamento del bacino. Difficile prevedere, in un caso o nell’altro, quanto tempo potrebbe volerci prima di un ritorno alla qualità ordinaria dell’acqua potabile. Ecco, allora, che il piano di un nuovo pozzo di alimentazione diventa prioritario. Ma bisogna fare in fretta, a partire dai necessari lavori di collegamento alla rete idrica.




Comuni “ricicloni”, la Regione premia Sortino, Floridia e Ferla: differenziata oltre il 75%

Le percentuali di raccolta differenziata diventano “soldi” per i comuni che hanno superato nel 2022 la soglia del 75%. Solo tre comuni riceveranno il premio della Regione Siciliana per avere raggiunto risultati ragguardevoli in tema di gestione dei rifiuti: 118 in tutta l’isola. Sortino, Ferla e Floridia le uniche realtà virtuose nel territorio. Riceveranno risorse in base all’estensione ed alla densità demografia. Sortino riceverà 20 mila euro, Floridia ne avrà 36 mila e Ferla 12 mila euro. Secondo i dati raccolti da Legambiente e resi noti lo scorso marzo, la provincia di Siracusa non brilla quanto a differenziata, terzultima, con il 52,1% di raccolta differenziata, pari a 93 tonnellate. Se i tre comuni che saranno premiati hanno superato il 75% di rifiuti differenziati, altri si collocano sopra 70%, come Melilli ed Avola.Siracusa risulterebbe poco sopra il 50%. Nessun comnune del Siracusa ha, invece, avuto accesso alla speciale classifica di Legambiente “Rifiuti Free”.




Scommesse illegali in un bar di Floridia: denunciato il titolare e multa di 12 mila euro

Scommesse in un locale pubblico di Floridia, senza alcuna licenza. Polizia Amministrativa e Sociale, insieme al personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha effettuato controlli in alcuni esercizi commerciali, riscontrando delle irregolarità. Nel caso specifico, il titolare di un locale adibito alla somministrazione di alimenti e bevande, era privo di autorizzazione per svolgere anche l’attività di raccolta scommesse.All’imprenditore è stata comminata una sanzione amministrativa di 12 mila euro. Secondo quanto appurato, 4 apparecchi elettronici erano installati e pronti per raccogliere le scommesse. Il titolare di un altro bar di Floridia è, invece, stato sanzionato in quanto non esibiva alcuna segnalazione certificata di inizio attività. Multa di 300 euro.




Violenze e minacce sull’ex moglie, arrestato 45enne: maltrattamenti anche in presenza della figlia minorenne

Maltrattamenti in famiglia. Di questo reato dovrà rispondere un uomo di 45 anni, arrestato dagli agenti del commissariato di Priolo. Da un anno, secondo gli inquirenti, l’uommo avrebbe assunto una condotta aggressiva e possessiva nei confronti della moglie, vittima di reiterate violenze fisiche e verbali spesso sotto l’effetto dell’alcol e alla presenza della figlia minore.
Stanca di questi maltrattamenti fisici, verbali e psicologici la donna avrebbe interrotto la relazione con il marito che, non rassegnandosi alla decisione della donna, avrebbe avviato una condotta persecutoria e gravemente minacciosa. Giovedì, infine, gli agenti di una volante del Commissariato di Priolo hanno bloccato l’uomo sotto casa dell’ex moglie mentre, con fare minaccioso, inveiva contro la donna.
Il quarantacinquenne, al termine delle incombenze di legge e su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, veniva tratto in arresto e posto ai domiciliari.
La Polizia invita tutte le vittime di maltrattamenti a denunciare per tempo episodi del genere così dal bloccare sul nascere gli atteggiamenti pericolosi posti in essere da partner violenti.