L'Infiorata di Noto è patrimonio immateriale della Sicilia. "E' un premio per tutti"

L’Infiorata di Noto è stata iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia (REIS). Il via libera dopo dopo la valutazione positiva della Commissione di Valutazione istituita dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, retto da Alberto Samonà. Questa la motivazione: “Tappeti di arte effimera, di fiori, sale, sabbie e altri elementi naturali – Noto. Il riconoscimento scaturisce dalla componente esclusiva di questa arte capace di accrescere il valore e la bellezza dello scenario barocco netino”.
Un riconoscimento importante, a conferma del grande lavoro svolto in questi anni e dalla visibilità internazionale dell’evento. L’impegno, la dedizione, la crescita, non solo a livello artistico, dell’Infiorata, hanno trasformato il “Saluto alla Primavera” in un evento capace di tramandare saperi, alimentare processi identitaria, custodendo, tutelando e valorizzando patrimoni culturali.
“Non possiamo che esserne felici – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – la nostra candidatura era in attesa da qualche anno. Questo è un riconoscimento che premia tutti, a partire dal lontano 1980, con la collaborazione degli Infioratori di Genzano, a chi ancora oggi, e con un’arte più raffinata, si impegna nella realizzazione dei bozzetti di via Nicolaci”.
“Ho già espresso la mia gratitudine all’assessore Samonà e al Presidente Musumeci – prosegue il sindaco – per aver dimostrato grande sensibilità nel volere rendere patrimonio immateriale siciliano l’Infiorata di Noto, evento che rientrerà nella Programmazione regionale delle Eredita Immateriali, mantenendo vivo il sentimento di tutti noi rispetto a questa nostra “eredità culturale”.




Strisce pedonali invisibili, la soluzione arriva da Floridia: resina al posto della vernice

Con una battuta, che però fotografa la realtà, si sente spesso dire che le strisce pedonali a Siracusa sono diventate invisibili. Ed in effetti, pochi giorni dopo essere state tracciate sull’asfalto, spariscono. Si è detto che la colpa è dell’asfalto, troppo sporco; si è detto che la colpa è della vernice utilizzata; si è detto che è colpa di un traffico elevato ed anche delle alte temperature. Insomma, colpa di tutto e colpa di nessuno. Ma che le strisce pedonali siano invisibili è un dato di fatto.
Eppure la soluzione esiste e viene adottata in questi giorni nella vicina Floridia, cittadina in provincia di Siracusa. Il sindaco Marco Carianni ha recentemente illustrato il sistema. “Utilizziamo una resina bianca garantita per dieci anni. Se le strisce dovessero sparire prima di quel tempo, la ditta che le ha realizzate deve ripristinarle a sue spese. Non solo, gli attraversamenti pedonali vengono realizzati lievemente rialzati rispetto alla sede stradale e nel rispetto delle norme vigenti. Questo per invitare a non correre, perchè troppo spesso le nostre strade vengono scambiate per circuiti”. E per rendere ancora più evidente l’attraversamento pedonale, la resina bianca delle strisce viene circondata da un luminoso blu. Un esperimento, questo dei colori, che venne condotto anni addietro anche nel capoluogo ma senza troppo successo. La resina garantita 10 anni è, invece, una vera novità.
“Per i costi abbiamo attinto ai fondi per la mobilità sostenibile arrivati dal governo e distribuiti a tutti i Comuni sopra i 20mila abitanti”, dice ancora Carianni.
Non solo, con quelle somme il Comune di Floridia ha avviato anche un servizio di riparazione delle buche stradali con piastra termica ad infrarossi per riparazioni garantite 3 anni. Anche in questo caso, con il sistema della “garanzia”, pena nuovo intervento senza aggravio di spesa per le casse comunali.




Al centro vaccinale di Priolo si accelera con lo Janssen disponibile senza prenotazione

Anche nel centro vaccinale di Priolo disponibile, senza prenotazione, il vaccino Janssen (Johnson & Johnson), per tutte le fasce d’età abilitate. Con il monodose americano si può richiedere green pass valido 9 mesi.
“In questi giorni – sottolinea il sindaco Pippo Gianni – grazie anche all’apertura agli over 40, la risposta della popolazione alla campagna vaccinale è stata fortunatamente al di sopra delle aspettative. A Priolo, così come in tutta la Sicilia, si è registrato un record di vaccinazioni; l’assessorato regionale della Salute ha impartito nuove direttive in corso d’opera, che alcune volte hanno creato piccoli disagi, non dipendenti dagli operatori sanitari dell’ASP. Adesso – conclude – anche nel nostro paese è disponibile per tutti il vaccino Janssen che non richiede il richiamo e che consentirà un nuovo impulso alla campagna vaccinale”.
Il Centro di Priolo, che ha sede al Cerica, è aperto dal lunedì al sabato, con orario continuato, dalle 9:00 alle 19:00. Per salutare il nuovo step nella campagna vaccinale nella cittadina industriale, presente anche il direttore del Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa, Ugo Mazzilli.




Santoni di Palazzolo, passo avanti per il progetto di recupero: in moto l'iter per la gara

Due mesi dopo l’annuncio dell’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà, arriva il via libera alle procedura di gara per il recupero dei Santoni di Palazzolo Acreide. E’ stata pubblicata la determina con cui il soprintendente dei Ben Culturali di Siracusa, Salvatore Martinez, ha autorizzato l’avvio dell’iter che prevede la consultazione di almeno quindici operatori. Per la gara si farà poi ricorso alla piattaforma dell’Urega SITAS e-procurement (Sistema Informatico Appalti Sicilia). L’importo ammonta a 1,5 milioni di euro della programmazione europea PO-FESR 2014-2020.
“Dopo l’impegno che avevo assunto, grazie a questo atto della Soprintendenza di Siracusa – sottolinea
l’assessore Samonà – il progetto di restauro dei Santoni fa un significativo passo in avanti. In pochi mesi sarà possibile individuare l’impresa che dovrà occuparsi dei lavori. Un momento importante, che risponde alle richieste e alle esigenze del territorio”.
Il Santuario rupestre dei Santoni sorge vicino ad Akrai, l’odierna Palazzolo Acreide, in provincia di Siracusa. E’ un sito unico al mondo che ospitava il culto della dea Cibele, ovvero la Magna Mater dei romani, figura che racchiude energia vitale ma anche distruttrice della natura.
La costruzione si fa risalire all’epoca ellenistica (IV-III secolo a.C.). Si tratta di un culto misterico che ha attirato ad Akrai studiosi di tutto il mondo, per cercare di svelare riti e credenze.
Il complesso si snoda sul colle Orbo con dodici nicchie scavate nella roccia dove si trovano immagini della dea, gran parte secondo l’iconografia che la raffigura assisa in trono. L’unicità del sito sta nel ospitare un culto nato in Asia minore e raro con questa raffigurazione nel Mediterraneo.




Delfino privo di vita in spiaggia a Marina di Priolo: era rimasto imbrigliato in una rete

Triste rinvenimento a Marina di Priolo, sul bagnasciuga è stata avvistata la carcassa di un delfino. Subito allertate Capitaneria di Porto di Siracusa e Polizia Municipale, per intervento sul posto. Il rinvenimento è stato effettuato da volontari della Protezione Civile comunale.
Sulla pinna caudale del mammifero evidenti i resti di una rete da pesca in cui il delfino è rimasto verosimilmente imbrigliato. Privo del support assicurato da quell’apparato, l’animale non sarebbe riuscito ad evitare la morte e lo spiaggiamento.




Zona rossa revocata a Portopalo: migliorati i numeri della diffusione del contagio

Revocata, con effetto immediato, la “zona rossa” a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa. Lo prevede un’ordinanza del presidente della Regione Nello Musumeci, firmata nel primo pomeriggio, a seguito della relazione sanitaria dell’Asp competente che ha attestato il miglioramento dei numeri relativi alla diffusione del contagio.
Lo stesso provvedimento dispone, invece, la proroga delle misure restrittive, fino al 26 maggio, per tre Comuni: Maniace, in provincia di Catania; San Cipirello e Vicari, nel Palermitano.




Riprendono gli scavi nell'antica Megara Hyblea, ricerche dell'Ecole Francaise de Rome

Nel sito archeologico di Megara Hyblaea (Augusta) sono ripresi oggi – alla presenza dell’assessore dei Beni culturali e del’Identità siciliana, Alberto Samonà – i lavori di scavo e ricerca dell’Ècole Française de Rome in collaborazione col Parco Archeologico di Leontinoi, sotto la direzione del prof. Jean-Christophe Sourisseau (Università di Aix-Marseille) e del direttore del Parco, Lorenzo Guzzardi.
Il gruppo di lavoro francese, affidato a René-Marie Berard, ricomincia oggi l’esplorazione del settore occidentale della città che era già stata avviata nel 2019, per indagare il più antico impianto della colonia, risalente alla fine dell’VIII sec. a.C..
“Il progetto di scavo – ricorda Alberto Samonà – rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione con le università straniere, nel quadro di una lettura multidisciplinare del mondo antico, il cui punto di forza è costituito dall’interazione tra saperi scientifici e discipline umanistiche. Dopo oltre settant’anni da quando Luigi Bernabò Brea, Soprintendente alle Antichità per la Sicilia Orientale, affidò alla missione francese di G. Vallet e F. Villard l’esplorazione di Megara, continua, oggi come allora, la collaborazione tra la Sicilia e la Francia con un ambizioso progetto di recupero della memoria storica del Mediterraneo, che vede in Sicilia un territorio privilegiato di indagine. Gli scavi – sottolinea l’assessore Samonà – fortemente incoraggiati dal governo regionale, si inseriscono nel complessivo rilancio delle campagne archeologiche che stanno caratterizzndo questa primavera dell’archeologia in Sicilia”.
Nell’ambito delle ricerche effettuate al di sotto di una delle case di epoca arcaica, durante le precedenti fasi di scavo, sono stati intercettati i resti del grande fossato tagliato nella roccia che delimitava il villaggio di età neolitica (5000-4000 a.C.). Su questo sito, in parte indagato da Paolo Orsi agli inizi del secolo scorso, continuerà ad indagare il gruppo di lavoro francese nel quadro di un più ampio progetto di revisione delle fasi pre-protostoriche anteriori alla fondazione della colonia greca. Il team già dal 2019 è stato affiancato nell’attività di ricerca da un’unità del CNR-ISPC di Catania, sotto la direzione scientifica del prof. Massimo Cultraro e del prof. Henri Tréziny, direttore di ricerca emerito del CNRS.
“La nuova esplorazione – come riferisce il direttore del Parco, Lorenzo Guzzardi – seguirà l’andamento del fossato, un’importante opera di difesa che prevedeva anche un aggere, un terrapieno difensivo in terra, che fa di Megara Hyblaea uno tra i più grandi insediamenti trincerati della Sicilia neolitica. Si punta anche ad esplorare i resti delle capanne preistoriche, in parte visibili al di sotto della griglia di strade e case di epoca greca”.
All’attuazione del progetto contribuisce il personale tecnico-scientifico del Parco Archeologico di Leontinoi (dott.ssa Raffaella D’Amico) e del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai (dott.ssa Anita Crispino).




Incendio in un casolare di campagna, in ospedale il 64enne che era all'interno

Non sono ancora note le cause dell’incendio che questo pomeriggio si è sviluppato all’interno di una abitazione di campagna, a Priolo. Le fiamme in via Gramsci, all’interno del casolare c’era un uomo di 64 anni. Intossicato dalle esalazioni, è stato trasportato dal 118 in ambulanza al pronto soccorso di Siracusa.
Per domare il rogo, sul posto i Vigili del Fuoco arrivati dal capoluogo ed in assistenza e supporto le squadre della Protezione Civile comunale di Priolo Gargallo.




Focolaio covid a Priolo e assembramenti: divieto di fermata in via delle Palme e Annunziata

Dopo il focolaio scoppiato nel centro di accoglienza ed il trasferimento in altra località di 75 migranti, Priolo corre ai ripari. Con ordinanza, è stata vietata la sosta e la fermata vietati in via delle Palme e nel viale Annunziata, nel tratto compreso tra via D’Annunzio e via Cesare Abba, con divieto di assembramento sugli spazi pubblici. È quanto prevede l’ordinanza appena entrata in vigore, firmata dal sindaco di Priolo Gargallo, Pippo Gianni, su proposta del comandante della Polizia Municipale, Giovanni Mignosa.
“L’ordinanza – scrive il comandante Mignosa – si è resa necessaria visto il quadro epidemiologico attuale nel territorio del comune di Priolo Gargallo, considerato che nella zona del parco La Pineta, in via delle Palme e nel viale Annunziata, sono stati rilevati assembramenti, di giovani in particolare, che sostano con i propri mezzi lungo le vie indicate, noncuranti della normativa anti covid. Questo nonostante la continua presenza e gli ammonimenti degli agenti di Polizia Municipale”.
La Polizia Municipale ha provveduto ad installare l’apposita segnaletica, che per legge deve essere visibile 48 ore prima, e vigilerà per garantire l’osservanza del provvedimento.
Analoga ordinanza è già in vigore dal novembre del 2020 a San Focà; prevede il divieto di sosta e fermata in via Reno, con divieto di assembramento nella stessa via e nell’adiacente piazza Vittime del Femminicidio.
“Tutte azioni – commenta il sindaco Gianni – volte a contenere la diffusione del virus. Invito i miei concittadini al rispetto delle due ordinanze e delle prescrizioni anti-COVID, a tutela della salute di tutti”.




A scuola dopo il tampone, l'iniziativa del Bartolo di Pachino piace a studenti e famiglie

Per assicurare a studenti e docenti un sereno finale di anno scolastico, in previsione del prossimo rientro in classe al 100%, l’istituto superiore Bartolo di Pachino ha organizzato in proprio una tre giorni di screening con tampone rapido. In collaborazione con un laboratorio privato e con la Croce Rossa, sono state allestite postazioni di screening all’ingresso dei locali scolastici. Attraverso un sistema di ingresso delle classi scaglionato su base oraria, in modo da evitare assembramenti, si procederà all’ingresso in classe solo dopo l’avvenuto esito negativo del tampone.
Il ricorso allo screening avviene su base volontaria, altissima l’adesione tra i circa 900 studenti della scuola. “Tutta la popolazione scolastica sarà sottoposta a tampone che verrà eseguito gratuitamente a scuola e in modo scaglionato”, spiega il preside Anotonio Boschetti. “Gli alunni – ha aggiunto – rientreranno in classe solo dopo aver ricevuto l’esito e solo nel caso in cui, come auspicabile, sia negativo”.
Nell’area esterna dell’Istituto sarà allestito un centro per lo screening anticovid. Lo screening verrà completato entro mercoledì prossimo, prima del rientro degli alunni al 100%, previsto per giovedì (ora sono in presenza al 70 per cento).
L’Istituto, che conta oltre novecento studenti, già all’inizio di quest’anno avviò una campagna antiCovid: fu, infatti, il primo in provincia di Siracusa a siglare una convenzione con i laboratori di analisi della città per sottoporre a tampone la popolazione scolastica a prezzi ridotti.