Augusta. In manette i presunti autori di una rapina al "Compro Oro"

Individuati i presunti autori della rapina perpetrata il 24 agosto scorso ai danni di “Compro Oro” di Augusta. Due uomini si erano introdotti all’interno dell’esercizio e, sotto la minaccia di una pistola, si erano fatti consegnare dai titolari l’incasso della giornata, due mila e 500 euro. Gli uomini del commissariato di Augusta, insieme alla Squadra Mobile di Catania,ritengono che i responsabili del “colpo” siano Giuseppe D’Agostino, 39 anni e Francesco Renda, suo coetaneo, entrambi catanesi. Per i due, al termine delle indagini, è scattata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina in concorso.




Noto. Fuori casa pur essendo ai domiciliari, manette ai polsi di un uomo di 39 anni

I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Noto lo tenevano d’occhio. Non è sfuggita, quindi, ieri pomeriggio ai militari dell’arma la “fuga” dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto. Per questo Giovanni Marcì, 39 anni, netino già noto alla giustizia per reati contro il patrimonio e per droga, è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Cavadonna, a Siracusa. Le manette sono scattate ai suoi polsi quando i carabinieri lo hanno sorpreso fuori casa.

 




Pachino. Tenta di introdursi nottetempo all'Asp, ma si ferisce. Le tracce di sangue lo "incastrano". Denunciato giovane

Cerca di introdursi negli uffici dell’Asp di Pachino, ferendosi dopo avere frantumato un vetro e desistendo, per questo, dal suo intento. Per lui, una denuncia per danneggiamento e tentato furto aggravato.Si tratta di un trentenne di Pachino.  Secondo quanto appurato dagli agenti del locale commissariato lo scorso 10 dicembre, l’uomo ha frantumato la porta di ingresso dell’Asp di Pachino, ferendosi e lasciando, quindi, sul posto tracce ematiche. Il sopralluogo della polizia scientifica avrebbe consentito agli inquirenti di cristallizzare la scena del crimine, repertando le tracce di sangue rinvenute. A fare il resto sono stati gli accertamenti della polizia giudiziaria, con l’identificazione del giovane che, di fronte ai gravi indizi raccolti a suo carico, avrebbe ammesso la propria responsabilità

 




Avola. Detenzione e spaccio di droga, denunciato un trentenne. La droga era in un fondo agricolo di sua proprietà

Detenzione ai fini di spaccio di droga. Dovrà rispondere di questo un giovane avolese di 33 anni, denunciato ieri dagli agenti dei commissariati di Noto e Avola. Gli investigatori, al termine di specifiche indagini, hanno perquisito un fondo agricolo di proprietà del ragazzo, sequestrando 0,8 grammi di cocaina ed un bilancino di precisione.

 




Augusta. Settimana da numeri record per l'immigrazione: in porto condotti 1.199 stranieri

Sono oltre 5.000 i migranti soccorsi nello Stretto di Sicilia da quando ha preso avvio l’operazione Mare Nostrum. Gli ultimi 959 sono stati condotti ieri ad Augusta, come anticipato da SiracusaOggi.it (leggi qui). Altri 240 erano stati condotti sempre ad Augusta lunedì, a bordo di tre motovedette della Guardia Costiera.  Una ondata eccezionale, “favorita dal miglioramento delle  condizione del mare” spiegano fonti della Marina Militare. Erano a bordo di seid istinte imbarcazioni, tutte sovraccariche di uomini, donne e bambini, partite dalle coste africane con direttrice verso le coste italiane. Gommoni e barconi in legno  in precarie condizioni di galleggiabilità e senza dotazioni di sicurezza a bordo. Tra di loro 118 donne e 65 bambini. Tre uomini, 16 donne in stato di gravidanza e 2 bambini hanno dovuto far ricorso alla specializzata assistenza medica a bordo della San Marco.  Proprio la San Marco è arrivata al porto commerciale di Augusta con a bordo 566 migranti. Altri  393 sono stati condotti sulla banchina dello scalo megarese dalla Nave Foscari. Arrivi scaglionati nella giornata di ieri. Subito disposto il trasferimento nei centri di prima accoglienza.  Gli stranieri provengo  da vari paesi sub-sahariani: Eritrea, Siria, Egitto, Bangladesh, Nigeria, Gambia, Senegal, Guinea del Sud, Mali, Gana, Libia e Sud Africa. Molti dichiarano di voler venire in Italia per studiare, altri per lavoro, altri perché in fuga dalla guerra e, qualcuno, dichiara anche di voler diventare giocatore di football.

 




Avola. Droga, la Squadra Mobile arresta un trentasettenne per detenzione e spaccio

Quasi 126 grammi di marijuana, 5 di cocaina e 155 euro, probabile provento dello spaccio. Li avrebbe avuti addosso e in casa Davide Brancati, 37 anni, di Avola, arrestato per detenzione ai fini di spaccio di droga. Gli investigatori della Squadra Mobile, durante un’attività di controllo su strada, gli avrebbero trovato addosso un involucro di “erba”. Successivamente, perquisendo la sua abitazione, gli uomini ai comandi del dirigente Tito Cicero avrebbero rinvenuto e sequestrato 125,8 grammi di marijuana, 5 grammi di cocaina e 155 euro. L’uomo è stato condotto nel carcere di Cavadonna.

 




Noto. "Start-Api", seconda giornata d'incontri per riemergere dalla crisi

Seconda giornata di incontri organizzati da Confapi Sicilia e Camera di Commercio di Siracusa. A Noto si è discusso di “valorizzazione del territorio e nuove imprese: volani per il rilancio della nostra economia”. Alla tavola rotonda, nata per lanciare idee per riemergere dalla crisi, hanno partecipato  il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, il vice sindaco di Rosolini, Salvo Latino, Felice Bonfanti di Confagricoltura e il presidente di Confapi Siracusa, Paolo Lentini. Si è parlato di start-up d’impresa e internazionalizzazione. Domani, ancora a Noto, giornata di chiusura con un work shop aperto ai giovani, alle quinte classi e agli studenti universitari del Cumo.

 




Siracusa. Ospedali a rischio chiusura? "Quella mappa è datata. Non chiuderà nessun nosocomio"

Gli ospedali di Avola, Noto, Augusta, Lentini e Siracusa a rischio chiusura? Per il quotidiano La Stampa, si. Nella edizione online viene pubblicata la mappa dei piccoli ospedali che, per effetto della imminente sottoscrizione del Patto per la Salute tra Governo e Regioni, e sulla Sicilia è una pioggia di pallini rossi, in particolare nella provincia di Siracusa (vedi qui). Ma a ristabilire la verità dei fatti ci pensa il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale, Mario Zappia. “Non un solo ospedale della provincia di Siracusa è a rischio chiusura”, precisa subito.  “L’articolo in questione e la mappa allegata, che non poche preoccupazioni hanno suscitato negli ambienti siracusani, fanno riferimento chiaramente – dice ancora Zappia – al periodo precedente alla riforma sanitaria siciliana del 2009. Per quanto riguarda la provincia di Siracusa è già stata attuato il processo di razionalizzazione della rete ospedaliera che ha consentito di diversificare l’offerta sanitaria e di garantire equità ed accessibilità a tutti i cittadini della provincia. Il nuovo assetto ha previsto il potenziamento del ruolo di ospedali di frontiera nei riguardi dei presidi ospedalieri di Lentini a nord e degli ospedali integrati Avola-Noto a sud, con la mission di arginare la mobilità passiva utilizzando nella zona sud anche una forte integrazione con il privato; la specializzazione del presidio ospedaliero di Augusta, come polo di riferimento oncologico provinciale, utilizzando i fondi aggiuntivi previsti per le cosiddette aree a forte rischio ambientale di cui alla legge 5 del 2009; il potenziamento del presidio ospedaliero di Siracusa come presidio di riferimento provinciale per tutte le branche di più alta specialità, con un progetto di sviluppo a breve termine per dare risposte più immediate nelle more della realizzazione della nuova struttura ospedaliera”.

(foto: Zappia a sinistra)




Noto, "pacco bomba alle Poste", ma è un espediente per posticipare un pagamento

Una telefonata anonima alla sala operativa della questura di Siracusa, la segnalazione di un pacco bomba nei locali dell’Ufficio Postale di via Zanardelli, a Noto. L’annuncio dell’imminente esplosione dell’ordigno. E’ accaduto ieri mattina, poco dopo le 10,30. Immediato l’intervento degli uomini del commissariato di Noto, insieme alla polizia municipale. Una volta raggiunti gli uffici, i poliziotti hanno informato il direttore e, con discrezione, avrebbero fatto sgomberare i locali. Fuori dipendenti e numerosi cittadini in coda. Stop anche al traffico veicolare nella zona, incluse le vie limitrofe. Operazioni svolte senza creare troppo allarmismo, ma è chiaro che i residenti della zona e quanti si trovavano negli uffici postali hanno ben compreso cosa stava accadendo.Il sopralluogo si è concluso dopo circa un’ora. Alle 11,30 , allarme rientrato, esito negativo. In altre parole, nessun pacco bomba, solo pacchi da spedire, con contenuti “sicuri”. L’attività degli uffici è, quindi ripresa regolarmente. Nel frattempo la polizia è riuscita a rintracciare l’autore della telefonata anomina, un netino che dovrà rispondere di procurato allarme e interruzione di pubblico servizio. Alla base del gesto, una spiegazione che ha lasciato spiazzati gli stessi poliziotti. Lo ‘scherzo’ non sarebbe stato altro che il tentativo di spostare di un giorno il pagamento di un assegno postale emesso e in scadenza proprio ieri. In casa dell’uomo la polizia ha recuperato anche una sciabola ed un pugnale illegalmente detenuti . Denuncia, quindi, anche per detenzione illegale di armi bianche.




Priolo. Miasmi Ias, verifiche sull'impianto di deodorizzazione e una soluzione-tampone nell'immediato

Un sistema di mattonelle hexa-cover per abbattere i miasmi del depuratore consortile di Priolo. Una soluzione “mobile” e temporanea predisposta dal Cda dell’Ias, la società che gestisce gli impianti di Marina di Priolo, nelle more che si risolva definitivamente il problema, motivo di proteste da parte dei residenti di Priolo e di polemiche, nel tempo, anche di natura politica. L’impianto di abbattimento delle sostanze odorigene sarà oggetto di nuove verifiche, affidate ad un professionista, a cui il Consiglio d’amministrazione conferirà uno specifico incarico, perchè individui eventuali “azioni correttive o integrative che rendano pienamente operativi gli investimenti realizzati in passato”. L’impianto di deodorizzazione dell’Ias, come è noto, è malfunzionante. Per qualcuno addirittura inutile. I miasmi, puzza per dirla in maniera più chiara, arrecano ancora disagi ai cittadini del vicino centro abitato. La presidente della società, Maria Rosaria Battiato sembra, a questo punto del percorso, ottimista. “La sensibilità del consiglio d’amministrazione è l’ulteriore conferma dell’attenzione massima che l’azienda presta al problema delle molestie olfattive – garantisce la presidente dell’Ias – Siamo consapevoli del ruolo strategico che riveste l’impianto nei processi della grande industria e di avere importanti responsabilità in termini di tutela del territorio e del rispetto dell’ambiente; la delibera adottata dal Cda va nella direzione della sicurezza e dell’efficienza degli impianti dando una risposta concreta alle sollecitazioni provenienti dal territorio. Confermiamo la volontà a mantenere una stretta collaborazione ed un dialogo costruttivo con le amministrazioni pubbliche dei centri dell’area industriale”. Da lunedi sarà attivo un nuovo sito internet dell’azienda, attraverso il quale sarà possibile acquisire informazioni su bandi di gara, caratteristiche degli impianti, iniziative e attività svolta.