Siracusa. "Run for Concetto", staffetta di solidarietà per raccogliere fondi per operarlo negli Usa

Mancano pochi giorni, poco più di una settimana alla partenza di Concetto Vasques  per gli Stati Uniti, dove sarà sottoposto ad un delicato intervento chirurgico che rappresenta, per lui, una concreta speranza di una vita migliore.  La sua storia è ormai ben nota in provincia di Siracusa e la madre, Carmela Calafiore, adesso ha una certezza: la sua famiglia non è sola. La gara di solidarietà partita  per reperire il denaro necessario per l’operazione sta dando i suoi frutti. Il Comune di Solarino, dove la famiglia vive, le amministrazioni comunali di Siracusa e Floridia, le associazioni, i semplici cittadini si sono dati da fare, ciascuno con le proprie idee, le proprie competenze, le proprie possibilità economiche. Concetto, affetto da una rara malattia neurologica degenerativa, la sindrome di Arnold Chiari, partirà il 19 febbraio per essere operato al Long Island Jewish Hospital. Il costo dell’intervento ammonta a quasi 137 mila dollari. Le donazioni hanno consentito alla famiglia di raccogliere 123 mila 627 euro. Questo significa che l’operazione può essere pagata. Serve, però, ancora denaro, quello necessario per la degenza, per la permanenza dei familiari al “The Ronald Mc Donald House”. Poi ci sono i farmaci, il collare che Concetto dovrà indossare dopo l’intervento, tutto quello che servirà per almeno un mese, salvo complicazioni. Per sabato prossimo è stata organizzata un’intera giornata dedicata a Concetto. Un modo per festeggiare la sua partenza e per raccogliere ancora fondi. Si partirà, alle 8 del mattino, dal Tempio di Apollo di Siracusa,  con la “Staffetta della Solidarietà Torcia Olimpica Italia 1960” di Syraform e Ortigia Marcia. La fiaccola olimpica, la stessa che fu consegnata a Concetto Lo Bello, tornerà a correre per le strade della provincia. Attraverso due passaggi, a Belvedere e Floridia, arriverà a Solarino. L’accademia di Belle Arti “Gagliardi” di Siracusa sarà protagonista di un’estemporanea di pittura. Ci saranno momenti di gioco in piazza: giochi antichi, maquillage carnascialesco, l’immancabile Peppa Pig, il concorso fotografico “La solidarietà nell’epoca delle donne”a cura della consulta femminile di Solarino. Nel pomeriggio, Gimkana con le biciclette, torneo federale di Burraco e, in chiusura, alle 20, sfilata e raduno di moto in piazza. Forti le emozioni che Carmela Calafiore, la madre di Concetto, racconta a SiracusaOggi. “Ci siamo resi conto che solidarietà non è soltanto una parola – commenta Carmela – Noi la stiamo vivendo sulla nostra pelle, stiamo sentendo la vicinanza di tante persone e troviamo in questa sensazione il coraggio di affrontare un momento cruciale per la vita di Concetto e di tutta la nostra famiglia. In poco tempo abbiamo raggiunto una cifra che, soprattutto in un periodo di difficoltà economiche come quello attuale, sarebbe impensabile se non ci fosse dietro il principale motore della vita, che è l’amore, l’affetto che questa provincia ci continua a dimostrare. Nell’intervento chirurgico a cui Concetto si sottoporrà tra pochi giorni riponiamo tutte le nostre speranze”.
Le donazioni per Concetto possono essere effettuate attraverso un bonifico alla Banca Monte Paschi di Siena, agenzia di Solarino, intestato a Concetto Vasques. Causale “Aiutiamo Concetto”. Iban – IT 29 P 01030 84780 000001288220.
 
 
 
 




Avola. Chi sbaglia, paga: il sindaco Cannata taglia le indennità ai dirigenti che non producono

Non vuol sentir parlare di coraggio. A lui, giovane sindaco di Avola, è sembrata una cosa naturale da fare. E così, con naturalezza, Luca Cannata ha iniziato a sfidare un tabù: la responsabilità di dirigenti e funzionari comunali. Ha avviato una politica interna chiara: chi produce servizi e rende, viene premiato. Ma chi, invece, pur percependo determinati emolumenti non riesce a rispettare gli obiettivi si ritrova “punito” con tanto di decurtazione delle cosiddette indennità di posizione. Dalle parole ai fatti il passo è stato breve. E i primi provvedimenti sono già diventati effettivi, con tagli – anche pesanti – in busta paga.
Una applicazione del concetto di responsabilità estesa alla meritocrazia. “Perchè non solo disposto decurtazioni. Chi ha lavorato bene è stato premiato”, vuole subito specificare Cannata. Che non vuole passare per uno sceriffo quanto piuttosto per un sindaco che guarda tutti dritto negli occhi, dentro palazzo di città. “Certo, so di avere creato un precedente poco simpatico agli occhi dei dipendenti. Eppure le attestazioni di stima, anche dentro il Municipio, sono tante. E’ ora di ragionare sul merito senza puntare il dito contro nessuno. Ma credo che sia giusto chiedere conto delle attività svolte percependo determinate indennità”, spiega ancora il primo cittadino di Avola.
Chissà se il suo esempio verrà seguito da altri sindaci del siracusano. “Mi sto muovendo nel rispetto della legge. Sulle indennità di posizione si può intervenire senza ledere i diritti dei lavoratori. So che si tratta di provvedimenti con dei pro e dei contro. L’importante è il segnale: conta il lavoro, anche nel pubblico. Non sono provvedimenti ad personam, non voglio punire nessuno. La logica è quella della esigenza dei cittadini avolesi: più produttività, più servizi. Noi amministratori abbiamo la responsabilità di indirizzo politico, i funzionari e i dirigenti comunali devono essere il braccio operativo. Al di là di amicizie o, se preferite, connivenze. In venti mesi da sindaco mi sono reso conto che alle volte la produttività si perde di vista. Chi lavora bene non ha nulla da temere”.




Avola. Test di medicina, il Tar del Lazio riammette un gruppo di studenti esclusi per il 'pasticcio' dei bonus maturità

Come migliaia di studenti italiani erano stati esclusi dal corso di laurea a numero chiuso  in Medicina, per via del nuovo Decreto Scuola, prima con l’improvvisa abrogazione del bonus di maturità e poi con una serie di singolari criteri per il riconteggio di questo premio. Il Tar del Lazio ha accolto il loro ricorso. Così, due studenti di Avola, rappresentati dall’avvocato Emanuele Tringali, potranno frequentare il corso di laurea a cui ambivano, nell’università prescelta. Il tribunale amministrativo ha deciso l’iscrizione degli studenti in soprannumero, sostenendo un principio ben preciso: “i ricorsi sembrano presentare profili di fondatezza nella rilevata contraddizione che affligge il decreto attuativo dello scorso novembre tra l’ammissione in soprannumero e il fatto che questa sia subordinata alla mancata copertura dei posti disponibili secondo la programmazione degli atenei, non tenendo conto neppure di rinunce e scorrimenti”. Analisi che può riguardare, dunque, praticamente tutti gli studenti che hanno sostenuto i test di ammissione e che non hanno raggiunto una posizione utile in graduatoria. E’ ancora possibile presentare ricorso. C’è tempo fino al 16 febbraio prossimo. “Mi sembra doveroso- spiega l’avvocato Tringali- rendere noto questo orientamento del Tar, a beneficio di quanti si trovano nelle stesse condizioni dei due studenti che hanno visti riconosciuti i propri diritti. Purtroppo, in casi come questi, solo chi si oppone può ottenere giustizia. E’ giusto, quindi, rendere nota questa possibilità”.




Noto. Da oggi torna in libertà Antonino Restuccia. Il dubbio sulla visita al cimitero per Marisol

Otto giorni con il fardello di un’accusa pesantissima: omicidio colposo plurimo. Quattro di questi passati in carcere, a Cavadonna, e poi ai domiciliari, confinato a Noto in casa della madre. Ma da questa mattina Antonino Restuccia torna ad essere un uomo libero. Libero anche di andare al cimitero per trovare la piccola nipotina di sette anni, Marisol. O le amiche Sandra Tumminieri e Maria Gioielli. Sono le tre vittime della tragedia di contrada Romanello, domenica 2 febbraio. Quando inizia il doppio, terribile incubo di Restuccia.
Nelle prime ore della mattina, dopo giornate di maltempo, l’incontro con la furia del torrente Asinaro che porta via la macchina che lui guidava (con sette persone a bordo, ndr) e spezza tre vite. Sotto choc, Restuccia viene trovato dai soccorritori a diversi metri di distanza dal luogo della disgrazia. Rilascia dichiarazioni spontanee agli investigatori e nel pomeriggio viene arrestato. Gli viene contestata una grave imprudenza all’origine della triste fatalità. Il gip decide, a metà della settimana scorsa, di convalidare la misura cautelare ma disponendo che dal carcere venga spostato ai domiciliari. Con il divieto assoluto di entrare in contatto con altri oltre la madre. Niente visite, niente telefonate. Una sorta di isolamento per consentire di raccogliere ulteriori testimonianze senza correre il rischio che Restuccia le “inquini”. Misura dei domiciliari valida fino a  lunedì 10 febbraio. Ora una parte del suo dramma personale è sparita.
Resta forse la più pesante, quella che parte dalla coscienza. Il dolore infinito per le tre vittime. In particolare per l’adorata nipotina. L’aveva quasi acciuffata mentre il torrente, impetuoso, sbatteva la sua auto a destra e a sinistra. Per un attimo aveva pensato di poterla tirar fuori da quell’inferno di acqua e fango. Non ce l’ha fatta e l’ha detto più volte agli investigatori e al suo avvocato, quasi fosse l’unico cruccio di tutta la vicenda. Solo urla e lo scroscio dell’acqua. Sino al silenzio finale, irreale. E alla confusione in quel buio impenetrabile che nasconde agli occhi la crudezza di quello che è accaduto.
Chissà quali pensieri davanti quelle foto e quelle lapidi. Chissà se avrà subito la forza di quell’incontro dolente. Lui, lo zio e l’amico, che avrebbe dovuto riportare tutti a casa e che invece ancora “sente” e “vede” quegli istanti in cui vivere o morire è solo questione di casualità.




Augusta. Via allo sciopero dei lavoratori pulizia della Marina Militare. MariSicilia: "non dipende da noi"

Oggi primo dei tre giorni di sciopero indetto della Filcams Cgil di Siracusa per i lavoratori delle pulizie e sanificazione della Marina Militare di Augusta. Braccia incrociate fino al 12 febbraio con manifestazione e sit-in dei lavoratori presso la base Terravecchia. Tutta colpa di un nuovo taglio del 20% sul canone dei servizi da parte del Ministero della Difesa. L’adesione, secondo la Filcams Cgil di Siracusa, è stata del 100 per cento dei lavoratori.  I dipendenti  hanno manifestato davanti la base di Terravecchia ad Augusta, inevitabili i disagi alla circolazione a causa del rallentamento che hanno subito i veicoli in entrata alla base, con i conseguenti ingorghi stradali. Solidarietà da parte della cittadinanza e dei lavoratori della Marina in transito, che hanno pazientemente atteso la fine della protesta. Il comando della Marina militare di Augusta ha convocato per domani mattina un incontro con i sindacati. “La tensione tra i lavoratori e’ altissima .- spiega il segretario provinciale Filcams Cgil, Stefano Gugliotta – perché questo ulteriore taglio e’ insostenibile quanto incomprensibile stante l’attuale solidarietà del 50 per cento in atto che è’ già al massimo di quella consentita dalla legge . Nonostante la convocazione da parte dell’ammiraglio il presidio e lo sciopero continua, ma non ci sottrarremo al confronto, e confidiamo che il comando marina Miliatre di Augusta domattina ci possa dare notizie che possano tranquillizzare i lavoratori che ricordiamo, hanno salario di poche centinaia di euro mensili e quindi non in grado di sopportare ulteriori tagli che negli ultimi 4 anni hanno sommato e sottratto oltre il 75% del salario dei lavoratori. “. Il Comando Militare Autonomo in Sicilia – tirato in ballo dal sindacato – ha fatto comunque  sapere che “non rientra nelle le proprie pertinenze stabilire le quote da assegnare per i suddetti servizi e che comunque la riduzione rientra in quella più ampia dei fondi assegnati alla Forza Armata”.




Noto. La sua patente era falsa, denunciato un 27enne

Ad un occhio disattento non avrebbe sollevato dubbi. Ma la perizia dei carabinieri di Noto ha fatto si che scoprissero subito l’inganno. Quel documento che era stato loro fornito ad un controllo era palesemente falso, nonostante presentasse quasi tutte le caratteristiche di uno autentico. Peccato però che il 27enne fermato alla guida del suo ciclomotore non avesse mai conseguito la patente. Con l’accusa di falsità materiale e guida senza patente F.B., 27enne di Noto, poiché trovato alla guida del suo motociclo con una patente falsa.il giovane netino è finito denunciato.




Rosolini. Trovato il cadavere di un 40enne. Forse stroncato da overdose

Sarebbe stata un’overdose ad uccidere l’imbianchino 40enne Ippolito Sipione. A fare la tragica scoperta, ieri, alcuni residenti di contrada Mascicugno-Rizzarelli, periferia di Rosolini. Hanno segnalato ai carabinieri il corpo di un uomo senza vita. I militari, intervenuti sul posto, non hanno potuto far altro che riscontrare il decesso e avvisare il medico legale. Accanto al cadavere i militari hanno trovato e sequestrato alcune siringhe. Saranno gli esami di laboratorio a stabilire cosa contenessero.  Sipione, conosciuto a Rosolini anche come appassionato di cavalli, era disteso per terra a pochi passi dalla sua auto, una Ford Fiesta. Secondo una prima ricostruzione, avrebbe accusato il malore – forse legato al consumo di droga –  dentro l’abitacolo. In un disperato tentativo di chiedere aiuto, sarebbe uscito dalla vettura facendo appello alle ultime forze.  Ma nella zona non c’era nessuno.




Rosolini. Dal lembo sud d'Europa un deciso atto di risoluzione per i Marò italiani in India

Un arbitrato internazionale sul caso dei marò italiani detenuti in India. L’idea è partita da Rosolini alcune settimane fa,  quando dall’amministrazione comunale hanno lanciato l’iniziativa. E in poco tempo,  sono stati poco più di trenta i Comuni italiani che hanno seguito l’esempio di Rosolini. Una mobilitazione concreta a poche ore dal giudizio della Corte Suprema indiana, atteso per lunedì.
La proposta di delibera campeggia sull’homepage del sito istituzionale del piccolo comune del siracusano. “Riportiamo i nostri Marò in Italia” si legge nel box in evidenza a centro pagina, sotto la testata. Poi la foto dei due fucilieri, la notizia dell’adozione da parte del Comune di una mozione mozione di risoluzione e il link per leggere la mozione che tanto è piaciuta in Italia, al punto che già una trentina di amministrazioni locali hanno seguito l’esempio di Rosolini. Un piccolo gesto di solidarietà, fors’anche più deciso di quelli messi in campo dal Governo.
Oggetto della delibera: “Violazione delle norme di diritto internazionale da parte dell’India in merito alla privazione della libertà personale dei fucilieri di Marina del Battaglione San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Proposta di sollecitare l’interessamento del Governo italiano, dei Ministeri degli Esteri dei paesi membri UE, della Commissione Europea, del Parlamento Europeo, del Dipartimento di Stato USA, e delle Nazioni Unite per il ripristino del diritto internazionale e la realizzazione di un Arbitrato internazionale per dirimere la controversia tra Italia ed India”.  L’assessore alla cultura, Salvatore Latino, ricorda che “l’attivazione dell’Arbitrato è obbligatoria,  ai sensi della Convenzione ONU sul Diritto del Mare”. Un atto di indirizzo politico che dall’estremo sud dell’Europa, Rosolini, guarda dritto al cuore dell’Ue, delle Nazioni Unite e degli Usa. Essendo un atto di carattere internazionale, è stato prodotto in doppia lingua (italiana ed inglese), anche per consentire che qualche solerte funzionario europeo si prenda la briga di dare una letta. Non manca in rete l’ironia. Sulla pagina Facebook di “Rosolini al Centro”, il commento è sarcastico: ” L’India, con l’atto deliberativo della Giunta Comunale di Rosolini, è stata messa all’angolo. Aspettate che fra poco arriva ‘Salvo de Mistura’ e vi riporta a casa”.




Priolo. Sit-in dei socialisti in piazza Quattro Canti, Signorelli: "Subito la bonifica del Vallone Monachella, inquinato dal catrame"

L’area è stata posta sotto sequestro la scorsa estate, dopo il rinvenimento di una vecchia conduttura dismessa di prodotti bituminosi, impregnata di una sostanza nera e catramosa. Sono trascorsi oltre sei mesi, ma nessuno ha provveduto a bonificare il Vallone Monachella, distante non più di 50 metri da un pozzo dell’acquedotto municipale di Priolo. E’ questa la ragione per cui questa mattina, fino alle 13, i Socialisti di Priolo, supportati dalla federazione provinciale Psi di Siracusa, protestano in piazza Quattro Canti. Un sit-in con cui i socialisti priolesi chiedono un intervento immediato e risolutivo. Hanno avviato una petizione, “da inoltrare alle autorità competenti- spiega il segretario, Ulisse Signorelli – perché si bonifichino immediatamente le condutture dismesse, il suolo ed il sottosuolo, anche a salvaguardia del vicino pozzo”. Il sit- in di oggi è stato preceduto da diverse denunce sui giornali e sui social network. “Non è, però, purtroppo accaduto nulla- conclude Signorelli- ed il liquido che fuoriesce, si ritrova ad oltre un centinaio di metri dalla tubatura, continuando nella sua marcia inquinante”.




Augusta. Restano al Palajonio i 181 migranti minori sbarcati ieri

Sono 181 i minori ospitati da ieri al Palajonio di Augusta, dopo l’ultimo sbarco, che ha condotto sulle coste della provincia di Siracusa mille 123 migranti soccorsi al largo dello Stretto di Sicilia. I migranti sono stati  condotti al porto megarese a bordo della nave San Marco, impegnata, insieme al pattugliatore Vega, in nove interventi di soccorso ad altrettanti barconi e gommoni in difficoltà, con il supporto di alcune vedette della Capitaneria di Porto. Quasi 200 minorenni, quindi, non hanno ancora trovato una struttura d’accoglienza idonea. Spetterebbe ai Servizi Sociali del Comune individuare una sistemazione per i minori non accompagnati. Problema ben noto ma, a quanto pare, di sempre più difficile soluzione, visti i numeri che caratterizzano, ormai da mesi, il fenomeno. Il problema ha anche un altro aspetto. Il Palajonio è l’unica struttura sportiva pubblica di rilievo ad Augusta e resta, evidentemente, inutilizzabile dal punto di vista sportivo. I ragazzi ospitati hanno a disposizione soltanto delle brandine in cui dormire e, naturalmente, i beni di prima necessità. Situazione che resta, comunque, ben distante dalle condizioni che dovrebbero essere assicurate ai minori non accompagnati.