Emergenza idrica a Pachino e Marzamemi: “lavoriamo per limitare i disagi subiti”

La grave crisi idrica che si sta registrando in questi giorni nella parte alta di Pachino e, in parte, a Marzamemi “è dovuta anche alle numerose rotture che si sono verificate lungo la condotta esterna proveniente da Rosolini”. Lo rivela il sindaco Carmela Petralito che spiega anche come si sia “dovuto provvedere ad abbassare le pompe anche all’interno dei pozzi, a causa della notevole diminuzione del livello delle falde acquifere”.
L’amministrazione comunale si sta adoperando per far fronte all’emergenza idrica. Ieri è stato abbassato il punto di presa delle trivelle, per farle lavorare a pieno regime e mandare il massimo della portata presso le vasche di accumulo poste presso il serbatoio pensile.
Si sta provvedendo anche alla requisizione di nuove sorgenti, per poter far fronte alle necessità idriche per tutto il territorio, garantendo così una maggiore erogazione.
“Ci stiamo muovendo anche su altri fronti”, spiega la Petralito. “Il primo è quello di bilanciare la rete idrica interna, in modo da fare arrivare l’acqua a tutte le utenze, contemporanea ovvero nella stessa fascia oraria.
Stiamo attenzionando tutta la condotta esterna e i punti di snodo della rete idrica interna, consapevoli dei gravi disagi che stanno subendo molti pachinesi”.
Si stanno scandagliando attentamente anche le condutture idriche esterne: quella proveniente da Contrada Cava Grande (Noto), che è lunga 30 km e quella proveniente da Contrada Stafenna (nei pressi di a Rosolini), che è lunga 20 km.




Guasto al depuratore di Pachino, intervento d’urgenza per evitare sversamenti

Guasto all’elettropompa di sollevamento dei reflui, nel depuratore comunale di Pachino. Disposta dal sindaco Carmela Petralito la riparazione urgente. Ieri il fermo tecnico dell’elettropompa numero 2, posta a servizio della vasca di arrivo dei reflui provenienti dalle condotte di Pachino e Marzamemi.
Per evitare che un eventuale guasto dell’unica apparecchiatura rimasta in servizio potesse causare pesantissime conseguenze igienico-sanitarie, con sversamento dei reflui in mare nel pieno della stagione estiva, il responsabile comunale Domenico Conti ha immediatamente provveduto a dare il via all’ intervento di ripristino e messa in opera dell’elettropompa guasta. Il timore era anche che, con la chiusura estiva delle fabbriche, risultasse impossibile reperire i ricambi.
Nei prossimi giorni, annuncia il Comune di Pachino, “verrà installato un nuovo compressore silenziato per garantire maggiore ossigenazione nei momenti di maggiore carico e per una maggiore salvaguardia dell’ambiente, con emissione sonore al di sotto dei limiti stabiliti dalla legge”.




Pubblica illuminazione, Sortino passa al led: lavori da settembre, 2,2 milioni di euro

Affidato il servizio di efficientamento energetica della pubblica illuminazione di Sortino. Sono state 127 le offerte ricevute per la gara da 2,2 milioni di euro, aggiudicata secondo il criterio del minor prezzo. A settembre l’avvio dei lavori, subito dopo la stipula del contratto e la consegna dei lavori.
Il progetto prevede la realizzazione di diversi interventi che hanno la finalità di limitare il consumo di energia primaria e di conseguenza le emissioni alteranti di anidride carbonica. Nel dettaglio, nuovo impianto nel centro storico ed in via Riedstadt attualmente priva di illuminazione pubblica; potenziamento della pubblica illuminazione in via Aldo Moro, via Risorgimento, via Pantalica, piazza San Pietro; sostituzione dei corpi illuminanti esistenti con nuovi punti luce a led (1561 su un totale di 1685, in quanto 124 sono già a led); installazione dell’impianto di “telecontrollo del traffico”, con 3 pannelli a messaggio variabile con controllo da remoto attraverso software
dedicato; telegestione punto/punto con software dedicato dell’impianto di Pubblica Illuminazione; installazione di 3 colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
“Grazie a questo intervento otterremo più vantaggi: riduzione dei costi energetici e di esercizio dell’impianto; riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera; miglioramento del confort illuminotecnico e della sicurezza; riduzione dei costi di acquisto delle lampade”, elenca il sindaco di Sortino, Vincenzo Parlato.
“Finalmente siamo riusciti ad concludere le procedure di gara del progetto più importante della scorsa sindacatura”, conclude ringraziando gli uffici per la collaborazione.

foto: il Municipio di Sortino




Servizio idrico integrato, no di Carlentini. Piccolo: “Non mi stupirei di azioni risarcitorie”

Sul caso della bocciatura dello Statuto dell’Ati provinciale da parte del Consiglio comunale di Carlentini, l’assessore Sandra Piccolo (M5s) condivide la posizione del sindaco Stefio. “Come lui, ritengo gravemente sbagliata la decisione dell’assise, che ha motivato la scelta con l’impossibilità di modificare lo statuto. Ma è chiaro che i Comuni sono chiamati a prendere atto del documento, come votato all’unanimità dell’Ati provinciale e nessuno dei 21 Comuni siracusani ha possibilità di modificarlo. Si può approvarlo o bocciarlo. Ma attendere tutto questo tempo, bloccando l’intera provincia siracusana, tagliata così fuori dai finanziamenti del Pnrr, è sconsiderato”.
L’assessore Piccolo svela poi come “la giunta avesse dato il via libera allo Statuto già a dicembre. Ma è stato necessario un sollecito dell’Ati per riuscire a portare il tema in Consiglio comunale”. L’altro giorno la bocciatura. “Hanno voluto mandarci un messaggio politico, mostrando i muscoli ed il fatto che loro hanno i ‘numeri’. Ma perchè farlo in occasione di un provvedimento da cui dipende la qualità del servizio idrico per i cittadini dell’intera provincia di Siracusa? Quanto è vecchia questa politica che non è capace di guardare oltre il proprio campanile”, attacca la Piccolo (M5s).
“Se l’Ati provinciale o gli altri comuni, oppure ancora anche il solo Comune di Carlentini dovessero avviare azioni per un risarcimento contro i consiglieri che hanno bocciato lo Statuto non mi stupirei più di tanto. In fondo, il danno ai cittadini di tutta la provincia è stato fatto, con un ritardo mostruoso che ci ha tagliato tutti fuori dai fondi per ammodernare una rete idrica colabrodo. Appena entrata in giunta, ho messo questo punto tra quelli da portare necessariamente in Consiglio comunale. Ci siamo riusciti ma interessi locali hanno finito per prevalere sulla qualità della vita di tutti i siracusani”.




Edilizia popolare: 6 milioni di euro per il risanamento degli alloggi Iacp di Priolo

La Regione destina oltre sei milioni di euro dal Pnrr per il risanamento degli alloggi Iacp di via De Gasperi a Priolo Gargallo, nel Siracusano. A rendere nota la firma sui relativi decreti di finanziamento è l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone. “Da molto tempo – spiega l’esponente del governo Musumeci – sono più di 80 gli appartamenti che versano in condizioni per nulla dignitose, tanto che del caso di via De Gasperi se ne era occupata anche la televisione nazionale. Dopo lunga attesa, però, la Regione ha per la prima volta affrontato realmente il problema e trovato la soluzione, inserendo il recupero degli alloggi di Priolo e l’azzeramento dei disagi per i residenti all’interno degli obiettivi da conseguire attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Finanziamo la ristrutturazione di tutto il complesso edilizio, chiudendo una triste pagina di degrado per le politiche abitative in provincia di Siracusa”.
A mandare in gara l’intervento sarà adesso l’Istituto autonomo case popolari di Siracusa. Il progetto, redatto dall’ente aretuseo, prevede il recupero, la messa in sicurezza e l’efficientamento energetico di ben 83 unità abitative comprese le aree comuni e beneficia di due stanziamenti da 4,6 e 1,5 milioni di euro. Il governo Musumeci ha inserito l’opera tra gli interventi finanziati attraverso il Piano “Sicuro, Verde e Sociale” che assegna alla Sicilia oltre 230 milioni di euro per il risanamento del patrimonio abitativo di Regione, Iacp e Comuni dell’Isola.
“Siamo ai primi posti fra le Regioni di tutta Italia – aggiunge l’assessore Falcone – per puntualità e celerità nell’avanzamento del Pnrr nell’ambito delle politiche abitative”.
Soddisfatto il sindaco, Pippo Gianni. “Sono davvero felice che dopo tanto lavoro, sollecitazioni ed incontri a vari livelli, questo importante finanziamento sia andato a buon fine. Per questo ringrazio anche l’assessore competente e il direttore IACP, Cannarella. I residenti del luogo vedranno finalmente risolti i problemi presenti nel gruppo di alloggi”.
Due gli interventi finanziati: uno riguarda i “lavori di recupero, messa in sicurezza ed efficientamento energetico nell’edificio di via De Gasperi 36”, che interessa 55 alloggi; l’altro finanziamento, per un importo di 1.530.000 €, riguarda i “lavori di messa in sicurezza ed efficientamento energetico nella palazzina di via De Gasperi 36, edificio 3”, che interessa 28 alloggi.

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Biker morto a Palazzolo, il sindaco Gallo annulla il concerto: “troppo dolore”

E’ una comunità unita nel dolore quella di Palazzolo Acreide. La notizia della morte del giovane Gabriele Vitolo, di 27 anni, ha profondamente scosso la cittadina montana ancora attonita davanti alla notizia del grave incidente avvenuto nella notte tra domenica e lunedì, in contrada Bauli.
In segno di rispetto e cordoglio, è stato annullato il concerto di stasera. A Palazzolo si sarebbe dovuto esibire Adonà Mamo, cantante siracusano noto per la sua particolare estensione da soprano. A dare l’annuncio è stato il sindaco, Salvatore Gallo.
“Troppo dolore affligge Palazzolo in questi giorni. Quando sarà il tempo, Adonà Mamo dedicherà il suo canto incantevole in memoria del nostro amato Gabriele Vitolo”, ha scritto il primo cittadino che ieri aveva pubblicato suoi canali social una foto insieme allo sfortunato giovane. Il dolore degli amici corre sui social, con decine e decine di messaggi e ricordi affettuosi.
Le indagini sull’incidente sono affidate alla Municipale di Noto. Il 27enne era in sella alla sua moto. Per causa in fase di accertamento, avrebbe perduto il controllo del mezzo. Le gravi lesioni riportate, non hanno consentito ai soccorritori di strapparlo alla morte. Non è ancora nota la data dei funerali.




Rifiuti dati alle fiamme, paura per la scuola di Commaldo a Rosolini: “Subito telecamere”

Fiamme questa mattina a pochi metri dalla scuola di Commaldo, a Rosolini. Il segnale non viene sottovalutato dal sindaco, Giovanni Spadola, che ha subito condannato l’accaduto. “Non permetteremo che il bene comune dei rosolinesi possa finire nelle mani di piromani e di gente malintenzionata. Il fuoco appiccato questa mattina a poche decine di metri dalla scuola di Commaldo poteva devastare la struttura. E’ stato un caso fortuito se l’edificio è stato salvato. Installeremo le telecamere nelle periferie di Rosolini contro i malintenzionati”.
Sono stati due contadini ad accorgersi che qualcuno aveva appiccato le fiamme a cumuli di spazzatura, a pochi passi dall’edificio che l’amministrazione comunale concederà in comodato d’uso agli scout di Rosolini. Sono stati gli stessi residenti a prodigarsi per spegnere le fiamme prima che raggiungessero il tetto della scuola di Commaldo. Pochi i dubbi sull’origine dolosa.
E adesso è allarme sicurezza nelle contrade periferiche di Rosolini. “Al più presto – dice l’assessore Vincenzo Liuzzo – installeremo delle telecamere per il controllo del territorio e cercherò di organizzare dei passaggi delle pattuglie da parte della polizia municipale”.




Chiesa Madre di Sortino, 438mila euro per la manutenzione del caratteristico sagrato

Per la manutenzione straordinaria del sagrato della chiesa Madre di Sortino arrivano dalla Regione 438.803 euro. Lo stanziamento della somma era stato deliberato a fine maggio, dopo un primo provvedimento del luglio 2021. L’ultima comunicazione, firmata dal presidente Musumeci, crea le condizioni per consentire la realizzazione dell’intervento “nel più breve tempo possibile”. Sarà il Dipartimento Regionale a bandire la gara.
Con le somme disponibili saranno realizzati lavori di discerbatura dell’intera area del sagrato, particolare perchè decorata con ciottoli di fiume disposti secondo un disegno geometrico. Si procederà alla pulizia non abrasiva degli stessi ciottoli e al ripristino del piano mancante. Previsto anche il restauro e la ristrutturazione delle mura perimetrali con l’obbligo di mantenere inalterato lo stile e l’originalità anche attraverso l’uso di materiali compatibili.
“Inseguiamo questo finanziamento da cinque anni, sono felice che finalmente tutto si sia concretizzato dopo una serie di passi intermedi”, commenta il sindaco Vincenzo Parlato.

foto di Giuseppe De Domenico da www.rete.comuni-italiani.it




Tecnologie digitali a supporto dell’archeologica: campagna di studio a Eloro e Tellaro

In corso per il secondo anno consecutivo la campagna di studi e ricerche nei siti archeologici della città greca di Eloro (prima sub-colonia di Siracusa) e della villa romana del Tellaro ( Noto), grazie alla Convenzione sottoscritta tra il “Parco archeologico e paesaggistico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai”, diretto da Antonio Mamo, e l’Institute for Digital Exploration dell’University of South Florida.
Le attività di ricerca, con la codirezione scientifica l’archeologa Rosa Lanteri per il Parco e il professor Davide Tanasi, di origine netina, docente di Archeologia Digitale e direttore dell’Institute for Digital Exploration.
Lo scopo del progetto è quello di utilizzare le tecnologie digitali più avanzate per la prospezione geofisica e il telerilevamento in modo da documentare, attraverso la creazione di modelli 3D, e di re-interpretare le importanti evidenze archeologiche dei due siti avviando una nuova modalità di comunicazione dei siti su scala globale attraverso la produzione di media – sia tradizionali che innovativi – con uso della realtà virtuale aumentata ed immersiva.
“Un progetto ambizioso – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – che si muove nella direzione di far conoscere e rendere sempre più fruibile il patrimonio archeologico dell’area netina attraverso l’utilizzazione delle moderne tecniche di ricostruzione e l’utilizzazione della realtà aumentata. Questa è la direzione verso cui la regione siciliana si sta muovendo, anche grazie al finanziamento di progetti che consentono la digitalizzazione del patrimonio regionale e la diffusione attraverso il web”.
Grazie all’applicazione di tecnologie di digitalizzazione 3D e a strumenti di analisi spaziale d’avanguardia, quali la laserscansione terrestre, il lidar, la fotogrammetria digitale terrestre ed aerea ed il GIS, combinati ad uno scrupoloso studio topografico ed architettonico, è stato possibile produrre cartografie tecniche riviste e corrette, evidenziando le principali fasi di sviluppo dei due siti. I modelli 3D ad alta risoluzione generati verranno utilizzati per monitorare nel tempo le condizioni dei siti, dai mosaici della villa del Tellaro alle imponenti architetture in calcare di Eloro, per testare ipotesi di ricerca in ambiente virtuale, offrire esperienze di conoscenza dei siti anche ai visitatori con disabilità e promuovere la divulgazione attraverso il web.
L’utilizzo del georadar già durante la prima campagna ha, peraltro, consentito di identificare nuove evidenze ancora nel sottosuolo che, da una parte, hanno permesso di meglio comprendere il contesto delle strutture già messe in luce, e dall’altra consentiranno di pianificare con estrema precisione interventi di scavo futuri.
Durante la campagna 2022 si è completata la scansione 3D di reperti rinvenuti nelle villa Romana del Tellaro allo scopo di riposizionarli negli originari contesti di rinvenimento all’interno del modello 3D delle strutture e ambienti della villa. Una ‘ricontestualizzazione virtuale’ che ricreerà digitalmente lo spazio quotidiano al tempo dei Romani.
Ad Eloro, le indagini si sono concentrate nell’area del cosiddetto santuario di Asclepio ma, soprattutto, nell’area dell’Agorà.
Il team di ricerca si avvale anche della collaborazione di ricercatori e studenti delle università tedesche Ludwig-Maximilians-Universität München e Otto-Friedrich-Universität Bamberg.




Arpa Sicilia conferma la piena balneabilità del litorale priolese, anche dopo vicenda Ias

All’indomani del sequestro del depuratore consortile e l’accusa della Procura di Siracusa (disastro ambientale, ndr), il Comune di Priolo ha chiesto ad Arpa maggiori informazioni a garanzia della balneabilità del litorale priolese. “In merito agli ultimi eventi che stanno interessando il territorio e che vedono coinvolto l’impianto di depurazione Ias – hanno fatto sapere il sindaco Pippo Gianni e l’assessore all’Ambiente, Santo Gozzo – l’Arpa ha comunicato che, sia nei precedenti atti d’autorizzazione allo scarico che nel recente provvedimento Aia, la stessa Ias era ed è tenuta ad effettuare periodicamente campionamenti delle acque marine per verificare la rispondenza delle stesse ai parametri consentiti per legge, trasmettendo gli esiti agli uffici regionali e ad Arpa Sicilia”.
L’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, dal canto suo, ricorda che “il depuratore Ias è dotato di condotta sottomarina di scarico lunga circa 1750 metri, con sbocco a 35 metri di profondità, e che i prelievi in prossimità dello scarico sono effettuati alla profondità di 30 cm dalla superficie e ad una distanza di 100 metri dal punto o dai punti di scarico, comprese le zone ubicate a valle del punto di scarico rispetto alla direzione della corrente”. Quanto all’ultima relazione, datata 30 dicembre 2021, “non emergono alterazioni delle caratteristiche qualitative delle acque marine prese in esame o effetti negativi sullo stato di salute dell’ambiente marino, dovuti all’attività di scarico a mare”.
Anche il Ministero della Salute, in seguito alle recenti analisi di campionamento effettuate, “ha certificato la balneabilità e la qualità eccellente delle acque di Marina di Priolo”, ricorda il sindaco Pippo Gianni.