Ferla. Nasce la prima "eco-stazione" per i rifiuti. Sconti in bolletta per chi ricicla e raccolta punti a premi

Un percorso “virtuoso” in tema di rifiuti. Ci prova il Comune di Ferla del sindaco Michelangelo Giansiracusa con la prima “eco stazione” della provincia. “Qui i cittadini potranno conferire plastica, vetro, alluminio, pile, farmaci, piccoli Raee, oli esausti, indumenti usati e soprattutto la frazione umida. Un moderno sistema registrerà le relative utenze, in tal modo i cittadini raccoglieranno punti che in misura percentuale si tradurranno – spiega proprio Giansiracusa – in sconti immediati in bolletta oltre che nella partecipazione ad una vera e propria gara con premi”. L’eco-stazione sarà inaugurata domenica, poi via alla sperimentazione con 50 nuclei familiari coinvolti. L’ eco-stazione è stata realizzata ed allestita  tutta con materiale di riuso e grazie alla collaborazione di aziende locali. Insieme a Giansiracusa, per l’inaugurazione, ci saranno anche i responsabili del Circolo Rifiuti Zero di Siracusa.
Il Comune di Ferla vanta già buoni numeri quando si parla di gestione dei rifiuti. Ad esempio, nei primi undici mesi del 2013 i cittadini di Ferla hanno conferito in discarica 160.000 kg di rifiuti in meno rispetto allo stesso periodo del 2012 e la raccolta differenziata è passata dal 4% del 2012 al 14% del 2013 %.  E’, inoltre, il 15.o comune siciliano ad avere aderito alla strategia internazionale Rifiuti Zero.

 




Siracusa. Storie a lieto fine: ritrovati i due uomini scomparsi a Lentini e Augusta

Sono stati ritrovati l’anziano e il 38enne che da diversi giorni avevano fatto perdere le loro tracce, rispettivamente a Lentini e ad Augusta. A rintracciarli e soccorrerli sono stati i militari della Guardia di Finanza.
L’ottantaduenne di Lentini è stato notato mentre attraversava pericolosamente la SS 194, la cosiddetta Ragusana. In evidente stato confusionale e con problemi di memoria, l’anziano ha consegnato alle Fiamme Gialle un borsello contenente dei documenti che hanno consentito di conoscerne le generalità e indirizzo di residenza. E’ stato quindi riaccompagnato a casa, per la gioia dei familiari che ne avevano segnalato la scomparsa.
Ad Augusta, invece, un finanziere libero dal servizio – mentre rincasava a tarda notte – ha notato un ragazzo che vagava a torso nudo, sotto la pioggia. Sospettando che potesse trattarsi del 38enne di cui erano scattate le ricerche in città, lo ha raggiunto e soccorso prima di procedere all’identificazione.  Anche in questo caso, è stato riaccompagnato a casa e restituito agli affetti della propria famiglia.




Pachino. Giovani e lavoro: consulenza, orientamento e informazione con lo Sportello Informagiovani

Apre i battenti a Pachino il Centro Giovanile – Sportello Informagiovani. Inaugurazione l’8 gennaio. Si tratta di un progetto sperimentale, rivolto ai giovani dai 14 ai 29 anni, attraverso cui dare ampia risonanza e conoscenza delle politiche giovanili della città, valorizzando e integrando quanto già presente, con l’offerta gratuita dei servizi di consulenza, orientamento, informazione. Il progetto è stato fortemente voluto dalla Cooperativa Sociale Leonardo e dall’assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pachino, Tony Cirinnà.

(foto: Comune di Pachino)

 




Noto. La rabbia del sindaco Bonfanti dopo la morte del 50enne "rimandato" a casa dall'Ospedale

Si terranno oggi alle 15, a Noto, nella Chiesa del Crocifisso  i funerali di Matteo Pintaldi. La morte del 50enne dipendente delle Ferrovie dello Stato ha destato molto scalpore nella città barocca. Domenica scorsa, l’uomo si era recato al presidio ospedaliero Trigona per via di una generale sensazione di malessere. Dal pronto soccorso sarebbe stato “dirottato” in guardia medica. Qui il suo caso sarebbe stato trattato come semplice influenza, con una prescrizione di farmaci. Tornato a casa, Pintaldi si è però nuovamente sentito male nella mattina di lunedì. Avrebbe chiesto l’intervento di un amico che, giunto a casa del 50enne, lo ha trovato già privo di sensi, all’interno della sua abitazione dove viveva solo. Forse un infarto.”La morte di Matteo Pintaldi non può passare sotto silenzio”, scrive un adirato sindaco di Noto, Corrado Bonfanti. “Non è possibile che accadano cose simili. Si tratta di un episodio che non è tollerabile nè giustificabile”. Se si tratta di un caso di malasanità dovrà eventualmente stabilirlo la magistratura. Ma ad oggi pare che non siano state presentate denunce di parte su quanto accaduto.




Avola. Il leader dei Forconi, Mariano Ferro, lancia "Coordinamento 2014" e prende le distanze da Calvani

Mariano Ferro, l’avolese leader siciliano del Movimento dei Forconi, prende le distanze da Danilo Calvani.”Con lui ed i suoi non abbiamo nulla a che spartire”, ha affermato durante l’intervista pubblica di ieri ad Avola, con il giornalista Aldo Mantineo. “Da Calvani e dai suoi siamo distinti e distanti. Noi siamo convinti assertori del fatto che le regole della democrazia vanno rispettate. Chi non si muove in questo perimetro marcia in una direzione che non ci appartiene. La rivoluzione che noi vogliamo fare è quella delle coscienze, una rivoluzione con le mani in tasca”. Fero ha quindi annunciato la nascita di ‘Coordinamento 2014’, una sigla che “unirà esperienze di base vecchie e nuove venute alla luce anche di recente”.  Ferro ha criticato il governo Letta “che vorrebbe far rimettere in moto il Paese continuando ad appesantire la pressione fiscale, ad imporre nuove tasse. Ma così facendo il Paese muore”.




Siracusa. Aggiudicati ufficialmente i lavori fino a Modica della Siracusa-Gela

Autostrada Siracusa-Gela, lentamente verso Modica. La gara per i lavori dei lotti 6, 7 e 8 – da Rosolini a Modica – è stata ufficialmente aggiudicata. Due le imprese cui il Consorzio Autostrade Siciliane ha affidato i lavori: la Cosedil di Santa Venerina e la Società italiana per condotte d’acqua di Roma. Entrambe si sono costituite in Ati, associazione temporanea di imprese. L´importo è di 360 milioni, 197 sono  finanziati dall’Unione Europea. Cantieri aperti nella prima parte del 2014 per realizzare i primi 19 chilometri “ragusani” dell’autostrada e due viadotti.  L´opera dovrà essere consegnata, da contratto, entro il 13 dicembre 2015.




Augusta. Gas o merci pericolose? Stefania Prestigiacomo: "Dalla Siria non arriverà niente nel porto megarese"

Le armi chimiche sequestrate in Siria non sosteranno al porto di Augusta. Parola di Stefania Prestigiacomo. L’ex ministro dell’Ambiente, oggi parlamentare nazionale di Forza Italia, ne è certa. “Non sarà il porto di Augusta a ricevere le merci pericolose provenienti dalla Siria”. La Prestigiacomo si è subito messa in contatto con il Ministero degli Esteri. “E mi hanno assicurato che Augusta non rientra più tra gli scali presi in considerazione per questo trasporto di merci pericolose, e non gas nervino che, comunque, voglio ricordare avviene nel rispetto delle procedure e della normativa”.




Siracusa. Il Ciapi di Priolo "paracadute" della formazione regionale siciliana

Gli scandali sono purtroppo di casa nella formazione professionale regionale. Le inchieste giudiziarie hanno toccato diverse realtà e proseguono per fare pienamente luce sugli aspetti deleteri di un settore molto chiacchierato. Ma gli scandali lasciano anche macerie. Gli enti finiti al centro di indagini e sospetti si sono visti ritirare accreditamento e fondi regionali. E chi lavorava alle loro dipendenze si è trovato di punto in bianco in mezzo a impreviste difficoltà. Per venire in soccorso di molti di loro, ecco il bando regionale con il Ciapi di Priolo temporaneamente “delegato” dalla Regione a gestire l’intero sistema della formazione professionale siciliana. Bandito una selezione pubblica per soli titoli per l’assunzione con contratto a tempo determinato di 1.415 persone.  Le figure richieste sono 60 responsabili
di processo, 514 formatori, 321 tutor, 182 segretari didattici, 182 segretari amministrativi e 156 ausiliari. Il testo integrale del bando, con l’indicazione dei requisiti e delle modalità di partecipazione, è pubblicato sui siti online del Ciapi di Priolo www.ciapiweb.it e della Regione siciliana www.regione.sicilia.it/lavoro. Si tratta di un bando riservato agli operatori della formazione che hanno perso il lavoro a causa del coinvolgimento degli enti in inchieste giudiziarie.




Avola. Intervista pubblica con Mariano Ferro per comprendere i Forconi

Capire e comprendere meglio il Movimento dei Forconi che tanto ha fatto parlare l’Italia, pur con distinguo da Nord a Sud.  L’occasione la offre una intervista pubblica che il giornalista Aldo Mantineo (Gazzetta del Sud, Ansa) realizzerà con Mariano Ferro, il leader dei Forconi. “Dalla protesta alla proposta: le ragioni dei Forconi”, il tema della conversazione. L’appuntamento è per domani, domenica 29 dicembre,  alle 10 nella sala delle conferenze Fratantonio (ex Refettorio dei Domenicani) del Palazzo di Città di Avola. Nel croso dell’inocntro sarà anche presentata la seconda edizione aggiornata dell’e-book “16 gennaio 2012: alle radici della protesta dei Forconi” del giornalista Aldo Mantineo.




Siracusa. Letali armi chimiche sequestrate in Siria al porto di Augusta?

Al momento rimane una indiscrezione, una notizia senza conferme ufficiali. Ma sono diverse le voci che danno pressochè  certo che sarà il porto di Augusta a ricevere, entro la metà di gennaio, la nave mercantile in cui saranno stipate le centinaia di tonnellate di gas nervino che l’Opac, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per la distruzione delle armi chimiche, ha sequestrato in Siria. I blog della cosiddetta “contro-informazione” forniscono dettagli anche maggiori. Quella che forse doveva restare una notizia col silenziatore rischia, invece, di esplodere con la forza della preoccupazione che un simile carico di gas potenzialmente letali possa “fermarsi” ad Augusta, ad un passo anche dal triangolo industriale. Il deputato del Pd, Pippo Zappulla,s i dice turbato dalla indiscrezione. “Presenterò subito un’interrogazione urgente ai Ministri competenti per chiedere spiegazioni. Di tutto abbiamo bisogno in Sicilia meno che di una nave carica di micidiali e pericolosissimi sistemi di distruzione di massa”.
Vi riportiamo di seguito quanto scritto in proposito dal noto blogger Antonio Mazzeo:

“È sempre più probabile che sarà il porto siciliano di Augusta a ricevere entro la metà di gennaio la nave mercantile in cui saranno stipate le centinaia di tonnellate di gas nervini che l’Opac, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per la distruzione delle armi chimiche, ha sequestrato in Siria. La sosta in un porto italiano dei micidiali sistemi di distruzione di massa era stata anticipata una settimana fa a Bruxelles dalla ministra degli Esteri, Emma Bonino. “Il nostro Paese ha dato la sua disponibilità per le operazioni logistiche dell’unità che trasporterà il materiale proveniente dalla Siria, che però non toccherà il territorio italiano”, ha dichiarato la Bonino. “La decisione finale spetterà all’Opac che dovrà scegliere il porto in base al pescaggio, la capienza e la lontananza o la vicinanza dal centro abitato”. In pole position per l’attracco della nave con i gas nervini, oltre ad Augusta, i porti sardi di Santo Stefano, Oristano e Arbatax e quello pugliese di Brindisi. Sorgono tutti in prossimità di centri abitati, ma lo scalo siciliano offre il “vantaggio” di un ampio molo off limits utilizzato per le operazioni di rifornimento di sistemi d’arma, munizioni e  carburanti delle unità navali della VI Flotta USA e della NATO. Il porto di Augusta ospita inoltre un distaccamento speciale della US Navy dipendente dalla vicina stazione aeronavale di Sigonella, principale centro logistico per le operazioni statunitensi in Medio Oriente e nel continente africano.
 Top secret pure la data prevista per l’arrivo in Italia del pericoloso cargo, né è chiaro quanto durerà la sosta in porto. Secondo quanto comunicato dalla ministra Bonino, le armi chimiche siriane giungeranno “probabilmente nella seconda metà di gennaio”, ma ciò “dipenderà dalle valutazioni tecniche della stessa Opac che ha confermato la disponibilità ad esporre le modalità dell’operazione al Parlamento italiano, alla ripresa delle attività a gennaio”. Secondo il cronogramma delineato lo scorso 15 novembre dal consiglio esecutivo dell’Organizzazione per la distruzione delle armi chimiche, l’arsenale di armi chimiche dovrebbe essere rimosso dalla Siria il 31 dicembre, per poi essere distrutto entro la metà del 2014. L’Opac ha previsto che i “precursori chimici” per la produzione dei gas nervini, “relativamente innocui se separati e letali solo dopo essere stati miscelati”, siano prima trasportati via terra al porto di Latakia, per essere poi caricati su due mercantili, rispettivamente di nazionalità danese (Arka Futura) e norvegese (Taiko), oggi fermi in acque cipriote. Si tratterebbe complessivamente di 500 tonnellate di armi chimiche (ma si parla pure di un migliaio): 155 tonnellate saranno trasferite dal cargo danese in un porto britannico e da lì, fino ad un impianto di incenerimento; 345 tonnellate saranno invece trasportate in Italia dal mercantile “Taiko”. Sempre nel porto italiano avverrà il trasbordo del carico sull’unità militare statunitense “Cape Ray” (proveniente dalla Virginia) che, in acque internazionali, dovrà “neutralizzare” le molecole tossiche in circa 80 giorni grazie a un particolare sistema di idrolisi all’interno di un reattore chimico di titanio messo a disposizione dall’esercito USA. Al termine del trattamento, le scorie con “basso livello di tossicità” saranno consegnate a società private specializzate nell’eliminazione dei prodotti chimici, anche se l’Opac non ha conseguito ancora le risorse finanziarie sufficienti a completare lo smaltimento.
 I mercantili saranno scortati nella loro rotta per il Mediterraneo da un imponente schieramento militare. Nel porto siriano di Latakia sono giunte la fregata norvegese “Helge Ingstadt” con a bordo un team di incursori, la fregata danese “Esbern Snare” e un’unità da guerra britannica. Il Pentagono ha fatto sapere che mobiliterà la propria flotta nel Mediterraneo, più un centinaio di dipendenti civili del Dipartimento della difesa che assisteranno al procedimento di distruzione delle armi e dei precursori chimici. Dopo il meeting di Mosca del 24 dicembre a cui hanno partecipato alti ufficiali delle forze armate di Russia, Cina e Stati Uniti e i rappresentanti dell’Opac, il Cremlino ha comunicato che alla scorta delle navi cargo parteciperanno pure alcune unità da guerra russe, come l’incrociatore lanciamissili “Petr Velikiy”, il cacciatorpediniere “Smetlivy” e le navi da sbarco “Yamal”, “Pobeditel” e “Aleksandr Shabalin”. Le Nazioni Unite avevano già incaricato le forze armate russe a trasportare le armi chimiche dai siti di produzione e stoccaggio siriani sino a Latakia, utilizzando 75 veicoli militari di cui 25 corrazzati.
Per la pericolosità delle operazioni di trasferimento delle armi chimiche, tutti i paesi che in un primo momento avevano dato la propria disponibilità ad ospitarle sino alla distruzione finale (Albania, Croazia, Danimarca, Germania e Norvegia), si sono poi ritirate. Da Bruxelles, il premier Pieter De Crem nell’offrire la disponibilità belga a “neutralizzare” i gas nervini, ha invitato però i partner internazionali a operare “vicino alla Siria” dal momento che “solo il trasporto di queste armi é già una missione difficile”. Secondo alcuni esperti, l’allestimento di un apparato galleggiante per lo smaltimento dei composti chimici comporterà costi elevatissimi e non ridurrà il rischio di danni ambientali in caso di incidenti. Di contro, l’Opac sostiene che la soluzione adottata è “tecnicamente possibile” e che può “essere sicura se fatta in maniera appropriata”. Secondo i tecnici norvegesi che parteciperanno al trasbordo delle armi chimiche in Italia, il rischio maggiore verrà quando saranno aperti i container e i fusti con i composti chimici a bordo dell’unità militare “Cape Ray” in mezzo al Mediterraneo.
Ma pure il trasbordo dal cargo norvegese “Taiko” alla “Cape Ray” in un porto italiano è un’operazione di per sé molto rischiosa, non fosse altro per la tipologia (e la quantità) delle armi chimiche presenti nei container. Secondo le Nazioni Unite, negli arsenali siriani sono stati trovati principalmente i gas Sarin, iprite e VX. Si tratta di agenti chimici che pure in dosi minime possono causare la morte. Il Sarin o GB è un gas nervino della famiglia degli organofosfati; a temperatura ambiente è un liquido di aspetto incolore ed inodore, estremamente volatile e porta alla paralisi del sistema nervoso se inalato per via respiratoria. L’iprite è un altro micidiale gas impiegato per fini bellici. Noto anche come gas mostarda per il suo particolare odore, l’iprite è liposolubile e penetra in profondità nella cute causando devastanti piaghe. A secondo delle concentrazioni del gas, esso può causare la morte in meno di dieci minuti o in qualche ora, con un’agonia dolorosa. Il gas nervino VX può essere utilizzato come arma chimica in forma liquida pura, in miscela con agenti di ispessimento e sotto forma di aerosol. L’esposizione può avvenire per inalazione, ingestione e contatto con la pelle o con gli occhi, causando in pochi minuti la paralisi dei muscoli del corpo, compreso il diaframma con conseguente morte per asfissia.