“Apprendo senza sorpresa che il sindaco Gallo di Palazzolo Acreide ha lasciato la Lega, a cui era approdato solo due anni fa, visto che già nel maggio 2021 annunciava malumori per i nuovi ingressi e per la linea del partito espressa dal segretario nazionale rispetto alle alleanze siciliane”, così l’assessore regionale ai Beni Culturali, Alberto Samonà.
“Oggi Gallo motiva la propria scelta, attaccando il sottoscritto. E questo, nonostante in questi anni l’assessorato non abbia mai voltato le spalle a Palazzolo Acreide, ad esempio aggiungendo il riferimento di Akrai al nome del Parco archeologico di Siracusa, oppure rifinanziando il restauro dei Santoni, il cui progetto di recupero era stato in precedenza definanziato, o attendendo, purtroppo invano, proprio dal sindaco Gallo, un progetto di valorizzazione del centro storico, più volte da egli annunciato ma mai inviato in forma esecutiva, come pure era stato da me personalmente richiesto lo scorso anno e sollecitato ancora nella primavera scorsa dai miei collaboratori”, precisa Samonà.
“Per giustificare la propria scelta, il sindaco di Palazzolo farfuglia poi vari argomenti, come la mancata nomina del Comitato tecnico scientifico del parco archeologico, lanciando accuse ridicole e al limite della querela: a questo proposito, Gallo non può non sapere (e se è così me ne rammarico per lui visto che fa politica ed è grave che non lo sappia) che a partire dallo scorso inverno le nomine dei suddetti comitati sono bloccate a causa di una norma varata dall’Ars che impedisce al governo regionale di nominare organi di amministrazione attiva in ogni ramo della Regione Siciliana: fino a quel momento avevamo iniziato a nominare i comitati dei parchi archeologici, ma poi siamo stati costretti a fermarci, proprio a causa dello stop impostoci dalla norma. In merito poi alle ‘teste di Augusto’ da lui citate fra gli altri argomenti, frutto degli scavi centuripini, rimaste per decenni nei depositi del Museo Paolo Orsi, l’operazione di cui egli parla è stata frutto di un accordo portato avanti dal Museo Paolo Orsi, che non ne ha certo perso la titolarità ma che ha inaugurato in tal modo la formula del ‘museo diffuso’, che già in passato ha riscosso molto successo ad esempio agli Uffizi di Firenze: un esempio di buona politica culturale che ha portato il nome della Sicilia nel mondo (come testimoniato dall’attenzione data dalla stampa nazionale e internazionale), valorizzando il legame fra storia, cultura e territori. A proposito di archeologia e dell’amore del sindaco Gallo per la cultura di Siracusa – prosegue Samonà – non mi risulta che egli fosse presente al Museo in occasione dell’arrivo dalla Grecia dell’importante scultura cicladica datata 5mila anni fa, giunta a Siracusa da Atene grazie a questo assessore. E non risulta che egli fosse presente neanche in altre occasioni, come alla consegna dei lavori dei cantieri di restauro che sono stati inaugurati in provincia di Siracusa e negli altri territori del Sud Est. Per parte nostra, continuiamo a lavorare per il bene comune: dimostrando che la Lega quando amministra lo fa nell’esclusivo interesse di tutti e non solo di questo o di quello. Ecco, se l’idea della politica del sindaco Gallo dovesse essere un’altra, confermo che, pur rammaricandomi della scelta di abbandonare la Lega, debbo ritenere che evidentemente ha fatto la cosa giusta sia per sé, che magari troverà liste più ‘facili’ e con competitor interni meno forti dove candidarsi alle prossime regionali, sia per il nostro partito che vede la politica come buona amministrazione e servizio per i cittadini. Ma si sa – conclude l’assessore Samonà – accade talvolta che quando qualcuno abbandona un progetto politico per abbracciarne altri, non perda tempo nel gettare accuse a destra e manca pur di giustificare le proprie scelte. Basterebbe, in questi casi, affermare con sincerità che lo si fa per soddisfare le proprie ambizioni, senza girarci troppo attorno e si eviterebbero scivoloni”.