Priolo. Pozzi contaminati, indagati 5 dipendenti di Isab Erg Med

Dieci pozzi contaminati a causa di una lesione di tre millimetri in un serbatoio di Isab Erg Med. Un danno che in quattro anni avrebbe causato la fuoriuscita di idrocarburi fino a coinvolgere nove pozzi privati ed uno pubblico. L’esistenza della lesione non sarebbe stata  un mistero per 5 dipendenti dello stabilimento (un direttore, due dirigenti e due capi reparto), che non sarebbero, però, intervenuti in tempo per porre rimedio ed evitare che il problema diventasse sempre più serio. Dovranno adesso rispondere di “disastro doloso, avvelenamento di acque e omissione di misure atte a contenere l’inquinamento ambientale”. A loro gli agenti del commissariato di Priolo hanno notificato l’avviso di conclusione indagini.  L’inchiesta ha preso il via, ad aprile del 2012, dalla denuncia del proprietario di un terreno di contrada Targia. L’uomo denunciò la presenza di idrocarburi nel suo pozzo, che si trova poco distante dallo stabilimento. L’ipotesi sarebbe stata confermata dalle analisi affidate all’Arpa. I tecnici dell’agenzia per la protezione dell’ambiente avrebbero rilevato una concentrazione di benzene, para-xilene, toluene e idrocarburi totali superiore ai limiti consentiti dalla legge, benzine semi raffinate. Problema analogo sarebbe stato riscontrato negli altri 9 pozzi  privati e in quello pubblico. Le indagini, coordinate dal procuratore capo della Repubblica di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, avrebbero riguardato anche le attività manutentive condotte all’interno dello stabilimento. Secondo la Procura, una volta accertata la lesione, i dipendenti, ciascuno per il ruolo che ricopriva, avrebbero dovuto segnalare il problema già nel 2008, quando il problema si sarebbe verificato, anziché attendere 4 anni. 




Solarino. Nascondiglio insolito per un fucile a canne mozze: lo scova con intuito un brigadiere

Sorpresa per i carabinieri di Solarino. Nascosto all’interno di uno tubo di una stufa a legna nella cucina di un 30enne già noto alle forze dell’ordine hanno trovato un fucile a canne sovrapposte e calcio mozzati, in ottimo stato d’uso e perfettamente funzionante. L’arma non presenta la matricola abrasa ed è completa di sei cartucce calibro 12 e 2 proiettili calibro 38. In flagranza dei reati di ricettazione e detenzione abusiva di armi e munizionamento è stato allora arrestato Luciano Palumbo.
Il fucile è stato trovato nel corso di una mirata  perquisizione domiciliare. Solo l’intuito e la minuziosa ricerca di un brigadiere dell’Arma hanno reso possibile il ritrovamento in un posto decisamente “insolito”. Dai primi accertamenti è emerso che il fucile è stato rubato a Vittoria nel mese di marzo del 2010.
Sull’arma saranno svolti gli accertamenti balistici per verificare se è stata utilizzata per reati commessi nell’ultimo periodo. L’uomo è stato posto ai domiciliari.




Marzamemi. Ancora controlli negli esercizi pubblici

Poliziotti, finanzieri e agenti della Municipale di Pachino, insieme a personale medico dell’Asp, hanno effettuato, diverse verifiche per combattere eventuali irregolarità amministrative ed il rispetto delle normative vigenti in materia di alimenti.
Al momento dell’ispezione, il titolare di un esercizio commerciale è risultato sprovvisto del piano di autocontrollo, della procedura di rintracciabilità degli alimenti e della planimetria dei locali allegata alla registrazione dell’attività. In cucina non è stato possibile individuare con certezza, come prevede la legge, chi avesse fornito gli alimenti detenuti all’interno del frigo/congelatore. Al titolare veniva intimata l’esibizione di tutta la documentazione richiesta entro un congruo termine.
In un altra attività, i titolari non hanno dimostrato l’avvenuto pagamento del suolo pubblico per l’anno 2013 e l’anno in corso. Sono stati invitati ad esibire, entro breve termine, la documentazione con riserva di procedere immediatamente alle contestazioni del caso.
La Guardia di Finanza, acquisite le documentazioni, verificherà le regolarità fiscali e quelle relative all’assunzione dei lavoratori degli esercizi controllati.




Marina di Priolo, nuovo piano tariffario per le strisce blu. "Ma rimane la differenza con le gialle riservate ai residenti"

Marina di Priolo, in vigore le nuove tariffe per il parcheggio negli stalli a pagamento. Su proposta della consigliera comunale Daniela Tringali, la giunta priolese ha varato il nuovo provvedimento. “Cerchiamo così di venire incontro alle esigenze degli operatori commerciali di zona ed ai non residenti, con l’obbiettivo di incrementare il turismo e la presenza nella zona balneare”, spiega la Tringali. Nel nuovo piano tariffario è stata inserita anche la sosta breve: 50 centesimi per 30 minuti. Il costo orario è di 1 euro e dopo le 20 il servizio è gratuito. “Ovviamente rimane la differenza tra le strisce blu e le strisce gialle riservate ai residenti”, avvisa in chiusura Daniela Tringali.




Priolo. Legambiente boccia il mare nei pressi di Mostringiano. L'assessore Campione: "Ma il litorale è balneabile"

Per Goletta Verde l’acqua del mare nei pressi della foce Mostringiano, a Priolo, è inquinata. Ma dall’assessorato Territorio ed Ambiente Luca Campione non ci sta. “Abbiamo attivato gli organi competenti per tranquillizzare i bagnanti”, spiega Campione. “Ma dobbiamo anche spiegare che Goletta Verde preleva i campioni alle foci dei fiumi che ovunque e in tutta Italia presentano tracce di elementi inquinanti, procurati da infiltrazioni varie. La foce Mostringiano, peraltro, sfocia in un tratto di mare non balneabile e dove anche la pesca è vietata e non compromette assolutamente il litorale”. L’assessore priolese cita gli studi effettuati dal Ministero della Salute da cui “si evince che la spiaggia di Marina di Priolo è  balneabile”.




Immigrazione: stranieri soccorsi a largo di Portopalo e sbarco ad Augusta

Prosegue il flusso di migranti che sbarcano sulle nostre coste. Altre 762 persone sono state soccorse nella notte e nelle prime ore del mattino nel Canale di Sicilia dal pattugliatore della Marina Militare “Vega” e dal cargo “Rigoletto”, battente bandiera delle isole Cayman.
L’unità della Marina ha soccorso i 555 migranti (tra cui 64 donne e 81 minori) che viaggiavano su un barcone raggiunto al largo di Portopalo. Gli altri 207 immigrati sono stati prelevati dal mercantile. Per tutti i 762 è stato disposto  il trasbordo sulla nave militare “Sfinge” che li trasporterà nei porti indicati dal ministero dell’Interno.  Destinazione probabile Augusta, dove ieri è arrivato in porto il Margiottini con 607 stranieri (44 donne e 198 minori).
(foto: il barcone avvistato nella notte)




Augusta. Nuovo dirigente al Commissariato, è Stefania Marletta

Si insedia ad Augusta il nuovo dirigente del Commissariato. È Stefania Marletta, dal 2002 in servizio all’Ufficio Volanti di Catania e in precedenza assegnata alla Questura di Ragusa. Ha svolto le funzioni di vice dirigente del Commissariato “Centrale” e dirigente del Commissariato “San Cristoforo”.
Si è anche occupata di immigrazione, seguendo attraverso l’apposito ufficio della Questura etnea l’apertura e la gestione del Centro Richiedenti Asilo di Mineo. Un’ esperienza utile ora che è stata chiamata a dirigere il Commissariato di Augusta, una città impegnata in primo piano nell’emergenza immigrazione.




Siracusa. Donazione del sangue, l'appello dell'Avis: "andate in vacanza ma prima fate un gesto di solidarietà"

“Prima di andare in vacanza, donate il sangue. Un gesto semplice per ridare speranza a tante persone”. E’ l’appello lanciato dal presidente dell’Avis di Siracusa, Sebastiano Moncada. Nel periodo estivo aumenta il bisogno di sangue per sopperire sia agli interventi di routine sia per far fronte alle emergenze che purtroppo si presentano con una maggiore incidenza.
E allora dall’associazione dei donatori sangue parte l’invito: tutti quelli che sono in perfette condizioni di salute, prima delle vacanze, passino dalla sede di via Von Platen.
(foto: Sebastiano Moncada)




Augusta. Sbarchi: dal primo agosto al porto ci saranno anche i volontari di Medici Senza Frontiere

L’assistenza del personale di Medici Senza Frontiere dal primo agosto prossimo al porto di Augusta per supportare l’attività istituzionale a favore dei migranti in arrivo sulle coste della provincia. L’associazione supporterà l’Asp dal momento dello sbarco al completamento del trasferimento dei migranti fuori dal porto. Una collaborazione stabilita attraverso un protocollo d’intesa siglato dalla coordinatrice di progetto di Medici Senza Frontiere Belgio, Chiara Montalto e dal direttore generale dell’Asp di Siracusa, Salvatore Brugaletta, consapevole della necessità “che fornire un maggiore contributo di risorse umane – sottolinea Brugaletta – consente di ottimizzare ulteriormente le attività sanitarie durante gli sbarchi, considerato il forte incremento di flussi migratori degli ultimi mesi, in un’azione di concertazione e coordinamento di tutti gli attori coinvolti che vede in prima fila strategicamente impegnato il prefetto di Siracusa Armando Gradone”. Intanto, da venerdì scorso, al porto di Augusta l’Asp ha istituito un presidio medico h24, con personale del pronto soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, diretto da Carlo Candiano, ad integrazione degli interventi di primo soccorso fornito dai sanitari dell’Emergenza.




Pachino. La Corte Costituzionale da ragione al Consorzio Igp e blocca l'istituzione delle Riserve dei Pantani

La Corte Costituzionale, alla fine, ha dato ragione al Consorzio del Igp Pachino. L’opposizione alla legge regionale che istituiva le Riserve dei Pantani nella Sicilia sud-orientale era fondata. E con il deposito della sentenza numero 212 è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale di quella normativa siciliana.
La vicenda prende le mosse nel 2011 quando, in seguito al decreto istitutivo delle riserve dei pantani della Sicilia sud orientale, il Consorzio propose ricorso al Tar di Catania contro il divieto  -previsto all’interno del Regolamento di Attuazione – di installare nuove serre. Il tribunale amministrativo ha poi investito della vicenda la Consulta che ha ritenuto fondate le motivazioni addotte dal Consorzio di Tutela del Pomodorino di Pachino. In estrema sintesi, incostituzionale è stata giudicata la mancata assicurazione ai Comuni della possibilità di far valere sul piano del procedimento di istituzione  “i molteplici interessi delle relative comunità”.
Esulta il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato. “La sentenza dimostra come l’azione che abbiamo portato avanti in questi anni sia fondata e ragionata e soprattutto in difesa del territorio”.  Il direttore Salvatore Chiarimida, si sofferma sul ruolo del Consorzio “a difesa dei tanti produttori che operano nel comprensorio delimitato e delle loro famiglie che vivono da sempre e solo di agricoltura. Il Consorzio non è contro l’istituzione delle riserve per partito preso. Ma contro il modo barbaro di prendere decisioni dall’alto senza tenere conto in alcun modo dei legittimi interessi di tanti produttori e delle loro famiglie che comunque già da anni applicano delle tecniche a basso impatto ambientale rispettose del territorio in cui operano”.