Avola. In manette per truffa donna polacca, per lei un mandato d'arresto europeo

Avrebbe commesso una truffa in Polonia, nazione da cui proviene. Quando ha sentito le forze dell’ordine alle sue calcagna, sarebbe fuggita, stabilendosi ad Avola, dove si sarebbe resa responsabile di alcuni reati contro il patrimonio. I carabinieri della stazione di Avola hanno eseguito, ieri pomeriggio, un ordine di arresto provvisorio nei suoi confronti. Le manette sono scattate ai suoi polsi in esecuzione di un mandato europeo, richiesto dalle autorità polacche. La truffa attribuita a Ewa Grazyna Ditkowska risale al ’97. La donna è stata rinchiusa nel carcere di Catania.




Siracusa. Pesca di frodo, multe e sequestri

Pesca illegale, la Capitaneria di Porto di Siracusa sequestra 1.000 ricci e 10 chili di lumache di mare.  Nelle prime ore del mattino, i militari della squadra di Polizia Marittima hanno effettuato un duplice sequestro: uno a Marzamemi ed un secondo all’interno del Porto Grande di Siracusa.
A Marzamemi sorpresi due pescatori  sportivi con un bottino di ben 1.000 esemplari di ricci di mare – a fronte dei 50 consentiti – a carico dei quali è stata elevata una multa di 4 mila euro ciascuno oltre al sequestro dell’attrezzatura utilizzata. Gli esemplari, ancora vivi, sono stati rigettati in mare  come previsto dalle vigenti normative.
Poco più tardi, l’attività di vigilanza all’interno del Porto Grande di Siracusa ha permesso di individuare un pescatore subacqueo che, con l’ausilio di autorespiratori, nei pressi della banchina n°4, violava il divieto di pesca in zona portuale. Sequestrata l’attrezzatura e 10 kg di lumache di mare. Per lui multa di mille euro.
Ieri erano stati sequestri  300 ricci di mare in località Targia.




Siracusa. Servizio idrico: sta per nascere la società d'ambito Siracusa-Priolo per la gestione pubblica

Il ritorno ad una gestione pubblica dell’acqua potrebbe essere più vicino di quanto si possa pensare. Almeno per Siracusa e Priolo. Anche se tutti gli altri sei Comuni che hanno consegnato gli impianti sono pronti a seguire l’esempio del capoluogo del centro industriale. A spiegarlo a SiracusaOggi.it è il sindaco di Priolo, Antonello Rizza. “Stiamo lavorando per far nascere una società d’ambito, mini ambito. Sarà una società Siracusa-Priolo”. Una società pubblica, in house tecnicamente, per gestire direttamente gli impianti dei due Comuni. Entro la settimana le due Giunte dovrebbero approvare l’atto di costituzione, poi toccherà ai rispettivi Consigli Comunali votare lo Statuto. A quel punto, formalmente, nascerà la nuova società d’ambito pubblica.
“E’ un atto di grande responsabilità da parte nostra e da parte del Comune di Siracusa”, prosegue Rizza. “Riprendere la gestione cinque anni dopo aver consegnato le strutture richiede uno sforzo organizzativo notevole. Ma il quadro attuale richiede un intervento deciso. Il sistema è collassato con il fallimento di Sai 8 e non so quanto i curatori potranno andare avanti con i numeri attuali”.
Una spinta alla nuova società d’ambito Siracusa-Priolo dovrebbe arrivare dalla Regione, pronta a finanziare la fase di start up con poco meno di 2 milioni di euro. Il problema, però, è trovarli di questi tempi, con una finanziaria in gran parte cassata dal commissario dello Stato. Per la verità, un articolo ad hoc ne prevedeva almeno 3 milioni per casi come quello del siracusano (fallimento). L’assessore Marino ha fornito ampie garanzie sotto questo profilo. Così come dovrebbe arrivare l’ok alla deroga al Patto di Stabilità sempre da Palermo, relativamente alle assunzioni del personale. Essendo una società pubblica e trattandosi di dipendenti assimilati ai comunali, salterebbero i vincoli imposti su questo fronte. Ma sempre dalla Regione dovrebbe offrire lo spazio di manovra ideale.
Si parla di circa 90 dipendenti. “E anche se non sarà imposto da una qualche norma, ritengo sia un obbligo morale assumerli dal bacino degli attuali Sai 8. La priorità sarà data a loro. Ne ho parlato anche con il sindaco di Siracusa e siamo perfettamente d’accordo”. Di questi, 80 dovrebbero essere assunti in quota Siracusa, i restanti (8/10) in quota Priolo.

(foto: il sindaco di Priolo, Antonello Rizza)




Il comandante regionale della Guardia di Finanza in visita alla tenenza di Priolo

Visita del comandante regionale della Guardia di Finanza, Ignazio Gibilaro oggi nella sede della tenenza di Priolo-Melilli. L’ufficiale, accompagnato dal comandante provinciale, Antonino Spampinato, è stato accolto dal capitano Domenico Peluso e dal luogotenente Mario Rotolini ed ha incontrato il personale in servizio, approfondendo i principali aspetti dell’attività condotta dai militari nel territorio di pertinenza, soprattutto nell’ambito del  contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, all’economia sommersa e agli illeciti in materia di spesa pubblica. Da parte del generale Gibilaro, la sollecitazione a proseguire sul percorso intrapreso a tutela della legalità.




Siracusa. La curatela di Sai 8 attacca le pubbliche amministrazioni e lancia l'allarme: "acqua razionata"

La curatela fallimentare di Sai 8 all’attacco dei Comuni e del Consorzio Ato rei di tenere “un atteggiamento contraddittorio, abusivo, irresponsabile e velleitario”. Hanno intentato oltre 50 azioni giudiziarie per ottenere la riconsegna degli impianti e  “come dimostra l’odierno rifiuto del comune di Lentini di ricevere la consegna dell’impianto di depurazione fognaria, non accolgono l’invito della Curatela a riprendere la gestione diretta o tramite consorzio di tutto il servizio idrico integrato della provincia di Siracusa, nè sono disposti a coprire le perdite gestionali del fallimento, che ammontano a 630 mila euro mensili”.
Una inattività delle pubbliche amministrazioni che, secondo i tre curatori,  “creerà gravissimo danno ai cittadini della provincia di Siracusa che rischiano di rimanere senz’acqua o di avere l’acqua razionata”. Un allarme lanciato insieme alla considerazione che pensare di gestire il servizio idrico con costi inferiori a quelli odierni sarebbe velleitario. Pesa la costante crescita del costo dell’energia elettrica e la fatiscenza della rete idrica provinciale che obbliga a pompare dai pozzi 100, con il relativo costo di energia elettrica, e distribuire meno di 40, oltre che a sostenere ogni anno più di 2,5 milioni di manutenzioni.




Solarino. Gara di solidarietà per Concetto. Con l'aiuto di tutti può sottoporsi ad un intervento negli Usa

Una vita normale, come quella che ogni bambino vive o avrebbe il diritto di vivere. Per Concetto era così: c’era la scuola,  il gioco, gli amici, lo sport ed una passione grande, per i cavalli. Era così fino al 2009, quando tutto è improvvisamente cambiato. Tornando da scuola, un giorno, Concetto ha accusato un malore. “Mamma, vedo doppio”- ha detto alla madre, Carmela. Una frase che resta impressa nella memoria della sua famiglia come l’inizio di un calvario che non è ancora terminato, ma che concede, adesso, una speranza concreta. Concetto ha 14 anni, vive a Solarino ed è affetto da una malattia neurologica rara, la sindrome di Arnold Chiari. “Rara e degenerativa- racconta Carmela- La diagnosi è arrivata nel 2011, a due anni da quel primo sintomo, a cui se ne sono progressivamente aggiunti, purtroppo, tanti altri”. La vita di un ragazzino di 10 anni è stata stravolta dalla sua malattia. Pochi casi nel mondo, tanto che per il primo intervento chirurgico a cui si è sottoposto è stato necessario rivolgersi ad un ospedale spagnolo. “Purtroppo non ha dato i risultati in cui speravamo- continua Carmela – E il tempo, intanto, passava, mentre le condizioni di Concetto peggioravano al punto da impedirgli di proseguire i suoi studi o di dedicarsi a qualsiasi attività che per i suoi coetanei è scontata, ovvia, normale”. Le ultime risonanze hanno rilevato un edema cerebrale. Categorici i medici: “Bisogna intervenire il prima possibile”. La famiglia ha fatto e continua a fare di tutto per restituire a Concetto “la dignità di una vita normale”. La possibilità esiste ed è un delicato intervento chirurgico a cui il ragazzo dovrà sottoporsi il mese prossimo, negli Stati Uniti, al “The Chiari Institute”, struttura specializzata in questo tipo di malattia ma molto costosa. La famiglia, da sola, non ce la fa. E’ partita, allora, una gara di solidarietà, con l’intervento del Comune di Solarino, a cui si è aggiunto quello di Floridia e poi anche di Siracusa. Le persone vicine a Concetto e ai suoi familiari hanno deciso di darsi da fare, così è  stato aperto un conto corrente bancario. Serve per raccogliere le donazioni di chi decide, in questo modo, di dare il suo contributo per salvare Concetto. “Ho avuto modo di constatare- conclude Concetta- che tanta gente è davvero generosa. Con noi lo sono stati in tanti e questo mi da coraggio, forza. Quando una madre vive quello che è capitato a me, nulla può farla rassegnare alla parola “fine””. Le donazioni possono essere effettuate attraverso un bonifico alla Banca Monte Paschi di Siena, agenzia di Solarino, intestato a Concetto Vasques. Causale “Aiutiamo Concetto”. Iban – IT 29 P 01030 84780 000001288220




Noto. Discarica di Stallaini,l'assessore Sgarlata: "il no alla realizzazione merito mio e non di altri"

Tra i due non corre buon sangue. I ben informati raccontano che quando si incontrano a Palermo, nei corridoi della Regione, non si scambiano neanche un cenno di saluto. Ognuno fermo sulle sue posizioni dopo accuse e accostamenti varii, anche ai personaggi delle fiabe. Da una parte l’assessore ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata, dall’altra il parlamentare Enzo Vinciullo. Ultimo atto del loro personale scontro a mezzo stampa, la discarica di Stallaini. “Si è attribuito il merito di aver fatto chiarezza sulla vicenda soltanto per essersi limitato a porre un’interrogazione finalizzata ad avere rassicurazioni sul divieto di realizzare la discarica”, accusa la Sgarlata. “Il parere negativo non è dipeso dall’interessamento del deputato, ma dalla posizione della Soprintendenza di Siracusa che già prima non aveva rilasciato alcuna autorizzazione ai sensi del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e dell’Assessorato che ha ribadito il parere negativo, in quanto l’area in oggetto è sottoposta al livello di tutela 2 del Piano paesaggistico”, spiega ancora l’assessore.

 

 




Pachino. Individuati altri tre protagonisti della violenta scazzottata da saloon

Individuate e denunciate in stato di libertà altre tre persone a Pachino. Sono accusate di aver partecipato alle violenze avvenute la notte tra sabato e domenica scorsa a Marzamemi, quando alla balata si è scatenata una furibonda rissa da saloon per futili motivi. Dopo le prime sei denunce, le indagini del commissariato di Pachino hanno permesso di rintracciare altre tre soggetti che avrebbero preso parte alla violenta scazzottata tra una “gang” di giovani senza altro da fare che menar le mani e il titolare e i responsabili della sicurezza di un locale pubblico. I tre  sono accusati di lesioni personali aggravate e danneggiamento in concorso.

(foto: scorcio della balata di marzamemi)




Pachino. Tafferugli alla balata di Marzameni, volano tavolini e sedie. Denunciati in sei

La movida mostra la sua faccia peggiore. Nella notte tra sabato e domenica sei giovani pachinesi si sono scagliati contro il proprietario di un locale della Balata di Marzameni e contro gli addetti alla sicurezza. Per riportare la calma, mentre volavano calci e pugni, è stato necessario l’intervento della polizia che ha identificato e denunciato i sei per lesioni personali aggravate e danneggiamento. Si tratta di soggetti già conosciuti dalle forze dell’ordine e recentemente colpiti da Daspo per i disordini al termine di Pachino-Palazzolo.
A scatenare il tafferuglio, futili motivi. Pare addirittura la semplice voglia di menar le mani amplificata, con ogni probabilità, dallo stato di ebbrezza dei sei giovani e dal diniego del titolare del locale di fornire loro da bere. La rissa ha generato  un fuggi fuggi di  quanti, avventori e passanti,  si trovavano nella zona della Balata. Mozzafiato la scena, con tavolini e sedie scagliate in aria nel furore della incredibile lotta urbana.

(foto: archivio)




Avola. Controllo del territorio, attività congiunta di polizia e vigili urbani

Prosegue l’attività di controllo del territorio ad Avola da parte degli uomini del locale commissariato e della polizia municipale. Nell’ambito di tale servizio, ieri, sono state controllate 89 persone. Tra queste, un quindicenne sorpreso alla guida di un’auto. L’adolescente è stato denunciato. Altri due giovani, di 22 anni, sono stati segnalati all’autorità amministrativa perchè trovati in possesso di una modica quantità di droga; 37 i veicoli controllati nell’ambito dei 5 posti di blocco istituiti; 2 le sanzioni amministrative elevate; un sequestro, sei perquisizioni.