Avola. Droga, la Guardia di Finanza arresta un 25enne

Arrestato dalla Guardia di Finanza di Noto un giovane avolese. E’ accusato di possesso di droga. Il 25enne, già noto ai finanzieri per precedenti specifici, è stato trovato in possesso di circa 42gr di maijuana. La sostanza stupefacente è stata rinvenuta nell’abitazione del ragazzo. Le fiamme gialle, con l’ausilio di unità cinofile, hanno trovato 46 involucri pronti per lo spaccio, nonchè marijuana sfusa custodita in un barattolo in plastica all’interno dell’anta di un mobile della cucina. Sequestrati un bilancino di precisione ed alcuni
grinder utilizzati per sminuzzare lo stupefacente. Il gip ha convalidato i domiciliari per il 25enne.




Ferla, nasce la Casa dell'Acqua.E' un Comune che vuole diventare a rifiuti zero

Ferla studia da Comune virtuoso. Almeno in tema di rifiuti, loro gestione e produzione. Dopo l’ecostazione, nasce nel piccolo centro siracusano la casa dell’acqua. Turisti, visitatori e ovviamente i cittadini di Ferla  potranno ad un prezzo molto molto conveniente prendere e bere l’acqua di Ferla depurata, gasata, fredda o a temperatura ambiente. Entusiasta della nuova iniziativa il giovane sindaco, Michelangelo Giansiracusa, che su Facebook ha fatto il pieno dei consensi. “Così il risparmio è doppio: spenderemo meno soldi per l’acquisto di acqua e consumeremo meno plastica, rispettando ancora di più l’ambiente”.




Priolo. Pistola giocattolo trasformata in una vera arma da fuoco. Ai domiciliari un 38enne

Era una pistola giocattolo ma grazie ad una serie di modifiche l’aveva trasformata in una vera arma, capace di sparare veri proiettili calibro 7,65. Automatica è scattata la denuncia per detenzione di arma giocatolo artigianalmente modificata con relativo munizionamento. Accusa con cui è stato posto ai domiciliari un 38enne di Priolo.
I poliziotti, al termine di una perquisizione domiciliare, hanno trovato e  sequestrato 35 coltelli di varie dimensioni e un silenziatore per pistola automatica.
 




Augusta. Pulizia alla Marina Militare: ultimatum dei lavoratori. "Novità entro stasera o sciopero per tutta la settimana"

Oggi ultimo dei tre giorni di sciopero dei lavoratori della pulizia alla Marina Militare di Augusta. Braccia incrociate e manifestazioni davanti la base di Terravecchia dopo il nuovo taglio del 20% deciso dalla Marina. La Filcams Cgil ha incontrato il contrammiraglio Roberto Camerini, comandante marittimo autonomo di Sicilia ad Augusta. Il sindacato ha parlato dello stato di tensione che serpeggia tra i lavoratori, che sarebbe stato acuito in questi giorni di protesta da alcuni atteggiamenti degli uomini in divisa poco pazienti. Una tensione che è stata comunicata al ministero della Difesa dallo stesso comandante Camerini che ha chiesto agli uffici romani di rivedere i tagli imposti.
Una garanzia non giudicata sufficiente dalla Filcams Cgil che, se entro oggi non ci saranno elementi di novità, annuncia una intensificazione della “lotta”, con lo sciopero esteso all’intera settimana. Una settimana senza servizi di pulizia e sanificazione all’intenro della base.
“Il rapporto che lega la Marina Militare e la città di Augusta responsabilizza il comando della marina Militare ad assicurare i livelli salariali che da 4 anni sono oggetto di continui tagli e decurtazioni. Apprezziamo gli sforzi compiuti dal comandante Camerini che ha dimostrato di comprendere le problematiche dei lavoratori. Speriamo che le pressioni verso il ministero della Difesa diano i risultati attesi entro questa sera”, spiega il segretario Filcams, Stefano Gugliotta.




Priolo. Sospiro di sollievo per i lavoratori ex Bng, siglato l'accordo in Prefettura

Si è chiusa positivamente la vertenza dei 12 lavoratori ex Bng, azienda che opera nella zona industriale siracusana. In prefettura è stato sottoscritto l’accordo che sancisce il reimpiego di tutti i dipendenti che, con il cambio appalto nella commessa Syndial, rischiavano di perdere il lavoro. Dieci saranno assunti da Sicilsaldo mentre altri 2 lavoratori avranno opportune proposte da parte di primarie aziende del settore. Dopo cinque incontri in prefettura si chiude così una vertenza che nei primi giorni di gennaio aveva visto i lavoratori in sciopero davanti la portineria ovest di Syndial (foto).  “Voglio ringraziare il prefetto di Siracusa, Armando Gradone, che ha avuto un ruolo fondamentale nella soluzione di questa difficile vertenza”, commenta il segretario provinciale della Cgil Paolo Zappulla. “Siamo davanti ad un fondamentale precedente per un accordo quadro valido anche per la zona industriale di Siracusa e che regoli e garantisca i lavoratori nelle complesse procedure di cambio appalto come avviene in altre realtà industriali come Gela”.
 




Augusta. Istanza respinta, l'ufficiale della Marina accusato di concussione rimane ai domiciliari. Lo ha stabilito il Riesame

Resta ai domiciliari il 44enne capitano di fregata, responsabile dell’Ufficio Servizi Generali del Com.For.Pat. di Augusta, accusato di concussione.  Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Catania  che non ha accolto l’ istanza di scarcerazione presentata dal difensore dell’ufficiale della Marina Militare, in servizio da agosto ad Augusta. La comunicazione è di poche ore fa. L’udienza, invece, si era tenuta lo scorso sei febbraio. Allo studio la possibilità di un ricorso in Cassazione.
Secondo l’accusa, l’ufficiale avrebbe approfittato delle sue funzioni di controllo dei lavori eseguiti nel comparto per pretendere da un imprenditore catanese – che avrebbe dovuto fare dei lavori edili ed elettrici – il pagamento di una somma pari al 10% del valore dell’appalto. A “garanzia” avrebbe anche preteso un assegno bancario. Ma l’imprenditore ha denunciato tutto, registrando alcune conversazioni pare con un cellulare. Il capitano di fregata ha da subito negato ogni addebito. La difesa contesta non solo la ricostruzione ma soprattutto il valore probatorio delle intercettazioni ambientali effettuate. Inoltre, nelle trascrizioni mancherebbero alcuni passaggi ha lamentato l’avvocato Francesco Nigroli. “Il capitano di fregata non c’entra nulla nell’affido degli appalti, non è un suo compito. I lavori al centro dell’indagine, peraltro, non sono stati ancora eseguiti e non è detto che sarebbe stato lui l’ufficiale incaricato del controllo. Anzi, di solito se ne occupa una commissione di tre persone”. Quanto all’assegno che per l’accusa sarebbe stato richiesto a “garanzia” della presunta tangente, sarebbe invece “il pagamento di un banchetto tenuto presso il ristorante della moglie” dell’ufficiale.




Siracusa. "Run for Concetto", staffetta di solidarietà per raccogliere fondi per operarlo negli Usa

Mancano pochi giorni, poco più di una settimana alla partenza di Concetto Vasques  per gli Stati Uniti, dove sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che rappresenta, per lui, una concreta speranza di una vita migliore.  La sua storia è ormai ben nota in provincia di Siracusa e la madre, Carmela Calafiore, adesso ha una certezza: la sua famiglia non è sola. La gara di solidarietà partita  per reperire il denaro necessario per l’operazione sta dando i suoi frutti. Il Comune di Solarino, dove la famiglia vive, le amministrazioni comunali di Siracusa e Floridia, le associazioni, i semplici cittadini si sono dati da fare, ciascuno con le proprie idee, le proprie competenze, le proprie possibilità economiche. Concetto, affetto da una rara malattia neurologica degenerativa, la sindrome di Arnold Chiari, partirà il 19 febbraio per essere operato al Long Island Jewish Hospital. Il costo dell’intervento ammonta a quasi 137 mila dollari. Le donazioni hanno consentito alla famiglia di raccogliere 123 mila 627 euro. Questo significa che l’operazione può essere pagata. Serve, però, ancora denaro, quello necessario per la degenza, per la permanenza dei familiari al “The Ronald Mc Donald House”. Poi ci sono i farmaci, il collare che Concetto dovrà indossare dopo l’intervento, tutto quello che servirà per almeno un mese, salvo complicazioni. Per sabato prossimo è stata organizzata un’intera giornata dedicata a Concetto. Un modo per festeggiare la sua partenza e per raccogliere ancora fondi. Si partirà, alle 8 del mattino, dal Tempio di Apollo di Siracusa,  con la “Staffetta della Solidarietà Torcia Olimpica Italia 1960” di Syraform e Ortigia Marcia. La fiaccola olimpica, la stessa che fu consegnata a Concetto Lo Bello, tornerà a correre per le strade della provincia. Attraverso due passaggi, a Belvedere e Floridia, arriverà a Solarino. L’accademia di Belle Arti “Gagliardi” di Siracusa sarà protagonista di un’estemporanea di pittura. Ci saranno momenti di gioco in piazza: giochi antichi, maquillage carnascialesco, l’immancabile Peppa Pig, il concorso fotografico “La solidarietà nell’epoca delle donne”a cura della consulta femminile di Solarino. Nel pomeriggio, Gimkana con le biciclette, torneo federale di Burraco e, in chiusura, alle 20, sfilata e raduno di moto in piazza. Forti le emozioni che Carmela Calafiore, la madre di Concetto, racconta a SiracusaOggi. “Ci siamo resi conto che solidarietà non è soltanto una parola – commenta Carmela – Noi la stiamo vivendo sulla nostra pelle, stiamo sentendo la vicinanza di tante persone e troviamo in questa sensazione il coraggio di affrontare un momento cruciale per la vita di Concetto e di tutta la nostra famiglia. In poco tempo abbiamo raggiunto una cifra che, soprattutto in un periodo di difficoltà economiche come quello attuale, sarebbe impensabile se non ci fosse dietro il principale motore della vita, che è l’amore, l’affetto che questa provincia ci continua a dimostrare. Nell’intervento chirurgico a cui Concetto si sottoporrà tra pochi giorni riponiamo tutte le nostre speranze”.
Le donazioni per Concetto possono essere effettuate attraverso un bonifico alla Banca Monte Paschi di Siena, agenzia di Solarino, intestato a Concetto Vasques. Causale “Aiutiamo Concetto”. Iban – IT 29 P 01030 84780 000001288220.
 
 
 
 




Avola. Chi sbaglia, paga: il sindaco Cannata taglia le indennità ai dirigenti che non producono

Non vuol sentir parlare di coraggio. A lui, giovane sindaco di Avola, è sembrata una cosa naturale da fare. E così, con naturalezza, Luca Cannata ha iniziato a sfidare un tabù: la responsabilità di dirigenti e funzionari comunali. Ha avviato una politica interna chiara: chi produce servizi e rende, viene premiato. Ma chi, invece, pur percependo determinati emolumenti non riesce a rispettare gli obiettivi si ritrova “punito” con tanto di decurtazione delle cosiddette indennità di posizione. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. E i primi provvedimenti sono già diventati effettivi, con tagli – anche pesanti – in busta paga.
Una applicazione del concetto di responsabilità estesa alla meritocrazia. “Perchè non solo disposto decurtazioni. Chi ha lavorato bene è stato premiato”, vuole subito specificare Cannata. Che non vuole passare per uno sceriffo quanto piuttosto per un sindaco che guarda tutti dritto negli occhi, dentro palazzo di città. “Certo, so di avere creato un precedente poco simpatico agli occhi dei dipendenti. Eppure le attestazioni di stima, anche dentro il Municipio, sono tante. E’ ora di ragionare sul merito senza puntare il dito contro nessuno. Ma credo che sia giusto chiedere conto delle attività svolte percependo determinate indennità”, spiega ancora il primo cittadino di Avola.
Chissà se il suo esempio verrà seguito da altri sindaci del siracusano. “Mi sto muovendo nel rispetto della legge. Sulle indennità di posizione si può intervenire senza ledere i diritti dei lavoratori. So che si tratta di provvedimenti con dei pro e dei contro. L’importante è il segnale: conta il lavoro, anche nel pubblico. Non sono provvedimenti ad personam, non voglio punire nessuno. La logica è quella della esigenza dei cittadini avolesi: più produttività, più servizi. Noi amministratori abbiamo la responsabilità di indirizzo politico, i funzionari e i dirigenti comunali devono essere il braccio operativo. Al di là di amicizie o, se preferite, connivenze. In venti mesi da sindaco mi sono reso conto che alle volte la produttività si perde di vista. Chi lavora bene non ha nulla da temere”.




Avola. Test di medicina, il Tar del Lazio riammette un gruppo di studenti esclusi per il 'pasticcio' dei bonus maturità

Come migliaia di studenti italiani erano stati esclusi dal corso di laurea a numero chiuso  in Medicina, per via del nuovo Decreto Scuola, prima con l’improvvisa abrogazione del bonus di maturità e poi con una serie di singolari criteri per il riconteggio di questo premio. Il Tar del Lazio ha accolto il loro ricorso. Così, due studenti di Avola, rappresentati dall’avvocato Emanuele Tringali, potranno frequentare il corso di laurea a cui ambivano, nell’università prescelta. Il tribunale amministrativo ha deciso l’iscrizione degli studenti in soprannumero, sostenendo un principio ben preciso: “i ricorsi sembrano presentare profili di fondatezza nella rilevata contraddizione che affligge il decreto attuativo dello scorso novembre tra l’ammissione in soprannumero e il fatto che questa sia subordinata alla mancata copertura dei posti disponibili secondo la programmazione degli atenei, non tenendo conto neppure di rinunce e scorrimenti”. Analisi che può riguardare, dunque, praticamente tutti gli studenti che hanno sostenuto i test di ammissione e che non hanno raggiunto una posizione utile in graduatoria. E’ ancora possibile presentare ricorso. C’è tempo fino al 16 febbraio prossimo. “Mi sembra doveroso- spiega l’avvocato Tringali- rendere noto questo orientamento del Tar, a beneficio di quanti si trovano nelle stesse condizioni dei due studenti che hanno visti riconosciuti i propri diritti. Purtroppo, in casi come questi, solo chi si oppone può ottenere giustizia. E’ giusto, quindi, rendere nota questa possibilità”.




Noto. Da oggi torna in libertà Antonino Restuccia. Il dubbio sulla visita al cimitero per Marisol

Otto giorni con il fardello di un’accusa pesantissima: omicidio colposo plurimo. Quattro di questi passati in carcere, a Cavadonna, e poi ai domiciliari, confinato a Noto in casa della madre. Ma da questa mattina Antonino Restuccia torna ad essere un uomo libero. Libero anche di andare al cimitero per trovare la piccola nipotina di sette anni, Marisol. O le amiche Sandra Tumminieri e Maria Gioielli. Sono le tre vittime della tragedia di contrada Romanello, domenica 2 febbraio. Quando inizia il doppio, terribile incubo di Restuccia.
Nelle prime ore della mattina, dopo giornate di maltempo, l’incontro con la furia del torrente Asinaro che porta via la macchina che lui guidava (con sette persone a bordo, ndr) e spezza tre vite. Sotto choc, Restuccia viene trovato dai soccorritori a diversi metri di distanza dal luogo della disgrazia. Rilascia dichiarazioni spontanee agli investigatori e nel pomeriggio viene arrestato. Gli viene contestata una grave imprudenza all’origine della triste fatalità. Il gip decide, a metà della settimana scorsa, di convalidare la misura cautelare ma disponendo che dal carcere venga spostato ai domiciliari. Con il divieto assoluto di entrare in contatto con altri oltre la madre. Niente visite, niente telefonate. Una sorta di isolamento per consentire di raccogliere ulteriori testimonianze senza correre il rischio che Restuccia le “inquini”. Misura dei domiciliari valida fino a  lunedì 10 febbraio. Ora una parte del suo dramma personale è sparita.
Resta forse la più pesante, quella che parte dalla coscienza. Il dolore infinito per le tre vittime. In particolare per l’adorata nipotina. L’aveva quasi acciuffata mentre il torrente, impetuoso, sbatteva la sua auto a destra e a sinistra. Per un attimo aveva pensato di poterla tirar fuori da quell’inferno di acqua e fango. Non ce l’ha fatta e l’ha detto più volte agli investigatori e al suo avvocato, quasi fosse l’unico cruccio di tutta la vicenda. Solo urla e lo scroscio dell’acqua. Sino al silenzio finale, irreale. E alla confusione in quel buio impenetrabile che nasconde agli occhi la crudezza di quello che è accaduto.
Chissà quali pensieri davanti quelle foto e quelle lapidi. Chissà se avrà subito la forza di quell’incontro dolente. Lui, lo zio e l’amico, che avrebbe dovuto riportare tutti a casa e che invece ancora “sente” e “vede” quegli istanti in cui vivere o morire è solo questione di casualità.