Risse e aggressione, c’era una volta l’isola felice. Riccardo Gennuso: “Blindare Marzamemi”

Adesso a Marzamemi c’è preoccupazione. Le ultime risse e le scene da far west hanno scosso il piccolo borgo. Commercianti ed operatori del settore turistico preoccupati dall’onda di commenti negativi sui social. E su tutto, il timore che possano ripetersi gli episodi di violenza del 25 aprile scorso.
“Se il far west è cominciato ed ancora non è arrivata l’estate, figuriamoci cosa accadrà in pieno agosto a Marzamemi”, si domanda Riccardo Gennuso, imprenditore nel settore turistico nella frazione di Pachino, figlio dell’ex deputato regionale Pippo e candidato alle prossime elezioni regionali. “Siamo alla vigilia della festa del 1° Maggio ed il rischio che tutto possa ripetersi è reale. Se non si fermano questi disturbatori, Marzamemi rischia di diventare un luogo della degenerazione, altro che turismo”, accusa. Il timore è che saranno tante le famiglie a rinunciare alle vacanze con disdette negli alberghi, case vacanze, b&b e ristoranti. “Dopo due anni di pandemia sarebbe una vera mazzata per l’economia locale. Purtroppo – aggiunge Riccardo Gennuso – ci sono dei ragazzini in stato di ebrezza a provocare le risse a Marzamemi e alla fine finiscono per coinvolgere anche gli adulti. Questi soggetti, oltre a rovinare l’immagine dei luoghi, danneggiano interi settori del commercio come bar, pub e ristoranti. Servono più uomini e donne delle forze dell’ordine, perchè i violenti vanno identificati e magari sanzionati con il Daspo urbano. Occorre pure istituire a Pachino un tavolo tecnico composto dall’amministrazione, dai commercianti, dagli imprenditori e dalle associazioni di categoria. Occorre blindare Marzamemi prima che sia troppo tardi”.

foto archivio




Personale sanitario assunto per il covid in scadenza, Cafeo: “Proroga o sarà collasso”

“I contratti del personale sanitario scadranno il 30 aprile e la sanità siciliana, ancora alle prese col Covid19, rischia il collasso tra pochi giorni. L’assessore regionale alla Sanità ponga subito rimedio, ne va delle cure e dell’assistenza dei cittadini”. A lanciare l’allarme è il deputato regionale di Prima l’Italia, Giovanni Cafeo.
L’assenza di un criterio univoco a livello regionale per procedere alle proroghe rischia, secondo Cafeo, di condurre al tracollo. Per questo l’invito rivolto all’assessore Razza è quello di dare seguito all’annuncio di “una nuova circolare che uniformi tutte le aziende sanitarie locali all’adozione delle stesse procedure, evitando di scaricare sui direttori generali responsabilità sulle assunzioni ma con l’obbligo di guardare al bilancio”.
Per Cafeo, in queste condizioni, “le aziende sanitarie sono fortemente condizionate dalle gestione dei conti e questo aspetto va cambiato perché spetta al Governo regionale prendersi le responsabilità e non ai singoli direttori generali. L’assessore Razza rispetti gli impegni che si era assunto e che al momento non ha mantenuto”.




Ortigia, apecalesse per turisti: Mangiafico, “Autorizzati 5, abusivi 15. Tutta colpa del Comune”

Una settimana dopo la ormai tristemente famosa rissa di Pasqua a Siracusa, cosa è cambiato in Ortigia? Il teme della autorizzazioni nei servizi offerti ai turisti resta centrale. C’è stata una forte e percepita mobilitazione dei Carabinieri, pronti a tornare su strada nel fine settimana. In precedenza, anche l’annuncio del Comune di Siracusa: “chi non è in regola con le autorizzazioni, non potrà esercitare l’attività. Saremo rigorosi e chiederemo il sostegno della Prefettura e delle forze dell’ordine”, aveva dichiarato a SiracusaOggi.it nei giorni scorsi l’assessore Fabio Granata. Attesi a breve i riscontri relativi in particolare al trasporto dei turisti in apecalessino e le gite in barca attorno ad Ortigia.
Oggi sono 5 le apicalesse con i requisiti in regola. Ma in circolazione ce ne sono una ventina. “Non esiste alcun affidamento di servizi di questo tipo da parte del Comune di Siracusa. Stiamo effettuando una verifica circa i requisiti di altre istanze, dopodichè ci fermeremo ad una quota di autorizzati oltre alla quale non si andrà. Ribadisco, i controlli ci saranno e non a tempo”, assicurava nei giorni scorsi sempre Granata.
“Bisognava essere rigorosi prima e non dopo”, l’amaro commento del movimento Civico 4. “Quel ‘saremo rigorosi’ va accompagnato dalle pubbliche scuse nei confronti della cittadinanza per il fatto che fino ad oggi non lo sono stati”, dice il leader Michele Mangiafico.
Sulle motocarrozzette e velocipedi, l’amministrazione comunale, nel marzo 2021, ha modificato il regolamento comunale per elevare a dieci il numero delle autorizzazioni di noleggio con conducente, attualmente ferme a cinque (delibera numero 6 del 14 aprile 2021 del commissario straordinario).
Nel documento si legge che “è vietata la sosta con posteggio su suolo pubblico di piazza”, rimandando la sosta dei mezzi nelle rimesse.
Per tale motivo, Civico4 sottolinea un mancato rispetto delle norme esistenti “promettendo” azioni future come l’inibizione di alcune piazze l’individuazione di un’area di stazionamento. “L’amministrazione comunale – continua Mangiafico – si è assunta la responsabilità del decoro e dell’immagine della città nell’investire su questo servizio nel momento stesso in cui ha imposto, all’articolo 12, un contrassegno con la scritta ‘Comune di Siracusa’, il relativo stemma ed il numero dell’autorizzazione. Suona, quindi, anche strano che oggi scopra che esistano in circolazione, oltre i cinque mezzi autorizzati, una quindicina non autorizzati.”
Anche perché, secondo quanto riportato all’art. 22: “spetta alla Polizia Municipale il compito di vigilare sul rispetto delle norme contenute nel presente regolamento e sull’accertamento e notifica ai trasgressori delle sanzioni previste”.
L’articolo 26, spiega Civico 4, introduce la sospensione della licenza nel caso in cui ci sia avvalga di personale non regolarmente assunto. “Dubitiamo che l’Amministrazione comunale abbia mai fatto una sola verifica in merito”, accusa Mangiafico.
“La questione non è, come ha asserito l’amministrazione comunale, interdire piazze e redigere un nuovo regolamento ma, come per la gran parte delle volte, fare applicare le regole che già esistono”.
Nel 2017 l’ultima grande operazione di controllo delle autorizzazioni. La Polizia Stradale di Siracusa ed il Commissariato di Ortigia elevarono sei verbali per attività abusiva di noleggio con conducente con motocarrozzetta. Sei carte di circolazione vennero sospese per un periodo da due a otto mesi ed elevate sanzioni da 169 a 340 euro oltre ad una maxi multa di 3.100 euro per sfruttamento del lavoro nero.
Nei mesi scorsi divenne virale un video sui social, nel quale una persona poi identificata dalle forze dell’ordine “minacciava” il sindaco di Siracusa per discorsi relativi proprio a simili vicende.




Elezioni regionali, Pippo Gianni pronto a candidarsi: “Cedo alle tentazioni…”

Anche il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, è pronto a candidarsi alle prossime elezioni regionali. “Non nascondo che ricevo amichevoli pressioni per candidarmi”, ammette su FMITALIA, senza farsi pregare più di tanto. “Sto vedendo dove mi portano queste pressioni. Io ho sempre cercato di dare una mano alla mia provincia, da assessore regionale, da deputato e da parlamentare. Le leggi che ho fatto parlano per me. C’è chi prende i voti perchè è capace e chi fa ricorso ad altri metodi”, aggiunge richiamando recenti vicende giudiziarie che lo hanno visto controparte interessata.
Pippo Gianni cederà alla pressioni? “Sono pronto a cedere alle tentazioni”, ammette sornione. Insomma, il discorso candidatura alle regionali è cosa fatta. Ma in quale lista di centrodestra? “Per ora c’è tanta confusione. Una confusione micidiale per le liste. E purtroppo vedo tanto disinteresse generale verso i problemi dei cittadini. E questo non va bene”, analizza sempre il sindaco di Priolo.
Che non avrà bisogno di dimettersi per candidarsi alle regionali. “No, non serve. Ma non mi dimetterei neanche in caso di avviso di garanzia…”, aggiunge tra il serio e il faceto.




Evasione Tari e contenziosi, quel peso sui conti del Comune: Mangiafico, “passività elevate”

“L’amministrazione Italia sta accumulando ritardo nell’approvazione, da parte della giunta municipale, della Proposta di Bilancio 2022 da presentare al commissario che sostituisce il Consiglio comunale”. E’ il leader del movimento politico Civico4, Michele Mangiafico, a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sui conti di Palazzo Vermexio.
Lo scorso anno, il commissario approvò lo strumento finanziario il 10 marzo, acquisito il parere dei revisori dei conti. “Trovandoci adesso ancora alla prima stazione del percorso, ovvero l’approvazione della proposta della Giunta, è probabile che non verrà rispettato il termine ordinatorio, anche se non perentorio, del 31 maggio 2022”, ricorda Mangiafico.
Per l’ex vicepresidente del Consiglio comunale, a pesare sui ritardi sarebbero “molti nodi venuti al pettine”. E questi “nodi” sono contenuti nella deliberazione dello scorso ottobre, sugli “Equilibri di bilancio” del 2021. “Il commissario straordinario ha certificato un risultato di amministrazione negativo complessivo di -22.458.535,76 alla data del 31/12/2020. Un risultato che è già un giudizio politico severamente negativo per l’amministrazione comunale, che aveva trovato, al momento del suo insediamento un disavanzo di molto minore e che ha proceduto accumulando debiti al punto che, con la successiva Deliberazione n. 30 del 18 ottobre 2021, il Commissario ha accolto un’onerosa variazione di bilancio proposta dall’amministrazione per ripianare il disavanzo del 2020 e ha accertato il permanere degli equilibri di bilancio del Comune di Siracusa”.
Relativamente alle iniziative assunte per il recupero del disavanzo del Comune di Siracusa, “Civico4”
non nasconde le sue perplessità sull’annuncio “dell’ennesimo progetto speciale per recuperare 2 milioni di euro all’anno di evasione della Tari per ciascuno dei prossimi due anni. I ritardi nell’approvazione del Bilancio 2022 saranno forse da addebitare all’ennesimo ‘flop’ dell’ennesimo progetto di ‘riscossione’ e di recupero dell’evasione
dell’amministrazione comunale? Le notizie che vengono dalla cittadinanza parlano, piuttosto, di ‘cartelle
pazze’ che non potranno che infiammare ancora di più gli animi dei cittadini”, le parole di Mangiafico.
Il fronte Tari rimane caldissimo per l’amministrazione comunale. “Si continua a viaggiare con una differenza di circa 7 milioni di euro tra accertato e riscosso. Sul piano dei rifiuti, l’unica novità che i cittadini vedono solo le assunzioni della ditta appaltatrice che, immaginiamo, abbiano un costo per la collettività”, appunta Mangiafico.
E preoccupano anche gli accantonamenti da contenzioso. “Alla definizione in maniera transattiva del debito per la lite sulla Centrale del Latte, che va pagato e che sarà stato iscritto in bilancio, si aggiungono, infatti altre due grandi passività potenziali che l’Amministrazione gestisce con la tattica di prendere tempo per lasciare la ‘patata bollente’ a chi verrà dopo, ovvero il contenzioso con Igm e quello con la Regione Siciliana per il parcheggio Talete. Chiediamo – insiste Michele Mangiafico – una politica seria e responsabile e delle risposte agli interrogativi che abbiamo posto. Il timore che accompagna questo modo di gestire le casse comunali è che le partite del contenzioso possano aggiungersi sulla strada dei debiti accumulati per sancire il default”.




Avola verso le amministrative: si dimette il sindaco Luca Cannata. Le regionali nel futuro

L’8 maggio il sindaco di Avola, Luca Cannata, terminerà il proprio mandato, dopo 10 anni di amministrazione comunale ad Avola. Lo scorso lunedì 18 il primo cittadino ha presentato le proprie dimissioni davanti al protocollo generale del Comune. Per la legge, con due mandati consecutivi all’attivo non può ricandidarsi. L’ultima volta venne eletto con un consenso quasi plebiscitario. In attesa di definire quello che sarà il suo futuro politico, si prepara a sostenere la sorella Rossana, attuale deputata regionale e candidata proprio alla carica di sindaco di Avola.
“Con un pizzico di emozione – le parole del sindaco Cannata – ho concluso 10 anni di fatti e di impegno instancabile a favore della mia Avola come sindaco e continuerò a farlo con altri ruoli”. Le dimissioni presentate dal sindaco diventano efficaci ed irrevocabili trascorso il termine di 20 giorni dalla loro presentazione e sono un automatismo dettato dalla legge, affinché si possa presentare alle future elezioni regionali e nazionali che prevedono l’astensione dalla carica almeno 6 mesi prima. Dal 9 maggio dunque Luca Cannata sarà in campagna elettorale a supporto della sorella Rossana per le amministrative che avverranno il 12 giugno, e per le elezioni regionali e nazionali al fianco del proprio partito.




Catasto incendi, il territorio siracusano è in ritardo. Ficara: “Inutile battersi dopo il petto”

“Il catasto incendi è uno degli strumenti più efficaci per prevenire e contrastare un fenomeno odioso tanto quanto pericoloso. Diversi Comuni del siracusano, però, sono in ritardo con l’adempimento di legge e gli aggiornamenti previsti. A loro invio un mio nuovo appello affinchè provvedano per tempo”. A poche settimane dalla bella stagione e della purtroppo prevedibile emergenza incendi, il parlamentare Paolo Ficara (MoVimento 5 Stelle) sottolinea i ritardi di molti centri del siracusano, tra cui il capoluogo.
“Già nel mese di gennaio ho inviato, a mezzo pec, ai Sindaci dei comuni della provincia di Siracusa una nota per conoscere l’effettiva dotazione e aggiornamento del catasto incendi. Il Comune di Ferla lo ha istituito nel 2007 e aggiornato al 2020, Lentini mi comunica di averlo regolarmente aggiornato sin dal 2007. Dopo il mio sollecito di aprile anche Sortino, Buccheri, Pachino, Solarino, Cassaro, Noto e Rosolini hanno comunicato l’aggiornamento del Catasto comunale Incendi, quasi tutti al 2021. Parecchio in ritardo Noto, che con una delibera del 2022 ha aggiornato gli anni dal 2016 al 2020 e non ancora il 2021 in cui si sono verificati devastanti incendi. Mi auguro che gli altri Comuni siracusani che mancano all’appello abbiano solo avuto disguidi nel riscontrare i miei solleciti e che stiano facendo tutto quanto in loro potere e dovere. Rammento anche l’obbligo degli interventi di pulizia e bonifica dei terreni invasi da vegetazione, per rimuovere ogni elemento o condizione che possa favorire gli incendi”, le parole di Paolo Ficara.
Lo scorso novembre il governo è nuovamente intervenuto sul delicato tema con un decreto legge sul contrasto degli incendi boschivi. Ed ha introdotto un nuovo strumento a disposizione di Stato e Regioni, finalizzato all’aggiornamento tecnologico e all’accrescimento della capacità operativa nelle azioni di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, anche attraverso il tempestivo aggiornamento del catasto dei soprassuoli percorsi dal fuoco, integrando quanto già disposto della legge in vigore, prevedendo a tal fine un potere sostitutivo in capo alle Regioni. “Considerando le difficoltà delle amministrazioni comunali, si è inoltre prevista la possibilità per le stesse, di avvalersi, senza oneri per la finanza pubblica, del supporto tecnico messo a disposizione da ISPRA, mediante il Sistema nazionale di Protezione dell’Ambiente, o da altri soggetti muniti delle necessarie capacità tecniche”, ricorda il parlamentare pentastellato siracusano. Anche le sanzioni per chi appicca incendi, specie se i fatti sono commessi da coloro che svolgono compiti di prevenzione, sono state incrementate e introdotte specifiche pene accessorie. “Il catasto incendi – conclude Ficara – è uno strumento molto importante. Non ha senso battersi il petto e chiedere l’intervento dell’esercito dopo che le fiamme avranno nuovamente devastato il territorio. Ci sono gli strumenti di prevenzione e di repressione: vengano messi in campo”.




Elezioni amministrative, 5 Comuni al voto il 12 giugno: oggi l’indizione dei comizi

L’assessore regionale alle Autonomie locali, Marco Zambuto, ha firmato stamane il decreto di indizione dei comizi per le elezioni amministrative. Sono cinque i Comuni chiamati al voto in provincia di Siracusa, domenica 12 giugno. Si tratta di Avola (proporzionale, 24 consiglieri da eleggere, 31 sezioni), Canicattini Bagni (maggioritario, 12, 8), Cassaro (maggioritario, 10, 1), Melilli (maggioritario, 16, 12) e Solarino (maggioritario, 12, 8).
A essere interessati dalle consultazioni elettorali in Sicilia, in questa tornata, sono 120 Comuni: 107 con il sistema maggioritario (fino a 15 mila abitanti) e 13 con quello proporzionale (nei quali l’eventuale ballottaggio si terrà il 26 giugno). I consiglieri comunali da eleggere sono 1.520 e le sezioni elettorali che saranno costituite sono 1.747. La popolazione coinvolta è di 1.710.451 abitanti, di cui 900.823 anche per le elezioni dei presidenti di circoscrizione e dei Consigli circoscrizionali (657.561 a Palermo e 243.262 a Messina). Nella sola città di Messina si voterà anche per il referendum sull’istituzione del nuovo Comune “Montemare”, formato da dodici villaggi della fascia collinare e costiera tirrenica del capoluogo.
Le urne saranno aperte solamente domenica, dalle 7 alle 23. L’elettore – sia per il Consiglio comunale che per quello circoscrizionale – può esprimere una o due preferenze della stessa lista, ma di genere diverso: una femminile e una maschile. Il voto espresso per una lista si estende al candidato sindaco a essa collegato e non viceversa: il cosiddetto “effetto trascinamento”. Prevista anche la possibilità del “voto disgiunto”, che rende libero l’elettore di votare separatamente per un candidato sindaco e per una lista a questo non collegata. Le liste dei candidati a sindaco, al Consiglio comunale, a presidente di circoscrizione e al Consiglio circoscrizionale vanno presentate da venerdì 13 a mercoledì 18 maggio (alle ore 12).
Durante le operazioni di voto, sul sito istituzionale della Regione, saranno pubblicate tre rilevazioni (alle 12.30, 19.30 e 23.30) sull’affluenza degli elettori alle urne, con il raffronto dei dati rispetto alle ultime elezioni amministrative dei Comuni interessati.
Lo scrutinio avrà inizio dopo il completamento delle operazioni di spoglio delle schede relative ai cinque referendum sulla giustizia, che si terranno nello stesso giorno. I dati provvisori, man mano che verranno trasmessi dalle prefetture territorialmente competenti al dipartimento regionale delle Autonomie locali, saranno immessi sul sistema Idec (realizzato con la collaborazione dell’assessorato dell’Economia e della società Sicilia digitale), elaborati dal programma e pubblicati in tempo reale.
Si vota in due capoluoghi di provincia: Palermo e Messina, dove le consultazioni riguardano anche le 8 circoscrizioni di Palermo e le 6 di Messina. Alle urne anche altri grossi centri: Palma di Montechiaro e Sciacca, nell’Agrigentino; Niscemi, in provincia di Caltanissetta; Aci Catena, Palagonia, Paternò e Scordia, nel Catanese; Pozzallo e Scicli, in provincia Ragusa; Avola, nel Siracusano; Erice in provincia di Trapani.

foto dal web




Da Avola a Siracusa, passando per Rosolini e Priolo: fondi per le case popolari Iacp

Sono stati erogati alle Regioni 400 milioni di euro per gli interventi del Programma dì edilizia pubblica ‘Sicuro, verde e sociale’ finanziato dal Fondo Complementare al PNRR per un totale di 2 miliardi di euro. Firmato il decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili. “Alla Sicilia sono state assegnate risorse per 46,6 milioni di euro. Con questi fondi, possono essere avviate, anche in provincia di Siracusa, le procedure per l’avvio di una serie di interventi di riqualificazione degli edifici residenziali popolari, le cosiddette case popolari”, spiega il parlamentare siracusano Paolo Ficara.
“A dicembre dello scorso anno con il collega regionale Stefano Zito, abbiamo incontrato la presidente provinciale dello Iacp, Mariaelisa Mancarella, per avere un quadro delle situazioni più critiche, facendo tesoro delle segnalazioni dei residenti, e degli investimenti previsti. Dei 12 progetti esecutivi presentati dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Siracusa al Ministero, molto dì questi potranno essere realizzati grazie a questo cospicuo contributo del governo”, rivela Ficara.
“Parliamo dì lavori di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico dì diversi edifici in provincia, da Avola a Canicattini, da Melilli a Rosolini e Priolo, senza dimenticare anche Siracusa. Con le risorse liberate ora dal governo, diventa finalmente possibile non solo migliorare le condizioni delle abitazioni e degli spazi urbani pertinenti – conclude Ficara – ma soprattutto migliorare la qualità della vita delle persone che vi abitano, costrette da troppo tempo a convivere con mille guasti”.




Waterfront Elorina, quel silenzio che preoccupa: “Cosa vuol fare davvero il Comune di Siracusa?”

Dopo l’entusiasmo iniziale, sulla vicenda della parziale smilitarizzazione della grande area dell’Aeronautica di Siracusa è caduto il silenzio. Eppure, lo scorso gennaio, le parole del sottosegretario alla Difesa, Giorgio Mulè, avevano finalmente aperto alla storica occasione di tornare in possesso di una parte dell’area militare. Per farne cosa? Mille le idee, dalla viabilità ai servizi pubblici. Di concreto, però, ancora nulla.
Al punto che il parlamentare Paolo Ficara (M5s) si domanda se “il Comune di Siracusa vuole riqualificare via Elorina, attraverso la parziale smilitarizzazione della grande area dell’Aeronautica, o no?”. Il vicepresidente della Commissione Trasporti si dice “preoccupato” perchè “non si hanno notizie di passi avanti concreti del Comune di Siracusa”. Ficara rivela che “al Ministero della Difesa stanno ancora attendendo anche solo una comunicazione da Palazzo Vermexio. Anche solo l’indicazione di una volontà o di una proposta più o meno precisa su cosa fare di quell’area di cui si chiede la smilitarizzazione. E anche la città attende, speranzosa. Il tema, però, sembra essere sparito dall’agenda dell’amministrazione comunale. Ho sentito invece mille idee su realizzazioni possibili ed eventuali attraverso i fondi del Pnrr. Sorge il dubbio, allora, che si preferiscano ipotetiche e fantasiose prospettive al reale impegno per un obiettivo definito e raggiungibile, da cui può partire lo sviluppo della Siracusa si domani”, argomenta Paolo Ficara.
Non è una posizione isolata. Anche la parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, sottolinea come “sulla questione Idroscalo sembra calato un inquietante silenzio che somiglia al disinteresse”. Ricorda la visita di gennaio del sottosegretario Mulè a Siracusa, l’apertura verso la prospettiva di una smilitarizzazione dell’area e del recupero di una preziosa porzione di waterfront portuale alla pubblica fruizione. “Sembrava che una battaglia della città civile anche contro le amministrazioni del passato fosse stata finalmente vinta. Ma in questi tre mesi nulla è accaduto, non un segnale concreto sarebbe giunto dal Comune al Ministero della difesa, non un progetto, una ipotesi, una idea di recupero e riutilizzazione dell’aera, né pare che nella girandola di milioni vantati per i progetti del PNRR ci sia un accenno ad un investimento per l’area”, incalza l’ex ministro. “Più volte ho personalmente sollecitato il sindaco ad attivarsi in tal senso, ma stiamo ancora aspettando un qualche segno di vita. Sarebbe davvero imperdonabile che una grande opportunità come questa venisse sprecata. Signor Sindaco il recupero dell’idroscalo non è stata una vostra idea, è stata una battaglia della Siracusa che ama il proprio territorio. Quella Siracusa civile ha ottenuto una storica vittoria, non la trasformi una una sconfitta che sarebbe solo sua”, scrive in una nota Stefania Prestigiacomo, rivolgendosi direttamente al primo cittadino.
Anche Paolo Ficara ha invitato, “anche personalmente”, gli amministratori cittadini a dedicare maggiore impegno a questa vicenda. “Pur comprendendo le difficoltà, dalla carenza di personale ai tempi ristretti, grave sarebbe lasciarsi sfuggire questa storica occasione che va incontro ad uno dei maggiori desideri dell’opinione pubblica siracusana. Insomma, il Comune dica chiaramente se e cosa vuol fare per ottenere la già promessa smilitarizzazione di una parte della grande area dell’ex Idroscalo”.