Villasmundo. Acqua a singhiozzo e non potabile, protesta dei residenti: "Rimborsi o niente tributi locali"

Una situazione che i residenti ritengono grave e per la quale chiedono un intervento immediato del Comune, rendendola nota al prefetto, Armando Gradone, al  Procuratore capo, Francesco Paolo Giordano e alla Siam. Un problema legato alla carenza idrica che, nel territorio di Villasmundo centro, si verificherebbe da maggio, con una serie di disagi connessi. Alcune decine di residenti hanno deciso, dunque, di sottoscrivere un documento. “Per sopperire a tale disagio-si legge nel documento.-  l’amministrazione a fine maggio, con dei lavori urgenti, colloca il pozzo di contrada Mungina, privo di qualsiasi requisito di potabilità , con l’acquedotto centrale, dimenticandosi anche di ripristinare il manto stradale. Ad oggi l’acqua viene tolta quasi ogni giorno, alla riapertura esce mista a terra o altre sostanze, che la rendono inadatta al consumo umano. Inoltre sappiamo che alcuni commercianti – prosegue la nota – per poter lavorare usano nei propri cicli produttivi acqua imbottigliata. Segnaliamo, ancora, che le interruzioni non vengono comunicate alla cittadinanza “. I residenti diffidano il sindaco, Pippo Cannata a muoversi di conseguenza, accertandosi di ogni aspetto, soprattutto sanitario, della vicenda e imponendo “a tutte le attività da cui possano originarsi prodotti inquinanti l’adozione delle migliori tecnologie per limitare o addirittura escludere l’inquinamento con i relativi rischi per la salute della popolazione”. Chiesto, inoltre, l’esonero dal pagamento del canone idrico e, per i commercianti che hanno un aggravio di spese, un rimborso o l’esonero dal pagamento dei tributi locali. La denuncia è stata inviata anche alla presidenza del consiglio comunale.




Lentini. Anziana strattonata e rapinata: ricoverata in Ortopedia

Un giovane la strattona violentemente, tanto da farla rovinare lungo la strada, quindi la deruba della borsa e fugge. Vittima, un’anziana che percorreva via Galilei. Subito dopo l’accaduto, sul posto sono intervenuti gli uomini del commissariato di Lentini. La donna, 79 anni, è stata soccorsa dal figlio e condotta in ospedale, dove è stata ricoverata in Ortopedia. Indagini in corso.




Priolo. "Topi d'appartamento" in azione, interrotti dalla polizia: 2 arrestati, il terzo fugge

In azione in pieno giorno, nel primo pomeriggio, tre ladri si erano introdotti all’interno di un’abitazione di Priolo. In tre avrebbero fatto razzia, soprattutto di oggetti preziosi, principalmente d’argento. La segnalazione giunta al 113 ha fatto scattare l’intervento degli uomini del locale commissariato, che tempestivamente hanno raggiunto l’appartamento, sorprendendo, all’interno, Corrado Morana, 42 anni e Massimiliano Frontini, 37 anni, siracusani, già noti alle forze dell’ordine. Sono stati arrestati in flagranza di reato ma non sarebbero stati soli. Un terzo complice sarebbe riuscito a fuggire. Lo stesso tentativo era stato portato avanti anche dai due presunti ladri,che avrebbero cercato di dileguarsi a bordo di una Mercedes Classe A. Uno di loro avrebbe avuto con sè un sacco pieno della refurtiva. Il terzo uomo ha fatto perdere le proprie tracce. Sul posto, la Scientifica, per i rilievi del caso. I due presunti ladri sono stati condotti in carcere. Sono scattate, invece,le indagini per risalire all’identità del terzo complice.




Augusta. Violenta rissa davanti al bar Colorado tra due gruppi di giovani: volano sedie e tavoli

Una violenta rissa è scoppiata per futili motivi, nella decorsa nottata, dinanzi al bar “Colorado” sito in viale America di Augusta. A fronteggiarsi sono stati due gruppi di giovani: da un lato un 44enne e un 37enne, e dall’altro, tre giovani pregiudicati di cui uno residente nella frazione di Villasmundo del comune di Melilli, con specifici precedenti di polizia, rispettivamente di 26, 27 e 33anni.
Il tutto è partito da una discussione sfociata poi in una violenta aggressione al termine della quale uno dei partecipanti alla rissa, soccorsi da personale sanitario dell’ospedale di Augusta, ha riportato lesioni giudicate guaribili in 15 giorni. A dare l’allarme sono stati i residenti della zona che hanno richiesto l’ intervento dei Carabinieri tramite una telefonata al numero di emergenza“112”.
Nel corso della colluttazione gli odierni indagati danneggiavano altresì i tavoli e le sedie di plastica di pertinenza del precitato bar che erano posti nella veranda esterna. I militari operanti identificavano i partecipanti alla rissa grazie alle immagini immortalate dall’impianto di videosorveglianza installato all’interno del bar nonché dalle dichiarazioni rese da alcuni testimoni oculari. Gli indagati dovranno rispondere del reato di rissa aggravata e lesioni personali.

 

(foto: repertorio, dal web)




Marzamemi. Controlli amministrativi, elevate 4 sanzioni

Proseguono i servizi di controllo del territorio posti in essere dai carabinieri del posto fisso stagionale di Marzamemi, Nel corso del fine settimana, in sinergia con il Comando della Polizia Municipale di Pachino, sono state sottoposte a verifica numerose bancarelle nonché agli esercizi commerciali presenti nel borgo. Nel dettaglio, controllati 16 commercianti operanti in vari settori, dal piccolo artigianato alla somministrazione di cibo e bevande. Di questi, 13 sono risultati in regola con tutte le autorizzazioni e licenze previste e necessarie per operare nello specifico settore. In tre casi, invece, sono state riscontrate delle irregolarità: in particolare, il titolare di un esercizio commerciale per la somministrazione di cibo e bevande è stato sanzionato amministrativamente in quanto, all’interno del proprio locale, non erano stati apposti i cartelli indicanti il divieto di fumare e non era stata affissa la tabella indicante l’orario di apertura giornaliero. Inoltre, i titolari di due furgoni adibiti alla somministrazione ambulante di cibo e bevande sono stati sanzionati per occupazione abusiva di suolo pubblico in quanto, stazionando in due diversi punti di Marzamemi, avevano posizionato sedie e tavolini in plastica occupando ciascuno circa 20 metri quadrati di suolo senza la preventiva autorizzazione del comune di Pachino e senza il pagamento dei relativi oneri concessori. Elevate 4 sanzioni. I controlli continueranno anche durante il mese di agosto .




Pachino. Operazione Ciliegino: trasporto "imposto" agli imprenditori agricoli: tre indagati

Minacce nei confronti degli agricoltori della zona sud della provincia, soprattutto Pachino e Rosolini, così come ai titolari di imprese di trasporto concorrenti, per acquisire piu’ numerose commesse. Se ne sarebbero resi responsabili, secondo la Procura, Giuseppe Caruso, avolese di 52 anni, Santo Spadaro, catanese di 62 anni (deceduto)b  e Carlo Massa, rosolinese 44enne, domiciliato a Ispica. La polizia giudiziaria del commissariato di Pachino ha notificato loro l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. Il reato ipotizzato è illecita concorrenza mediante violenza e minaccia in concorso in quanto, “in concorso tra loro, dal 2009 al 2011, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso compivano atti di concorrenza illecita nell’esercizio dell’attività commerciale di autotrasporto ponendo in essere reiterate minacce nei confronti di produttori agricoli della zona sud della provincia di Siracusa, specie Pachino e Rosolini, nonché di titolari di imprese di autotrasporto concorrenti operanti sul territorio con l’intento di acquisire più numerose commesse di trasporto”.
L’indagine trae origine da alcune denunce di imprenditori. La coltivazione e commercializzazione del pomodorino era il punto di partenza, essendo un settore trainante, nella zona sud, dell’economia locale, con la distribuzione sia in territorio nazionale e sia all’estero. Le aziende gestite a livello familiare sarebbero state il bersaglio degli indagati. Nel gennaio 2010, personale del commissariato di Pachino, su segnalazione dell’associazione antiracket di Rosolini, sentì alcuni imprenditori operanti nel settore dei prodotti ortofrutticoli e relativo trasporto a seguito di alcuni accadimenti subiti che avevano minato il regolare svolgimento dell’attività lavorativa. In particolare, durante le festività natalizie del 2009, tali imprenditori avrebbero ricevuto, nella propria azienda, la visita di una persona non conosciuta. L’incontro era finalizzato alla riorganizzazione dei trasporti nella zona. Giuseppe Caruso, originario del comune di Avola, avrebbe avanzato tale richiesta. In un altra occasione, un imprenditore, avrebbe, invece, ricevuto la visita di Caruso e Spadaro, titolare di una ditta di autotrasporti, che avrebbe in quell’occasione manifestato la sua intenzione di acquisire quote di lavoro dall’imprenditore anche a discapito di altre ditte che sino a quel momento avevano collaborato con lui, riuscendo nell’intento. Sarebbe poi accaduto con una cooperativa di Pachino.Anche Carlo Massa, referente della ditta autotrasporti Napoli Trans, con sede a Fisciano (Salerno) si sarebbe attivato per reperire commesse di lavoro nelle aziende agricole per la bassa Italia in piena sintonia con gli altri due indagati. La Napoli trans, secondo gli inquirenti,  affiancava l’altra ditta per allargare il volume di affari. Si rappresenta che lo sviluppo delle investigazioni, suffragate da servizi tecnici di intercettazione costituenti essenziali fonti di prova, ha permesso di far luce su quello che sarebbe stato un sistema illecito finalizzato ad acquisire il controllo del settore dei trasporti di prodotti ortofrutticoli, tra cui il pomodorino ciliegino,effettuati nella zona sud della provincia di Siracusa, esercitando un’illecita concorrenza con violenza e minaccia in danno delle ditte di trasporto e dei titolari di aziende agricole.




Marzamemi. Festival del Cinema di Frontiera: vince Leila Bouzid con "Appena apro gli occhi"

(cs) I sogni della diciottenne Farah e la sua lotta per la libertà e i diritti civili in una Tunisia che verrà travolta dalla “Primavera araba”.
Il lungometraggio “Appena apro gli occhi” di Lejla Bouzid, regista trentenne al suo primo lungometraggio di finzione, ha vinto la XVI edizione del Festival internazionale del Cinema di Frontiera.
La storia è ambientata a Tunisi, nell’estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione. L’ambientazione in un periodo recentissimo della storia della Tunisia è un’operazione che ha il pregio di sottrarre dall’oblio quei 23 anni di Ben Ali al potere, in cui paura, accusa, violenza erano espressione di un altro terrore, non certo meno soffocante di quello che si affaccia oggi sulla nazione nordafricana. All’interno di questo scenario politico-sociale assistiamo ai sogni di Farah, diciottenne appena diplomata che la famiglia vorrebbe medico. Ma Farah vuole fare la sua parte in difesa delle libertà civili, canta in un gruppo politico rock, s’innamora, vive la notte nella città. Il crescendo emozionale del film è sostenuto dai momenti musicali che riescono a sintetizzare efficacemente il contenuto di una semplice richiesta di libertà: non solo di suonare e cantare, ma anche e soprattutto di vivere. Tramite una regia che si serve delle riprese documentaristiche di luoghi reali, il racconto si accresce di una forte tensione drammatica in cui al dramma sociale vissuto dalla ragazza si affianca il conflitto con la madre.
Questa la motivazione data dalla giuria, formata dal presidente Ivan Giroud, direttore Havana Film festival e da Elit Iscan, attrice, Antonio Urrata, direttore generale Fondazione ente dello spettacolo, Donatella Finocchiaro, attrice, e Silvana Grasso, scrittrice: “Per aver saputo incarnare magistralmente l’ideale declinato al femminile di valicare “frontiere” sociali e culturali in apparenza insormontabili, in una realtà prossima alla nostra non solo geograficamente”.

Menzione speciale per la pellicola italian Fiore di Claudio Giovannesi che racconta del desiderio d’amore di una ragazza adolescente vissuto con una forza in grado di infrangere ogni legge. Dafne è una giovane problematica che finisce in carcere in seguito a una rapina, qui incontra Josh, anche lui dentro per rapina, di cui s’innamora perdutamente. Tra lettere clandestine, sguardi in lontananza e fugaci conversazioni da dietro le sbarre, i due giovani intessono una relazione che descrive l’esperienza del carcere non solo come privazione della libertà, ma anche come mancanza d’amore. Con delicatezza e pregnanza emotiva, Fiore narra della purezza di un sentimento che si eleva a speranza di poter cambiare il corso di un’esistenza che pare già segnata.
Motivazione: “Il Festival assegna la sua Menzione Speciale a Fiore di Claudio Giovannesi, esponente di una nuova leva di giovani cineasti che non esitano a raccontare con realismo temi aspri e problematici del nostro “vivere civile”, senza indulgere nel sentimentalismo del mainstream”.

Per la sezione ConCorto, la giuria formata da Egidio Eronico, regista, David Riondino, attore e regista e Andrea Stucovitz, produttore ha decretato vincitore del concorso Juliet di Marc-Henri Boulier Francia 2015, 11’
La motivazione: “Frutto di fervida immaginazione, con solidi precedenti nella narrativa di genere (si veda, su tutti, l’opera di PhilipK. Dick), Juliet ci pone interrogativi su un futuro sempre più prossimo, con un maturo ed efficace linguaggio cinematografico, unito ad una regia convincente”.
Premio speciale della giuria ex aequo a due corti d’animazione al femminile
KUKUSHKA di Dina Velikovskaya
Russia-Spagna 2015, animazione, 9’
Motivazione: “Film in animazione di ottimo livello e di avanzato grado realizzativo nella tecnica dello stop-motion, Kukushka si propone come metafora che riguarda tutti. Gli animali protagonisti del film sono visti come fratelli minori, ma hanno in realtà molto da suggerirci”.
HAIRCUT di Virginia Mori
Francia 2015, animazione, 8’
Motivazione: “In Haircut, assistiamo ad un dialogo tra due donne di diversa generazione che si svolge attraverso il linguaggio minimale e incisivo del corpo. Con eleganza formale e asciutto stile di regia, il film indaga, con originalità, momenti ed elementi dell’universo femminile”.




Solarino. Raccolta differenziata, Gianni: "Tanta confusione, serve una guida"

Tanti dubbi ancora sulla raccolta differenziata. Il consigliere comunale Michele Gianni ritiene doveroso fare chiarezza. “Basta un semplice accorgimento – spiega –: distribuire fra i residenti la carta dei diritti dell’utente. Un documento che deve redigere, qualora non l’abbia già fatto, l’azienda che gestisce il servizio di nettezza urbana, nel quale si spiegano le modalità con le quali il servizio sarà svolto, indicando diritti e doveri dei cittadini”. Una guida, insomma, per “educare” la popolazione alla raccolta differenziata. Necessaria secondo, Michele Gianni, soprattutto dopo le varie polemiche sorte negli ultimi giorni. “Ho raccolto alcune lamentele dei cittadini – riprende – sia sui mancati ritiri dei cassonetti, anche in mancanza di “errori” da parte degli utenti, sia sulla quantità di sacchetti per la raccolta della plastica distribuiti alle varie famiglie”. In base alle proteste registrate, il numero di sacchetti per la plastica, quelli gialli, sarebbe uguale per tutte le famiglie, senza tenere conto del numero di residenti di ciascuna abitazione, con la conseguenza che la quantità che l’azienda indica sufficiente per 6 mesi di raccolta, può essere abbastanza per i nuclei meno numerosi e insufficiente per le famiglie con più componenti. Quanto al ritiro dei cassonetti, è accaduto nei giorni scorsi che alle 13 i cassonetti non fossero ancora stati ritirati in alcune vie del centro storico. Con grande dispiacere dell’utenza.“La guida – conclude Michele Gianni – distribuita a tutte le famiglie e resa disponibile on line sul sito del comune, sarebbe un valido aiuto per evitare errori e, quindi, rendere ancora più efficiente il servizio. Importante, infine, sarebbe anche incrementare i controlli per scovare i “soliti furbi” che ancora non differenziano i rifiuti, e rendere pubblici, oltre ai dati sulla percentuale di differenziata raccolta mensilmente, anche quelli relativi alla popolazione che, di fatto, partecipa alla raccolta”.




Augusta. Migranti: su Nave Bettica nasce Joy Aurora, è il terzo parto a bordo in due mesi

E’il terzo parto, da giugno ad oggi, su Nave Bettica della Marina Militare, inserita nel dispositivo Mare Sicuro. Questa mattina, alle prime luci dell’alba, è nata, a bordo, Joy Aurora, la piccola di una coppia congolese salvata da un’unità militare irlandese durante un intervento portato a termine ieri. Quando il comandante di Nave Bettica, l’irlandese LE’ James Joyce si è reso conto dell’imminente nascita, ha chiesto l’intervento dei medici, disponendo il successivo trasbordo. Ad assistere la partoriente, un’ostetrica, un medico e u infermiere della Fondazione Francesca Rava, un infermiere della Croce Rossa e il personale sanitario della Marina Militare. Mamma e bimba sono in perfette condizioni di salute. Su Nave Bettica erano già nati il piccolo Francois Manuel, il 27 giugno scorso e Manuela, venuta al mondo il 5 luglio.




Avola. Un delfino nuota tra i bagnanti: incontro "fortunato" per i fruitori della spiaggia

Esperienza straordinaria per i bagnanti che ieri si trovavano lungo la spiaggia del Lido di Avola. Un incontro fortunato con un delfino, che nuotava proprio tra la gente, ha reso la mattinata certamente speciale per quanti hanno potuto, non solo vedere, ma addirittura accarezzare l’animale. Giornata fortunata anche per il delfino, in realtà, che rischiava di restare spiaggiato ed è stato, invece, aiutato dai bagnanti, che gli hanno, quindi, consentito, di riprendere, dopo poco tempo, il proprio viaggio tra le acque del mare avolese.