Augusta. Via allo sciopero dei lavoratori pulizia della Marina Militare. MariSicilia: "non dipende da noi"

Oggi primo dei tre giorni di sciopero indetto della Filcams Cgil di Siracusa per i lavoratori delle pulizie e sanificazione della Marina Militare di Augusta. Braccia incrociate fino al 12 febbraio con manifestazione e sit-in dei lavoratori presso la base Terravecchia. Tutta colpa di un nuovo taglio del 20% sul canone dei servizi da parte del Ministero della Difesa. L’adesione, secondo la Filcams Cgil di Siracusa, è stata del 100 per cento dei lavoratori.  I dipendenti  hanno manifestato davanti la base di Terravecchia ad Augusta, inevitabili i disagi alla circolazione a causa del rallentamento che hanno subito i veicoli in entrata alla base, con i conseguenti ingorghi stradali. Solidarietà da parte della cittadinanza e dei lavoratori della Marina in transito, che hanno pazientemente atteso la fine della protesta. Il comando della Marina militare di Augusta ha convocato per domani mattina un incontro con i sindacati. “La tensione tra i lavoratori e’ altissima .- spiega il segretario provinciale Filcams Cgil, Stefano Gugliotta – perché questo ulteriore taglio e’ insostenibile quanto incomprensibile stante l’attuale solidarietà del 50 per cento in atto che è’ già al massimo di quella consentita dalla legge . Nonostante la convocazione da parte dell’ammiraglio il presidio e lo sciopero continua, ma non ci sottrarremo al confronto, e confidiamo che il comando marina Miliatre di Augusta domattina ci possa dare notizie che possano tranquillizzare i lavoratori che ricordiamo, hanno salario di poche centinaia di euro mensili e quindi non in grado di sopportare ulteriori tagli che negli ultimi 4 anni hanno sommato e sottratto oltre il 75% del salario dei lavoratori. “. Il Comando Militare Autonomo in Sicilia – tirato in ballo dal sindacato – ha fatto comunque  sapere che “non rientra nelle le proprie pertinenze stabilire le quote da assegnare per i suddetti servizi e che comunque la riduzione rientra in quella più ampia dei fondi assegnati alla Forza Armata”.




Noto. La sua patente era falsa, denunciato un 27enne

Ad un occhio disattento non avrebbe sollevato dubbi. Ma la perizia dei carabinieri di Noto ha fatto si che scoprissero subito l’inganno. Quel documento che era stato loro fornito ad un controllo era palesemente falso, nonostante presentasse quasi tutte le caratteristiche di uno autentico. Peccato però che il 27enne fermato alla guida del suo ciclomotore non avesse mai conseguito la patente. Con l’accusa di falsità materiale e guida senza patente F.B., 27enne di Noto, poiché trovato alla guida del suo motociclo con una patente falsa.il giovane netino è finito denunciato.




Rosolini. Trovato il cadavere di un 40enne. Forse stroncato da overdose

Sarebbe stata un’overdose ad uccidere l’imbianchino 40enne Ippolito Sipione. A fare la tragica scoperta, ieri, alcuni residenti di contrada Mascicugno-Rizzarelli, periferia di Rosolini. Hanno segnalato ai carabinieri il corpo di un uomo senza vita. I militari, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che riscontrare il decesso e avvisare il medico legale. Accanto al cadavere i militari hanno trovato e sequestrato alcune siringhe. Saranno gli esami di laboratorio a stabilire cosa contenessero.  Sipione, conosciuto a Rosolini anche come appassionato di cavalli, era disteso per terra a pochi passi dalla sua auto, una Ford Fiesta. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe accusato il malore – forse legato al consumo di droga –  dentro l’abitacolo. In un disperato tentativo di chiedere aiuto, sarebbe uscito dalla vettura facendo appello alle ultime forze.  Ma nella zona non c’era nessuno.




Rosolini. Dal lembo sud d'Europa un deciso atto di risoluzione per i Marò italiani in India

Un arbitrato internazionale sul caso dei marò italiani detenuti in India. L’idea è partita da Rosolini alcune settimane fa,  quando dall’amministrazione comunale hanno lanciato l’iniziativa. E in poco tempo,  sono stati poco più di trenta i Comuni italiani che hanno seguito l’esempio di Rosolini. Una mobilitazione concreta a poche ore dal giudizio della Corte Suprema indiana, atteso per lunedì.
La proposta di delibera campeggia sull’homepage del sito istituzionale del piccolo comune del siracusano. “Riportiamo i nostri Marò in Italia” si legge nel box in evidenza a centro pagina, sotto la testata. Poi la foto dei due fucilieri, la notizia dell’adozione da parte del Comune di una mozione mozione di risoluzione e il link per leggere la mozione che tanto è piaciuta in Italia, al punto che già una trentina di amministrazioni locali hanno seguito l’esempio di Rosolini. Un piccolo gesto di solidarietà, fors’anche più deciso di quelli messi in campo dal Governo.
Oggetto della delibera: “Violazione delle norme di diritto internazionale da parte dell’India in merito alla privazione della libertà personale dei fucilieri di Marina del Battaglione San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Proposta di sollecitare l’interessamento del Governo italiano, dei Ministeri degli Esteri dei paesi membri UE, della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, del Dipartimento di Stato USA, e delle Nazioni Unite per il ripristino del diritto internazionale e la realizzazione di un Arbitrato internazionale per dirimere la controversia tra Italia ed India”.  L’assessore alla cultura, Salvatore Latino, ricorda che “l’attivazione dell’Arbitrato è obbligatoria,  ai sensi della Convenzione ONU sul Diritto del Mare”. Un atto di indirizzo politico che dall’estremo sud dell’Europa, Rosolini, guarda dritto al cuore dell’Ue, delle Nazioni Unite e degli Usa. Essendo un atto di carattere internazionale, è stato prodotto in doppia lingua (italiana ed inglese), anche per consentire che qualche solerte funzionario europeo si prenda la briga di dare una letta. Non manca in rete l’ironia. Sulla pagina Facebook di “Rosolini al Centro”, il commento è sarcastico: ” L’India, con l’atto deliberativo della Giunta Comunale di Rosolini, è stata messa all’angolo. Aspettate che fra poco arriva ‘Salvo de Mistura’ e vi riporta a casa”.




Priolo. Sit-in dei socialisti in piazza Quattro Canti, Signorelli: "Subito la bonifica del Vallone Monachella, inquinato dal catrame"

L’area è stata posta sotto sequestro la scorsa estate, dopo il rinvenimento di una vecchia conduttura dismessa di prodotti bituminosi, impregnata di una sostanza nera e catramosa. Sono trascorsi oltre sei mesi, ma nessuno ha provveduto a bonificare il Vallone Monachella, distante non più di 50 metri da un pozzo dell’acquedotto municipale di Priolo. E’ questa la ragione per cui questa mattina, fino alle 13, i Socialisti di Priolo, supportati dalla federazione provinciale Psi di Siracusa, protestano in piazza Quattro Canti. Un sit-in con cui i socialisti priolesi chiedono un intervento immediato e risolutivo. Hanno avviato una petizione, “da inoltrare alle autorità competenti- spiega il segretario, Ulisse Signorelli – perché si bonifichino immediatamente le condutture dismesse, il suolo ed il sottosuolo, anche a salvaguardia del vicino pozzo”. Il sit- in di oggi è stato preceduto da diverse denunce sui giornali e sui social network. “Non è, però, purtroppo accaduto nulla- conclude Signorelli- ed il liquido che fuoriesce, si ritrova ad oltre un centinaio di metri dalla tubatura, continuando nella sua marcia inquinante”.




Augusta. Restano al Palajonio i 181 migranti minori sbarcati ieri

Sono 181 i minori ospitati da ieri al Palajonio di Augusta, dopo l’ultimo sbarco, che ha condotto sulle coste della provincia di Siracusa mille 123 migranti soccorsi al largo dello Stretto di Sicilia. I migranti sono stati  condotti al porto megarese a bordo della nave San Marco, impegnata, insieme al pattugliatore Vega, in nove interventi di soccorso ad altrettanti barconi e gommoni in difficoltà, con il supporto di alcune vedette della Capitaneria di Porto. Quasi 200 minorenni, quindi, non hanno ancora trovato una struttura d’accoglienza idonea. Spetterebbe ai Servizi Sociali del Comune individuare una sistemazione per i minori non accompagnati. Problema ben noto ma, a quanto pare, di sempre più difficile soluzione, visti i numeri che caratterizzano, ormai da mesi, il fenomeno. Il problema ha anche un altro aspetto. Il Palajonio è l’unica struttura sportiva pubblica di rilievo ad Augusta e resta, evidentemente, inutilizzabile dal punto di vista sportivo. I ragazzi ospitati hanno a disposizione soltanto delle brandine in cui dormire e, naturalmente, i beni di prima necessità. Situazione che resta, comunque, ben distante dalle condizioni che dovrebbero essere assicurate ai minori non accompagnati.




Priolo. Ordine di carcerazione per un 45enne, condannato per violenza sessuale

Un anno e sei mesi da scontare per violenza sessuale. Arrestato Sebastiano Sortino, 45 anni. La polizia di Priolo Gargallo ha eseguito ieri l’ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Siracusa.




Priolo. Usava le gift-card dei clienti per fare i suoi acquisti. Denunciata e licenziata una donna

Forse non ha saputo resistere al fascino di un colpo considerato “facile”, senza considerare i risvolti della vicenda. Quelli penali e personali. Protagonista della storia è una 33enne di Lentini, dipendente dell’ipermercato del centro commerciale di contrada Spalla ora licenziata e denunciata. La donna, che lavorava negli uffici contabili, avrebbe approfittato della disponibilità di un notevole numero di “gift card”,  tessere date in omaggio contenenti un credito per acquisti all’interno dell’esercizio commerciale. Tagli differenti: 20, 50, 100 euro. Secondo quanto accertato dai carabinieri, la dipendente infedele ne avrebbe beneficiato per acquisti pari a 640 euro. Ma le gift card erano state commissionate da un’azienda esterna che doveva regalarle ai suoi dipendenti. Per non farsi scoprire, visto che era previsto un certo numero di tessere,  la donna rimpiazzava quelle da lei utilizzate con altre, identiche. Peccato che al momento dell’utilizzo risultassero prive di credito. Sul momento, si pensava ad un’avaria momentanea dei sistemi o ad una smagnetizzazione delle stesse. Invece, i carabinieri di Priolo hanno scoperto il sistema messo in piedi dalla 33nne, sorpresa durante le perquisizioni in possesso di tre schede con credito di 100 euro ciascuna, pronte all’uso. Dovrà adesso rispondere di appropriazione indebita.
A “tradire” l’impiegata poi licenziata uno dei tanti controlli incrociati nei sistemi informatici di gestione e tracciamento dei pagamenti. Da uno di questi  è emerso che un pagamento effettuato alla cassa automatica con una delle “gift-card” sottratte era stato immediatamente seguito da una strisciata di un altro tipo di tessera, in uso ai dipendenti Auchan, che consente un ulteriore sconto sul totale di spesa. E’ stato così possibile indirizzare le indagini verso l’impiegata infedele.
(foto: dal web)




Augusta. Ufficiale il taglio del 20% sul canone dei servizi di pulizia alla Marina Militari. "Lavoratori esasperati, via allo sciopero"

Lavoratori delle pulizie e sanificazione della Marina Militare di Augusta: tre giorni di sciopero, dal 10 al 12 febbraio. Li ha proclamati la Filcams Cgil  di Siracusa, con manifestazione e sit-in dei lavoratori presso la base Terravecchia di Augusta.
Lo sciopero è stato indetto dopo l’ufficializzazione di un ulteriore taglio del 20% sul canone dei servizi da parte del Ministero della Difesa. Taglio che – secondo il sindacato – avrebbe effetti devastanti sul salario dei lavoratori, stante l’impossibilità di poter attingere ai contratti di solidarietà già utilizzati al massimo consentito (50%). “I lavoratori sono esasperati”, spiega il segretario Filcams, Stefano Gugliotta. “Oggi i loro stipendi sono di poche centinaia di euro al mese. Un ulteriore taglio del 20% significherebbe non guadagnare neanche i soldi per pagare la benzina per recarsi giornalmente al lavoro. La misura è ormai colma e quando la disperazione prende il sopravvento sulla ragione, gli effetti sono imprevedibili e perciò abbiamo lanciato un preventivo allarme anche al Prefetto di Siracusa”.




Priolo. Un arresto per due: avrebbero asportato materiale ferroso per cento euro da un vivaio

Arrestati in flagranza di reato Paolo Giuca (37 anni) e Ivan Guzzardi (18). Sono stati sorpresi dai carabinieri mentre, all’interno di un vivaio, pare stessero asportando materiale ferroso. Circa 250 kg sarebbero stati già caricati su un piccolo furgone, risultato privo di copertura assicurativa e condotto dal 37enne (che non ha mai conseguito la patente).  Gli accertamenti dei militari hanno anche permesso di ritenere gli stessi soggetti responsabili del furto perpetrato nottetempo all’interno del vivaio di una cisterna in acciaio, di circa mille litri, e di altro materiale ferroso. I due arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati posti ai domiciliari.