Autostrada Rosolini-Modica, i sindacati verso la mobilitazione generale: "Cantieri bloccati da un anno"

Una mobilitazione generale con una  manifestazione pubblica per sbloccare la  paralisi che da quasi un anno blocca l’attività dei cantieri del lotto autostradale Rosolini – Modica.
La decisione è emersa alla fine dell’assemblea pubblica promossa dalle confederazioni sindacali di Cgil presente con Salvatore Terranova, Cisl con Paolo Sanzaro e la Uil con Giorgio Bandiera. Ha moderato i lavori Paolo Gallo, segretario generale della Filca Cisl Ragusa – Siracusa. Intanto domani alle 21, l’assessore regionale ai trasporti, Marco Falcone, ha dato appuntamento, nello spazio culturale “Meno Assenza” di Pozzallo, alle rappresentanze sindacali, alle forze sociali e imprenditoriali impegnate nella realizzazione dei lavori, ai sindaci dei territori coinvolti, ai parlamentari regionali e nazionali, per fare il punto della situazione. Le imprese subappaltanti hanno ancora una volta lamentato il mancato pagamento da parte di Cosige dei crediti vantati,  che ha messo a rischio la solvenza delle aziende, con rischio  in alcuni casi perfino di fallimento. All’assemblea promossa da Cgil,Cisl, Uil hanno presenziato i parlamentari regionali, Orazio, Ragusa, Giorgio Assenza, Nello Di Pasquale; i parlamentari nazionali Venerina Padua e Maria Lucia Lorefice. Il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, di Rosolini, Corrado Calvo e per Modica l’assessore Pietro Lorefice.




Melilli. Trasferimento per il centro migranti La Zagara, il sindaco: "fuori da Città Giardino"

Il centro di accoglienza migranti “La Zagara” sarà trasferito fuori dal centro abitato di Città Giardino, frazione di Melilli. E’ il risultato raggiunto al termine di un vertice in Prefettura.
Il prefetto Castaldo, dopo aver coinvolto ed ascoltato tutte le parti, ha comunicato al sindaco del centro ibleo, Peppe Carta, ha fornito rassicurazioni anche sul fatto che non vi saranno ulteriori aperture di centri d’accoglienza nell’area.
E’ stato anche siglato un protocollo d’intesa per impegnare in attività di pubblica utilità gli ospiti della struttura.




Augusta. Sversamento in mare di prodotto industriale bituminoso: contaminazione ridotta, indagini sulle cause

Le indagini sui campioni di acqua prelevati da Arpa diranno se c’è stata contaminazione nella rada di Augusta dopo lo sversamento di prodotto viscoso e bituminoso da una linea di residuo dell’impianto Isab Nord. Il rischio di contaminazione ambientale sarebbe ridotto, secondo le prime stime.
Le panne già presenti lungo il canale che sbocca in rada, hanno ridotto la quantità di “residuo” finito in mare. Si tratta dello scarto della lavorazione del petrolio, una sorta di asfalto, non liquido e che solitamente solidifica in pochi minuti. Queste caratteristiche del prodotto pesante avrebbero in parte reso più semplice il contenimento e la pulizia. Gli esami che saranno eseguiti nei laboratori Arpa daranno il responso finale.
La perdita è avvenuta sabato mattina e subito è stata attivata la procedura che prevede l’attivazione di squadre interne dell’azienda, specializzate nella bonifica ambientale, Arpa e Capitaneria di Porto. Tutte le procedure concordate per evenienze di questo tipo sono state messe in atto, compreso anche il “rafforzo” delle panne di contenimento già presenti e revisionate lungo i canali che arrivano in rada ad Augusta.
Il materiale recuperato sarà smaltito secondo le vigenti normative ambientali. Ma bisogna quantificare esattamente quanto residuo è stato sversato. Secondo la prima valutazione di Arpa circa 300 metri cubi. L’azienda si è riservata maggiori controlli prima di confermare o modificare il dato. Disposta anche una indagine interna per comprendere cosa abbia causato la perdita lungo la linea.

foto: archivio




Augusta. Giochi di guerra con unità navali a propulsione nucleare, "non entrino in porto"

La base navale di Augusta tornerà ad essere utilizzata dalle unità navali impegnate nelle manovre militari dell’esercitazione Dynamic Manta. Appuntamento annuale che vede protagoniste le forze armate di una decina di Paesi aderenti al Patto Atlantico (Nato). La mega simulazione di guerra marittima svolta dalla Nato nel Mediterraneo, vede in campo Italia, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Spagna, Grecia, Germania e Turchia sotto la regia del Comando Marittimo Alleato (MARCOM) di Northwood (Londra).
Augusta e Sigonella basi logistiche per Dynamic Manta, con 5 mila militari impiegati e una trentina di mezzi tra pattugliatori, elicotteri, unità navali di superficie e sottomarini convenzionali ed a propulsione nucleare.
Proprio per la presenza di unità nucleari (lo scorso anno l’Uss New Mexico approdò al pontile Nato di Augusta), i comitati No Muos e No Sigonella minacciano azioni di protesta. Giovedì 9 marzo previsto alle 10 un presidio davanti alla Prefettura di Siracusa, in piazza Archimede. Nel pomeriggio, alle 17.30, conferenza ad Augusta a Palazzo San Biagio.
Il portavoce Gianmcaro Catalano lamenta “l’assenza di un piano prefettizio di emergenza nucleare esterna, aggiornato ed esteso al pubblico, così come impone dal 1995 la legislazione nazionale di recepimento delle direttive europee in materia di radioprotezione”.
I Comuni di Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa – su direttiva della Prefettura – tra l’estate e l’autunno scorsi, hanno predisposto dei piani particolareggiati di emergenza nucleare che, eccetto il Comune di Siracusa, sono stati pubblicati con apposite delibere di giunta. “Un’iniziativa che desta notevoli perplessità, in quanto i piani particolareggiati di emergenza dovrebbero seguire, e non anticipare, la predisposizione della parte generale e dei lineamenti della pianificazione che compongono il piano d’emergenza di competenza prefettizia. E ciò perché sono i prefetti, non i Comuni, gli enti in possesso dei presupposti tecnici del piano, contenuti in un Rapporto Tecnico redatto dalla Marina militare, soggetto a classifica di segretezza e accompagnato da una Relazione critica riassuntiva dell’Istituto di protezione ambientale (ISPRA) del Ministero dell’Ambiente”, dice ancora Catalano.
Su questa vicenda sarebbero in corso indagini da parte della Procura di Siracusa, dopo l’esposto dei No Muos e di Peacelink del maggio dello scorso anno. Nessuna notizia sullo stato di avanzamento della pianificazione d’emergenza. “Quest’ultima avrebbe lo scopo di garantire specifiche condizioni di sicurezza delle popolazioni limitrofe all’area portuale di Augusta, preparando un’adeguata risposta di protezione civile per l’ipotesi d’incidente che abbia a coinvolgere una nave militare alimentata da reattori atomici”, illustra Catalano.
Rinnovata la richiesta del divieto di accesso e sosta di unità navali a propulsione nucleare nelle acque territoriali e nel porto di Augusta




Pachino. Igiene urbana, aggiudicato l'appalto gestione rifiuti alla Dusty di Catania

E’ la Dusty di Catania ad aggiudicarsi l’appalto per la gestione dei rifiuti a Pachino. Il nuovo appalto del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati, ed altri servizi d’igiene pubblica avrà una durata di 7 anni e un costo di quasi 20 milioni di euro. Il ribasso presentato, e ritenuto il più conveniente, è stato dell’8%.
“Dopo anni di stallo, inghippi burocratici, un braccio di ferro con la Regione durato un anno e mezzo ed uno scetticismo generale da parte delle opposizioni – ha dichiarato il sindaco, Roberto Bruno – ha finalmente prevalso la forza di volontà di questa amministrazione”.
Per l’assessore all’Ecologia, Andrea Nicastro, “i 3 punti di forza di quest’appalto saranno: installazione di due isole ecologiche attrezzate ed informatizzate, mezzi a doppia vasca per incrementare la raccolta differenziata ed impiego ordinario delle spazzatrici per tenere pulita la città e il territorio”.




Lentini. Droga, 10 mesi e 22 giorni a un lentinese di 27 anni: ordine emesso dal Tribunale di Siracusa

Dovrà scontare 10 mesi e 22 giorni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli agenti del commissariato di Lentini hanno eseguito un ordine di detenzione, emesso dal Tribunale di Siracusa. Destinatario della misura è  Andrea Bonsignore, lentinese, 27 anni.




Ferla promossa in energia rinnovabile: Comune premiato da Legambiente

(c.s.) Ancora un riconoscimento per le buone pratiche del Comune di Ferla, dopo la menzione speciale ricevuta tra i Comuni Ricicloni Siciliani lo scorso Dicembre a Palermo durante il Forum sui Rifiuti e l’Economia Circolare, spetta nuovamente a Legambiente assegnare alla comunità ferlese il titolo di Comune “RinnovAbile”, per aver scommesso su nuovi modelli energetici rinnovabili che fanno a meno di petrolio, gas e carbone.
La premiazione è avvenuta oggi a bordo del TrenoVerde di Legambiente che in questo weekend fa tappa a Siracusa.
​Sono diversi gli interventi di riqualificazione energetica a favore della scuola materna e di quella elementare-media realizzati dal Comune di Ferla.
La scuola elementare di Ferla vanta 11 mq di solare termico e 116 kW di fotovoltaico per una copertura del fabbisogno termico ed elettrico rispettivamente del 26% e del 36%. È un edificio, altresì, dotato di un impianto a pompa di calore con un sistema di avviamento controllato dei compressori, al fine di ridurre il consumo di corrente del 40% in fase di avvio. Mentre presso la scuola dell’infanzia sono stati effettuati interventi di riqualificazione energetica che comporteranno un risparmio energetico quantificato in 21.249 kWh/anno e un incremento di quattro classi energetiche dell’edificio.
“Gran parte degli edifici comunali – racconta il Sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa – sono dotati di fotovoltaico. Oltre le scuole, il campo sportivo, il centro sportivo olistico comunale, il magazzino e lo stabile della Polizia Municipale sono energeticamente “virtuosi” in quanto coperto da pannelli fotovoltaici grazie ai fondi regionali e nazionali che negli scorsi anni il Comune di Ferla ha saputo attribuirsi. Un ulteriore emozionante riconoscimento – continua il primo cittadino – che non posso che non dedicare alla mia cittadinanza e alla mia squadra di governo”.




Ferla e Palazzolo, due scuole aderiscono a "M'illumino di meno": iniziative social

Anche due scuole del siracusano aderiscono alla 14°edizione della campagna “M’illumino di meno”, ideata dalla trasmissione “Caterpillar” di Rai Radio2 e realizzata in collaborazione con il Fai (Fondo ambiente italiano). E’ la giornata del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili, dedicata quest’anno alla bellezza del camminare e dell’andare a piedi. Le classi pilota dell’istituto Messina di Palazzolo Acreide e del Val d’Anapo di Ferla, nell’ambito del progetto “Edufootprint”, aderiscono a “M’illumino di meno”. Domani, con foto e short video, documenteranno i comportamenti relativi alla gestione delle risorse che sono già in fase di monitoraggio con Edufootprint per l’analisi del ciclo di vita degli edifici scolastici: energia, rifiuti e acqua, oltre a mobilità.
Il progetto è cofinanziato dal programma Interreg Med. Gli studenti, i cui istituti scolastici aderiscono al progetto di cui è partner Svi.Med. Onlus insieme all’Ats Obiettivo Zero, utilizzeranno gli hashtag su Instagram: #edufootprint #MilluminoDiMeno #improntaPalazzoloAcreide #improntaFerla.
Inoltre il Comune di Ferla spegnerà le luci del campo sportivo e del centro olistico. “M’illumino di Meno” in questi anni è diventata anche la festa degli stili di vita sostenibili, quelli che fanno stare bene senza consumare il pianeta e ben due proposte alla Camera e al Senato hanno chiesto l’istituzione della Giornata nazionale del risparmio energetico e degli stili di vita sostenibili.




Augusta, il porto delle occasioni perdute. Il coordinatore europeo Pat Cox: "sveglia Sicilia!"

Visita al porto di Augusta del coordinatore europeo del Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, Pat Cox. Dopo Palermo e Messina, Cox ha voluto recarsi anche presso lo scalo megarese ritenuto strategico da Bruxelles sin dalla metà degli anni 90. Una visita che vale anche come sprone per accelerare sul fronte degli investimenti, tanti rimasti purtroppo fermi per varie cause.
“Nella lista europea delle opere di priorità la Sicilia non esiste. Il tasso di conversione delle proposte in progetti è talmente lento che la vostra perde i fondi Ue, i numeri parlano da soli. L’Irlanda era lo stato più povero dell’Ue, oggi sarebbe medaglia d’oro per spesa/progetti realizzati, la Sicilia sarebbe in fondo alla classifica”, l’impietosa ma realistica fotografia che Pat Cox ha disegnato con le sue parole. “Il sistema portuale Malmoe-Copenaghen è un esempio europeo per cooperazione, specializzazione e redditività – ha spiegato il coordinatore europeo – Dovete farlo anche voi nel Meridione d’Italia, al Sud d’Europa avete gli stessi problemi. È tutta La macroregione meridionale che soffre, dovete avere una voce unica e chiunque abbia una rappresentanza politica ha il dovere di essere presente nei luoghi dove l’Europa prende le decisioni. Dimenticate le agende locali e fate come gli scandinavi, 11 milioni di abitanti di Stati diversi che ragionano in un’unica direzione. Fissate le priorità, portatele a Roma, poi noi vi aiuteremo. Non c’è una porta secondaria per entrare a Bruxelles. Prendete questa mia visita come una sorta di sveglia, dobbiamo trovare i meccanismi per lavorare insieme e per venire qui in Sicilia con la stessa frequenza con cui andiamo in Svezia”.
Con la sua visita, Cox ha anche inaugurato la prima sede operativa in Italia della Fondazione Centro Servizi per il Mare di Bruxelles. Si tratta di uno spazio dedicato alle imprese pubbliche e private del comparto marittimo per facilitare le connessioni tra l’amministrazione dell’Ue e la logistica intermodale con il relativo bacino di utenti (oltre 350 mila imprese cui si sommano le organizzazioni, pubbliche o private), per lo sviluppo di un sistema logistico moderno ed efficiente nell’area Mediterranea che generi valore ai suoi utenti e al territorio tramite l’accesso diretto al fondo European Connecting Facilities.
Francesco De Rosa, responsabile del CS Mare di Bruxelles non ha faticato a spiegare la scelta di Augusta: “una sede operativa qui ha un significato simbolico e strategico, perché la Sicilia può rappresentare il punto d’interconnessione di tutta l’area mediterranea, dove passa il 40% del traffico merci mondiale che oggi entra dal Canale di Suez ed esce dallo stretto di Gibilterra. Intercettarlo con un sistema integrato di porti e autostrade del mare vuol dire creare benessere per l’Europa e per l’intero sistema Paese”.
Cox si è soffermato anche con il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona. “Dal porto transita il 65% dell’export regionale prodotto dalle aziende del polo petrolchimico, pari ad oltre 5 miliardi di euro”, ha illustrato Bivona. “Inoltre – ha aggiunto – le industrie del settore che utilizzano il porto di Augusta, contribuiscono con 23 milioni di euro a sostenere le entrate correnti dell’autorità portuale”.
Nel corso dell’incontro si è parlato anche di ponte sullo Stretto, per Confindustria opera importante “vera risposta alla continuità territoriale, che realmente attuerà il corridoio scandinavo-mediterraneo favorendo una logistica integrata e intermodale”.
Ma bisogna intanto accelerare per la realizzazione del collegamento con la rete ferroviaria Siracusa-Catania, il cosiddetto fiocco. “Opera infrastrutturale strategica perchè senza si rischia di compromettere la permanenza di Augusta nell’elenco degli snodi intermodali riconosciuti dall’unione Europea per le Ten-T oltre che perdere l’opportunità di essere riconosciuta Zes, con tutti i benefici e vantaggi fiscali per le imprese che realizzano nuovi investimenti generando crescita, lavoro e sviluppo”.
Ma a complicare alcune idee di sviluppo interviene anche il piano paesaggistico della Regione. “Nella sua forma attuale, con i vincoli indiscriminati, interviene anche nelle aree retro-porto della Zes, vanificando dunque ogni attività imprenditoriale. Una evidente contraddizione tra la volontà di creare sviluppo e attrarre investimenti e contemporaneamente imporre dei vincoli che ne impediscono la realizzazione, un vero paradosso”, la posizione di Bivona.




Melilli. Un nuovo centro per migranti: il Tar da ragione alla cooperativa sociale, il Comune si rivolge al Cga

Il Comune di Melilli contrario alla realizzazione di un nuovo centro di accoglienza per migranti nel suo territorio. E circa la possibilità che una simile struttura, riservata a minori non accompagnati, possa sorgere in via Garibaldi, nei pressi della chiesa di Sant’Antonio Abate, il sindaco Peppe Carta ha deciso di ricorrere al Cga.
Sindaco e giunta ribadiscono la loro contrarietà all’apertura di nuovi centri per migranti nel territorio di Melilli e si preparano alla battaglia giudiziaria.
Ma intanto il Tar Palermo ha dato ragione alla cooperativa sociale “Spaider per la parità dei diritti” contro l’Assessorato Regionale alla Famiglia e contro, come parte contro-interessata il Comune di Melilli. Il tribunale amministrativo ha disposto l’accreditamento della struttura per minori non accompagnati all’Albo Regionale. Il Comune di Melilli si era opposto all’apertura di nuovi centri “poiché sul territorio già insistono diverse strutture tali da impedire una regolare attività di controllo da parte degli uffici preposti”. Motivo per cui l’assessorato regionale aveva rifiutato l’accreditamento.