Avola. Sorpreso a raccogliere limoni in una proprietà privata, arrestato 32enne

Arrestato, in flagranza del reato di furto aggravato, Corrado Amato, 32 anni, con precedenti per reati contro il patrimonio. Già tratto in arresto per un reato analogo nel corso del mese di agosto, l’uomo è stato sorpreso, dai Carabinieri, in un agrumeto di contrada Mutubè, mentre era intento a raccogliere limoni in un terreno di proprietà privata. In un sacco di iuta l’uomo aveva già messo da parte circa 40 chili di agrumi. Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato accompagnato nella propria abitazione al regime degli arresti domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo al Tribunale di Siracusa.




Pachino. Sos Agricoltura: l'assessore Caleca rassicura i produttori. "Soldi subito"

C’era attesa per l’incontro di questo pomeriggio al Palmento Rudinì di Pachino. L’assessore regionale all’agricoltura, Nino Caleca, è tornato nella zona sud della provincia di Siracusa pochi giorni dopo la sua visita alle aziende agricole messe in ginocchio dal maltempo che ha caratterizzato l’inizio dell’anno. La riunione odierna, convocata settimane prima dell’emergenza, doveva essere incentrata esclusivamente sulla “Programmazione comunitaria 2014 – 20120, un’opportunità di sviluppo per la Sicilia”. Ma è inevitabilmente stata occasione per tornare sulla dichiarazione dello stato di calamità e le prospettive nell’immediato per aiutare produttori e operatori del vitale settore dell’economia siracusana.
Al tavolo con l’assessore Caleca anche il sindaco di Pachino, Roberto Bruno, e il presidente della commissione Attività Produttive, Bruno Marziano. Presenti anche diversi dirigenti dell’assessorato. Il primo cittadino di Pachino ha ricordato come sia stata “compromessa l’80% della struttura produttiva, che non ha risparmiato neanche la vicina Portopalo, Noto e Rosolini. Chiediamo la possibilità – ha spiegato Bruno – di verificare se esistono residui di
fondo del Piano di Sviluppo Rurale precedente per potere così intervenire tempestivamente”. In alternativa, il sindaco ha ipotizzato la possibilità di verificare l’attivazione di fondi di solidarietà nazionale e regionale.
Alle sollecitazioni di Pachino ha risposto l’assessore regionale non chiudendo la porta all’ottimismo. “Sto facendo il massimo per cercare di dare immediato ristoro a chi ha subito danni. Daremo dimostrazione di vicinanza a chi ha sofferto. Già lunedì porterò in giunta relazione tecnica dei miei uffici, che stanno quantificando i danni. Arriverà la dichiarazione dello stato di calamità. Poi avvieremo un tavolo con i produttori – ha proseguito Caleca – per stabilire come assicurare contributi a chi ha subito danni”. I fondi disponibili sarebbero quelli dell’articolo 1 della legge 25 del 2011. “Appena i miei uffici avranno completato la quantificazione, pagheremo immediatamente i danni. E’ un impegno concreto”, ha ripetuto Caleca.
I produttori di Pachino adesso attendono con trepidazione i fatti perchè la produzione della stagione è, in molti casi, totalmente saltata.




Lentini. Senza patente, 33enne spintona gli Agenti e si dà alla fuga

Denunciato in stato di irreperibilità, dalla Polizia di Lentini, un residente di 33 anni, accusato di resistenza e minacce a Pubblico ufficiale. nonché per maltrattamento di minore e guida senza patente. L’uomo era stato sottoposto a controllo a bordo di un’autovettura e, dopo aver compreso che sarebbe stato destinatario di provvedimenti amministrativi poiché senza patente di guida, ha proferito parole minacciose agli Agenti. Non solo. Dopo averli spintonati energicamente, ha anche strattonato il proprio figlio, risalendo a bordo dell’autovettura per poi dileguarsi per le vie cittadine. Ricercato dagli Agenti nella sua residenza, non è stato rintracciato.




Pachino. Ancora senza risultato le ricerche del 33enne scomparso dal 4 gennaio

Proseguono le ricerche del 33enne di Pachino che dalla sera del 4 gennaio ha fatto perdere le sue tracce. La polizia ha ricostruito i suoi spostamenti fino alle 21.30 di quella giornata. Poi più nulla, se non l’inquietante ritrovamento della sua auto parzialmente bruciata, nelle campagne all’ingresso della cittadina siracusana.
Tutte le piste sono battute dagli uomini della Mobile di Siracusa, che coordinano le indagini: allontanamento volontario, una fuga sino alle due più estreme e tragiche di un gesto disperato o un omicidio.




Augusta. Verso il porto nave Libra con 373 migranti a bordo

Sta facendo rotta verso il porto di Augusta il pattugliatore Libra. Sul mezzo della Marina Militare ci sono 373 migranti soccorsi nelle scorse ore nelle acque del Mediterraneo nell’ambito dell’operazione di pattugliamento e controllo Triton. Una volta sbarcati, dopo i controlli di rito, saranno accompagnati verso centri di prima accoglienza del territorio, su indicazione del Ministero degli Interni.




Pachino. Armi e droga: tre arresti. In casa avevano eroina e un fucile

Un via vai di persone insolito per la zona e per quella abitazione al confine tra Pachino e Ispica. Insospettiti, i Carabinieri di Noto hanno voluto vederci chiaro e sono così intervenuti con una perquisizione, personale e domiciliare.
In tre sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo. Sono Corrado Caruso (39 anni), Maria Caruso (53 anni) e Cristian Rubbera (24) tutti e e tre con precedenti.
Alla vista dei Carabinieri, il terzetto ha cercato di disfarsi della droga, lanciandola nel giardino dell’abitazione. Recuperati complessivi 40 grammi di eroina, pronta per essere suddivisa in dosi. Nella cucina dell’abitazione i militari hanno poi rinvenuto due bilancini elettronici di precisione e tutto il materiale necessario per confezionare la sostanza stupefacente. Sequestrati anche 600 euro in banconote di vario taglio, probabile provento dell’attività di spaccio.
Ma la perquisizione ha poi permesso di trovare anche 50 munizioni calibro 9 e un fucile a canne mozze calibro 12, quest’ultimo di provenienza furtiva. Arma e munizioni erano nascoste in un armadio in camera da letto.
Al termine delle formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso le case circondariali di Ragusa e Catania, a disposizione dell’autorità Giudiziaria.




Floridia. Arrestate due persone per tentato furto aggravato in concorso

I Carabinieri della Tenenza di Floridia, nel pomeriggio di ieri, hanno arrestato in flagranza per il reato di tentato furto aggravato in concorso, Cristian Italia di 24 anni e Salvatore Romano di 26, siracusani incensurati. I due ragazzi si sarebbero introdotti in un fondo agricolo privato. Con due motoseghe avrebbero tagliato dieci alberi di ulivo, caricando i tronchi su un autocarro di loro proprietà, per un peso complessivo di 500 chili. Italia e Romano sono stati sorpresi mentre erano intenti a tagliare altri alberi, grazie al pronto intervento della pattuglia dei Carabinieri, impegnata in un servizio di perlustrazione del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in genere. I due ragazzi, dopo essere stati condotti in caserma per le formalità di rito, sono stati dichiarati in stato di arresto e sottoposti alla misura dei domiciliari nelle rispettive abitazioni in attesa di giudizio.




Siracusa. Auto in fiamme in via Milano

In fiamme un’auto, una Fiat 600, posteggiata in via Milano. L’incendio che ha coinvolto anche una Fiat Qubo, ha reso necessario l’intervento di Agenti delle Volanti e dei Vigili del Fuoco. Le indagini sono in corso.




Augusta. In arrivo 700 mila euro per il completamento del Comando intermedio dei Carabinieri

Il Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi ha destinato 700 mila euro per completare il Comando intermedio dei Carabinieri di Augusta. Lo comunica il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, il quale sottolinea come, già il 9 dicembre 2013, con un’interrogazione parlamentare avesse sollecitato il Governo della Regione a intervenire. “Ma di fronte alla mancanza di risposta, come al solito, del Governo regionale – aggiunge l’on. Vinciullo – mi sono rivolto direttamente al ministro Lupi e quello degli Interni Angelino Alfano”.
Detto fatto. “Il ministro Lupi – continua il deputato regionale – ha firmato un decreto ministeriale con il quale destina 50 milioni di euro per il completamento di interventi di beni demaniali, per l’attuazione di interventi urgenti in materia di dissesto idrogeologico e di completamento di opere in corso di esecuzione nonché di miglioramento infrastrutturale”. Gli interventi previsti per la Regione Siciliana sono 3 tra cui il Comando intermedio dei Carabinieri di Augusta per 700 mila euro.




Melilli. "Paga o ti incendio il locale", tentata estorsione e aggressione: tre arresti

Indagini complesse, partite lo scorso ottobre e concluse con tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Catania su richiesta della Procura distrettuale Antimafia. I carabinieri della compagnia di Augusta  hanno arrestato la notte scorsa a Melilli, Sebastiano Zimmitti, 43 anni, pregiudicato, il figlio Angelo, 20 anni, già noto alla giustizia e Sebastiano Ternullo, 21 anni. Le indagini sarebbero partite da un’aggressione, di cui è stato vittima il proprietario di un esercizio commerciale di Melilli, e che secondo gli inquirenti avrebbe portato a termine Sebastiano Zimmitti, sottoposto in passato a misure coercitive legate a reati di mafia. Il titolare dell’esercizio commerciale non ha denunciato l’accaduto, e i carabinieri, certi che con l’avrebbe mai fatto per paura di eventuali ritorsioni, hanno deciso di agire autonomamente, acquisendo i filmati registrati dal sistema di videosorveglianze installato nel negozio. Le immagini mostrerebbero quanto accaduto la notte del 25 ottobre scorso, quando Sebastiano Zimmitti viene ripreso seduto nel gazebo antistante il locale, insieme ad altri 7 giovani, tra cui il figlio Angelo e Ternullo. Ad un certo punto, con azione repentina, l’aggressione del titolare da parte dei tre, che gli avrebbero provocato delle lesioni. Una volta visionato il filmato, i carabinieri hanno interrogato la vittima, che inizialmente avrebbe negato l’accaduto salvo dovere ammettere tutto davanti a quanto ripreso dal sistema di videosorveglianza. L’aggressione sarebbe stata la conseguenza di un tentativo di estorsione dei tre. Sebastiano Zimmitti avrebbe fatto notare la propria appartenenza al clan Nardo, gruppo criminale di spicco nella zona nord della provincia. Esplicita anche la minaccia, in caso di diniego, di incendiare l’esercizio. Tutti elementi trasmessi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, che ha richiesto e ottenuto dal Gip le tre ordinanze di custodia cautelare in carcere. Sebastiano Zimmitti e Sebastiano Ternullo sono stati accompagnati al carcere di Catania Bicocca, mentre Angelo Zimmitti ha ottenuto i domiciliari perché appena dimesso dall’ospedale a seguito di un intervento chirurgico per una frattura scomposta al femore sinistro.