Pachino. Droga in un sacchetto di plastica, denunciato diciassettenne

Un sacchetto di plastica con 11 dosi di marijuana per un peso complessivo di dieci grammi. Lo nascondeva un giovane di 17 anni, di Pachino. A scoprirlo sono stati gli agenti del commissariato del comune della zona sud della provincia di Siracusa nell’ambito di un servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di droga. Il diciassettenne è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
 
 
 




Incidente mortale sulla Pachino-Rosolini, perde la vita un diciannovenne

Un impatto violento, pare contro un autoarticolato mentre, alla guida del suo Fiorino, rientrava dal lavoro. Non c’è stato nulla da fare per Davide Gennaro, 19 anni, vittima di un incidente stradale oggi pomeriggio sulla Pachino- Rosolini, ancora una volta scenario di una tragedia. Sarebbe accaduto poco dopo le 15. Sul posto, i carabinieri di Noto, impegnati adesso nella ricostruzione dell’esatta dinamica dell’incidente, i vigili del fuoco e un’ambulanza del 118. Tra le ipotesi al vaglio, quella secondo cui il giovane avrebbe imboccato una curva, al termine della quale si sarebbe trovato di fronte il mezzo pesante. Fatale lo scontro. Gennaro sarebbe morto sul colpo.




Avola. Botte da orbi tra vicini di casa, 12 denunciati

Da tempo avrebbero alimentato un astio sempre più forte gli uni nei confronti degli altri. Antichi dissapori legati a difficili rapporti di vicinato alla base di una rivalità tra due gruppi di persone. Continue liti, insulti, piccole ripicche. Il culmine, lo scorso 15 febbraio, quando alcune persone hanno iniziato, ancora una volta, a litigare. Pian piano se ne sarebbero aggiunte altre,  12 in tutto. Prima le parole, poi le  botte. Una maxi rissa in via Michele Calvo Salonia. Una volta ricostruito l’accaduto, gli agenti del commissariato di Avola hanno denunciato tutti i partecipanti alla violenta lite




Lentini. Nascondeva una bomba a mano da guerra, arrestato un allevatore

I Carabinieri vogliono adesso capire a cosa poteva servire quella bomba a mano. La custodiva, nascosta all’interno di una busta ermetica occultata in un pozzetto idrico del suo terreno, un allevatore 52enne di Carlentini, pregiudicato. Insieme alla “Mk2” di fabbricazione statunitense (un ordigno da guerra, ndr) c’erano 41 cartucce calibro 12 da caccia. Un munizionamento che ha sollevato più di un sospetto. A rinvenire e sequestrare l’arma e le cartucce sono stati i carabinieri di Augusta, dopo una mirata perquisizione domiciliare lungo il fondo agricolo di contrada Bulgarana, in territorio di Lentini.
La bomba a mano è stata fatta brillare dagli artificieri del comando di Siracusa. Sequestrate le munizioni. Arresti domiciliari per il 52enne accusato di detenzione illegale di munizionamento e di un’arma da guerra.




Augusta. Continue minacce e pretese di denaro, trentottenne in manette

Avrebbe preso di mira un cittadino straniero sottoponendolo a continui soprusi e richieste di denaro. Un comportamento che un uomo di 37 anni, pregiudicato di Augusta avrebbe mantenuto nel tempo, facendone addirittura un’abitudine, tanto da rendere difficile la vita alla sua vittima, che ad un certo punto non ha più resistito. L’uomo si è rivolto ai carabinieri, chiedendone l’intervento. Gli uomini guidati dal tenente Federico Lombardi hanno avviato le indagini del caso, ricorrendo anche ad appostamenti. Ne hanno seguito gli spostamenti e, nella tarda serata di ieri, intorno alle 23, lo hanno sorpreso proprio nel momento in cui si faceva consegnare, ancora una volta, del denaro, 100 euro, ottenuti dietro esplicite minacce. L’uomo è stato arrestato per estorsione e accompagnato nella casa circondariale di Cavadonna, a Siracusa.




L'omaggio di Cairoli al motociclista deceduto dopo due giorni di agonia. Oggi e domani Noto piange le sue due vittime

“Oltre che mio conterraneo aveva la mia stessa passione per le moto. Se ne è andato facendo quello che più amava! Ciao Adriano. Ride in peace buddy! We gonna miss you :-(“. Sono le parole con cui il pluricampione iridato di motocross Tony Cairoli ha salutato Adriano Raeli. Un post con tanto di foto dello sfortunato centauro di Noto morto due giorni fa dopo un’agonia di 48 ore pubblicato sul profilo Instagram e Twitter di Cairoli. Si era incrociato poco più di due settimane fa con il giovane Adriano, quando il campione ha dato spettacolo a Noto.
Domenica scorsa il dramma.  Raeli, 26 anni, stava “provando” nel crossodromo netino in sella alla sua Honda Cbr 450, in preparazione di una nuova tappa di campionato regionale. Un salto fatto mille volte, la moto che però parte di traverso e la botta terribile in testa. Non ha più ripreso conoscenza. Domani pomeriggio alle 15, in Cattedrale, i funerali.
Oggi, invece, è in programma l’ultimo saluto a Giuseppe Guarino, centauro 32enne anche lui di Noto morto deceduto domenica pomeriggio dopo uno spaventoso impatto contro una Scenic lungo la Ss 155, nei pressi di contrada Portelli. Erano stati inizialmente fissati per martedì scorso, poi rinviati per consentire l’autopsia richiesta dell’autorità giudiziara.  Toccante lal storia di Guarino, che aveva deciso di vendere la sua moto – quella con cui ha avuto l’incidente era di un amico – perchè troppo rischioso per lui, diventato papà da poco. E la figlioletta di due anni, insieme alla giovane moglie, accompagneranno il feretro in quest’ultimo, difficile viaggio.




Augusta. Morti per annegamento i due migranti giunti cadavere al porto

Rimangono senza un nome i due migranti arrivati cadavere ad Augusta. Erano su un barcone a sud est di Lampedusa soccorso da un cargo greco. Il mercantile ha trasbordato i circa cento disperati a bordo e segnalato la presenza di due corpi senza vita, accompagnati sulla banchina del molo megarese da una motovedetta della Capitaneria di Porto (foto). L’ispezione cadaveric, disposta dalla Procura, non ha fornito grandi elementi. I due sfortunati erano presumibilmente tunisini di età compresa tra i 23 e i 28 anni. Causa del decesso: annegamento.  Avviati contatti con la Tunisia per scoprire l’identità dei due migranti deceduti durante il tentativo di traversata. Il paese africano dovrebbe poi provvedere al rimpatrio delle salme.




Augusta. Il Palajonio diventa la casa dei migranti minorenni. E l'emergenza blocca sport e servizi per anziani

Era il tempio del calcio a 5 siciliano ma con l’esplosione dell’emergenza migranti è diventato una struttura di emergenza per garantire prima accoglienza. Un tetto sulla testa, una brandina e servizi ridotti all’osso. Il palajonio è la casa dei minori non accompagnati che arrivano in Sicilia soccorsi dalle navi della Marina Militare. Gli ultimi 75 sono stati portati qui ieri. Adesso sono in tutto 121 a “vivere” lì, notte e giorno. Tra loro 5 ragazze. Dovevano andare a Noto, in un’altra struttura. Sono state rispedite indietro. I minori non accompagnati finiscono, infatti, a carico dei servizi sociali comunali e solo in parte le spese sono rimborsate dal ministero. Augusta, insomma, deve provvedere da sola.
Una situazione limite per il Palajonio,  una struttura che non è certo attrezzata per servizi di questo tipo. Si fa come si può. Lo spogliatoio è diventato una sorta di infermeria. Le brandine vengono piazzate sul tappeto di gioco, che inizia a riportare i primi danni. E la convivenza non è semplice. I gruppi, di differente etnie, si portano dietro le contrapposizioni dei loro territori. La sera poi fa freddo, e nonostante la generosità di Augusta (volontari donano vestiti) mancano coperte. Nei giorni scorsi i giovani migranti hanno anche dato vita ad un breve sciopero della fame per avere un servizio di connessione wi-fi e telefonia all’interno del Palajonio. E sono stati accontentati.
La protezione civile di Augusta si impegna come meglio non può. Ma una struttura sportiva come quella non può diventare centro di accoglienza per i minori per così tanto tempo. Anche perchè così sono stati bloccati i servizi sportivi per i più piccoli (scuole calcio) e alcune attività per anziani che al Palajonio venivano regolarmente svolte. Solo le partite di calcio a 5 vengono ancora disputate. Con i migranti che vanno in tribuna e magari tifano. E tirano due calci al pallone.
“Si ma io mi vergogno per questa situazione”, spiega Giovanni Santanello. Autore del miracolo Augusta calcio a 5 in serie A è oggi il gestore dell’impianto sportivo. “Siamo gente generosa e ci muoviamo per assisterli come meglio si può. Ma il Palajonio non può ospitare tutte queste persone e per così tanto tempo. Da qui sono passati già in 500 nell’indifferenza di tanti. In più questi giovani non fanno molto per aiutare a tenere tutto pulito e in ordine…”, lamenta Santanello.  Che poi racconta anche la commovente storia di due fratelli. Si erano persi mentre attraversavano in camion il deserto prima di tentare la traversata in mare. Dopo oltre un mese e mezzo si sono ritrovati al Palajonio. Un abbraccio che ha commosso tutti.




Floridia. Guerra tra farmacie "dirimpettaie", Zito (M5S): "Ombre sulla condotta dell'Asp"

Un caso unico in Italia, ma anche un paradosso che approda all’Ars e che ripropone una contrapposizione  tra il deputato regionale, Stefano Zito e l’Asp di Siracusa. Floridia al  centro dell’attenzione del “Movimento 5 Stelle”  per una singolarità che avrebbe, però, dei risvolti seri per i protagonisti di una vicenda di burocrazia, a volte tortuosa, e di diritti che ciascuna delle parti in causa rivendica. Il caso è quello di due farmacie. La prima ha lavorato in gestione provvisoria dal 2003, la seconda sarebbe stata autorizzata dopo il concorso pubblico per l’individuazione del gestore definitivo. Una nuova sede che apre, una vecchia sede che chiude. Il problema consisterebbe nelle modalità di questa operazione. Zito  nutre forti dubbi ed ha presentato per questo un’interrogazione al presidente della Regione, Rosario Crocetta e all’assessore alla Salute, Lucia Borsellino. “Il paradosso- spiega Zito- nasce quando l’Asp di Siracusa, lo scorso 30 luglio, rilascia l’autorizzazione per l’apertura della nuova farmacia, a pochi metri dalla vecchia,  al gestore definitivo, senza accertare il previo pagamento dell’indennità dovuta per legge al gestore provvisorio”. Indice puntato, quindi, contro l’Asp, che avrebbe dato il “via libera”, secondo il parlamentare dell’Ars, all’apertura di una nuova sede, senza che fosse ancora stata chiusa la partita con la precedente. La vicenda sarebbe anche oggetto di un ricorso al Tar di Catania, presentato dal vecchio gestore per ottenere la riapertura dell’esercizio. In attesa dell’esito, Zito chiede l’intervento del governo regionale, affinché accerti “la condotta dell’azienda sanitaria provinciale di Siracusa, prendendo seri provvedimenti nei confronti dei vertici dell’Asp qualore l’azienda venga condannata a risarcire il gestore provvisorio”.




Noto. Ruba un'auto e "prova" due colpi in trasferta a Pachino

Furto e rapina. Duplice accusa per Domenico Tedeschi, 34enne di Noto già noto alle forze dell’ordine. E’ stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della città barocca. Nella serata di ieri avrebbe prima rubato una Fiat Punto parcheggiata in via Napoli, a Noto. Poi, a bordo di quell’auto, si è diretto a Pachino dove prima avrebbe tentato di rapinare, senza riuscirvi, il distributore Erg di contrada Zacchitta per poi accaparrare 160 euro da una delle casse del supermercato Conad di contrada Vignale. Grazie all’immediata denuncia effettuata dal proprietario della Punto è stato possibile ricostruire  i reati commessi dall’uomo che, grazie alle ricerche congiunte della Stazione di Rosolini e dell’Aliquota Radiomobile, è stato tratto in arresto dopo poche ore.  Tedeschi è stato posto ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.