Città Giardino. Furto di cavi di rame in un centro commerciale: 30enne in manette

Avrebbe rubato un cavo di rame di 15 metri di lunghezza, per venti chili di peso da un centro commerciale di Città Giardino. I carabinieri della stazione di Priolo  hanno arrestato, in flagranza di reato, il siracusano Paolo Giuga, 30 anni, pregiudicato. L’uomo si sarebbe introdotto all’interno di un vano di servizio, tranciato ed asportato il cavo elettrico, danneggiando il sistema di compattazione dei cartoni. La refurtiva non è stata recuperata. Il danno è in corso di quantificazione. Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari.




Augusta. Moto d'acqua, alla guida un minorenne: multa da 8.000 euro

Moto d’acqua ad alta velocità ed vvoluzioni pericolose a Baia del Gambero, ad Augusta. E’ intervenuta la Guardia Costiera che, nel pomeriggio di ieri, ha fermato un’acquascooter guidato da un minorenne che, anche in ragione dell’età, era sprovvisto di patente nautica.
Elevata sanzione massima di 8.263 euro, notificata ai genitori.




Melilli. Politiche sociali, via al secondo trimestre di servizio civico: lavoro per 65 residenti

Parte a Melilli il secondo turno 2016 del servizio civico, per il trimestre che va dal 24 agosto al 23 novembre. Saranno 65 i cittadini impegnati: residenti in possesso dei requisiti previsti dallo specifico regolamento comunale e che versano in particolari condizioni socio economiche.
Svolgeranno servizi utili alla collettività come la cura del verde pubblico, la pulizia dei locali esterni dei plessi scolastici, la cura e la vigilanza delle strutture sportive e l’assistenza agli anziani ultraottantenni nel proprio domicilio.
“Il servizio civico – sostiene il sindaco, Giuseppe Cannata – tende a sradicare le vecchie forme di assistenzialismo e dare dignità al cittadino che in cambio di prestazioni lavorative riceve un compenso. L’amministrazione comunale dimostra così ancora una volta di essere al fianco dei cittadini in difficoltà”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alla solidarietà sociale Enzo Coco. “Contribuiamo al reinserimento sociale di chi si è ritrovato fuori dal mondo del lavoro, in cambio peraltro di servizi utili per la comunità”.




Solarino. Scuola media, lavori ancora non completati: "rischio doppi turni"

Il futuro della scuola media di Solarino fa discutere. Dopo gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza, il plesso scolastico rischia di non essere aperto nei tempi previsti e comunque dopo l’inizio dell’anno scolastico.
“E nessuno sa perché. Nessuna spiegazione ufficiale è giunta, fino a questo momento, dal palazzo municipale per chiarire ai genitori e agli studenti che fra poche settimane dovranno tornare sui banchi di scuola cosa li attende nei prossimi mesi. Inoltre, la scorsa settimana il cantiere era deserto – affermano i consiglieri comunali di opposizione Michele Gianni e Pippo Carpinteri – e ci sta che nei giorni a ridosso di Ferragosto si conceda il riposo agli operai, ma resta il fatto che, così com’è, la scuola non può essere consegnata agli studenti e, di certo, non sarà ultimata entro pochi giorni”.
La soluzione al problema, dunque, resterebbe quella del trasferimento degli allievi in un’altra struttura col rischio di dover ricorrere ai doppi turni. Una ipotesi sarebbe quella del Cenacolo. “Qui però sarebbe sorto un problema che cambia la situazione – proseguono Michele Gianni e Pippo Carpinteri – sembra, infatti, che per via di un intoppo burocratico la scala di emergenza non sia utilizzabile e, dunque, un’intera ala dell’edificio non possa essere utilizzata: proprio quella in cui sono collocate le aule in cui dovrebbero essere accolti gli studenti ospiti”. Al momento solo voci ma “se risultassero fondate, non ci sarebbe alternativa ai doppi turni con gravi conseguenze per le famiglie e gli stessi studenti”.
Per Michele Gianni e Pippo Carpinteri, dunque, è importante che l’amministrazione comunale dia “subito una risposta alle famiglie comprensibilmente preoccupate per le sorti degli studenti solarinesi, soprattutto dopo il recente viaggio del sindaco nella capitale che, per ammissione dello stesso primo cittadino, era legato proprio a questioni urgenti sulla scuola”.




Noto. "Questo non è amore", prosegue il progetto della polizia contro la violenza di genere

Prosegue il progetto della Polizia  “Questo non è amore” contro la violenza di genere. Sabato il camper della polizia ha fatto tappa, dal primo pomeriggio alla serata a Noto, in piazza del Municipio con un’equipe composta dal medico della polizia, da un ufficiale di polizia giudiziaria del locale commissariato,  da un operatore  della Squadra Mobile “reati contro la persona ed in danno dei minori” e da rappresentanti del centro antiviolenza “Reta h24” e del “Codice Rosa” dell’Ospedale Umberto I° di Siracusa. Il fenomeno della violenza di genere rappresenta un serio problema. Numerosi gli episodi, soprattutto in ambito familiare e nel contesto dei rapporti di coppia.  L’iniziativa, oltre ad avere una valenza informativa, è volta a favorire l’emersione del fenomeno, favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime e offrendo loro il supporto di una equipe multidisciplinare, composta da operatori specializzati presente all’interno del camper.Il 3 settembre la carovana farà tappa a Priolo.




Augusta si stringe attorno a don Prisutto. Tensione con la Curia?

Augusta è tornata a stringersi attorno al suo arciprete, don Palmiro Prisutto. Presidio in piazza e poi chiesa madre stracolma: segnale tangibile di solidarietà e vicinanza.
A riaprire il mai veramente sopito “contrasto” con la Curia siracusana una lettera aperta dello stesso Prisutto, rivolta ai fedeli. L’arciprete scrive di un incontro con l’arcivescovo e frasi che lascerebbero intendere una sua rimozione, forse a settembre.
Il prelato, scomodo secondo alcuni, era già stato al centro di un precedente, simile caso lo scorsoo febbraio. Poi la ritrovata intesa con la Curia, dopo anche le manifestazioni a sostegno nate spontaneamente ad Augusta.
Ierii sera la nuova, partecipata manifestazione per don Prisutto, attaccato giorni addietro anche da un manifesto affisso davanti a tre chiese di Augusta.
Nessuna presa di posizione ufficiale dal palazzo arcivescovile di Siracusa. E anche questo non sarebbe andato giù a don Prisutto, convinto di essere ormai stato lasciato solo. Non dalla sua Augusta che lo ha scortato ieri sera sin sul sagrato con un applauso convinto.




Canicattini. Incendio doloso ed evasione, arrestato due volte in poche ore

Lo hanno sorpreso mentre appiccava un incendio. Accovacciato lungo il ciglio della strada regionale 1, nei pressi di contrada Bosco di Sopra, a Canicattini Bagni, aveva appena dato alle fiamme delle sterpaglie e dei fogli di giornale per poi darsi alla fuga. E’ stato invece bloccato dai carabinieri che lo hanno arrestato nel coro della giornata di ieri in flagranza del reato di incendio doloso. Il 5 enne Pasqualino Tinè era sottoposto peraltro alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di Canicattini Bagni. L’incendio  è stato domato grazie   a personale della locale protezione civile: le fiamme, infatti, complice la presenza di parecchia erba secca ed una leggera ma costante brezza di vento caldo, si stavano propagando rapidamente in direzione delle abitazioni, la prima delle quali distava non più di cinquanta metri dal punto ove Tinè aveva appiccato il fuoco. Condotto in caserma,  è stato dichiarato in stato di arresto, ai domciliari presso la propria abitazione in attesa della celebrazione del rito direttissimo presso il Tribunale di Siracusa. Ma nella prima serata, i carabinieri, recatisi presso l’abitazione dell’uomo per verificare stesse rispettando la misura precautelare cui era stato sottoposto, ne constatavano l’assenza. Lo hanno trovato nelle vie del centro, dopo aver anche bevuto qualche bicchiere di vino di troppo. Tratto nuovamente in arrestato, l’uomo è stato associato presso la casa circondariale “Cavadonna” di Siracusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.




"Questo non è amore" a Noto: polizia dalla parte delle donne

Continua il progetto della Polizia di Stato “Questo non è amore” contro la violenza di genere, presentato dal Questore di Siracusa, Mario Caggegi, il 2 luglio.
Il camper della Polizia sarà presente domani 20 agosto dalle 14.00 alle 20.00 a Noto, nella piazza Municipio, a lato del Palazzo Ducezio.
All’interno del camper sarà presente un’equipe composta dal medico della Polizia di Stato, da un ufficiale del Commissariato di Noto, da un operatore della Polizia di Stato della sezione della Squadra Mobile “reati contro la persona ed in danno di minori” e da rappresentanti del centro antiviolenza “Rete h 24” e del “Codice Rosa” dell’Ospedale Umberto I° di Siracusa.
Continuano a registrarsi episodi di violenza nei confronti di donne, commessi anche in ambito familiare e nel contesto dei rapporti di coppia con situazioni di maltrattamenti tra le mura domestiche. Tali situazioni pongono in una posizione di forte fragilità psicologica la vittima la quale, a volte, fatica a riconoscere la violenza subita e a formalizzare, pertanto, una denuncia agli organi di Polizia. Nell’ottica di fornire un ulteriore impulso ed efficacia all’azione di prevenzione e di contrasto a tale fenomeno, è in atto il progetto “Questo non è amore” con l’utilizzo di postazioni mobili (camper) che vengono collocati nelle piazze e nelle vie della città. L’iniziativa, oltre ad avere una valenza informativa, è volta a favorire l’emersione del fenomeno, favorendo un contatto diretto con le potenziali vittime e offrendo loro il supporto di una equipe multidisciplinare, composta da operatori specializzati presenti all’interno del camper.
Ecco la road map dei prossimi appuntamenti: 3 settembre a Priolo Gargallo e 17 settembre Lentini.




Avola. Veglia funebre con rissa per l'eredità: 7 denunciati

Nella notte ad Avola, i Carabinieri hanno denunciato per i reati di rissa e lesioni personali sette persone, tutti parenti.
Era circa mezzanotte quando diverse chiamate al numero di emergenza 112 hanno segnalato una violenta rissa in strada nella prima periferia del paese, in contrada Piana di Renzo.
Arrivati sul posto, i militari hanno trovato una nutrita folla di curiosi e, riversi per terra, un uomo e due donne con ferite al viso ed alle braccia.
I presenti hanno raccontato che la lite era iniziata all’interno di una abitazione dove alcune persone stavano vegliando un parente deceduto qualche ora prima e dove si trovavano ancora alcuni di loro che avevano partecipato alla rissa. Prestate le prime cure ai feriti, che nel frattempo venivano condotti da personale sanitario presso il pronto soccorso dell’ospedale Di Maria, i carabinieri facevano ingresso nell’abitazione in questione, ove erano ancora evidenti le tracce di una recente colluttazione tra più persone, rintracciando gli altri 4 partecipanti alla rissa che, come se nulla fosse accaduto, avevano ripreso la veglia funebre.
Ed è stata propria la morte del caro in comune ed i problemi connessi all’eredità lasciata dallo stesso ai figli a scatenare il furibondo litigio: vecchi rancori tra fratelli e sorelle mai risolti, acuiti dal dolore della recente perdita, qualche frase fuori posto in un momento particolare ed ecco che si è passati rapidamente dalle parole ai fatti. E neppure la salma del caro defunto, sistemata nella camera da letto, è servita a placare gli animi: dagli insulti si è degenerati rapidamente agli spintoni, con schiaffi e pugni che dall’abitazione sono continuati fino alla strada ove la folla, richiamata dalle grida, ha separato i litiganti richiedendo l’intervento dei Carabinieri.
A turno, tutti i partecipanti alla lite hanno fatto ricorso alle cure mediche dei sanitari del 118, con referti che vanno dai 2 ai 10 giorni di prognosi.




Avola e Noto, tac fuori servizio. Bandiera: "l'Asp faccia qualcosa"

“Agosto nero per le TAC degli ospedali della provincia di Siracusa. Si corra immediatamente ai ripari, i dirigenti Asp si attivino e diano tempi certi alla popolazione”.
Con queste parole, il commissario provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera, interviene su quanto sta accadendo in queste settimane alle TAC degli ospedali siracusani.
Dopo il guasto al macchinario dell’Ospedale “Di Maria” di Avola, avvenuto lo scorso 3 agosto e per il quale ancora non si intravede soluzione, ora è la volta della Tac dell’Ospedale “Trigona” di Noto, anch’essa, da qualche giorno, ferma per guasto. Una situazione che mette a dura prova l’erogazione di un servizio fondamentale, per individuare tempestivamente casi di emergenza/urgenza, quali, ad esempio, aneurismi e ischemie. “Con questo ulteriore guasto – aggiunge Edy Bandiera – si mette in ginocchio, dal punto di vista diagnostico, l’intera zona sud della provincia, visto che il primo servizio utile diviene così, Siracusa. Si mette a rischio la vita di migliaia di potenziali utenti e si complica, non poco, la vita a quanti ricoverati nei predetti ospedali, o non ricoverati, devono spostarsi decine di chilometri per usufruire di un servizio diagnostico fondamentale”.
Bandiera, in pressing sull’Asp, assicura di vigilare per arrivare ad una positiva soluzione.