Anche a Noto si costituisce Idea, il movimento politico coordinato da Tiziano Spada

Nasce la sezione locale di Noto del giovane movimento politico Idea, nato attorno alla figura del sindaco di Floridia, Marco Carianni, e di Tiziano Spada. Simone Delia è il coordinatore netino, Stefano Caruso il portavoce e Cristina Coffa la tesoriera.
“Continuiamo a crescere in tutta la provincia siracusana”, esulta Tiziano Spada. “Con la nascita della sezione di Noto possiamo dire di essere presenti nella maggior parte dei comuni della zona sud. Entro la prossima settimana inaugureremo i circoli di Rosolini e Solarino. Oltre a maturare nei numeri e nel consenso, aumenta anche l’entusiasmo attorno a un progetto che mira al cambiamento. La mancanza di una visione chiara dei partiti ci sta consentendo di parlare liberamente alle persone e interpretare i loro bisogni. Idea vuole essere uno strumento al servizio dei cittadini e delle amministrazioni locali”.




Caos rifiuti in Sicilia orientale, M5s e Pd affondano Musumeci: “Regione da commissariare”

Catania è sommersa dalla spazzatura, disagi notevoli a Siracusa. E non mancano situazioni critiche nel messinese. La situazione rifiuti in Sicilia orientale è critica, sul punto di collassare. “Un disastro che affonda le radici nella cronica carenza degli impianti e nella bocciatura del piano rifiuti regionale. Intanto la Tari schizza alle stelle praticamente ovunque, a causa del trasporto fuori regione dei rifiuti a causa dell’assenza di discariche dove poterli conferire. Tutto ciò è inaccettabile: i cittadini non possono pagare le inefficienze del governo Musumeci, si istituisca un fondo regionale per aiutare gli Enti locali a sostenere le spese di trasporto dei rifiuti senza mettere le mani in tasca ai siciliani”. É questo il messaggio che oggi i deputati del M5S Giampiero Trizzino, Ciancio, Marano e il deputato e segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo hanno consegnato ai giornalisti nel corso di una conferenza stampa. “La situazione è drammatica – hanno detto – siano pronti a chiedere il commissariamento della Regione sul versante rifiuti”.
“Ogni estate – ha detto Jose Marano – arriva puntualmente l’emergenza rifiuti. E questo nonostante i proclami di Musumeci che aveva annunciato di porre fine al sistema delle discariche. Peccato che su questo versante nulla è stato fatto. Per farle, le cose, ci vuole volontà e Musumeci si è adeguato al sistema”.
“Per motivi diversi – ha detto Trizzino – quasi tutte le discariche siciliane hanno chiuso i battenti, solo due attualmente sono disponibili, quella di contrada Timpazzo in provincia di Caltanissetta e quella di proprietà della società Catanzaro in provincia di Agrigento. I Comuni pertanto non hanno altra scelta che scegliere la strada che porta fuori Regione per smaltire umido e indifferenziato: tutto ciò con gravi conseguenze per i siciliani che devono fare i conti con una Tari schizzata alle stelle praticamente ovunque, persino nei Comuni più virtuosi. Si calcola infatti un aumento della Tari del 30 per cento in tutti i Comuni, legato quasi esclusivamente ai costi di conferimento”.
Barbagallo ha messo l’accento sull’enorme carenza di impianti “che si possono contare sulle dita di una mano”.
“Oggi – ha detto – denunciamo le nefandezze del governo Musumeci sul versante rifiuti. Le misure adottate dal governo regionale non sono per niente all’altezza della situazione e in questi anni abbiamo assistito a ritardi non solo nelle previsione, ma anche nelle realizzazione di tantissimi impianti. Occorrono centinaia di impianti e centri comunali di raccolta che non ci sono, mentre rischiamo di perdere i fondi del Pnrr. Musumeci si assuma le sue responsabilità. Non si può governare con gli annunci. Se vogliamo risolvere l’emergenza rifiuti si deve partire dagli impianti”.
Intanto per evitare nuovi salassi ai siciliani, M5S e Pd proporranno di istituire un fondo da quantificare nel bilancio regionale a sostegno delle spese che i Comuni dovranno affrontare per spedire i rifiuti fuori dalla Sicilia. “Ovviamente – ha detto Ciancio – per parametrare gli aiuti si dovrà tenere conto anche dell’efficienza dei Comuni sul fronte della differenziata. Non si possono mettere Comuni virtuosi e non sullo stesso piano”.




VIDEO. Vicenda Isab-Lukoil, alla Camera il deputato Ficara richiama attenzione del governo

Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) è intervenuto alla Camera per richiamare l’attenzione del governo sulla vicenda Isab-Lukoil che da settimane preoccupa i lavoratori della zona industriale aretusea. “L’Italia ha responsabilmente condiviso con l’Unione Europea la necessità di rigorose sanzioni alla Russia. Con la stessa responsabilità, chiedo ora con forza al governo di intervenire per mettere in sicurezza un asset produttivo ed energetico strategico del nostro Paese, che rischia di finire travolto da un paradossale effetto boomerang di quelle sanzioni”, ha detto Ficara in Aula.
E poco dopo: “chiedo al governo, ed in particolare a quei ministri sin qui apparsi spettatori disinteressati di una vicenda cruciale che riguarda lo sviluppo economico del nostro Paese, la comunicazione urgente di una strategia chiara, con soluzioni tecniche adeguate per salvaguardare la zona industriale di Siracusa, comprese le necessarie e concrete misure che permettano di scongiurare una vera e propria emergenza sociale in un territorio che ha già pagato molto negli anni, da un punto di vista ambientale e sanitario. Apparirebbe, viceversa, strano – conclude il deputato cinquestelle – comprendere perchè questo autorevole governo non voglia mettere in campo ogni azione possibile per salvaguardare, in tutte le sedi, gli interessi produttivi, economici ed occupazionali del nostro Paese”.




Rossana Cannata eletta sindaco, dovrà lasciare seggio in Ars: spazio per Edy Bandiera

Oltre che dai suoi sostenitori, l’elezione a sindaco di Avola di Rossana Cannata rende “felice” anche Edy Bandiera. L’ex assessore regionale all’agricoltura, infatti, potrebbe ritrovarsi da qui a breve nuovamente a Palermo, questa volta però in Assemblea Regionale Siciliana. E questo perchè sarebbe lui chiamato a sostituire in Ars la Cannata, come primo dei non eletti in Forza Italia. La legge regionale prevede, infatti, l’incompatibilità tra le due cariche – deputato regionale e sindaco – nei casi di Comuni con più di 20mila abitanti.
Questo significa che, una volta proclamata ufficialmente sindaco, Rossana Cannata si troverebbe in condizione di incompatibilità con la carica di deputata regionale. Cosa ben nota alla diretta interessata. “Verificheremo il percorso burocratico, in materia di termini e scadenze. Vorrei portare a compimento gli ultimi adempimenti del mio mandato regionale e chiudere le iniziative ed i progetti avviati ed in corso. Dopodichè valuterò con serenità il da farsi, in fondo siamo anche a fine legislatura…”, ha detto rispondendo alla domanda su FMITALIA. In realtà, però, i tempi non dovrebbero essere particolarmente lunghi, un paio di settimane al massimo dalla proclamazione, lasciano intendere alcune fonti.
Nessun commento da parte di Edy Bandiera, al momento all’estero per la sua attività professionale.




Sigilli al depuratore, guai in Ias: le reazioni del mondo politico siracusano

A poche ore dalla notizia del sequestro del depuratore consortile gestito da Ias, nel cuore della zona industriale di Siracusa, arrivano le reazioni del mondo politico.
I parlamentari e deputati siracusani del MoVimento 5 Stelle (Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani, Maria Marzana , Stefano Zito e Giorgio Pasqua) chiedono in una nota “chiarezza assoluta su questa vicenda” e, “affidandosi al solerte lavoro della magistratura inquirente”, sperano “in veloci e accurate indagini al fine di chiarire le eventuali responsabilità”.
I cinquestelle ricordano poi come Ias faccia capo alla Regione Siciliana. “Il governo Musumeci non ha fatto nulla di concreto in questi anni, se non mantenere un carrozzone che sta producendo risultati evidenti, grazie anche ad un sistema di nomine fatte sempre usando pesi e contrappesi politici, sistema nel quale il M5S non è mai voluto entrare. Se il legislatore deve fare la propria parte prevedendo leggi sempre più adeguate a tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini, contemperando anche il diritto al lavoro – proseguono i parlamentari e deputati del M5s – una responsabilità non minore investe imprenditori, multinazionali, imprese operanti nel petrolchimico siracusano e nelle zone industriali in genere, chiamati al pieno e assoluto adempimento delle norme vigenti, perché continuare a inquinare, a intaccare pesantemente l’habitat è pregiudizievole per la vita stessa di uomini e animali di oggi e delle generazioni future”.
Per il deputato regionale Giovanni Cafeo (Prima l’Italia) “il sequestro da parte della Procura di Siracusa dell’impianto Ias, se da un lato apre interrogativi sul ciclo della depurazione, dall’altro spalanca le porte della chiusura delle aziende del petrolchimico di Siracusa”. Cafeo pone il problema del conferimento dei reflui industriali dopo il blocco disposto dalla magistratura nel depuratore consortile di Priolo. “Di certo, non potranno conservarli in eterno, per questo auspico una rapida soluzione della vicenda. È necessario svolgere gli accertamenti ma è altrettanto indispensabile individuare una via d’uscita rapida perché qui c’è in gioco l’esistenza di un intero settore produttivo, colonna portante del territorio siracusano e siciliano. La zona industriale siracusana – conclude Cafeo – sta già pagando un prezzo alto e rischia di chiudere per via di una Transizione energetica poco sensibile al settore petrolifero e per le sanzioni dell’UE, legate alla guerra in Ucraina, che stanno mettendo in fuga Lukoil”.
Per il Pd, è l’ex assessore regionale Bruno Marziano ad affrontare il caso. “Premesso che la Magistratura non solo ha il diritto ma anche il dovere di intervenire nei casi in cui individua ipotesi di reato di qualunque natura, la vicenda che riguarda il sequestro dell’impianto di depurazione IAS ha però delle ricadute talmente importanti da obbligare tutti, magistratura compresa , a trovare le soluzione per evitare che all’ipotesi di disastro ambientale possa seguire un certissimo disastro economico e sociale. La chiusura dell’impianto IAS comporta infatti quasi nell’immediato il blocco di tutte le attività produttive di una dei più importanti poli industriali d’Europa, che contribuisce, peraltro, fortemente nelle forniture energetiche di tutto il paese”. Secondo Marziano è necessario adesso “coinvolgere tutti i soggetti interessati nella individuazione di una soluzione, nel rispetto delle norme di legge e delle procedure. E, trattandosi anche di reati eventualmente consumati molto indietro nel tempo, si possano trovare le opportune soluzioni per evitare il blocco delle attività industriali e la conseguente inevitabile crisi economica”.
L’ex presidente della provincia regionale, suggerisce un percorso che “intanto separi gli eventuali reati di tipo autorizzativo che possono essere, con buona volontà di tutti, sanati rapidamente attraverso il coinvolgimento delle istituzioni interessate, da quelli eventuali di carattere ambientale ai quali vanno dati risposte di natura diversa”.
Pur non ricoprendo cariche pubbliche, Bruno Marziano si dice disponibile “a partecipare a tutti i momenti di approfondimento ed elaborazione di soluzioni di questo grave impasse del territorio e della sua economia e benessere”.




Elezioni Amministrative. Avola, nel segno dei Cannata: dopo Luca, sindaco è Rossana

Dopo il fratello Luca, è Rossana Cannata il nuovo sindaco di Avola. Per la deputata regionale un successo annunciato ma non per questo meno importante e che conferma la città dell’esagono “roccaforte” di Fratelli d’Italia nel siracusano. A sostenere la candidatura di Rossana Cannata dieci liste: #Coerenza Avola, Avola – la Forza dei Fatti, Avola… la Nostra Terra, Continuiamo la Favola, Forza Italia, Fratelli d’Italia, I Love Avola, Lista Civica – Futuro migliore, Noi con l’Italia, Primavera Italia. Avuta la certezza di avere matematicamente superato la soglia percentuale prevista per l’elezione al primo turno, è partita la festa.
“Ha vinto la credibilità, l’onestà, la concretezza. Ha vinto la competenza. Ha vinto la voglia di continuare a fare”, ha detto. “Sono orgogliosa e onorata di essere la prima sindaco donna di Avola e di mettere al servizio della città la sensibilità, la grinta, le capacità e le qualità femminili, nonché tutta l’esperienza che ho maturato in questi anni al parlamento siciliano. Il Palazzo di città continuerà ad essere la casa di tutti gli avolesi che hanno a cuore il bene e la crescita di Avola e dei suoi cittadini. Grazie infinite a tutta la mia coalizione e a tutta la comunità avolese per il prezioso sostegno, la forza, la stima e l’affetto che mi sono stati trasmessi in questa movimentata e straordinaria campagna elettorale. Grazie a quanti hanno permesso di continuare a scrivere una bellissima pagina per la nostra splendida Avola”.
Rossana Cannata ha superato la concorrenza di Nino Campisi (candidato della Destra supportato da C’è un’Altra Avola, No Gender nelle Scuole Avola con il Popolo della Famiglia, Progetto Avola, Siamo Avola, Sicilia Futura-Iv) e di Corrado Loreto (Avola in Movimento, Idee per la Città, Partito Democratico, Rinascita & Libertà, Sicilia Libertas Unione di Centro).




Elezioni Amministrative. A Melilli vince Giuseppe Carta, “risultato storico nella portata”

“Insieme a voi, ancora per altri 5 anni”. Così Giuseppe Carta ha commentato sui suoi canali social la rielezione a sindaco di Melilli. A poche ore dall’inizio delle operazioni di spoglio è apparso subito netto il divario con lo sfidante, Pippo Sorbello. Tant’è che la festa è potuta cominciare ben presto dell’ufficialità dei dati, con Carta accredito di un possibile 73%-75% che avrebbe il sapore di un plebiscito. “La più alta percentuale di gradimento di tutta la provincia, risultato record”, sottolinea subito durante il suo intervento in diretta su FMITALIA.
“Abbiamo portato a casa un risultato storico che punisce la coalizione avversaria e premia il nostro lavoro. E’ stata una campagna elettorale dai toni troppo accesi e alle volte d’attacco alla mia persona. Un metodo che non ha premiato i miei avversari”. Il futuro? “Continueremo con umiltà, ascoltando tutti, operando con i fatti”.




Elezioni Amministrative. A Canicattini Bagni fa festa Paolo Amenta, tornato sindaco

Paolo Amenta torna sindaco a Canicattini Bagni. Dopo la “parentesi” affidata a Marilena Miceli (che non si è ricandidata), il presidente provinciale del Pd ritorna a guidare la cittadina del liberty e della musica. Lo fa superando un avversario “ostico” come Danilo Calabrò.
Paolo Amenta ha chiuso con il 52,1% (1.848 voti) mentre Calabrò si è fermato al 47,9%. Festa nel quartier generale di Paolo Amenta, con i sostenitori che hanno gremito la centrale via di Canicattini. Hanno votato in 3.986, a fronte di 6.958 elettori (57.28%, -3.52% rispetto alle passate amministrative).




Elezioni Amministrative. A Solarino è il momento di Peppe Germano, “la città svolta”

Il nuovo sindaco di Solarino è Giuseppe Germano (La Svolta Buona). Nome importante del grande centro in provincia di Siracusa, ha superato la concorrenza di Paola Gozzo (Cambio Passo) e Salvatore Oliva (Oliva Sindaco). L’ultima proiezione accredita Germano di circa 1.900 preferenze su 4.652 voti validi (affluenza al 62.32%).
Festa composta per il neo primo cittadino, la cui marcia di avvicinamento a palazzo di città era iniziata circa due anni addietro. “Mi sono sorpreso della serenità con cui ho affrontato questo momento. Ero fiducioso di poter fare bene. Ho formato squadra competitiva e siamo riusciti a creare un progetto credibile. Abbiamo fatto un lungo cammino, giocando una partita a volto scoperto sin dal primo momento. I risultati ci premiano. Solarino ha deciso finalmente di svoltare”.




Elezioni Amministrative: nella piccola Cassaro riconferma per Mirella Garro

Il comune più piccolo chiamato alle urne in questa tornata elettorale, in provincia di Siracusa, è stato quello di Cassaro. Su 879 aventi diritto, sono andati a votare in 504 (57.33%). Le urne hanno premiato l’uscente Mirella Garro (Cassaro Vale), riconfermata alla guida di Cassaro con il 72.46% delle preferenze (350 voti). Ha avuto la meglio sullo sfidante Salvatore Pisasale (Viviamo Cassaro) che non è andato oltre le 133 preferenze (27.54%).
“Sono molto contenta e grata ai miei concittadini. E’ stato evidentemente apprezzato il lavoro condotto in questi cinque anni. Quando sono stata eletta la prima volta, ho dovuto dichiarare subito dissesto. Adesso, a distanza di cinque anni, posso dire di avere rimesso in ordine i conti del Comune”, ha detto la Garro intervenuta in diretta su FMITALIA.