Priolo non è più in zona rossa, revocata l'ordinanza regionale con effetto immediato

Revocata la zona rossa rafforzata a Priolo. Nuova ordinanza del presidente della Regione che, con effetto immediato, riporta la cittadina siracusana in zona arancione. Nelle ore scorse, il sindaco Pippo Gianni aveva avanzato richiesta di revoca. Nella comunicazione inviata al presidente Nello Musumeci, poi accolta nel pomeriggio, aveva illustrato come i dati sui contagi siano in calo.
L’ultima rilevazione operata dal Coordinamento Covid dell’Asp di Siracusa accerta che i nuovi casi di contagio, rapportati alla popolazione, determinano un tasso di incidenza inferiore a quello che fa scattare la zona rossa. Nella settimana dal 3 all’8 aprile si sono registrati a Priolo 17 casi di contagio per una incidenza pari a 145 per 100mila abitanti mentre la soglia di allerta è fissata a 250 casi per 100mila abitanti.




Trenta migranti in porto ad Augusta: tutti negativi al covid. Trasferiti su nave quarantena

Sono arrivati al porto di Augusta i 30 migranti soccorsi a largo delle coste siciliane. Erano a bordo di una barca a vela che rischiava di affondare a causa di una falla nello scafo. Una motovedetta della Guardia Costiera ha raccolto l’sos, soccorrendo i migranti insieme ad un pattugliatore della Guardia di Finanza.
Come da protocollo, è stato eseguito il tampone: sono risultati tutti negativi. Le loro condizioni di salute sono definite buone. Dopo i controlli del caso, sono stati trasferiti sulla nave Allegra, in rada al porto commerciale di Augusta, per il prescritto periodo di quarantena.




Brucia la riserva di Vendicari, incendio nella zona dei pantani: "accertare responsabilità"

La stagione degli incendi si presenta subito aggressiva. Ieri pomeriggio le fiamme hanno “divorato” parte della riserva naturale di Vendicari, tra Marzamemi e Noto.
“Le fiamme hanno velocemente attaccato entrambi i pantani con enorme danno ecologico, perchè l’area è abitata da uccelli migratori rari e da testuggini che rendono Vendicari oasi faunistica nazionale”, spiegano i volontari del Movimento Antincendio Ibleo.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco e squadre di Protezione Civile che hanno combattuto le fiamme al meglio delle loro possibilità. “Non ci sono punti d’acqua all’interno dell’area protetta e così non è stato facile per i soccorritori intervenire nelle zone più difficili da raggiungere con i mezzi”, spiegano ancora dal Mai. Il canadair non si è potuto levare in volo a causa dell’oscurità ormai prossima.
“E’ necessario che le autorità locali e regionali mettano massimo impegno nell’intervenire urgentemente per contrastare un fenomeno, quello degli incendi, che sta distruggendo il patrimonio naturale come dimostra l’incendio del 1° aprile a Cava Tortorone che ha messo a rischio case e persone”, il disperato appello del Movimento Antincendio Ibleo. “Serve tempestività nell’informare i cittadini e nel dotare Forestale e Protezione Civile dei mezzi opportuni”, ripetono più voci. Intanto si attendono novità dalle indagini avviate per accertare eventuali responsabilità nell’incendio che ha colpito la riserva naturale.
Marco Mastriani, componente del Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana afferma: “quanto accaduto ieri all’oasi faunistica di Vendicari è molto grave, soprattutto se pensiamo che l’incendio è avvenuto in piena zona A dell’area protetta, in prossimità dei pantani dove annualmente svernano e nidificano centinaia di specie diverse di avifauna e il conseguente incendio ha distrutto un intero ecosistema. E’ veramente molto preoccupante e bisogna intervenire subito per contrastare in modo determinante quanto sta avvenendo. Siamo in primavera è già da diverse settimane si assiste a numerosi incendi che stanno colpendo gli iblei, con la Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile il 25 marzo 2021, Cava Paradiso il 29 marzo 2021, Cava Tortorone il 01 aprile 2021, Oasi faunistica di vendicari 08 aprile 2021 e già anche a gennaio 2021 proprio a Cava Grande del Cassibile si era registrato un incendio. Chiediamo alla luce dell’evidenza dei fatti, visto quello che sta avvenendo, che si mettano in campo tutte le energie possibili per contrastare questi disastri e anticipare la campagna antincendio boschivo e di avviare tutte le misure possibili per potenziare le azioni di prevenzione e controllo del territorio con priorità alle riserve naturali e aree naturali, anche con l’ausilio della collaborazione delle organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali legalmente riconosciute che potrebbero dare un concreto supporto agli organi competenti e al Corpo Forestale Regionale per il monitoraggio e l’avvistamento di eventuali incendi e costituire di fatto una rete capillare territoriale di intervento per contrastare questi fenomeni. Chiediamo anche l’intervento delle autorità competenti e delle forze dell’ordine affinchè si possa indagare su quanto sta avvenendo e poter fermare eventuali azioni criminali e porre fine alla distruzione del nostro patrimonio naturale e ambientale”.
Il sindaco di Noto non nasconde la sua rabbia. “Ho seguito passo dopo passo le operazioni di spegnimento dell’incendio divampato ieri pomeriggio nell’Oasi Naturale di Vendicari e siamo tutt’ora in contatto con il Corpo Forestale e l’Azienda Forestale Demaniale per la ricognizione dei danni. Oltre al canneto, l’Oasi risulta comunque fortunatamente indenne, fermo restando l’approfondimento dei danni provocati alle specie animali. Da un pò di tempo a questa parte, però, si stanno verificando incendi che non sono altro che azioni dolose nei confronti del nostro territorio e delle nostre bellezze. Ultimo quello di Vendicari ieri, ma nei giorni scorsi abbiamo registrato quelli in zona Cavagrande e in zona Cava Tortorone. Adesso è tempo che tutte le forze in campo, politiche, dell’ordine e associazioni di volontariato, facciamo squadra. Non è una causalità l’incendio, ma una vera e propria dichiarazione di guerra su cui nessuno può tirarsi indietro. In attesa di tutto ciò, non ci resta che leccarci le ferite ed essere grati ai Vigili del Fuoco, al Corpo Forestale ed alle squadre antincendio intervenute ieri con velocità per spegnere le fiamme e limitare i danni”.




Rosolini in zona rossa, chiesta deroga per il cimitero. FederFiori: "luogo di culto, resti aperto"

“Il Cimitero a Rosolini rimanga aperto anche in zona rossa”. Il presidente provinciale di FederFiori, Giuseppe Palazzolo, si è rivolto al commissario straordinario del comune siracusano chiedendogli di rivedere l’ordinanza con cui è stato chiuso al pubblico il camposanto nell’ambito delle misure di contenimento dei contagi da covid19. “I cimiteri possono restare aperti, rappresentando per tutti luoghi di culto e non di assembramento. Già nelle scorse settimane, questa linea è stata sposata in altri comuni come ad esempio Melilli. E’ stato così possibile garantire un flusso di ingresso nella struttura contingentato o controllato”, spiega proprio Palazzolo.




Cade l'ultimo tabù: Cassaro non è più covid free e rischia subito la zona rossa rafforzata

Dall’inizio della pandemia un solo comune siracusano ha fatto da “spettatore”, ed è Cassaro. La piccola comunità montana ha vissuto l’incubo del virus in tv e osservando quello che accadeva tutto attorno ma senza mai averne un contatto diretto. Covid free dall’inizio della pandemia, ora rischia addirittura la zona rossa rafforzata.
Cosa è successo? Test eseguiti con i tamponi rapidi hanno portato alla scoperta di due sospetti positivi. “Si comunica che a seguito di test rapidi due concittadini sono risultati positivi al Covid-19. Si attende, tuttavia, l’ufficialità del tampone molecolare”, ha comunicato sui social il sindaco Mirella Garro. Attesa, allora, per il responso, che dovrebbe arrivare tra 24/48 ore.
Nell’attesa, a Cassaro si fa di conto: 2 positivi basterebbero per superare la soglia settimanale di vigilanza e ritrovarsi in zona rossa? Per la matematica si: con 780 abitanti, lo 0,25% di nuovi positivi in una settimane è pari (arrotondato per eccesso) proprio a 2 (1,95).
“Non mi preoccupa la zona rossa. Mi spaventa che possa eventualmente correre veloce il contagio in una comunità dove tanti sono gli anziani”, spiega il sindaco Garro. “Frequentiamo tutto lo stesso supermercato, lo stesso bar, lo stesso panificio…insomma se il covid è realmente arrivato anche a Cassaro la priorità è bloccarne subito una eventuale diffusione”. La speranza è affidata ai molecolari: se anche solo uno dei due positivi al rapido dovesse poi risultare negativo al molecolare, non solo si eviterebbe la zona rossa ma si allontanerebbero anche le paure che, al momento, affiorano e circolano in una comunità dove le voci e le dicerie hanno preso presto a circolare.
La situazione reale al momento è chiara: 2 positivi al rapido, in attesa di conferma con il molecolare. Qualora venissero confermati entrambi i casi, l’Asp comunicherebbe al sindaco di Cassaro lo sforamento della soglia di tolleranza, prevista per decreto. E il primo cittadino si vedrebbe costretto ad informare la Regione dello sforamento avvenuto, con proclamazione di zona rossa con ordinanza del presidente Musumeci.




Variante inglese, approfondimenti a Solarino. E il sindaco querela gli haters social

Nella zona rossa dichiarata per Solarino ci ha messo lo zampino anche il sospetto di diffusione della cosiddetta variante inglese. Alcuni casi di contagio riguardano giovani e giovanissimi, in età scolare, o cluster familiari che rendono verosimile una associazione con la variante che corre veloce. Anche per questo è arrivato il provvedimento di lockdown per Solarino, fino al 14 aprile.
“Diversi casi riguardano bimbi, siamo alle prese con cluster scolastici e familiari riconducibili alla variante inglese”, conferma il sindaco Seby Scorpo in diretta su FMITALIA. “L’Asp sta facendo approfondimenti proprio perchè esiste questa sospetta riconducibilità alla variante inglese. Ed a maggior ragione è stata chiesta la zona rossa”, aggiunge.
Ha provato a spiegarlo anche nei giorni di Pasqua e Pasquetta, con lunghe dirette sui canali social ufficiali del Comune di Solarino. Le reazione, nei commenti, generano un esercito di haters con una serie di pesanti insulti lanciati all’indirizzo del primo cittadino. Amareggiato, Scorpo annuncia che “saranno tutti querelati, uno per uno”. Parole troppo pesanti sono state scagliate come sassi, oltre il diritto di critica. “Ho fatto di tutto per dare quante più informazioni possibili ai miei concittadini. Sono stato al Comune nelle giornate di sabato e di Pasqua, mi sono dedicato alla mia comunità. Ho spiegato per filo e per segno quello che era successo. In particolare, due persone non residenti a Solarino hanno fatto commenti poco decorosi verso l’onorabilità di un pubblico ufficiale quale è il sindaco. Ne risponderanno personalmente. Stiamo valutando tutti gli altri provvedimenti da assumere nei confronti degli altri haters”.




Priolo in zona rossa: salgono ancora i contagi. E tra i positivi aumentano gli under 11

Da venerdì in zona rossa, a Priolo non accennano per ora a diminuire i contagi covid. Nelle ultime ore, registrati altri 6 casi. Passano così a 66 gli attuali positivi nella cittadina industriale in lockdown fino al 14 aprile, per ordinanza regionale. Le statistiche segnalano che tra i contagiati priolesi, 12 sono bambini al di sotto degli 11 anni. Anche in questo caso, il dato lascia presuppore che spossa trattare di un segnale della presenza nel territorio della variante inglese, più contagiosa specie verso i giovani. Gli isolamenti fiduciari sono invece scesi da 104 a 63.
Dalla Protezione Civile comunale rinnovato l’invito a rispettare le misure previste dall’ordinanza regionale che ha istituito la zona rossa per Priolo. Non si esce di casa se non per necessità. Mascherina sempre necessaria all’esterno, divieto di assembramenti e rigoroso rispetto della distanza interpersonale.




Buscemi zona rossa, il sindaco non ci sta: "chiusi in casa, situazione non lo richiedeva"

“Sono arrabbiata, come lo sono i miei concittadini. Buscemi si ritrova in lockdown per una situazione che non lo richiedeva. Va bene i numeri e i parametri ma le scelte devono essere commisurate anche alla situazione reale”. Il sindaco della piccola cittadina montana, Rossella La Pira, cerca di mantenere la calma ma la doccia fredda arrivata sotto Pasqua, con l’ordinanza regionale che ha indetto la zona rossa rafforzata per Buscemi, ha creato parecchio subbuglio. “Oggi scriverò al presidente Musumeci chiedendogli di rivedere la scelta. Gli illustrerò nel dettaglio la situazione…”, anticipa in diretta su FMITALIA.
Una situazione oggi “poco piacevole, quasi invivibile” con Buscemi ridotta a “cittadina spettrale, tutti chiusi a casa” per quattro attuali positivi. Contagi tutti in famiglia, una sola famiglia, ma bastano per far scattare il provvedimento. “Eppure non abbiamo altri isolamenti, se non questa famiglia che sfortunatamente è entrata in contatto con il virus. Vi lascio immaginare il nostro stato d’animo. E parliamo di persone che responsabilmente sono già in casa dal 22 marzo, senza contatti con nessuno”, racconta ancora Rossella La Pira. Per il momento, la Regione si trincera dietro i parametri previsti per decreto. “Mi hanno risposto che la normativa è quella. Scriverò oggi al presidente della Regione, perchè per le piccole comunità i numeri contano ma fino ad un certo punto. Si deve tenere conto della specifica situazione delle cittadine”.




Pubblica amministrazione e cittadini più vicini a Noto, attivato servizio PagoPa

Migliorare i rapporti tra uffici e cittadini, permettendo a questi ultimi di poter eseguire semplici operazioni direttamente da casa o dal proprio smartphone. In questa direzione si muove il Comune di Noto, che da ieri ha attivato il servizio PagoPa, servizio che permetterà ai cittadini di poter effettuare versamenti direttamente collegandosi ad internet, autenticandosi attraverso Spid.
“Ancora un passo in avanti – commenta il sindaco Corrado Bonfanti – per facilitare il rapporto tra la Pubblica Amministrazione e i cittadini. Sul sito istituzionale del Comune di Noto è stato pubblicato il link che permette di accedere alla piattaforma internet su cui potersi autenticare. Nelle prossime settimane la piattaforma sarà implementata, con ulteriori servizi a completamento dei pagamenti che si potranno effettuare”.




Prevenzione incendi, vertice in Municipio ad Avola: intesa con il Corpo Forestale

E’ stata dedicata al tema della prevenzione incendi la riunione tra associazioni e Corpo Forestale, tenutasi questa mattina ad Avola. Nel corso dell’incontro, il sindaco Luca Cannata ha consegnato la chiave dell’area archeologica al Corpo forestale. Stipulata, inoltre, una convenzione per la creazione di gruppi di avvistamento e per una collaborazione costante nell’attività di avvistamento e controllo.
Verranno anche avviate attività di formazione al centro operativo del corpo forestale per le associazioni che si occuperanno del controllo del territorio per la prevenzione incendi e durante la sua estensione massima (dal 15 giugno al 15 ottobre) il centro operativo della forestale resterà attivo h24. Nel frattempo si procederà con l’emanazione dell’ordinanza di pulizia preventiva dei lotti pubblici e privati e la collaborazione con le associazioni di volontariato per segnalare eventuali micro discariche e pulizie necessarie.
“Collaborazione e sinergia per la tutela del nostro ambiente, specie nel territorio montano che si interseca fra Avola e Noto”, ha spiegato il sindaco Luca Cannata. “Ci sarà anche la collaborazione intercomunale per il controllo del territorio. E poi abbiamo bisogno dei nostri cittadini, per educare la città, sensibilizzare giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, garantendo una capillare attività di comunicazione sul controllo del territorio volto alla prevenzione incendi”.