Augusta. Anche un neonato tra i 1.138 della San Giorgio. Completate le operazioni di sbarco

Sono riprese questa mattina ad Augusta le operazioni di sbarco di 1.138 immigrati arrivati ieri in porto a bordo della nave San Giorgio. Si tratta principalmente di siriani ed eritrei partiti dalla Libia. La stragrande maggioranza sono uomini (820), 182 i minori, 136 le donne. E una di loro ha raccontato di avere partorito durante la tentata traversata in barcone. Toccherà alla polizia di frontiera stabilire la verità, non indifferente in questo caso, perchè i primi riscontri medici parlano di un neonato dell’apparente età di 3-4 giorni. Circostanza incompatibile con il racconto della puerpera che avrebbe quindi dato alla luce il piccolo in Libia, prima della partenza. Per accertamenti, la madre e il neonato sono stati trasferiti in ospedale.




Solarino. Giovane nigeriana ferisce con un coltello due operatori del centro di accoglienza

Armata di coltello, ha aggredito due operatori del centro di accoglienza di Solarino di cui è ospite. Accecata dalla rabbia, Faith Iguma, nigeriana di 24 anni, ha iniziato a tirare fendenti causando ferite lievi ai due, giudicati guaribili in tre giorni. A bloccare la giovane immigrata sono stati i Carabinieri, che l’hanno posta ai domiciliari in una stanza singola del centro, in attesa del giudizio per direttissima per lesioni personali aggravate. Alla base dell’insano gesto, un violento raptus  per un permesso di soggiorno che ancora tarda ad arrivare.




Noto. Reati contro il patrimonio, custodia cautelare in carcere per un 33enne

Gli agenti del Commissariato di Noto hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Pistoia nei confronti di Rocco Crescimone. L’uomo, 33 anni, netino, è accusato di reati contro il patrimonio. E’ stato condotto in carcere.




Priolo. Auto in fiamme nella notte, probabile incendio doloso

Ancora un incendio a Priolo. Questa volta le fiamme hanno attaccato un’auto, una Mini One D, posteggiata in via Giusti.  Un passante, con un estintore a polvere, è riuscito ad evitare che il rogo distruggesse la macchina. I vigili del fuoco, arrivati subito dopo, hanno completato l’opera di spegnimento. Probabile il dolo.




Gestione Idrica: l'Ars approva la Vinciullo-Di Marco, legge ad hoc per Siracusa. "Acqua pubblica"

E’ stato approvato questo pomeriggio dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge n. 693 con il quale viene ridata ai Comuni del siracusano la possibilità di rientrare in possesso degli impianti idrici. Palpabile la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd),  primo firmatario del testo approvato, e di Marika Cirone Di Marco, relatrice dello stesso disegno di legge.
“Il risultato raggiunto è, sicuramente, straordinario”, esultano i due. Il testo è stato approvato all’unanimità dei presenti:  51. “Un risultato che onora la democrazia e onora quanti hanno combattuto, in questi mesi, un’estenuante e significativa battaglia per il riconoscimento dei diritti derivanti dal risultati di un referendum che ha stabilito che l’acqua è un patrimonio pubblico, da tutelare e difendere, che appartiene al popolo e non ai privati”.




Gestione Idrica: l'Ars approva la Vinciullo-Di Marco, legge ad hoc per Siracusa. "Acqua pubblica"

E’ stato approvato questo pomeriggio dall’Assemblea Regionale Siciliana il disegno di legge n. 693 con il quale viene ridata ai Comuni del siracusano la possibilità di rientrare in possesso degli impianti idrici. Palpabile la soddisfazione di Enzo Vinciullo (Ncd),  primo firmatario del testo approvato, e di Marika Cirone Di Marco, relatrice dello stesso disegno di legge.
“Il risultato raggiunto è, sicuramente, straordinario”, esultano i due. Il testo è stato approvato all’unanimità dei presenti:  51. “Un risultato che onora la democrazia e onora quanti hanno combattuto, in questi mesi, un’estenuante e significativa battaglia per il riconoscimento dei diritti derivanti dal risultati di un referendum che ha stabilito che l’acqua è un patrimonio pubblico, da tutelare e difendere, che appartiene al popolo e non ai privati”.




Siracusa. Beni per oltre un milione sequestrati al clan Nardo

La Direzione Investigativa Antimafia di Catania ha eseguito un decreto di confisca di beni emesso dal Tribunale di Siracusa nei confronti di Giuseppe Calabrò. Il 43enne, di Lentini, è ritenuto affiliato alla clan mafioso Nardo. Disposta la confisca di una impresa individuale di pompe funebri, due immobili, 4 automezzi e disponibilità bancarie per un valore complessivo di circa un milione di euro.
L’esito degli accertamenti patrimoniali ha evidenziato, in particolare, forti profili sperequativi tra i redditi dichiarati e il patrimonio posseduto, tali da fondare la presunzione, accolta dal Tribunale, di un’illecita acquisizione patrimoniale derivante dalle attività delittuose connesse all’organico e prolungato inserimento di Calabrò nell’ambito del clan Nardo.
Giuseppe Calabrò era stato condannato nell’ambito del processo scaturito dall’operazione Gorgia alla pena di anni 30 di reclusione, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici ed altro, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, per il reato di omicidio continuato in concorso in danno di Marco Siracusano (commesso a Lentini l’8.04.2002) e per altri reati.




Siracusa. Ancora miasmi, nottata e prima mattina al vago odore di cloro

Ritornano le segnalazioni di miasmi a Siracusa. Fastidiosi odori avvertiti dalla popolazione in diversi punti della città, con picchi tra la nottata e le prime ore del mattino. Telefonate anche al centralino della polizia ambientale, uscita per i rilievi con il canister, lo strumento che raccoglie campioni di aria per successive analisi da affiancare ai dati della rete Arpa. Anche su facebook molti siracusani hanno lamentato “un odore insopportabile proveniente dalla zona industriale”. Anche il clima incide sulla presenza dei cosiddetti miasmi, di probabile natura industriale. E in tanti tornano a chiedersi con preoccupazione cosa viene immesso nell’aria e – di riflesso- respirato anche nel capoluogo. Una domanda precisa, fatta già mesi addietro, ma che tra un tavolo in Prefettura e l’altro rimane in attesa di risposta chiara.




Lentini. Ladri sacrileghi: rubano tre croci e i soldi a un prete

I ladri oggi non si fermano davanti a nulla. Neanche davanti ad un curato di provincia. A Lentini, il parroco di una chiesa cittadina è stato avvicinato in strada da alcuni giovani. Con i volti travisati da passamontagna, lo hanno spintonato più volte fino a scaraventarlo per terra. Gli hanno quindi rubato le tre croci che aveva addosso: due in oro, una in argento. I malviventi si sono anche fatti consegnare i soldi che il prete aveva con sè, cento euro. Un’azione criminale di pochi minuti, chiusa con la fuga dei giovinastri che hanno fatto perdere le loro tracce. Al loro arrivo, i poliziotti hanno trovato il solo parroco, ammaccato e sconsolato. Indagini in corso.




Lentini. Anche l'on. Amoddio contro la chiusura della sede territoriale dell'Agenzia delle Entrate

C’era anche la parlamentare nazionale del Pd, Sofia Amoddio,  alla seduta aperta del Consiglio Comunale di Lentini con all’ordine del giorno la paventata chiusura degli uffici territoriali dell’Agenzia delle Entrate. “Chiudere Lentini, dopo Augusta, sarebbe un errore che comporterebbe gravi disagi agli utenti e implicherebbe il totale ingolfamento degli uffici di Siracusa e Noto, che sarebbero costretti a servire tutta la Provincia di Siracusa. Sebbene il taglio di alcune sedi territoriali sia stato avviato con il decreto legge n.95 del 2012 approvato con legge sotto il governo Monti, ritengo che la chiusura di quelli di Lentini debba essere scongiurata”, ha detto la Amoddio. Secondo cui il risparmio economico (poco più di 135 mila euro annui) “non vale i forti disagi che ne deriverebbero. Voglio ricordare che Lentini è stata da poco scippata del suo Tribunale e che, di conseguenza, un’ulteriore chiusura di un ufficio pubblico penalizzerebbe ancora di più la cittadinanza”. Il Comune di Lentini, attraverso il sindaco Mangiameli, si è detto pronto a  prendere accordi con alcuni comuni limitrofi e si è anche reso disponibile a garantire la gestione economica dell’ufficio territoriale delle entrate pur di scongiurarne la chiusura. “Sarà compito di noi parlamentari – conclude l’On. Amoddio – quello di portare queste istanze a Roma affinché Lentini abbia una risposta certa in tempi brevi”.