Circa 3 milioni e 400 mila euro per il ripristino e consolidamento della Falesia compresa tra Punta Carrozza e Punta Castelluccio, a Siracusa.Il progetto è stato illustrato questa mattina dal sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, l’assessore regionale al Territorio e Ambiente,Mariarita Sgarlata e il commissario straordinario per gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, Maurizio Croce, alla presenza degli assessori comunali ai Lavori Pubblici, Alessio Lo Giudice e alla Protezione civile, Maria Grazia Cavarra. Si tratta di un investimento finanziato nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo e la coesione 2007-2013. Assegnazione di risorse a interventi di contrasto del rischio idrogeologico di rilevanza strategia nel mezzogiorno”. I lavori sono affidati alla “Picardi tecnica S.r.l.” di San Vitaliano, in provincia di Napoli, che di è aggiudicata l’appalto con un ribasso d’asta del 30,137%. L’intervento è stato progettato da un gruppo di tecnici del Demanio marittimo con in testa Aldo Vernengo.“Questo progetto – ha dichiarato l’assessore Sgarlata – è stato il primo sul quale ho puntato gli occhi proprio perché vogliamo intervenire in maniera celere sulle situazioni più critiche presenti in tutto il territorio. Un intervento indispensabile anche per evitare le frane dovute all’azione erosiva del mare e mettere quindi in sicurezza tutto il tratto costiero. E’ un risultato importante – ha aggiunto Sgarlata – soprattutto perché ci consente di tutelare l’incolumità dei cittadini”. La Regione avrebbe la possibilità, nei prossimi mesi, di utilizzare 79 milioni di euro previsti dal “Piano di azione e coesione”, per mettere in atto interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. L’altro fronte sul quale si sta agendo è quello della lotta all’abusivismo edilizio. “C’è stato un eccessivo consumo del suolo – ha detto l’assessore al Territorio e Ambiente – soprattutto in zone ad alto rischio idrogeologico. Un’azione che ha aggravato tante situazioni di pericolo presenti nel nostro territorio. Su questo fronte stiamo già intervenendo e il 20 giugno è in programma l’abbattimento di un ecomostro alla Playa di Catania. Sarà un intervento a costo zero per le casse regionali perché le spese saranno a carico dei privati che gestiranno lo stabilimento balneare nella zona”.
Il sindaco, Garozzo parla di “una positiva collaborazione con la Regione, grazie alla quale -spiega – siamo riusciti a sbloccare un’opera progettata da tanti anni e che porterà benefici a una delle zona più suggestive del nostro territorio marino ma soggetta a rischi idrogeologici. Il progetto di consolidamento – ha aggiunto il sindaco Garozzo – è stato realizzato dai tecnici del Comune ma per troppi anni è rimasto fermo perché la Regione ha bloccato la concessione dei fondi. Con quest’opera mettiamo al riparo da rischi idrogeologici una fetta di costa molto apprezzata dai siracusani ma la cui fruizione risultava problematica per la presenza di divieti. Inoltre va evidenziato l’aspetto economico di questa operazione, che consente di realizzare un investimento sostanzioso, creando occupazione, anche di manodopera specializzata vista la complessità dell’intervento”.
L’assessore Lo Giudice ha rivolto l’attenzione sul tema della fruizione. “Quest’opera – ha detto – è il linea col concetto di tutela del paesaggio e del patrimonio turistico perseguito dalla nostra Amministrazione. Mettere in sicurezza un sito così importante significa favorirne la fruizione, sia dal mare che da terra, e consentire alla gente di impossessarsi di posti anche quando sono stati oggetto di abusivismo. Il coinvolgimento della Soprintendenza del mare nell’iter di approvazione del progetto testimonia il valore storico della zona interessata dai lavori”.
“L’Amministrazione – ha concluso l’assessore Cavarra – sta prestando attenzione ai rischi connessi ad un uso sbagliato di un territorio spesso fragile. I lavori che presentiamo oggi sono solo una parte di un progetto più vasto per mettere in sicurezza la costa. E non è un caso se l’esercitazione di protezione civile, prevista per la prossima settimana, ipotizzerà uno scenario di rischio idrogeologico e se, proprio oggi, stiamo tenendo un importante convegno che raccoglie tutti le figure tecniche, gli enti e le istituzioni che si occupano della materia”.