Francofonte. Rapina alla Banca Popolare di Ragusa: arrestato un 46enne

Sarebbe l’autore della rapina ai danni della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Lo hanno arrestato i carabinieri della Compagnia di Augusta. Manette ai polsi di Massimo Catania, 46 anni, catanese. Per identificarlo, i militari hanno usato anche sistemi di videoripresa installati in alcuni negozio, insieme ad accertamenti di polizia giudiziaria. Il “colpo” risale al 28 gennaio 2015. I carabinieri cercano il complice che avrebbe agito con l’uomo. Due rapinatori si erano introdotti a volto scoperto, all’interno della “Banca Agricola Popolare” di Francofonte e sotto la minaccia di un taglierino, si erano fatti consegnare il denaro contenuto nelle casse ammontante a circa 28 mila euro, per poi darsi alla fuga a boro di una Fiat Punto, rinvenuta in una zona periferica del paese. Catania è stato condotto nel carcere di Cavadonna.




Pachino. Monili rubati e dati al Compro Oro: due denunciati

Ricettazione di oggetti d’oro. Denunciati in due a Pachino. La polizia del locale commissariato, nell’ambito di servizi mirati, finalizzati al recupero di preziosi oggetto di furto in abitazione, hanno individuato i due, entrambi già noti alle forze di polizia. Gli investigatori hanno acquisito i monili in oro che nel frattempo erano stati ceduti ad esercenti l’attività di Compro Oro. Dall’analisi delle denunce sporte in questo Commissariato, è stato possibile accertare la provenienza furtiva degli oggetti.




Floridia violenta: calci e pugni per un commento su Facebook. Protagonista un 16enne

Una parola di troppo scritta su Facebook all’indirizzo della sua fidanzatina ed un 16enne di Floridia ha deciso di farsi giustizia da solo.
Ha rintracciato e raggiunto l’autore del commento sul social network e dopo averlo preso a calci e pugni ha tentato di sottrargli il ciclomotore, non riuscendoci.
La vittima è stata ricoverata all’ospedale di Siracusa con una frattura della mascella e un trauma cranico: prognosi di 30 giorni. L’aggressore è stato denunciato al tribunale dei Minori di Catania per lesioni e tentato furto aggravato.




Floridia. Alta tensione sindaco-revisori dei conti, interviene l'Ordine dei Commercialisti: "più rispetto"

Alta tensione anche a Floridia tra sindaco e collegio dei revisori dei conti. La materia di scontro è il bilancio e il parere di competenza dei revisori. A Floridia è stato negativo ma il primo cittadino, Scalorino, ha deciso di andare comunque avanti con lo strumento finanziario intravedendo nel comportamento del collegio una certa dose di “tattica politica”.
L’ordine dei dottori commercialisti, con il presidente Massimo Conigliaro, interviene a difesa dei professionisti. “Le necessità di approfondimento dei revisori ovvero i pareri ai bilanci, siano essi positivi o negativi, non possono portare il soggetto sottoposto a controllo a definire dilatoria l’attività di richiesta di chiarimenti ovvero ad attribuire agli stessi revisori un atteggiamento politico che vessa i cittadini”, precisa Conigliaro.
“E’ proprio nell’interesse della collettività che viene svolta la delicata attività di revisione negli enti locali dagli iscritti all’ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, nel rispetto delle regole e, nello specifico, del requisito formale e sostanziale dell’indipendenza che la funzione richiede, a prescindere dalla maggioranza politica che concorre all’elezione degli stessi”, aggiunge.
“Confidiamo che ciascuno mantenga le eventuali critiche nell’ambito tecnico, nel rispetto dei ruoli ricoperti e delle funzioni assegnate dalla legge”, il richiamo finale.




Rosolini-Modica, blocco dei lavori da lunedì? Gennuso: "Il Cas chiarisca se paga o no"

“C’ è il rischio del blocco dei lavori da lunedì sul tratto autostradale Rosolini – Modica, perchè il Consorzio autostradale non pagherebbe le imprese e quindi i fornitori delle stesse, da 9 mesi”. A chiedere al Cas se quanto denunciato dalle aziende interessate nella realizzazione dell’infrastruttura risponde a verità, è il parlamentare all’Ars del Gruppo Pid – Grande Sud, on. Pippo Gennuso. “Questi sono i sistemi che portano le imprese a fallire, creando forti disagi sociali – afferma il deputato – un giro che alla fine si ripercuote sulle famiglie, perchè i lavoratori non vengono pagati. Lunedì parteciperò a una riunione indetta a Pozzallo per questa vergognosa situazione. Mi risulta tra l’altro che i fornitori di calcestruzzo e di altri materiali che servono per la costruzione del tratto autostradale, non vengono pagati da 9 mesi. Non vorrei che si arrivasse alla solita tecnica consolidata tra stazione appaltante ed impresa che poi porta alla transazione economica per chiudere la partita. Non sarebbe tra l’altro la prima volta che accade per quanto riguarda le opere pubbliche. Si dimezza il debito, danneggiando così le imprese che si trovano strozzate. Mi riferisco agli appalti ed al subappalti. Se questa situazione si dovesse verificare – aggiunge Gennuso – non perderò un attimo di tempo nel presentare un esposto alle Procure di Siracusa e Ragusa, rivolgendomi anche all’autorità Anticorruzione”.




Avola. Restauro della chiesa di Santa Venera, iter alla fase conclusiva

Si avvia a conclusione la tormentata vicenda che riguarda i lavori occorrenti per il “consolidamento e restauro della Chiesa Santa Venera in Avola (SR), danneggiata dal sisma del dicembre 1990”. Lo dichiara il deputato regionale Vincenzo Vinciullo.
La progettazione e la direzione dei lavori sono stati affidati al Genio Civile di Siracusa mentre la gara è stata affidata all’Ufficio Regionale Gare e Appalti.
“Purtroppo- spieta Vinciullo- sarà uno degli ultimi interventi finanziati con la Legge 433 del ’91, perché le risorse stanno ormai per finire e difficilmente si potrà, nella nuova rimodulazione che comunque sarà necessaria nel 2017, individuarne di nuove per edifici di importanza storico-monumentale che hanno subito danni in seguito al terremoto di Santa Lucia”.




Pachino. Da domani un nuovo mercato settimanale del contadino di Coldirett: è il sesto in provincia

Con l’inaugurazione del Mercato Campagna Amica di Pachino che avverrà domani, giovedì 20 ottobre, alle 10 in piazza Vittorio Emanuele, Siracusa guadagna il primo posto sul podio delle province siciliane con più mercati di vendita diretta.
“Una posizione leader raggiunta grazie alla consapevolezza dei consumatori che vogliono sempre più mangiare prodotti sani e della propria terra”, commenta il direttore della Coldiretti, Pietro Greco. “Ma soprattutto – aggiunge – è anche merito di amministratori locali che comprendono l’importanza del settore agricolo come viatico per lo sviluppo economico”.
A Pachino gli stand saranno aperti tutti i giovedì dalle 8.00 alle 13.00. Si potranno acquistare formaggi, ortofrutta, pane, vino e tutti altri prodotti per la dieta mediterranea che rappresenta un vero elisir per la salute.




Siracusa. La morte di Failla e Piano sequestrati in Libia: indagato un manager della Bonatti

“Dennis Morson, responsabile della logistica in Libia per conto della società Bonatti, è indagato dalla procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sul sequestro, avvenuto in Libia, e gli omicidi di Salvatore Failla e Fausto Piano”. Lo riferisce l’agenzia Ansa, che prosegue spiegando che “il manager è indagato per omicidio colposo e violazione della norma che tutela le condizioni di lavoro. Nei confronti del manager, la Procura ipotizza che abbia cooperato per colpa al decesso dei due tecnici italiani omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare la loro incolumità fisica durante il trasferimento in Libia.
Questa mattina i carabinieri del Ros, su disposizione della Procura di Roma, hanno perquisito la sede a Parma della società di costruzioni in cui lavoravano Failla e Piano. Le perquisizioni mirano ad acquisire documentazione per ricostruire le responsabilità individuali all’interno della società e se siano state adottate idonee misure di sicurezza a tutela dei lavoratori.
Salvatore Failla e Fausto Piano furono sequestrati insieme con Filippo Calcagno e Gino Pollicardo nel luglio 2015. Separati successivamente da questi ultimi, rimasero uccisi il 3 marzo scorso durante una sparatoria tra i rapitori e le forze di polizia libiche.




Augusta. Depuratore, Munafò, Uil: "Ancora rimpalli e i tempi si allungano"

Resta al centro dell’attenzione la questione depuratore. A parlarne è il segretario provinciale della Uil, Stefano Munafò, anche alla luce di una serie di incontri sul tema tra i rappresentanti del Comune, delle istituzioni, dei sindacati e cittadini. “Perché ci si ostina con soluzioni che non fanno che allungare i tempi – sottolinea Munafò – ho sentito addirittura il commissario Contraffatto sottolineare la necessità che Augusta debba averne tre di depuratori e non uno per il bacino di utenza che ricopre ma attraverso una lenta burocrazia questo sistema non potrebbe essere portato a termine non prima di 2-3 anni. E con i tempi che ci contraddistinguono io credo che nemmeno fra 20 anni Augusta avrà il suo depuratore. Non uno, figuriamoci tre”.Una questione annosa, dunque, che tarda ad avere una soluzione fra rimpalli di responsabilità, ma per Munafò non c’è più tempo da perdere “perché Augusta è diventata una fogna a cielo aperto da questo punto di vista e non è certamente un bel biglietto da visita vista l’importanza strategica che riveste per il nostro territorio”.
Parte, poi, una proposta. “Perché non pensare di realizzare un collettore fognario così come è stato fatto per l’isola di Ortigia a Siracusa? Immediato, semplice e di rapida soluzione. Perché, lo ripeto, noi abbiamo bisogno di soluzioni rapide. Non si può andare dietro alla burocrazia, è arrivato il momento che la politica faccia la sua parte perché solo così è possibile aggirare gli ostacoli e snellire tanti procedimenti”. Insomma per il segretario generale territoriale della Uil, in definitiva “occorre fare squadra con tutte le forze politiche, sindacali e imprenditoriali interessate affinché non si pensi a progetti faraonici perché ne abbiamo visti tanti e tutti abortiti nel corso degli anni, ma si realizzi qualcosa di concreto e soprattutto immediato”.




Avola. Rapina commessa in Toscana: sei anni a un 43enne

Rapina aggravata in concorso. Gaetano Tiralongo, 43 anni, già detenuto nel carcere di Cavadonna per altre ragioni, dovrà scontare sei anni di reclusione perché riconosciuto colpevole. L’ordine di carcerazione è stato emesso dalla Procura di Firenze. Tiralongo è ritenuto l’autore di una rapina aggravata . Dovrà anche pagare una multa di 2.500 euro di multa, secondo una sentenza emessa dalla Corte di Appello di Firenze ed il cui ricorso alla Suprema Corte di Cassazione è stato dichiarato inammissibile.