Marzamemi. Incendio nella notte, distrutta una rivendita ittica

Un violento incendio ha distrutto la rivendita ittica “Adelfio” di Marzamemi. In fumo gran parte della struttura dedicata alla vendita al pubblico, il soffitto è crollato, nessuno degli arredi interni risparmiato. Le fiamme hanno appena lambito il vicino stabilimento di produzione e alcune abitazioni. I danni sono ingenti, almeno 700 mila euro. Dubbi sull’agibilità dell’edificio. Ancora questa mattina dall’edificio si leva del fumo nero.
Vigili del fuoco ancora sul posto in un intervento che li sta impegnando da quasi 8 ore, con squadre di supporto arrivate da Noto e Palazzolo già nel cuore della notte, quando le vie del borgo marinaro sono state invase da una densa coltre di fumo.
L’esercizio commerciale si trova nei pressi della balata, solitamente meta di centinaia di giovani. Ma a quell’ora (circa le due, ndr) era fortunatamente deserta.
(foto: pachino cam news)




Augusta. Sasol costruisce un nuovo impianto. Investimento da 47 milioni di euro

Oltre 47 milioni pronti ad essere investiti nella zona industriale di Siracusa, per l’esattezza ad Augusta. Siglato l’accordo tra Invitalia e Sasol Italy Energia. Un contratto di sviluppo di quasi 50 milioni di euro che permetterà di realizzare in Sicilia un impianto innovativo, di cogenerazione elettrica di tipo Turbogas a basso impatto ambientale. Impianto strategico per lo stabilimento di Augusta ai fini energetici e produttivi , la cui costruzione conferma l’interesse di Sasol per il sito di Augusta.
Il Turbogas è stato ritenuto da Invitalia meritevole di finanziamento ( in parte a fondo perduto) perché innovativo e per l’aumento di competitività della società il cui azionista è la multinazionale sudafricana Sasol Ltd . Per l’avvio dei lavori Sasol Italy Energia attende ora il provvedimento finale dell’assessorato Territorio ed Ambiente, dopo che nei mesi scorsi tutti gli organi regionali interessati hanno dato parere positivo nelle apposite conferenze di servizio.
La centrale di cogenerazione sara’ alimentata a gas naturale e produrra’ energia elettrica (40 MegaWatt equivalente). I lavori si concluderanno entro aprile 2015.




Avola. "Dammi lavoro o ti ammazzo": minacce di morte al sindaco Cannata

Ancora minacce di morte per il sindaco di Avola, Luca Cannata. E’ il terzo episodio ai danni del giovane primo cittadino del Comune a sud di Siracusa. Questa mattina, proprio davanti all’ingresso del palazzo di città, è stato avvicinato da un quarantenne che aveva chiesto anche in passato sussidi e lavoro. Cannata pare lo avesse già incontrato nei giorni scorsi e aveva avviato l’iter per una borsa lavoro con i servizi sociali. “Ho bisogno di 1.600 euro, me li devi dare. Oppure mi trovi un lavoro”, pare abbia detto avvicinandosi al sindaco. Cannata ha provato ad instaurare la via del dialogo. “Stiamo cercando di fare qualcosa”, spiega all’uomo sempre più innervosito. Una situazione  calda, con il tono della discussione che sale di continuo sino alla minaccia. “Io ho la corda, ma non mi impicco. Ma a lei e a qualche suo amico vi levo la vita e mi faccio vent’anni di galera”, avrebbe gridato il quarantenne all’indirizzo del sindaco. Una minaccia udita chiaramente dal piantone all’ingresso del municipio. Il vigile urbano ha subito raggiunto il sindaco, per proteggerlo, mentre avvisava anche la polizia. Gli agenti hanno identificato e denunciato l’uomo.
“Comincia a diventare fastidioso”, racconta al telefono Luca Cannata. “Io vado in giro tranquillo per Avola. Ma così diventa pesante. C’è troppa disperazione. Noi sindaci non abbiamo strumenti concreti per aiutare tutti quelli che si rivolgono a noi. Un sindaco non da lavoro”, prosegue. “Certa politica, poi, no aiuta”, si sfoga il sindaco di Avola. E pare un riferimento alle accese polemiche dopo la bocciatura del piano di rientro con un Comune dipinto sull’orlo del default. “Certe bugie su quel fronte non aiutano proprio”, conferma.
Domani sarà a Roma, alla ricerca di una strada per risolvere i problemi di liquidità del suo municipio. “Lavoro, non mollo. Cerco di non pensarci perchè altrimenti…”.
Poche settimane aveva subito un’aggressione fin dentro il suo ufficio il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino.




Avola. "Dammi lavoro o ti ammazzo": minacce di morte al sindaco Cannata

Ancora minacce di morte per il sindaco di Avola, Luca Cannata. E’ il terzo episodio ai danni del giovane primo cittadino del Comune a sud di Siracusa. Questa mattina, proprio davanti all’ingresso del palazzo di città, è stato avvicinato da un quarantenne che aveva chiesto anche in passato sussidi e lavoro. Cannata pare lo avesse già incontrato nei giorni scorsi e aveva avviato l’iter per una borsa lavoro con i servizi sociali. “Ho bisogno di 1.600 euro, me li devi dare. Oppure mi trovi un lavoro”, pare abbia detto avvicinandosi al sindaco. Cannata ha provato ad instaurare la via del dialogo. “Stiamo cercando di fare qualcosa”, spiega all’uomo sempre più innervosito. Una situazione  calda, con il tono della discussione che sale di continuo sino alla minaccia. “Io ho la corda, ma non mi impicco. Ma a lei e a qualche suo amico vi levo la vita e mi faccio vent’anni di galera”, avrebbe gridato il quarantenne all’indirizzo del sindaco. Una minaccia udita chiaramente dal piantone all’ingresso del municipio. Il vigile urbano ha subito raggiunto il sindaco, per proteggerlo, mentre avvisava anche la polizia. Gli agenti hanno identificato e denunciato l’uomo.
“Comincia a diventare fastidioso”, racconta al telefono Luca Cannata. “Io vado in giro tranquillo per Avola. Ma così diventa pesante. C’è troppa disperazione. Noi sindaci non abbiamo strumenti concreti per aiutare tutti quelli che si rivolgono a noi. Un sindaco non da lavoro”, prosegue. “Certa politica, poi, no aiuta”, si sfoga il sindaco di Avola. E pare un riferimento alle accese polemiche dopo la bocciatura del piano di rientro con un Comune dipinto sull’orlo del default. “Certe bugie su quel fronte non aiutano proprio”, conferma.
Domani sarà a Roma, alla ricerca di una strada per risolvere i problemi di liquidità del suo municipio. “Lavoro, non mollo. Cerco di non pensarci perchè altrimenti…”.
Poche settimane aveva subito un’aggressione fin dentro il suo ufficio il sindaco di Floridia, Orazio Scalorino.




Pachino. Coltivazione di marijuana in casa, ai domiciliari presunto pusher

Una piccola piantagione di marijuana in casa, 400 grammi dello stupefacente e un bilancino di precisione. Li hanno rinvenuti nell’abitazione di Michele Armenia, 43 anni, di Pachino i carabinieri durante una perquisizione domiciliare. Una volta dentro l’appartamento del presunto spacciatore, i militari si sono trovati davanti 4 piante di marijuana in altrettanti vasi, altra droga presumibilmente pronta per lo spaccio e il bilancino utilizzato per pesare lo stupefacente. Armenia è stato arrestato e posto ai domiciliari.




Canicattini. Arrestato presunto spacciatore, nella sua abitazione hashish e "strumenti di lavoro"

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Antonio Martin Scaglione, 43 anni, di Canicattini. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, rinvenendo 24 grammi di hashish e materiale usato per il confezionamento delle dosi. Il presunto spacciatore è stato arrestato. Gli sono stati concessi i domiciliari.




Canicattini. Arrestato presunto spacciatore, nella sua abitazione hashish e "strumenti di lavoro"

Dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti Antonio Martin Scaglione, 43 anni, di Canicattini. I carabinieri hanno perquisito la sua abitazione, rinvenendo 24 grammi di hashish e materiale usato per il confezionamento delle dosi. Il presunto spacciatore è stato arrestato. Gli sono stati concessi i domiciliari.




Contrasto alla criminalità, controlli straordinari fra Noto e Rosolini

Controlli straordinari del territorio tra Noto e Rosolini. Li hanno condotti ieri i carabinieri della Compagnia di Noto, insieme ai colleghi della Compagnia d’intervento operativo del battaglione Carabinieri Sicilia. L’attività è stata condotta con l’impiego di 12 pattuglie. Sono stati controllati 95 persone e 89 veicoli. Sequestrate 6 patenti di guida ed elevate 18 contravvenzioni al Codice della Strada. Rientrano nell’ambito di tale attività anche gli arresti di due presunti spacciatori .




Siracusa. Nessun ospedale a rischio chiusura nel piano di rifunzionalizzazione regionale

Nessuno dei quattro ospedali della provincia di Siracusa è a rischio chiusura. E’ il dato positivo che emerge dalla lettura della bozza del Decreto Assessoriale di rifunzionalizzazione e riconversione della rete ospedaliera in Sicilia. Ili dato che riguarda la provincia di Siracusa fissa in 836 i posti letto. Per acuti 710, post acuti 120, day hospital 6. “Ognuno dei quattro ospedale potrà continuare ad esercitare le sue funzioni”, sottolinea il parlamentare regionale Enzo Vinciullo.
L’Ospedale Umberto I di Siracusa avrà 367 posti letto, di cui 351 acuti e 16 post acuti; gli Ospedali Riuniti Avola/Noto 190 posti letto, di cui 126 acuti e 64 post acuti; l’Ospedale Muscatello di Augusta 121 posti letto: 99 acuti, 6 day hospital e 16 post acuti; l’Ospedale di Lentini, 158 posti letto di cui 134 acuti e 24 post acuti.
“Accettabili e condivisibili alcune scelte, come il mantenimento di numerose unità complesse su tutto il territorio, una presenza diffusa sul territorio di varie reparti come, ad esempio, l’oculistica, una più attenta distribuzione della terapia intensiva dell’unità coronarica, presente in tutti gli ospedali, e dell’oncologia. Tuttavia – commenta l’On. Vinciullo – è chiaro che, per poter essere totalmente soddisfatti, occorrono almeno altri 34 posti letto acuti, in maniera da poter meglio segnare la presenza della sanità pubblica nel nostro territorio in questo momento egemonizzata dalla sanità privata”.




Buccheri. Sgominata una banda di rumeni specializzati in furto

Smantella dalla polizia di Noto un’organizzazione criminale composta da quattro rumeni. Da mesi, secondo le indagini, si sarebbero specializzati in furti all’interno di negozi e abitazioni.
In particolare, nella tarda serata di lunedì scorso, a bordo di una Opel Zafira i quattro  (George Cristina Costantinescu,  Vasile Albu, Adrian Militaru e Alexandro Toma) raggiungevano  Buccheri forse per un sopralluogo prima di qualche colpo in negozi. L’auto viene discretamente seguita dagli agenti che decidono di puntare le loro attenzioni su Buccheri. E ventiquattro ore dopo hanno notato che l’auto ritornava nel Comune montano, con rapidi passaggi e brevi soste in prossimità di una sala giochi.
Alle 3 del mattino, i quattro venivano sorpresi mentre uscivano dalla sala giochi con ancora in mano la refurtiva: un televisore, un computer portatile e ben otto contenitori sradicati dalle slot machine presenti nella sala giochi.
Alla vista degli Agenti i quattro avrebbero tentato di occultare tra il portabagagli e il sedile posteriore dell’autovettura gli arnesi di scasso e la refurtiva, per allontanarsi a gran velocità prima di abbandonare l’auto dopo pochi chilometri.
Ma il conducente, Vasile Albu, è stato subito bloccato dai poliziotti mentre gli altri tre riuscivano a dileguarsi.  Ccon l’ausilio di una pattuglia dei Carabinieridi Noto sono proseguite le ricerche. Cinque ore dopo anche i fuggitivi sono stati raggiunti, identificati e tratti in arresto nella “quasi” flagranza di reato.
L’immediata perquisizione dell’autovettura ha permesso di recuperare e sequestrare numeroso materiale utilizzato per lo scasso ( due imponenti cesoie, numerosi cacciaviti ecc.), nonché diversi oggetti (computer, televisori, cinquecentottanta monete tutti da uno e due euro) proventi di furto consumato nella sala da giochi; sempre nello stesso veicolo  rinvenuto un marsupio contenente monili in oro e argento, anche questi, verosimilmente, provento di precedenti furti.
I quattro componenti la banda, arrestati nella flagranza del reato, dopo le formalità di rito, sono stati associati alla casa Circondariale di Cavadonna a Siracusa a disposizione della locale Procura della Repubblica.