Noto. Acquista un telefonino sul web ma non lo riceve, denunciato il truffatore di Busto Arsizio

La truffa corre sul web. I poliziotti di Noto hanno denunciato in stato di libertà un 27enne di Busto Arsizio (Va), per il reato di truffa online. Un netino di 50 anni aveva deciso di acquistare  un telefono cellulare da un sito internet. Conveniente il prezzo, da vero affare. Pagato il tutto tramite posta pay, non ha però ricevuto l’oggetto acquistato.  Le indagini svolte dagli agenti hanno permesso di rintracciare il truffatore. Fondamentali i dati dei pagamenti e il sito utilizzato per la vendita. Il 27enne è risultato peraltro già segnalato da altri uffici di polizia per lo stesso reato.




Canicattini festeggia Laura Navanteri, protagonista a SanRemo Doc

Il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, ha incontrato la giovanissima Laura Navanteri, 15 anni, reduce dalla partecipazione a SanRemo Doc,  una delle manifestazioni parallele alla grande kermesse del Festival della canzone italiana, trasmessa su Ab Channel.
Dal Palafiori della città ligure, Laura Navanteri ha proposto il suo inedito “Fiamma nella notte”, del quale ha scritto il testo assieme a Francesco Ferro che è anche l’autore delle musiche con Alfio Leocata e Salvatore Finocchiaro.
Studentessa del 2° anno del liceo Scientifico di Canicattini, Laura non nasconde la sua gioia.  “E’ stata un’esperienza bellissima che mi ha messo in contatto con un mondo che per me sembrava irraggiungibile. Una vetrina ed un palcoscenico straordinario dal quale partire per migliorare e fare crescere questa mia passione. L’avventura nel mondo della musica inizia adesso, anche se sono consapevole che ho degli obblighi al quale assolvere, ad iniziare dagli studi e dalla scuola”.




Pachino. Allarme bomba al Comune. Sgomberato, intervengono gli artificieri

Il gesto di un mitomane, una vendetta o forse uno scherzo di carnevale di pessimo gusto. La polizia sta vagliando tutte le possibilità dopo l’allarme bomba al Comune di Pachino. Alle 10.30 telefonate anonime al 113 e ad alcuni uffici comunali, pare la Protezione Civile, annunciavano con tono chiaramente minaccioso la presenza di un ordigno, occultato all’interno del palazzo centrale del Comune, in via XXV Luglio.
La polizia ha subito cinturato  tutta la zona e fatto deviare il corteo di carnevale che doveva passare nei pressi. D’accordo con il sindaco, Bonaiuto, è stato fatto sgomberare l’edificio. Sono, nel frattempo, arrivati a Pachino gli artificieri che hanno passato al setaccio ogni angolo del Municipio. I controlli avrebbero avuto esito negativo.




Melilli. Terremoto sugli Iblei, magnitudo 3.7. Niente danni

La terra ha tremato alle 10.37, una scossa di pochi secondi avvertita dalla popolazione. Il terremoto ha avuto magnitudo 3.7 con epicentro nella zona dei Monti Iblei, nei pressi del piccolo Comune siracusano.  Non sono segnalati danni a cose o persone.




Priolo. Il giorno dopo l'incidente industriale, "ringraziamo la buona stella". Il sindaco alza la voce: sicurezza

Il giorno dopo l’incidente nell’impianto 500 dell’Isab Sud, a Priolo ci si sveglia con lo sguardo rivolto alla zona industriale. La paura di vedere del fumo, nelle orecchie ancora il forte boato di ieri sera con i vetri delle finestre che tremano e i momenti di panico. “Dobbiamo ringraziare la buona stella, il nostro Santo protettore, l’Angelo Custode”, ripete il sindaco Antonello Rizza. Dopo la serata trascorsa per larga parte all’interno dell’impianto, per verificare di persona cosa fosse successo, il primo cittadino è nel suo ufficio. “Non nascondo che la tensione è stata alta. Quell’impianto è uno dei più pericolosi della raffineria. Vi si lavorano idrogeno e benzina, una miscela esplosiva. Se l’incidente fosse avvenuto qualche ora prima staremmo parlando di ben altri scenari drammatici”, racconta. Fino a poco prima l’impianto brulicava di operai, quelli impegnati nei turni mattutini. Poteva davvero succedere di tutto. “Per questo dico che non basta che a proteggerci sia solo la buona stella. Dobbiamo affrontare seriamente il tema della sicurezza nella zona industriale”. Sabato è stato convocato d’urgenza il Consiglio Comunale. Seduta aperta “per non abbassare la guardia su questa articolata questione. Parlare di sicurezza vuol dire capire cosa si spende per le manutenzioni, quale la qualità degli impianti e delle aziende che si occupano degli interventi e molto altro ancora”, spiega ancora il sindaco di Priolo.
Inevitabile, allora, tornare ad invocare le bonifiche e quegli accordi stipulati ma sin qui non osservati. “Le bonifiche vanno fatte. E’ una questione etica ed economica. Dobbiamo iniziare a far pace con il territorio e con i cittadini. La zona industriale non è più vista come la mamma che da lavoro, per i priolesi è diventata matrigna”. Perchè se prima l’industria dava ricchezza e lavoro oggi lascia solo briciole. “E quel pò di lavoro che c’è viene dato ad aziende che non sono del territorio. E queste ditte, spesso del nord, performano male o lasciano buchi a cui deve riparare chi rimane. E’ il caso di smetterla. Siamo stanchi. Abbiamo dato il massimo, abbiamo pagato in disagi e vite umane e raccogliamo solo cocci. Così non va”. Lo ha spiegato anche ai russi di Lukoil, che hanno acquistato Isab e subentrano ad Erg nella proprietà. “Sono realista. So che la raffineria è un impianto complesso. So che gli incidenti sono fisiologici. So che l’impianto non può essere a impatto zero. Però oggi ci sono le condizioni per investire e rilanciare. Se Lukoil ha voglia di farlo, noi siamo pronti a realizzare le condizioni necessarie. A patto che siano iniziative ecosostenibili e realizzate attraverso aziende e operai del nostro territorio”, specifica Antonello Rizza. “Anche i russi devono capire che qui non siamo con l’anello al naso. Non è vero che quelli che vengono da fuori sono più bravi. Abbiamo imprese che lavorano in tutto il mondo e realizzano impianti grandiosi. Ripeto, sono pronto a fare la mia parte per sbloccare in pochi mesi tutto quello che c’è da sbloccare. A loro chiedo – dice garbato, ma deciso – di far sapere se vogliono davvero investire”.




Noto. Una 40enne agente immobiliare denunciata per truffa

Un’agente immobiliare di Noto denunciata per truffa. La donna, 40 anni, aveva offerto la sua consulenza professionale per “stimolare” la vendita di un immobile. Le parti avevano sottoscritto un contratto preliminare di vendita e l’acquirente aveva anche versato un consistente anticipo: 10 mila euro. Ma si è poi si scoperto  che l’immobile in questione presentava gravi carenze igienico-sanitarie tali da comprometterne l’abitabilità, oltre a gravi difformità alla normativa urbanistica ed edilizia.




Avola. Violenta rissa, arrestati in quattro. A menare le mani anche una donna

Una violenza gratuita. Calci, pugni ma anche colpi scagliati con diversi oggetti. Botte da orbi, con la partecipazione di una donna di 40 anni. In quattro sono stati arrestati ad Avola per rissa aggravata. Si tratta di Paolo e Francesco Giummo, Luciano Langella e Marisa Barone. Succede tutto in pochi minuti in piazza Corridoni. I poliziotti sono riusciti ad identificare in poco tempo i partecipanti alla violenta scazzottata e a rinvenire degli oggetti utilizzati durante le violenze.




Priolo. Atti persecutori verso la ex, arrestato 41enne

Non si sarebbe curato più di tanto del divieto di avvicinarsi all’ex fidanzata impostogli dal giudice. Anzi, nell’ultimo periodo in diverse occasioni avrebbe posto in essere atti classificabili come persecutori nei confronti della donna con cui aveva avuto una relazione sentimentali conclusa, per lui, con una denuncia. Dopo la nuova segnalazione, i Carabinieri di Priolo hanno arrestato Giovanni Gagliolo, 41 anni. Diversi sarebbero gli episodi documentati dai militari nei quali  l’uomo si sarebbe appostato sotto casa della donna o presso il luogo di lavoro, ingenerando nella stessa un forte senso di disagio e soggezione. E’ stato posto ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.




Siracusa. Sequestrato dalla magistratura l'impianto dove è avvenuto l'incendio all'Isab Sud.Probabile causa un compressore guasto

E’ stata riattivata da pochi minuti la circolazione veicolare lungo l’ex strada statale 114, interdetta al traffico dai vigili urbani di Siracusa subito dopo la violenta esplosione all’interno dell’impianto 500 di Isab Sud dove si lavorano idrogeno e benzina. L’incendio, che si sarebbe sviluppato da un compressore, è stato circoscritto nel giro di mezz’ora ed è stato limitato alla sola fase gassosa di idrogeno  prodotto che, combusto, non genererebbe sostanze inquinanti nell’atmosfera. Attorno le 20 le fiamme sono state del tutto spente. L’impianto è stato posto sotto sequestro dalla magistratura. Fortunatamente nessun ferito.
Vigili del Fuoco impegnati sul posto con tre squadre, insieme al funzionario tecnico. L’allarme era scattato poco dopo le 18. I mezzi dei pompieri sono partiti dalla sede centrale di via Von Platen e da Augusta, dopo le numerose segnalazioni da parte di  cittadini preoccupati dal forte boato avvertito e dalle alte fiamme.  I tecnici dell’impianto avrebbero subito fornito rassicurazioni sulla salute del personale. L’impegno si è, quindi, interamente concentrato sulle operazioni di spegnimento dell’incendio scoppiato all’interno dell’impianto di raffinazione di benzina. Fermati i processi di produzione e mandato in torcia il prodotto residuo, le squadre antincendio restano sul posto sino al totale abbassamento della pressione interna degli impianti. Tanta paura a Priolo, ma anche nella parte alta di Siracusa e a Belvedere,  dove si è temuta in un primo momento persino una scossa di terremoto. Immediate le telefonate al centralino di vigili del fuoco e della polizia.  Da un primo controllo non risulta che siano state liberate nell’aria sostanze tossiche. Sul posto si è recato anche il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, per verificare la situazione. Sabato dovrebbe essere convocata una seduta di Consiglio Comunale urgente per discutere dello scoppio e della sicurezza nell’intera zona industriale




Siracusa. Incidente nella zona industriale. Forte boato e denso fumo. Paura a Priolo

Un forte boato è stato nitidamente avvertito nella zona industriale, pare nell’impianto 500 presso Isab sud. Tanta paura a Priolo dove si è temuto in un primo momento persino una scossa di terremoto. Immediate le telefonate al centralino di vigili del fuoco e della polizia. Da Siracusa visibile una vistosa fiamma da una candela e una densa colonna di fumo. L’incendio è stato circoscritto attorno le 18.30, ovvero trenta minuti dopo l’esplosione avvertita nitidamente anche nella zona alta di Siracusa. L’intervento è comunque ancora in corso. Da un primo controllo non risulta che siano state liberate nell’aria sostanze tossiche. Sul posto si è recato anche il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, per verificare la situazione.