Cancemi: “Forza Italia appoggia Rossana Cannata, chi non condivide è fuori dal partito”

Sulla candidatura a sindaco di Avola di Rossana Cannata si spacca Forza Italia. Prima l’endorsement di Stefania Prestigiacomo, poi la deputata regionale Daniela Ternullo (che cita a supporto Miccichè, ndr) ritira il sostegno e quindi il coordinatore di Forza Italia per la zona sud, Fabio Cancemi, che attacca la deputata regionale. “Daniela Ternullo, non eletta in Forza Italia, anzi non è stata neanche eletta ma diventata deputato per altre vicissitudini, parla di FI e di ‘concertazione collegiale’, che lei disconosce, visto che inventa storielle di paese al coordinatore regionale Miccichè. Sa bene lei, che in tutti i comuni, da sempre, Forza Italia ha lasciato fare ai locali, invece per Avola e chissà perché, la signora Ternullo pretende che tutto passi da lei…quasi fosse la regina del partito!”, dice Cancemi.
Il direttivo locale serra le fila, dopo le accuse della Ternullo. “Io al suo posto mi vergognerei di ribellarsi in questo modo così squallido alle decisioni locali che sono state sempre discusse con il coordinatore provinciale, che è il massimo rappresentante del partito in provincia, persona di fiducia del coordinatore regionale”, attacca Fabio Cancemi. “Non replicherò più perché non ho tempo da perdere per queste cose, in quanto devo pensare ai candidati e alla lista di Forza Italia che ad Avola appoggerà il candidato a sindaco Rossana Cannata”. E giusto per evitare che i mal di pancia possano dilagare, Cancemi piazza secco l’avviso: “chiarisco che, nel caso in cui altri del partito, deputati e non, seguiranno ad Avola linee diverse, saranno segnalati sia a livello provinciale, regionale e soprattutto nazionale”.




Nervi tesi in Forza Italia: Ternullo smentisce Prestigiacomo, “nessun appoggio alla Cannata”

“Apprendo dalla stampa le prese di posizione di alcuni esponenti di Forza Italia che, senza nessuna concertazione collegiale avrebbero espresso a nome del partito, la volontà di appoggiare Rossana Cannata alle prossime amministrative di Avola. Ribadisco però che trattasi di presa di posizione individuale, non discussa con la base”. La deputata regionale Daniela Ternullo “smentisce” così l’ex ministro Stefania Prestigiacomo che, invece, aveva subito presentato l’endorsement azzurro per la Cannata.
“Mi chiedo come si può sostenere un candidato che ha militato tra le fila di Forza Italia, salvo poi tradirla per approdare in altri lidi?”, si chiede non senza sorpresa la Ternullo. “Ricordo alla collega Stefania Prestigiacomo, che proprio alle scorse politiche, l’attuale sindaco di Avola e nonostante la sorella fosse ancora in seno a Forza Italia, supportava apertamente il M5S chiedendo alla Prestigiacomo medesima di farsi da parte. È tutto documentato sulle cronache dei giornali”, ricorda Daniela Ternullo.
In Forza Italia gli animi sono accesi, a Palermo come a Siracusa. “Previo confronto con il nostro coordinatore regionale, Gianfranco Miccichè, è giunto il momento di fare chiarezza e capire le vere e condivise posizioni di Forza Italia. Sia io che il coordinatore regionale facciamo un in bocca al lupo alla candidata sindaco di Fratelli d’Italia ma sia chiaro, le nostre strade non possono convergere su chi ha tradito il partito”.




Avola verso il voto: Rossana Cannata candidata sindaco, “decisione di cuore”

Dopo qualche settimana di riflessione, Rossana Cannata ha ufficializzato la decisione di candidarsi a sindaco della città di Avola. “Una scelta – spiega la parlamentare regionale – frutto di un progetto condiviso nato e cresciuto negli ultimi 10 anni di amministrazione Cannata, espressione della politica del fare. Un percorso che, nel segno del rinnovamento e della competenza, ha portato con i fatti a una vera e propria rinascita della città di Avola, che non può e non deve fermarsi”.
L’elezione di Rossana Cannata, 5 anni fa, a consigliere comunale (prima degli eletti con 1.033 preferenze) e, successivamente, a deputata regionale altro non sono che il frutto di questo lavoro “che io, mio fratello Luca, la nostra squadra – precisa Rossana Cannata – con coraggio, responsabilità e impegno quotidianamente portiamo avanti”.
La candidata a sindaco di Avola continua: “Ho ricevuto tanto affetto, attestati di stima e sollecitazioni a candidarmi. È stata una decisione ragionata, presa con la mente ma soprattutto con il cuore, di amore per la mia città dove sono cresciuta e stanno crescendo i miei figli. È una candidatura che arriva dal basso, dopo una consultazione con numerosi incontri, riunioni e confronti che vedono tante liste e partiti convergere sul mio nome, come collante di una coalizione che intende continuare l’ottimo lavoro fatto dall’amministrazione Cannata”.
Rossana Cannata conclude: “Sono determinata a intraprendere un nuovo percorso per il bene del mio Comune. Mi propongo ai cittadini e alle tante forze civiche che hanno chiesto il mio impegno all’insegna della vera democrazia”.
Presto la presentazione del programma elettorale e delle liste a sostegno della candidata a sindaco di Avola, Rossana Cannata.




Fabio Granata e Siracusa al futuro: “ai profeti di sventura dico che la città sarà cultura, ricerca e innovazione”

Basta “avvelenatori di pozzi”. E basta “profeti di sventura” e “nemici del fare” che paiono bearsi delle sconfitte per Siracusa. Le definizioni son di Fabio Granata, l’assessore alla Cultura che torna a parlare della recente corsa per il titolo di capitale italiana della cultura. “Abbiamo partecipato non tanto per acquisire l’ennesimo riconoscimento ma per metterci con coraggio in discussione con le qualità, la specificità e, perchè no, anche i limiti attraverso un metodo e una partecipazione della parte migliore della comunità cittadina, in perfetta continuità con una storia in cui il ruolo di Capitale è stato spesso un destino”, puntualizza subito Granata che non ha gradito alcune prese di posizione pubblica. E sembra quasi un riferimento diretto, ad esempio, al pensiero dello storico dell’Arte, Paolo Giansiracusa. “Alcuni interventi da avvelenatori di pozzi che abbiamo letto in questi giorni, tutti indistintamente provenienti da chi non ha mosso un solo dito o avanzato una sola proposta per Siracusa2024, appaiono strumentali, tristi e privi di ogni consistenza. Io sono da sempre ostinatamente impegnato per la piena rigenerazione della Città, per un miglioramento della sua qualità della vita e per una ulteriore valorizzazione del suo Patrimonio Culturale. E al di là della piccola schiera dei profeti di sventura, Siracusa sarà sempre più percepita come la Città della cultura, della ricerca e dell’innovazione”, dice tutto d’un fiato.
Le attenzioni su Ortigia (per alcuni troppe) sono state vissute come una scelta a discapito del resto della Città, ma “per i viaggiatori invece questa cesura tra centro storico e città nuova ha determinato come una percezione di due ambiti urbani distinti, addirittura due Città diverse. Attraverso la Candidatura – spiega ancora Granata – abbiamo potuto pianificare e mettere a sistema una serie di progetti, alcuni già in itinere, in grado di creare connessioni e collegamenti attraverso infrastrutture materiali e immateriali. Azioni che riguarderanno luoghi ‘eccentrici’, al di fuori dei circuiti consolidati delle iniziative culturali, spesso realizzate principalmente nell’isola di Ortigia e all’interno del grande Parco Archeologico”. D’intesa con il principio della diversificazione culturale che guarda all’intero perimetro interno ai 27 km delle Mura Dionigiane. “Migliorare l’accessibilità dei Musei cittadini, aprire nuovi spazi espositivi, suggellare l’identità di Città Teatro legando la straordinaria realtà dell’Inda e del Teatro Greco al Teatro Comunale e al Teatro di Verdura in via di riapertura, valorizzando Archimede come simbolo universale di innovazione e tecnica, esaltando lo sterminato patrimonio paesaggistico e ambientale marino e terrestre attraverso innovativi collegamenti via mare e nuovi camminamenti accessibili a tutti”. Questi gli obiettivi fissati da Granata. Per quanto lodevoli e possibili, non convincono però l’opinione pubblica ormai assuefatta a vent’anni buoni di annunci non seguiti dai fatti.
“Ma la splendida partecipazione attiva dei cittadini, delle associazioni e delle categorie e il progetto condiviso che ne è scaturito, consentiranno di concretizzare questo obiettivo, insieme a quello di nuove filiere culturali e creative, stimolando la crescita del capitale umano attraverso l’alta formazione, la crescita della offerta universitaria pubblica e privata, le importanti Accademie teatrali e artistiche già attive e le nuove opportunità imprenditoriali di settore”, si dice certo l’assessore alla cultura.




Covid, 333 le assunzioni di rinforzo nel siracusano: proroga fino al 31 dicembre

Proroga fino al 31 dicembre 2022 anche per le 333 persone assunte nel Siracusano, nel settore sanitario, per fronteggiare la pandemia e avvio di un percorso di stabilizzazione. Come da circolare dell’assessorato regionale alla Salute, anche le assunzioni a tempo effettuate nella provincia aretusea conosceranno una proroga fino alla fine dell’anno.
“Mi preme rassicurare –tutti coloro che hanno dato un contributo importante nel periodo più buio della pandemia. I loro contratti, per medici, infermieri, Oss, psicologici, amministrativi ed Usca, saranno prorogati. Si tratta di una scelta giusta, tenuto conto che il Covid19 ha ripreso a crescere anche nella nostra provincia”, commenta il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega).
“E’ stato discusso ed avallato nel corso della seduta in Commissione che ci sarà un percorso di stabilizzazione nei confronti del personale medico e sanitario. Beneficeranno della legge Madia coloro che entro il 30 giugno avranno raggiunto i 18 mesi di lavoro, a condizione che vi siano posti disponibili nella pianta organica delle Asp”, è il procedimento studiato dal governo regionale.
“Inoltre, in riferimento alle proroghe dei contratti – conclude Cafeo – bisognerà tenere conto del bilancio delle aziende sanitarie. Vuol dire che se non ci saranno risorse sufficienti, si procederà con la riduzione del monte ore. In ogni caso, c’è l’impegno da parte mia di tenere alta l’attenzione, partendo dal presupposto che la proroga è una scelta giusta”.
Tante variabili e non di poco conto, che potrebbero rendere complesso, nei mesi, il percorso di stabilizzazione.




Avola verso le elezioni: Loreto incassa sostegno Udc e “designa” assessore Cecchi Paone e trov

Entra sempre più nel vivo la campagna elettorale ad Avola. Si muovono gli schieramenti e si definiscono nomi e alleanze. Da questo punto punto, una doppia mossa la piazza il candidato sindaco Corrado Loreto: l’ingresso nella sua coalizione dell’Udc e l’annuncio di Alessandro Cecchi Paone come assessore designato nella sua squadra di governo cittadino.
Il nome del giornalista, docente universitario e divulgatore scientifico, disponibile a ricoprire il ruolo di assessore alla cultura, ha attirato mille curiosità. Corrado Loreto preferisce non catalizzare tutta l’attenzione sul nome di Cecchi Paone e glissa con un generico “ne vedrete ancora delle belle”.
Politicamente più rilevante l’intesa trovata con l’Udc, ufficializzata nei giorni scorsi durante una conferenza stampa tenuta dai dirigenti provinciali del partito centrista, Carmelo Longo e Salvo Cutrali. “Il nostro progetto cresce e si arricchisce di contenuti – dice Loreto – aggregando sempre più pezzi di società in un gruppo eterogeneo che punta al governo della città con progetti e idee chiare, per una governance dinamica, laboriosa, connessa col territorio, che punta al miglioramento della qualità della vita di ognuno”.
E per accendere il dibattito politico cittadino, Corrado Loreto non disdegna una nuova pizzicata alla amministrazione uscente: “Negli ultimi dieci anni Avola ha espresso una evidente assenza di democrazia”.




Palazzolo, la protesta degli agricoltori: il M5s apre al confronto, “servono misure più nette”

Da giorni gli agricoltori e gli allevatori di Palazzolo Acreide stanno dando vita ad una manifestazione spontanea di protesta, contro la raffica di aumenti in particolare nel settore energia. La deputazione nazionale e regionale del Movimento 5 Stelle, con una nota, si dice “vicina agli imprenditori”. Le prime misure di contenimento dei costi “vanno nella direzione che avevamo richiesto: tassare gli extra-profitti di chi ha guadagnato in maniera spropositata con la corsa al rialzo dei prezzi, ridurre le accise con l’aumentato gettito Iva”, proseguono i deputati ed i parlamentari siracusani del M5s. “Per il settore nello specifico è previsto un credito di imposta per l’acquisto di carburante, la rinegoziazione dei mutui agrari e il rifinanziamento per 35 milioni del fondo per lo sviluppo e il sostegno delle imprese agricole. L’impatto di queste prime mosse, però, è ancora poco incisivo per imprese e famiglie. Serve fare di più”, spiegano i parlamentari siracusani Paolo Ficara, Filippo Scerra, Giorgio Pasqua, Stefano Zito, Pino Pisani e Maria Marzana.
“Come ha già detto il presidente Giuseppe Conte, è un primo passo ma ancora timido rispetto a quanto in realtà serve. Per questo continueremo il nostro pressing in aula e nel governo, per convincere della necessità di azioni coraggiose per tutelare le famiglie e le imprese del nostro Paese. Dovesse essere necessario, è il caso di prospettare uno scostamento di bilancio per proteggere i cittadini e gli imprenditori. Siamo vicini agli agricoltori ed allevatori in protesta e disponibili ad un confronto per raccogliere le loro istanze, prospettare le misure allo studio del governo e ragionare insieme di quelle ulteriori, eventualmente necessarie”.




Imprese siciliane “danneggiate” dalla guerra, la Regione promette ristori

«La Regione Siciliana è pronta a intervenire, da subito, per limitare le conseguenze economiche che il conflitto in corso in Europa sta già producendo sulle imprese dell’Isola». Lo ha detto il presidente Nello Musumeci, incontrando a Palazzo Orleans i vertici di Confidustria Sicilia: il presidente Alessandro Albanese e i vice Antonello Biriaco e Gregory Bongiorno. Presenti alla riunione anche gli assessori all’Economia, Gaetano Armao, alle Attività produttive, Mimmo Turano, e alle Infrastrutture, Marco Falcone, con i dirigenti generali dei dipartimenti e il presidente dell’Irfis Giacomo Gargano.
«Non abbiamo avuto – ha detto Musumeci – neanche il tempo di uscire da due anni di pandemia che siamo entrati in economia di guerra. Abbiamo il dovere di ascoltare il grido di allarme che arriva dalle imprese e l’appello di Confindustria non ci coglie, comunque, impreparati. Le centinaia di migliaia di imprese dell’Isola rappresentano la fonte di ricchezza del nostro territorio e come già fatto in passato – e come riconosciuto anche oggi anche dai vertici di Confindustria – il governo della Regione continuerà a lavorare a favore del tessuto imprenditoriale».
I rappresentanti delle imprese hanno evidenziato un esponenziale e insostenibile incremento del costo delle materie prime, la difficoltà nell’approvvigionamento, l’aumento degli oneri per la fornitura di energia, il rincaro del prezzo dei carburanti.
Il governo Musumeci, tramite l’assessorato all’Economia e con le iniziative degli assessorati alle Infrastrutture e alle Attività produttive, ha già stilato una sorta di decalogo di interventi che è possibile attivare nel breve e medio periodo. Primo fra tutti mobilitare tutte le risorse finanziarie disponibili, soprattutto extra regionali, per orientarle a favore della “nuova crisi”. Regione e Confindustria hanno concordato che le priorità riguardano: la decontribuzione del costo del lavoro, la proroga della moratoria dei mutui e la revisione del prezzario nel campo dei lavori pubblici.

«Finalmente – ha detto Albanese, che ha ringraziato Musumeci per la sensibilità e la celerità dimostrata nel convocare la riunione – c’è un sentire comune. Difendendo gli interessi delle imprese difendiamo il territorio. La decontribuzione del costo del lavoro favorisce tutte le aziende e può portare, nell’immediato, a un risparmio del 20% degli oneri di ognuna delle settecento mila aziende private che operano nell’Isola e che rappresentano il traino dell’economia».




Cittadella dello Sport, caos gestione: il Pd attacca Palazzo Vermexio, “immobilismo”

Dopo Italia Viva, anche il Pd di Siracusa si mostra fortemente critico con l’amministrazione comunale per la gestione della vicenda Cittadella dello Sport. Qualche giorno fa, cancelli della struttura sportiva chiusi e squadre giovanili rimaste fuori, nell’impossibilità di disputare l’incontro in programma. “Un caso molto grave di sport negato di cui l’amministrazione comunale porta la responsabilità”, attaccano il segretario provinciale, Salvo Adorno, e il cittadino, Santino Romano. “Non ci eravamo sbagliati, purtroppo, quando, in un comunicato di qualche settimana fa, avevamo denunciato il rischio del caos gestionale nel principale complesso impiantistico pubblico della città, caos imputabile all’immobilismo del sindaco Italia e dei vari assessori allo Sport che si sono succeduti in questi anni”.
Dal Pd ricordano che a maggio dello scorso anno, “nel corso di un incontro turbolento con le associazioni sportive che fruiscono delle strutture sportive, Francesco Italia aveva annunciato il passaggio dalla gestione privata a quella pubblica della Cittadella”. Tra settembre ed ottobre, la formale risoluzione della convenzione “con conseguente revoca al Circolo Canottieri Ortigia dei poteri gestionali. Da quel momento il Comune – continuano Adorno e Romano – è diventato ipso facto il nuovo gestore e dunque responsabile dell’apertura e chiusura degli impianti, della loro manutenzione, della riscossione delle tariffe, eccetera. Invece l’amministrazione Italia si è completamente disinteressata della Cittadella, lasciando decine di associazioni sportive nell’incertezza, al punto che esse non corrispondono più le tariffe, non sapendo a chi versarle”.
Al momento, nessuna presa di posizione ufficiale da parte dell’amministrazione comunale. “E noi continuiamo ripetutamente a sollecitare gli amministratori comunali ad organizzare la gestione in house della Cittadella, coerentemente con l’impegno pubblicamente assunto dal sindaco. Ma ci siamo trovati difronte ad un muro di gomma”.




Pesaro capitale della cultura, Granata: “Non sorpreso, scelta di geopolitica”

L’assessore alla cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, affida ai social il suo commento sulla proclamazione di Pesaro quale capitale italiana della cultura per il 2024. “Sono dispiaciuto ma non sorpreso poiché conosco i criteri geo-politici che vengono applicati fin dalla prima edizione”, scrive Granata, una delle principali anime alle spalle del progetto di candidatura di Siracusa. La geopolitica sarebbe legata ad una sorta di rotazione dei territori nella selezione di una città che possa sempre toccare una parte regionale nuova del Paese. Oltre ad equilibri politici sempre presenti. Detto questo, il progetto di Pesaro è stato ben presentato ed è molto valido.
A proposito di progetti, “resta quello bellissimo, realizzato grazie alla passione della parte migliore della Città, delle Istituzioni e dell’Associazionismo. Lo porteremo avanti con ‘passione e furore’, come siamo abituati a fare in ogni occasione e ad ogni angolo affrontato in politica e nella vita”, rivendica l’assessore alla cultura. E per consolidare il suo sentire, Granata rilancia: “Evviva la nostra ‘Città d’Acqua e di Luce'”.