Primo giorno “operativo” , ieri, per i nuovi deputati regionali siracusani. La prima seduta dell’Ars, convocata per l’elezione del presidente, è stata il primo momento politico vero dopo le elezioni regionali, da cui è emerso un primo quadro di quella che sarà molto probabilmente la geografica politica nei fatti, a prescindere dalle premesse, all’interno del parlamento siciliano.
Emozionati, i nuovi parlamentari regionali siracusani, Tiziano Spada, Carlo Gilistro, Giuseppe Carta, Riccardo Gennuso, hanno preso, dunque, posto tra gli scranni di Palazzo dei Normanni e poi votato. Non c’era ancora Carlo Auteri, in attesa della surroga. A Palermo c’erano, però, Luca Cannata, che ha optato per il Parlamento e l’ex deputata regionale oggi sindaco di Avola, Rossana.
Carlo Gilistro (Movimento 5 Stelle), accompagnato dalla moglie, al termine della prima seduta della nuova legislatura, ha auspicato disponibilità all’ascolto delle opposizioni, chiarendo così subito la posizione che intende mantenere.
“Ci siamo subito dimostrati forza di opposizione compatta-commenta Gilistro- votando tutti e 11 scheda bianca in occasione dell’elezione del presidente dell’Ars. Qualcun altro, invece, ha pensato bene di scattare in soccorso della maggioranza ed i numeri paiono indicare anche precise responsabilità. Fa parte della politica, anzi meglio che sia successo subito così da chiarire anche a noi il quadro ed evitare di convivere con finti pezzi di opposizione”. Chiaro il riferimento al gruppo che si riferisce all’ex candidato alla presidenza della Regione, Cateno De Luca. “Ci auguriamo -prosegue il deputato regionale “pentastellato”- che ci sia disponibilità all’ascolto delle opposizioni, in un rapporto propositivo su fatti e temi. Questo, è chiaro, non vuole però dire che faremo sconti o che terremo una linea morbida. Tutt’altro, anzi. Come portavoce regionali del Movimento 5 Stelle rimane per noi centrale l’ascolto e il confronto diretto e costante con i cittadini, i territori e le loro istanze”.
Tiziano Spada, deputato regionale espressione del Partito Democratico è arrivato a Palermo con la compagna e con il sindaco di Floridia, Marco Carianni, “le due persone a me più vicine in questo percorso- spiega il parlamentare dell’Ars- Tanta emozione- confessa- e tanta voglia di fare del mio meglio”. Entrando nel merito delle questioni politiche, Spada non ha dubbi. “Ieri è emerso certamente un dato: le opposizioni non lo sono poi così tanto. Il presidente è stato eletto anche con i voti di una parte della minoranza. Chiaro anche che Gianfranco Miccichè ha seguito le opposizioni. La partita dell’Ufficio di Presidenza chiarirà anche altri aspetti”.
Spada non nasconde, tuttavia, il suo apprezzamento per Gaetano Galvagno. “Nonostante la mia posizione sia di opposizione- spiega- sono felice per l’elezione del più giovane presidente dell’Ars mai eletto, un ragazzo che conosco da anni e che ha iniziato, come me, a far politica all’università”.
Estremamente soddisfatto Giuseppe Carta, deputato regionale autonomista. “Abbiamo compreso subito che la maggioranza di Schifani è forte e compatta e che la compagine di Centrodestra in Sicilia è praticamente gemella di quella nazionale. Ci aspetta una lunga legislatura, fatta anche di trasversalità, con possibili condivisioni con le forze di opposizione”. Carta confessa di essere rimasto “stupito per la facilità con cui si è arrivati all’elezione del presidente. Ieri ero davvero contento, perché finalmente ci siamo occupati di politica”.
Tra le posizioni che saranno attribuite in seno all’Ars mercoledì, secondo indiscrezioni ci saranno i siracusani, assenti, tuttavia, da quello che sarà il nuovo governo regionale. “Non saremo in giunta- conclude Carta- ma questo è un momento di ripartenza e siamo rappresentati a livello nazionale. Certo- si lascia sfuggire- se io non fossi stato incompatibile (Carta è sindaco di Melilli), avremmo giocato di certo un’altra partita”.