Floridia. Operazione Botti di Capodanno, sequestrati nove chili di marijuana. Arrestato trentunenne

Ulteriori sviluppi nell’ambito dell’operazione “Botti di Capodanno” condotta dai Carabinieri di Siracusa a Floridia, con 6 fermi e due arresti per droga, sventando anche un omicidio, quello di Antonino Correnti, programmato per la note di San Silvestro. I militari dell’Arma hanno sequestrato nove chili di marijuana ad Antonino Pappalardo, 31 anni, floridiano con precedenti specifici. La droga era pressata e occultata in cinque secchi di vernice, un bilancino di precisione e 670 euro in contanti, presunto provento dello spaccio. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.  I Carabinieri ritengono che Pappalardo fosse persona “satellite” al gruppo colpito dai provvedimenti restrittivi di ieri, inserito nella rete dello smercio di sostanze stupefacente anche con finalità di semplice supporto logistico, adibendo la sua proprietà a deposito della droga. Sempre nel corso delle perquisizioni effettuate, sono stati rinvenuti altri 50 grammi di marijuana a casa di Dylan Privitera,  arrestato ieri. In casa di Giuseppe Frasca, come anticipato ieri, è stata rinvenuta la Beretta calibro 22, con matricola abrasa e otto colpi nel serbatoio che sarebbe stata utilizzata per uccidere Correnti. L’arma è sottoposta adesso alle verifiche balistiche del caso, per chiarire se abbia sparato in precedenti occasioni. Il giovane avrebbe anche detenuto una bomba a mano SRCM mod. 35 ed una granata, entrambe di tipo militare ed inerti poiché prive del contenuto esplodente, nonché due bilancini di precisione.

 




Noto. Minaccia gli agenti per sottrarsi ad un controllo, denunciato un uomo di 49 anni

A suo dire la polizia lo avrebbe molestato frequentemente per i numerosi controlli a cui lo avrebbero sottoposto nel tempo. Così, ieri, quando gli agenti lo hanno raggiunto per effettuare alcune verifiche sul suo conto, avrebbe oltraggiato e minacciato i poliziotti. Adesso, proprio per questo, pende a suo carico una denuncia per oltraggio e minacce a pubblico ufficiale. Protagonista dell’episodio è un netino di 49 anni. L’uomo, pregiudicato, è già sottoposto agli arresti domiciliari per altro tipo di reati precedentemente commessi.




Priolo. Niente assicurazione, revisione e patente. Denunciato trentasettenne siracusano

Nessuna copertura assicurativa nella sua auto e nemmeno patente di guida. Denunciato per questo, a Priolo, un uomo di 37 anni, siracusano, fermato dalla Polizia del locale commissariato, è stato denunciato. Il veicolo, oltre a non essere assicurato, era anche privo del necessario certificato di revisione.

 




Lentini. Il caso del cane legato da mesi ad una catena, denuncia per il proprietario. L'animale affidato ad un canile

Si è conclusa con una denuncia la vicenda, segnalata nei giorni scorsi dal Partito Animalista Europeo, relativa alle presunte cattive condizioni in cui da mesi sarebbe stato costretto a vivere un cane, costantemente legato con una catena al balcone dell’appartamento dei suo padrone, in via della Redenzione, a Lentini. Gli agenti del locale commissariato hanno denunciato il proprietario, un uomo di 60 anni, per maltrattamento di animali. Non sarebbero bastate all’uomo le continue sollecitazioni di poliziotti,  vigili urbani, nè i richiami di carabinieri e del veterinario dell’Asp. Il cane, dopo poco tempo, sarebbe sempre e comunque tornato alla catena. Una situazione insopportabile per molti vicini di casa, da cui sono partite parecchie segnalazioni. Nei giorni qualcuno ha deciso di coinvolgere il partito animalisti, che con una nota dura, chiedevano un intervento immediato delle autorità competenti per sequestrare il cane “come prevede la legge in casi come questi”.  L’animale, secondo quanto aveva spiegato il partito animalista in una nota,  non avrebbe ricevuto alcuna cura, nemmeno dal punto di vista igienico e anche all’interno dell’appartamento sarebbero state riscontrate condizioni tutt’altro che ottimali. Il proprietario, in un primo momento, avrebbe assecondato le richieste del veterinario per migliorare le condizioni di vita dell’animale. Subito dopo, però, tutto sarebbe tornato come prima. I legali del partito avrebbero preannunciato l’intenzione di rivolgersi alla Procura della Repubblica se nessuno fosse intervenuto in maniera risolutiva in tempi brevi. Secondo fonti del commissariato di Lentini, la relazione del veterinario non avrebbe parlato di cattive condizioni di salute per l’animale. Il perdurare del comportamento del proprietario, però, avrebbe spinto la polizia, di concerto con i vigili urbani e l’Asp a sequestrare il cane, affidandolo ad una struttura che si occupa della cura di animali.

 




Avola. Violento incendio distrugge un capannone

Ci sono volute oltre due ore di lavoro per riuscire a domare l’incendio che è divampato all’interno di un’azienda per il trattamento di prodotti ortofrutticoli, in via Siracusa, ad Avola. La squadra dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Noto, accorsa poco dopo la mezzanotte, ha faticato non poco per avere ragione delle fiamme. E’ stato necessario l’intervento di un’autobotte di rincalzo inviata dalla sede centrale di Siracusa. Il rogo sarebbe scaturito da alcuni macchinari ed ha coinvolto metà dell’intero fabbricato che occupa un’area di circa mille metri quadrati, distruggendo e danneggiando apparecchiature e materiale. Compromessa parte della struttura, con una parte della copertura crollata durante le operazioni di spegnimento. Ancora in via di accertamento le cause dell’evento, forse riconducibili a un guasto meccanico o elettrico.

(foto: generico)




Avola. Droga e furto di energia elettrica. Doppia accusa e domiciliari

In casa 5 grammi di hashish già suddiviso in 6 dosi, pronte ad essere vendute, un bilancino di precisione ed un coltello che molto probabilmente sarebbe servito per tagliare la droga. Marcello Lo Giudice, 46 anni, di Avola è stato arrestato ieri dagli agenti del locale commissariato che, oltre alla detenzione dello stupefacente, avrebbero scoperto che l’uomo si era allacciato abusivamente alla rete elettrica, per usufruirne senza pagare un euro. Al presunto pusher sono stati concessi i domiciliari.

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Avola. Tre bottiglie di vino, un poliziotto, tre ladri e un inseguimento…

Tre bottiglie di vino pregiato tornano utili sotto le feste. Soprattutto se le si deve magari piazzare “sottobanco”. Forse è questo il motivo per cui tre uomini avevano pensato di rubarle in un ristorante di Noto. Il terzetto asportava le bottiglie con destrezza per poi far perdere le loro tracce. Almeno nelle intenzioni. Perchè in realtà i tre si sono ritrovati alle calcagna un poliziotto fuori servizio che però, ironia della sorte, si trovava proprio in quel ristorante. L’agente ha anche avvisato i colleghi della sala operativa, prontamente accorsi. Alla fine, denunciato per furto un 28enne. Si cercano ora i due complici.




Pachino. La Polizia a scuola ma per incontrare gli studenti del Calleri

La polizia a scuola. Ma niente controlli. Il Professionale “Calleri” di Pachino ha organizzato questa mattina una giornata di incontro con  i rappresentanti dell’ordine pubblico. E’ un nuovo passaggio nel progetto di legalità  avviato in collaborazione con l’Istituto Scolastico. Nei giorni scorsi erano stati effettuati a scuola dei controlli antidroga. Oggi il Dirigente del Commissariato, Paolo Arena, ha informato  gli studenti circa il tipo di attività svolta e le conseguenze cui si sottopongono quanti fanno uso di droghe. “Siate stupefacenti, senza farne uso”, il titolo dell’incontro. Si è molto discusso sulle responsabilità penali e/o amministrative a carico di chi viene trovato a fare uso di droghe.
Inoltre sono stati mostrati ai ragazzi, dal personale di Polizia Scientifica, due filmati, il primo sull’operazione di Polizia “Topi in Trappola”, che il 13 novembre 2012 ha consentito l’arresto di sei criminali locali imputati di detenzione, spaccio di stupefacenti ed estorsione; il secondo, uno spezzone di un film che ha insegnato ad intere generazioni a cambiare, ad andare controcorrente, a vivere la loro vita da protagonisti e non da marionette ovvero l’Attimo Fuggente.




Buscemi. Un laboratorio analisi attivo dal 13 gennaio

Stop, per i residenti di Buscemi, ai disagi legati alla mancanza di un laboratorio analisi pubblico. Fino ad oggi, chi ha la necessità di sottoporsi a dei prelievi, deve necessariamente raggiungere Palazzolo, ma dal 13 gennaio prossimo non sarà più così. L’Asp ha deciso di attivare il servizio anche nel piccolo comune montano. Così il commissario straordinario, Mario Zappia ed il direttore sanitario, Anselmo Madeddu intendono incrementare i servizi sanitari territoriali della provincia. Il centro prelievi sarà attivo ogni giorno feriale dalle 8 alle 9,30. In questo modo si asseconda anche una richiesta del sindaco di Buscemi, Carbè, che in più occasioni aveva evidenziato i disagi per i cittadini di Buscemi nel caso in cui debbano effettuare degli accertamenti. “Ho dato immediate disposizioni agli uffici di riferimento affinché predisponessero ogni adempimento utile ad eliminare un disagio che viene vissuto particolarmente dalle persone anziane e da quanti non hanno la possibilità di raggiungere Palazzolo con mezzo proprio – dichiara Mario Zappia -. L’’istituzione del punto prelievi a Buscemi, al quale ha prontamente lavorato il direttore del Distretto di Siracusa Antonino Micale, rappresenta un ulteriore tassello di un processo di miglioramento, pur nelle ben note ristrettezze economiche, che questa Direzione sta portando avanti in tutti i comuni della provincia di Siracusa ed in particolare in quelle zone dove necessita un incremento di servizi. Voglio ringraziare gli operatori sanitari che hanno manifestato la propria disponibilità ed hanno permesso l’apertura di questo punto prelievi per i cittadini di Buscemi”. Il centro prelievi sarà istituito nel Presidio sanitario di Buscemi in via Don Luigi Sturzo.




Pachino. Tafferugli durante la partita Pachino-Palazzolo, denunciati 5 giovani

Tafferugli domenica pomeriggio in occasione dell’incontro calcistico tra Pachino e Palazzolo. Un episodio di violenza sul quale gli agenti del locale commissariato hanno subito avviato delle indagini che hanno condotto, ieri, alla denuncia di 5 giovani tra i 22 e i 36 anni, tutti residenti a Pachino, tre di loro già noti alle forze dell’ordine. Resta “calda” la situazione nel comune della zona sud della provincia, dove di recente si è registrata una recrudescenza della microcriminalità, tanto che la polizia, in diverse occasioni, ha avviato servizi straordinari di controllo del territorio.