Porto di Augusta. On. Zappulla: "Superare la fase commissariale e difendere la Port Authority megarese"

Una sola autorità portuale per la Sicilia? Il deputato del pd, Pippo Zappulla, non nasconde la sua contrarietà. “La ritengo una soluzione  sbagliata e, a scanso d’ogni equivoco e dubbio, chiarisco sin da subito che chi ha in testa simili scelte non conosce nè la Sicilia nè la sua geografia socio-economica”.  Se proprio si deve intervenire per razionalizzare la rete, Zappulla suggerisce la creazione “di almeno due autorità portuali: una nella Sicilia occidentale e una in quella orientale. Per la Sicilia orientale non potrà che essere allocata ad Augusta. Scelta strategica motivata da ragioni tecnico-produttive”, spiega ancora il parlamentare siracusano. “Il porto di Augusta è infatti l’unico hub classificato di valenza internazionale dalla stessa comunità europea. L’Ue, in sinergia con il Ministero dei Trasporti, ha incluso il porto di Augusta tra le infrastrutture portuali su cui intervenire prioritariamente passando dalla rete secondaria iniziale alla rete principale Core. Non credo, quindi, esistano serie alternative alla realizzazione del Sistema Portuale Integrato della Sicilia Orientale con al centro il Porto di Augusta”. Attualmente, però, la port autorithy megarese è in fase commissariale. “Entro l’anno in corso serve una gestione nuova.  Ho già chiesto, pertanto, alla commissione Trasporti della Camera di mettere l’argomento all’ordine del giorno e al mio partito di organizzare proprio ad Augusta, nei prossimi mesi, una iniziativa pubblica di rilievo nazionale sulla riforma delle autorità portuali”.
(foto: porto di Augusta)
 




Villasmundo. Acqua torbida dai rubinetti: "niente contaminazione, solo un disservizio"

Problemi nell’erogazione di acqua a Villasmundo nei giorni scorsi. Dai rubinetti delle abitazioni usciva acqua torbida. E nella frazione melillese è subito scattato l’allarme: inquinamento? A rassicurare la popolazione è l’assessore Salvo Midolo. “Nessun tipo di inquinamento o contaminazione, solo un disservizio”, spiega con tranquillità.  Origine del problema sarebbe  l’elevato consumo d’acqua che ha mandato in blocco la pompa di contrada Corvo. “Questo blocco  ha determinato un abbassamento del livello dell’acqua presente nel serbatoio con conseguente immissione in rete di residui, che hanno reso torbida l’acqua. Ma tutto è tornato alla normalità”.
Successivamente al blocco della pompa sommersa, per permettere una ricostituzione del livello dell’acqua del serbatoio, è stato necessario interrompere la fornitura idrica. “Le operazioni necessarie all’ordinario funzionamento e vigilanza dell’acquedotto di Contrada Corvo vengono eseguiti giornalmente ed i controlli, sia dal punto di vista chimico che microbiologico, vengono effettuati dagli organi preposti alla vigilanza”, assicura ancora l’assessore del Comune di Melilli. “Nel periodo estivo, visto il notevole consumo idrico che comporta un funzionamento continuo delle pompe sommerse, si corre un maggior rischio di guasti sia meccanici che elettrici, per i quali si è sempre intervenuti in tempi rapidi strettamente necessari all’estrazione ed alla ricollocazione della pompa sommersa nonché agli eventuali interventi connessi”. Avviate manutenzioni finalizzate al controllo elettronico del livello dell’acqua nei serbatoi ed inoltre, per verificare eventuali consumi anomali lungo la rete idrica, attraverso strumenti di misurazione di portata.
(foto: dal web)




Augusta. Fermato un presunto scafista egiziano: in pochi mesi è la sua quarta volta in Italia. "Tragedia sfiorata"

Nuova ondata migratoria nel Canale di Sicilia, dove tutte le navi di “Mare Nostrum” sono impegnate in soccorso. Diciassette sin qui gli interventi portati a termine, con oltre 2.500 migranti trasbordati sulle unità della Marina Militare. In attesa delle comunicazioni ufficiali sui porti di destinazione, è verosimile che di fronte una simile ondata Augusta sia chiamata a fare la parte del leone gestendo gli arrivi più consistenti. Con lo sbarco di ieri sono arrivati sulle nostre coste 443 migranti, di nazionalità siriana ed egiziana. Tra loro molte famiglie e 64 minori.
E’ stato posto in stato di fermo, intanto, un egiziano di 28 anni, Haraba Moaiaad, sospettato di essere lo scafista della traversata tentata dalle coste libiche a bordo di un barcone poi intercettato da nave Bergamini. Un’imbarcazione da pesca, priva di bandiera, che al momento dell’intercetto da parte della Nave San Giorgio si presentava agganciata ad un’altra imbarcazione di nazionalità sconosciuta, poco dopo sparita nel nulla. L’uomo è considerato organico all’organizzazione che gestisce il traffico di esseri umani lungo il Mediterraneo. Gli uomini del gruppo interforze hanno infatti accertato le modalità con cui era stato pianificato lo sbarco: due barconi partiti dalla Libia poi i migranti costretti a salire tutti stipati su di una imbarcazione mentre i trafficanti di uomini tornavano con la seconda imbarcazione verso la loro base, lasciando alla guida dell’imbarcazione con i migranti l’egiziano fermato ieri ad Augusta.
E si tratta di un soggetto “pratico”, come lo definiscono gli investigatori. In Italia era già stato segnalato a settembre e ottobre dello scorso anno (tra Augusta e Siracusa) e poi lo scorso 9 aprile a Siderno. In Calabria è stato anche arrestato, prima del rimpatrio. Ora il nuovo fermo e il trasferimento a Cavadonna. Nell’annotazione redatta dagli uomini della Marina Militare e della Guardia di Finanza e trasmessa alla Procura della Repubblica si sottolinea “l’assoluta mancanza del rispetto delle condizioni minime di sicurezza e la totale imperizia e imprudenza tenuta nella conduzione del peschereccio, ostinatamente condotto verso una zona di mare su cui imperversavano condizioni marine proibitive anche per navi di maggiori capacità rispetto al peschereccio stracarico(mare forza 6/7)” Condizioni da cui si dedurrebbe che “la condotta posta in essere dal presunto scafista avrebbe potuto determinare il ribaltamento o l’affondamento del peschereccio, senza l’intervento tempestivo di Nave Bergamini”.
scafista




Avola. Sigilli ad una costruzione totalmente abusiva a pochi metri dalla spiaggia

Controlli a tappeto ad Avola contro l’abusivismo edilizio, in particolare nella zona vicina al mare. Gli agenti del commissariato, insieme alla polizia municipale, hanno verificato il rispetto delle norme in materia con particolare attenzione alla nuove costruzioni. Quattro le persone denunciate penalmente. Emblematico è il caso di una costruzione in cemento armato, di circa 50 metri quadrati, ormai quasi del tutto completa, realizzata nella cosiddetta fascia di rispetto della battigia, quindi a meno di venti metri dal mare. La casa era priva di ogni autorizzazione e quindi sarebbe stata realizzata in totale abusivismo.
(foto: generico dal web)




Avola. A fuoco una Kia, le fiamme anneriscono anche il prospetto di un edificio

Nessuna certezza sull’origine del rogo che all’alba di oggi ha distrutto un’auto, una Kia Sportage parcheggiata in via Pergolesi, annerito il prospetto di un’edificio e danneggiato parzialmente la parte posteriore di una Nissan Micra . L’allarme è scattato alle 5. Sul posto, una squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto. Subito dopo avere domato le fiamme, i pompieri hanno messo in sicurezza la bombola di gpl che alimentava la Kia. Il sopralluogo finale non ha consentito di raccogliere un numero sufficiente di elementi per potere determinare con certezza le origini dell’incendio. Non si esclude il dolo. Indagano i carabinieri




Augusta. Nave Bergamini sbarca 443 migranti. Molti i bambini, una decina i neonati

Nel pomeriggio è arrivata al porto di Augusta nave Bergamini. A bordo dell’unità della Marina Militare 443 migranti soccorsi ieri nell’ambito del dispositivo Mare Nostrum. Erano stipati su di un motopesca, abbandonato alla deriva. I militari hanno prima distribuiti i giubbotti salvagente e poi si sono occupati del trasbordo. Tra i migranti sono 80 donne, di cui due in stato interessante. Numerosi i minori: 124, compresi  10 neonati.




Pachino. Il Consorzio Igp consegna una lettera al ministro delle Politiche Agricole. "Gravi difficoltà, ci aiuti"

Il distretto agricolo pachinese è allo stremo. E il vicepresidente del Consorzio Igp Pomodoro di Pachino, Massimo Pavan, consegna a Roma una lettera al ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina. “Chiediamo la  convocazione di un tavolo tecnico-istituzionale urgente per discutere interventi precisi per posizionare e valorizzare adeguatamente i prodotti a marchio, per sgravare alcuni costi di produzione (esempio: fiscalizzazione degli oneri sociali e dei costi del gasolio), per controllare le politiche di cartello operate dalla grande distribuzione a danno dei prodotti di provenienza certa, controllata e certificata”, spiega il numero due del consorzio.
“Ogni giorno chiudono i battenti imprese che fino a ieri davano lavoro a centinaia di famiglie e tutta l’economia del comprensorio, notoriamente basata sulla produzione di ortofrutta la cui qualità ci viene riconosciuta da tutti i mercati, oggi versa in uno stato di gravissima difficoltà”, si legge nella lettera consegnata al ministro.
“Serve un arginare alle troppe anomalie oppure non potremo far fronte alla crisi in atto”, dice Pavan. Che lamenta “la scarsa considerazione della grande distribuzione organizzata verso i prodotti Dop e Igp. E poi la concentrazione nelle mani di pochissimi buyers del potere di acquisto su centinaia di diversi punti vendita a marchio diverso, aggirando di fatto le più elementari norme in materia di cartello”. Non solo, per il Consorzio Igp Pomodoro di Pachino nessuna fa niente per fronteggiare la “concorrenza sleale di prodotti similari, proveniente dall’estero e che spesso arrivano sui banchi di vendita senza adeguati controlli, compromettendo la competitività della nostra produzione e confondendone la riconoscibilità”.
 




Siracusa. Notte di fuoco in provincia, sei auto in fiamme

Notte di fuoco in provincia. I vigili del fuoco sono intervenuti a Siracusa, Pachino e Lentini.Il primo impegno, pochi minuti dopo le 23, per l’incendio di due veicoli, un furgonato Renault e una Lancia Y parcheggiati all’interno di un terreno, in contrada Saiazza, a Pachino. Entrambi i mezzi sono andati completamente distrutti. Secondo intervento, a mezzanotte. In questo caso il lavoro ha riguardato la squadra del distaccamento di Lentini, che ha domato le fiamme che hanno distrutto una Ford C Max parcheggiata in via Capri e danneggiato una Fiat Punto e le tapparelle di un’abitazione. Sul posto, i carabinieri che hanno avviato delle indagini. Si ipotizza il dolo.
E’ passata circa un’ora. Poi una nuova segnalazione al comando dei vigili del fuoco di via Von Platen. All’1,35 sono stati gli uomini della sede centrale ad intervenire, in via Milano, per il rogo scaturito dal vano motore di una Fiat Bravo. Il calore ha danneggiato anche una Ford Fiesta, parcheggiata accanto al mezzo e frantumato i vetri del portoncino di ingresso di un edificio. Anche in questo caso indagano i carabinieri.




Palazzolo. Pta, parte il trasloco. Bus navetta per raggiungere la nuova sede di via Colleorbo

Trasloca il Pta di Palazzolo, da via Cavalcanti a via Colleorbo. Le polemiche dei giorni scorsi non fermano il percorso deciso dall’Asp di Siracusa. La sede del presidio territoriale di assistenza sarà spostato e il 9 giugno prossimo partiranno le operazioni di trasloco, che dureranno meno di una settimana. Qualche inevitabile disagio per i cittadini, visto che per qualche giorno le attività della vecchia struttura saranno sospese. Le prestazioni strumentali e le visite già prenotate, comprese quelle relative all’Ufficio Igiene, sono state anticipate o riprogrammate. Nel corso della settimana le prenotazioni delle prestazioni potranno essere effettuate sia telefonicamente, sia presso i Cup di Buscemi, Buccheri, Cassaro e Ferla, mentre per tutte le prestazioni urgenti e non procrastinabili dell’anagrafe assistiti, esenzione ticket, autorizzazioni di presidi ed ausili, prestazioni medico legali e fiscali, prestazioni di Assistenza domiciliare integrata, richieste di ricovero in residenza sanitaria assistita, veterinarie e di erogazione di farmaci e presidi sarà necessario rivolgersi agli sportelli di via Brenta, a Siracusa o all’ex Onp di Contrada Pizzuta.
Il Comune di Palazzolo ha predisposto, intanto, il miglioramento della segnaletica stradale lungo via Colleorbo, il potenziamento del trasporto pubblico per raggiungere la nuova struttura sanitaria. Ci saranno bus navetta gratuiti, dalle 9 alle 13, ogni giorno feriale, con l’allestimento di un’apposita fermata e la modifica dei percorsi e degli orari attuali. Le corse sono previste ogni 45 minuti. Predisposto, infine, un servizio di vigilanza per i giorni in cui sarà effettuato il trasloco dalla vecchia sede al nuovo edificio.
Entro il 30 giugno la struttura di via Cavalcanti sarà bonificata e restituita al proprietario.




Siracusa-Gela: il Cas procede alla consegna dei lavori fino a Modica. Soddisfatti i sindacati, polemica Vinciullo-Gennuso

A Rosolini, alle 12, è stata siglata la consegna dei lotti 6,7 e 8 dell’autostrada Siracusa-Gela. I lavori per collegare Rosolini a Modica possono quindi cominciare, anche se con la formula della “riserva di legge” in attesa del pronunciamento del Tar previsto per la fine di giugno. Alla consegna dei lavori ha provveduto, in rappresentanza del Cas, il responsabile unico del procedimento, Gaspare Sceusa. L’appalto è stato affidato, dunque, al Rti Condotte d’Acqua Spa (capogruppo) e Cosedil Spa (mandante). L’importo complessivo dell’opera pubblica ammonta a 387 milioni di euro, inclusa la progettazione. Il Consorzio autostradale spiega di essere giunto a questa decisione “dopo che il Tar di Catania ha rinviato al 26 giugno la trattazione del contenzioso promosso dalla impresa seconda classificata nella gara d’appalto pubblico, per non incorrere nell’eventuale perdita dei finanziamenti comunitari a fronte di ritardi di qualsiasi natura. Ipotesi concreta, visto che il consorzio ha l’obbligo di rendicontare entro il 31 dicembre 2015 le spese relative ai lavori, pena la perdita del finanziamento comunitario inserito nel programma “Po Fesr Sicilia 2007-2013″”.Soddisfatto il presidente del Cas, Rosario Faraci, che sottolinea “l’importanza di questo appalto, opportunità di sviluppo -ricorda Faraci- per l’intero territorio che finalmente vedrà soddisfatte le aspettative dei lavoratori da impegnare nei 16 cantieri e della comunità da anni in attesa dell’ulteriore completamento della tratta autostradale”.
La Cgil, intanto, chiede la convocazione di un incontro in prefettura con i rappresentanti dell’impresa aggiudicataria, al fine di chiarire tutti gli aspetti legati al reperimento e impiego della manodopera, le condizioni di sicurezza, i contratti. Stessa richiesta parte anche dalla Cisl. “Siamo grati ai Prefetti di Siracusa e Ragusa per la sensibilità e l’attenzione costante prestata su questa vicenda che questa mattina, con grande responsabilità di tutti i soggetti presenti, ha segnato una tappa importante per questa struttura, per i territori e per i lavoratori edili delle due province. Ora discutiamo di occupazione della manodopera locale e di sicurezza nei cantieri”.
I due deputati regionali Enzo Vinciullo e Nino Minardo (Ncd) ieri intanto  hanno voluto incontrare il ministro per le Infrastrutture, Maurizio Lupi, a cui hanno espresso la loro soddisfazione per gli interventi che da Roma  hanno svolto in questi ultimi mesi affinché si potesse procedere , nella più assoluta legittimità dell’iter, alla consegna dell’opera.
Minardo, già da presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, ebbe a intraprendere una serie di azioni amministrative svolte a bloccare la procedura dei lotti 6, 7, e 8 che allora erano totalmente stagnanti, mentre  Vinciullo è autore dell’emendamento di 56 milioni di euro che a suo tempo salvò il cofinanziamento regionale, permettendo di ottenere i fondi europei.
“Attendiamo ora fiduciosi la decisione del Tar, certi che ognuno ha fatto la propria parte nel rispetto della legge e che era comunque necessario e indispensabile non perdere tempo in quanto le opere devono essere concluse entro il 31 giugno 2015 e collaudate entro il 31 dicembre dello stesso anno”, dicono all’unisono i due.
Ma non mancano le polemiche. L’ex deputato regionale, Pippo Gennuso, tuona contro l’esponente siracusano del Nuovo Centrodestra. “Non ha fatto un bel nulla per l’autostrada ed ancor meno per il tratto Rosolini – Modica. Ha soltanto millantato di essersi interessato per la consegna dei lavori”, scrive in una nota. “Vinciullo – afferma Gennuso – agisce come un falco e riesce mediaticamente a vendere fumo. Oggi che la ripetizione del voto per le Regionali del 2012, è sempre più vicina, non perde occasione per fare propaganda e demagogia. Tutti ricorderanno – prosegue Gennuso – le lotte che ho condotto non soltanto per l’apertura del tratto Noto–Rosolini, ma anche per l’avvio dei lavori dei tre lotti fino a Modica. Ho dovuto fare ricorso alla protesta eclatante per fare aprire l’ultimo tracciato, incatenandomi all’Assemblea regionale siciliana. Agli utenti la consegna dei lavori all’impresa che si è aggiudicata l’appalto, può interessare relativamente. I cittadini vogliono vedere operai e ruspe in azione. Tutto il resto sono discorsi da bar. E la gente è stanca delle parole, dei facili annunci e di continui spot”. Vinciullo ha annunciato querela per diffamazione.