Città Giardino. Tragedia al centro di accoglienza "Le Zagare", bimbo di tre mesi muore nella notte

Aveva solo tre mesi il bimbo che questa notte, per cause da accertare, è morto, pare nel sonno, nella struttura che lo ospitava a Città Giardino, il centro “Le Zagare”. Il piccolo, nato lo scorso settembre, era di origini nigeriane. L’allarme è scattato nelle prime ore del mattino. Sul posto, gli operatori del 118 che non hanno potuto far altro che constatare il decesso del piccolo. Avviate le indagini del caso, per appurare cosa sia realmente accaduto.




Priolo. Sei mesi di proroga ad Ias ma gli investimenti sono bloccati. Affondo di Rizza e Cannata

Nessun rischio blocco per l’impianto Ias. La convenzione di gestione del depuratore consortile che serve Priolo, Melilli e la zona industriale è stata prorogata per sei mesi con la possibilità di allungarla sino all’anno. Lo ha deciso l’assessorator egionale alle attività produttive. Niente pieni poteri per il commissario ad acta dell’Irsap, che resta, invece, limitato nella sua azione.
“Tutto questo è inaccettabile – tuona il sindaco di Priolo, Antonello Rizza- sei o dodici mesi di proroga non consentono di programmare i nuovi investimenti di cui il depuratore ha bisogno. Il governo regionale ha, in questo senso, gravi responsabilità. Così come hanno serie responsabilità il presidente ed il Consiglio d’amministrazione dell’Ias, perché non è stata elaborata per tempo la strategia da seguire per scongiurare la paralisi”.
Anche il sindaco di Melilli, Pippo Cannata, sceglie la linea dura e punta il dito contro quella catena di ritardi che, secondo i due amministratori, sarebbe alla base dell’attuale problema.
A proposito di investimenti, il 21 dicembre convocata la riunione dei soci dell’Ias, ci sono anche i Comuni di Priolo e di Melilli, “ma fino ad oggi nulla è emerso circa l’investimento nel depuratore in manutenzione ed innovazione delle somme che vengono riconosciute all’Irsap per la gestione”, dice polemico Rizza.
L’ammodernamento diventa necessario. “Ma per come si sta muovendo l’Irsap questa eventualità appare molto remota. Per dare una proroga, infatti, la legge prevede che si emani un bando. Così, senza alcun confronto, si sta andando ineluttabilmente su questa strada”.
Quanto ai dipendenti, poche garanzie. “Al di là del mantenimento del posto di lavoro non ci sono assicurazioni circa il mantenimento degli incarichi e la prosecuzione della carriera interna. Abbiamo richiesto ed ottenuto la clausola sociale di salvaguardia, ma gli inquadramenti, i livelli e l’organizzazione del lavoro restano avvolti in una nebbia misteriosa”.




Noto. Dossier sulle povertà: la Caritas svela numeri e nuove fragilità

Povertà in aumento nel territorio della diocesi di Noto. E sono cinque i Comuni siracusani che vi rientrano n ovvero Avola, Pachino, Portopalo, Rosolini e Noto appunto. Nel suo report annuale, la Caritas fotografa una situazione ancora e purtroppo di grande sofferenza.
Al punto da arrivare a parlare di povertà “standardizzata” che riguarda sempre più italiani e fasce della classe media.
Nel 2015 sono stati più di 5.000 gli interventi effettuati dai 40 centri di aiuto delle parrocchie, con 200 “percorsi di povertà complesse” accompagnati dai 6 Centri di ascolto. Sono povertà certo economiche, ma anche povertà legate a fragilità relazionali e a crisi familiari.
Il contesto sociale appare incapace di quella prossimità una volta assicurata dal vicinato, e tutto si aggrava per la mancanza di lavoro. Il dossier allora sottolinea proprio lo sforzo di questi anni “per generare una rete di aiuti intelligente e appassionata: i Centri di aiuto ascoltano i bisogni e un sistema informatico permette di sapere se si è stati aiutati altrove e questo per evitare furbizie o collaborare per le povertà più complesse. E non ci si limita a questo: un Centro di aiuto, rilevato un bisogno nei ragazzi legato al disagio scolastico, ha attivato un doposcuola; altri si sono organizzati per visite domiciliari che permettono aiuti più mirati e relazioni più vere”.
Maurilio Assenza, direttore della Caritas diocesana di Noto, spiega come per comnbattere queste situazioni bisogna “riattivare la comunità, dobbiamo ripensarci città con l’anima, accogliamo, mettendoci il cuore. Collaboriamo a percorsi di presa in carico attenti ad ognuno, distribuendo le risorse con intelligenza e con responsabilità sociale”.
Il classico sistema assistenziale che raccoglie e distribuisce le risorse disponibili è ormai superato. Serve altro. “Un sistema che rigenera e crea valore, mettendo al centro la persona”.




Palazzolo Acreide. Archeologia: i segreti dell'antica Akrai in una pubblicazione

“Unveiling the past of an ancient town – Akrai/Acrae in south – eastern Sicily” è il titolo della pubblicazione che racconta la missione archeologica italo-polacca che dal 2009 ha permesso di svelare i segreti di Akrai.
Una lunga campagna di scavi che ha permesso di scoprire il periodo romano dell’antica Akrai attraverso il recupero di monete, vasi, vetri e oggetti di vario tipo. La missione è il frutto di una collaborazione avviata dall’università di Varsavia con la Sovrintendenza ai Beni culturali di Siracusa, un’intuizione che ha permesso di fare luce su un periodo sconosciuto della storia del sito e di buon auspicio per future ricerche archeologiche. “A distanza di tanti anni dall’inizio della campagna di scavi e di studi su Akrai – ha sottolineato il sindaco, Carlo Scibetta – questa pubblicazione è un importante traguardo per migliorare la conoscenza di questo sito. E’ un’iniziativa di grande interesse culturale per tornare a parlare di Akrai e della sua storia”.
A presentare il volume e i risultati della ricerca è stata Roksana Chowaniec, dell’Università di Varsavia. Il sovrintendente Rosalba Panvini ha elogiato la pubblicazione, che aggiunge nuovi elementi agli studi su Akrai “e consentirà agli studiosi e a chi si vorrà accostare a questo sito di poter acquisire nuove conoscenze sul periodo romano”.
Panvini ha anche annunciato che nei prossimi mesi verranno realizzate tre mostre a Palazzolo. Il primo progetto sarà l’allestimento della mostra “La luce dell’onestà” al museo archeologico di palazzo Cappellani a Palazzolo. Poi palazzo Cappellani sarà arricchito con una raccolta di monete e infine verrà realizzata una mostra sugli incunaboli.




Priolo. "Mucche al pascolo in un'area contaminata" : denuncia del Psi

Mucche che pascolano nei pressi di una discarica di amianto. Accade, secondo la denuncia del Psi, nei pressi di Cava Sorciaro. “La zona -spiega Christian Bosco, responsabile regionale della commissione Ambiente del partito socialista- è stata delimitata con del fil di ferro, probabilmente collegato ad una batteria per far si che le vacche non fuggano”. Della discarica in questione è stato, in passato, informato il presidente della Regione, Rosario Crocetta e sarebbero state avviate le verifiche del caso. “Auspichiamo- conclude l’esponente socialista- che le autorità competenti facciano al più presto luce su questa paradossale situazione e che partano le bonifiche necessarie”:




Ferla. La tradizione della Novena per le vie del borgo fino al 24 dicembre

Torna la tradizione della novena ferlese. Sono trascorsi quindici anni dall’ultima volta. La novena potrà essere ascoltata lungo le vie del Borgo più bello d’Italia e patrimonio Unesco dal 16 al 24 dicembre, a partire dalle 20:00.
Il gruppo folkloristico Canti e Cunti, composto da Giuseppe Garro (voce), Salvatore Pantano (fisarmonica), Giuseppe Pantano (tamburello), Stefano Pantano (mandolino e chitarra) e Gianluca Cavaliere (basso), ha voluto così ripristinare l’antica tradizione riproponendo i testi delle nove giornate seguendo fedelmente la polifonia dettata delle strofe in dialetto gallo-italico.
Il percorso, che si concluderà la vigilia di Natale, prevede una serie di soste lungo le periferie e il centro abitato, ed in particolare nei quartieri cui fanno riferimento le chiese barocche ferlesi, dove i cantori intonano gli inni stabiliti dalla partitura dedicata allo specifico giorno.
“Ringraziamo l’amministrazione comunale di Ferla che ci ha concesso l’occasione per far rivivere questa tradizione che fa parte della nostra cultura ferlese”.




Lentini. Sorvegliato speciale sorpreso in giro in auto: scatta l'arresto

Avrebbe dovuto attenersi alla misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno. Gli agenti del commissariato di Lentini lo hanno, invece, sorpreso a bordo di un’auto condotta da un’altra persona, che lo riaccompagnava a casa. Per Cirino Fichera, 24 anni, lentinese, è scattato l’arresto.




Priolo. Figlio violento picchia la madre. "Dammi soldi", e le sferra un pugno

Estorsione, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate. Sono le accuse di cui dovrà rispondere un 32enne, responsabile di aver percosso la propria madre, con cui risiede.
I fatti risalgono ad alcuni giorni fa quando il ragazzo, arrabbiato perchè la madre si era rifiutata di dargli del denaro, le ha dapprima infranto con un corpo contundente il parabrezza dell’auto, sferrandole poi un pungo al volto.
Fattosi consegnare dieci euro, se n’è andato incurante dello stato in cui aveva lasciato la madre, soccorsa dai carabinieri di Priolo Gargallo, dalla stessa allertati. Trasportata presso l’Ospedale “Umberto I” di Siracusa, è stata dimessa con la prognosi di un trauma cranico minore non commotivo derivante dal violento pugno ricevuto.
I Carabinieri hanno arrestato il 32enne: l’episodio verificatosi, infatti, non costituirebbe un caso isolato ma si inquadrerebbe in un contesto di aggressioni fisiche e verbali poste in essere con frequenza.
Il giovane è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dopo l’udienza di convalida, sono stati disposti gli arresti domiciliari presso una struttura sanitaria di Avola.




Priolo. Guardie giurate licenziate, c'è l'accordo tra aziende con il placet dei sindacati

E’ stato sottoscritto l’accordo tra Filcams Cgil- Uiltucs Uil e Etna Police – Siciltrasport. Si chiude così la vertenza delle guardie giurate licenziate nel cambio appalto Isab Energy.
A fine agosto, in 13 (poi scesi a 12) erano stati licenziati da Etna Police per fine appalto. La subentrante Siciltransport non li aveva riassorbiti denunciando un esubero strutturale nell’appalto.
Decisivo ancora una volta l’intervento della Prefettura in fase di mediazione, insieme ai sindacati. Dopo una serie di vicissitudini, raggiunta l’intesa: Siciltransport assumerà immediatamente 3 lavoratori e si è obbligata ad assumerne altri 3 entro il 15 marzo 2016. I restanti 6 lavoratori accederanno ad una mobilità volontaria che Etna Police aprirà previa revoca dei licenziamenti a suo tempo effettuati. In caso di eventuali nuove assunzioni saranno favoriti i lavoratori in mobilità volontaria.
“L’inserimento della clausola che obbliga le aziende ad attingere obbligatoriamente ed oltre i termini di legge (6 mesi, ndr) dalla lista di mobilità per le nuove assunzioni è una garanzia che apre la possibilità ai lavoratori in mobilità di rientrare nel circuito produttivo. Non secondaria, è la rinuncia da parte di Siciltransport alle norme del jobs act, cartina al torna sole dell’inutilità di questa legge voluta da Renzi e da Confindustria. Le aziende sane non hanno bisogno di aver libertà di licenziare, ma hanno bisogno di rilanciare l’economia attraverso lo sviluppo ed il lavoro”, il commento di Stefano Gugliotta, segretario della Filcams Cgil.




Villasmundo. Rapina al distributore, arrestato un 52enne

Nella tarda serata di ieri i carabinieri di Villasmundo hanno tratto in arresto, per rapina, Luciano Zarbano, di anni 52, nullafacente, pregiudicato. L’uomo, poco prima, aveva colpito al volto il titolare del distributore di carburante ubicato in quel centro asportando l’incasso giornaliero e fuggendo subito a piedi.
I carabinieri di Villasmundo in base alle descrizione fatte dalla vittima, hanno individuato immediatamente l’autore della rapina e a seguito di una perquisizione domiciliare lo hanno sorpreso ancora con i soldi in mano.
La refurtiva, che ammonta a circa 2.000 euro, è stata recuperata e restituita all’avente diritto. L’arrestato è stato sottoposto agli arresti domiciliari nella propria abitazione a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.