Pachino, offese al sindaco in Consiglio comunale. Prestigiacomo: “Minacce oltre il sessismo”

“E’ gravissimo il tono e il contenuto delle intimidazioni di cui la sindaca di Pachino è stata bersaglio in consiglio comunale. In una città in cui Carmela Petrolito ha fatto segnare con la sua elezione uno scatto di responsabilità e di legalità, dopo gli opachi anni del commissariamento per infiltrazioni mafiose, le frasi che le sono state rivolte hanno il sapore dell’avvertimento”. Così la parlamentare Stefania Prestigiacomo si schiera a difesa della prima cittadina di Pachino che ha denunciato nei giorni scorsi di essere stata oggetto di un attacco sessista in consiglio comunale.
“Siamo ben oltre il commento sessista – aggiunge subito Prestigiacomo – al di là di ogni deteriore, provinciale, ignorante rigurgito maschilista. Quando si allude al fatto che la Petrolito giri per il paese da sola siamo nel territorio della minaccia, siamo in un vocabolario di segnali che non appartiene al mondo della politica ma ad altri mondi e altri ambienti purtroppo presenti anche a Pachino”.
Prestigiacomo si pone in difesa della Petralito: “è un valore e una risorsa per una città che intende ricostruire la propria vita amministrativa e la propria immagine nel segno della legalità e del rispetto. Chi la invita a non girare da sola per strada dovrebbe vergognarsi profondamente se comprende il peso delle parole. Vada avanti Sindaco Petralito. I pachinesi onesti sono al suo fianco”.




Cantieri lumaca e code: Siracusa-Rosolini, Ficara punge Falcone: “rimozioni? Inizi dal Cas”

“L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, ha chiesto nei giorni scorsi la rimozione di dirigenti dell’Anas per i cantieri lumaca sulla Catania-Palermo. Inizi dando il buon esempio, rimuovendo dirigenti del Consorzio delle Autostrade Siciliane da cui dipende il tormento estivo imposto a migliaia di automobilisti di passaggio sulla Siracusa-Ispica”. Così il vicepresidente della commissione Trasporti, Paolo Ficara (M5s) punge l’esponente del governo regionale sui lavori a rilento sulla Siracusa-Rosolini.
“Se è vero che, come ha dichiarato Falcone alla stampa, ‘i cittadini sono disposti a tollerare i disagi dovuti ai cantieri, ma questi devono andare avanti, non devono essere aperti e poi restare abbandonati o quasi’ mi permetto di ricordargli che i cantieri che affliggono l’autostrada siracusana gestita dal Cas sono aperti dall’inverno scorso, per lunghi mesi sono apparsi abbandonati e con qualche segno di vita nelle ultime settimane. Stanno provocando enormi disagi a cittadini e turisti che, soprattutto il fine settimana, vorrebbero spostarsi verso le località balneari o turistiche del sud-est siciliano ma si ritrovano costretti a ore e ore di coda sotto il sole cocente proprio a causa dei cantieri lumaca. Capisco – insiste Ficara – che si tratta della provincia di Siracusa e quindi non esattamente al centro dell’attenzione dell’assessore Falcone. Ma leggere addirittura che il Cas sia diventato sinonimo di efficienza forse é un pò troppo. Neanche il caldo estivo di questi giorni potrebbe giustificare simili allucinazioni…”.




Il campo di padel che fa litigare Regione-Augusta. Cafeo: “Un abbaglio, sto col sindaco”

Dopo il botta e risposta tra l’assessore regionale Scavone e il sindaco di Augusta Di Mare, il deputato regionale Giovanni Cafeo accorre a difesa del primo cittadino megarese. “L’assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche Sociali, si è reso protagonista di uno scivolone politico sulla vicenda dei fondi per i migranti usati dal Comune di Augusta”, il parere del deputato di Prima l’Italia.
La polemica è relativa all’uso dei fondi per l’inclusione dei migranti, destinati dal Comune di Augusta alla realizzazione di un impianto sportivo (padel) nell’area di una scuola.
“Quei finanziamenti – dice ancora Cafeo – non sono riconducibili all’assessorato di cui è a capo Scavone, ma provengono dall’assessorato agli Enti locali, che era stato preventivamente informato dall’amministrazione comunale circa l’impiego dei fondi. L’opera pianificata dal sindaco di Augusta e dalla sua amministrazione ha, peraltro, come obiettivo usare lo sport come strumento di integrazione dei migranti con la comunità. Credo che in un momento del genere, scandito dalla campagna elettorale per le regionali, l’assessore Scavone avrebbe dovuto valutare meglio la vicenda – prosegue Cafeo – visto che i fatti sono assai diversi da come li ha raccontati, al punto da ipotizzare un’attività ispettiva sul conto del Comune di Augusta”.
Per Cafeo si tratta di “un abbaglio” a cui Scavo e dovrebbe rimediare. “Bisogna evitare azioni che poi rischiano di innescare meccanismi di speculazione politica, capaci di ledere i rapporti tra le istituzioni.”

In foto, l’assessore Scavone




Zona industriale, approvato emendamento Prestigiacomo: “ora tavolo tecnico al Mise”

“Dopo un lungo confronto con il governo, stanotte è stato approvato e inserito nel Dl Aiuti un mio emendamento salva-Isab, sottoscritto da tutti i gruppi. Il testo approvato individua un percorso finalizzato a scongiurare la chiusura della raffineria di Priolo che non è più in grado approvvigionare greggio russo a seguito delle sanzioni imposte a Mosca dal Consiglio Europeo”. Lo annuncia la deputata di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo, vice presidente della Commissione bilancio e finanze.
“Nella norma – spiega – si afferma che ‘in considerazione delle eccezionali criticità inerenti le condizioni di approvvigionamento per l’Isab e dei rilevanti impatti produttivi delle aere industriali e portuali collegate, anche per quanto riguarda la filiera di piccole e medie imprese, è istituito presso il ministero dello sviluppo economico un tavolo di coordinamento finalizzato a individuare adeguate soluzioni per la prosecuzione dell’attività dell’azienda, salvaguardando i livelli occupazionali e il mantenimento della produzione. Al Tavolo partecipano il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro della Transizione Ecologica, il Ministro dell’Economia e delle Finanze e i rappresentanti dell’azienda’”.
“Il Governo pur nella delicatezza della situazione internazionale, ha compreso, a valle di una lunga discussione, la drammaticità della situazione dell’Isab ed ha, assieme a noi, individuato un percorso di garanzia per il lavoro e le produzioni siracusane”, conclude Prestigiacomo.




Paolo Amenta eletto all’unanimità presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei

Il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, è stato eletto presidente di turno dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”. Eletto all’unanimità nel corso della seduta consiliare che si è tenuta nella serata di ieri. Succede al dimissionario Alessandro Caiazzo.
“Dobbiamo muoverci, uniti, superando le difficoltà sinora riscontrate, ad iniziare da una migliore organizzazione e strutturazione dell’Unione, per rilanciarne il ruolo, molto più importante delle singole Municipalità, ad iniziare dalla gestione comune di servizi alle comunità. Bisogna, pertanto, ritrovare passione e motivazione”, ha detto Amenta.
La linea è quella dello sviluppo locale partecipativo, con la collaborazione dell’Agenzia di Sviluppo degli Iblei e del Gal Natiblei, con il Patto Territoriale e con il Living Lab.
“Sono sicuro che insieme possiamo vincere sullo spopolamento, sull’abbandono e sulla desertificazione di questa nostra straordinaria area vasta, con la cultura, la pianificazione, gli investimenti e la scientifica attenzione delle dinamiche sociali, demografiche, climatiche ed economiche”.




Lite per il campo di padel: scontro tra l’assessore regionale Scavone e il sindaco di Augusta

L’assessore regionale alla Famiglia e alle politiche sociali, Antonio Scavone, ha avviato un accertamento e un eventuale atto ispettivo al Comune di Augusta per verificare il corretto utilizzo di fondi strutturali per l’inclusione dei migranti.
L’iniziativa conoscitiva, affidata alla dirigente responsabile dell’Ufficio speciale Immigrazione, scaturisce da recenti notizie di stampa che informano di «un presunto improprio utilizzo da parte dell’amministrazione comunale dei fondi strutturali per l’inclusione sociale – scrive l’assessore Scavone – da destinarsi alla futura realizzazione di iniziative progettuali non rientranti tra le istituzionali finalità per cui detti fondi sono stanziati». L’investimento previsto è di quasi 75mila euro e interessa gli spazi esterni della scuola Verde di via Dessiè.
“Un colpo di sole elettorale”. Così il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, ha commentato all’Adnkronos l’uscita dell’assessore Scavone. E conferma la definizione anche alla redazione di SiracusaOggi.it. Per il progetto saranno investiti 50mila euro, fondi che assessorato Autonomie locali destina ai comuni sede di sbarchi (Lampedusa, Pozzallo, Porto Empedocle, Augusta, ndr) e 25mila euro che l’amministrazione comunale ha racimolato dal proprio bilancio. La struttura sorgerà proprio nell’area un tempo adibita a centro di accoglienza per migranti e che oggi ospita una scuola.
“I fondi vengono assegnati dall’assessorato alle Autonomi locali e la titolarità per eventuali rilievi sarebbe dell’assessore Zambuto, che firma questi decreti. Aspettiamo Scavone a braccia aperte e con la massima serenità. Anche gli eventuali ispettori regionali sono i benvenuti. Qui è tutto in regola, lo sport, incluso il padel, è inclusione sociale per tutti. Inclusi ovviamente i migranti”. Di Mare bolla come “risibili” le accuse di Scavone e paventa tensioni sottotraccia da ricondurre a mancate intese per le elezioni regionali.
Ma l’assessore regionale non ci sta e si dice sorpreso della reazione “poco istituzionale” del primo cittadino megarese. “Se le risorse sono correttamente utilizzate sul piano politico-amministrativo e nel rispetto delle finalità per cui sono state assegnate, non si comprende una tale smisurata reazione che viene da un sindaco che dovrebbe mantenere la serenità di chi sa di aver agito bene. Un primo cittadino a cui non mancano fantasia e ottimismo fino a pensare di regalare ai migranti, oltre ai necessari presidi di conforto, perfino la gioia di una partita di padel. Acquisita la conferma di regolare utilizzazione dei fondi da parte del servizio competente, anche noi saremo più sereni”.




Zito, il grillino della prima ora recordman di preferenze: “Due mandati, ora torno in panca”

Stefano Zito rappresenta a Siracusa il volto del Movimento 5 Stelle della prima ora. E’ stato il primo deputato regionale eletto sotto l’insegna pentastellata ed il più votato alla scorsa tornata regionale. Dopo due mandati, fedele al dogma originario, ha annunciato la volontà di fermarsi: non si ricandiderà. Alfiere di quello che fu il grillismo originale, ne approfitta per togliersi alcuni sassolini dalla scarpa.
“Chi mi conosce sa come in questi ultimi 3 anni sono stato molto critico su alcune scelte che si sono prese a Roma. La riforma Cartabia, la fiducia a Draghi, la strategia di Di Maio e del suo cerchio magico, la coalizione con Forza Italia e Renzi sono le cose che tutt’ora non digerisco. Tutto questo ha gettato e getta un velo che copre il lavoro di molti portavoce preparati che non pensano né alle poltrone, né ai selfie né alle ricandidature ma con l’unico obiettivo di aiutare i territori e di aggiustare ciò che la vecchia politica aveva distrutto”, scrive in un appassionato post sui suoi canali istituzionali.
Uno dei temi di rottura all’interno del M5s è stato proprio il vincolo dei due mandati. “Non so se questa regola verrà tolta o derogata ma, personalmente, sento la necessità di fermarmi, di tornare in panchina e di stare più tempo con la mia splendida famiglia. Non dico che non farò mai più nulla ma, intanto, mi dedicherò a collaborare con qualche collega e tornerò a dare una mano agli amici attivisti della provincia di Siracusa per continuare a lavorare insieme per il bene del territorio”, dice Zito confermando una posizione espressa sin da gennaio. Davvero il recordman di preferenze a cinquestelle sparirà dalla scena politica attiva? In pochi credono possa accadere davvero, per via della passione di Zito che – seppur intaccata da mesi laceranti per il M5s, prima della scissione – rimane ben viva. Potrebbe essere lui ad assumere la guida su base locale del movimento, per la felicità della base. Un compito da traghettatore, un garante dei valori cinquestelle almeno sino alle elezioni amministrative del 2023, alle quali però non sarà candidato sindaco.
Da attivista storico, momentaneamente in panchina, non disdegna un suggerimento per la scelta del candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo autunno. “Non serve intestardirsi nelle deroghe per il terzo mandato ma serve una persona, anche esterna al movimento, di altissimo profilo, carismatica, fedele, inattaccabile, credibile e riconoscibile che possa portare entusiasmo e sia capace di contrastare gli appetiti che mafiosi e affaristi hanno verso i fondi europei 2021-2027 e quello del PNRR. Abbiamo questa opportunità e non possiamo fallire”.




Rifiuti: conferimento in discarica, investimenti e costi. Le domande del M5s al sindaco di Siracusa

“Due domande per il sindaco di Siracusa”: si apre così la nota del Movimento 5 Stelle aretuseo, inviata alle redazioni. I due interrogativi prendono spunto dai dati contenuti nel piano economico Tari 2022-2025 varato da Palazzo Vermexio.
“La prima: perchè, nel triennio, non si prevede una sensibile diminuzione del conferimento in discarica? Forse il Comune di Siracusa non crede nelle sue stesse possibilità di condurre in porto una differenziata di qualità, viene da pensare. La seconda domanda: perchè nel triennio non è previsto alcun investimento per migliorare il servizio? Forse il sindaco di Siracusa è convinto che vada bene così. Rimarrà sorpreso: no, non va bene così per il siracusano medio. Eppure la società che gestisce il servizio di raccolta è chiara e ferma nel ribadire che non esiste alcun investimento programmato”.
In attesa delle risposte, il M5s di Siracusa si sofferma sul “costo” della Tari per i contribuenti siracusani: “si continua a pagare la spazzatura con aliquota massima, mentre sono state man mano ridotte le agevolazioni al cittadino. D’accordo che l’aumento dipende dal costo del conferimento in discarica sempre più salato, ma è la ragione per cui serve investire oggi per migliorare la percentuale di differenziata e limitare la quantità di secco residuo. Altrimenti si dica chiaro e tondo che non si sarà mai capaci di abbassare la Tari”.
Per riuscire in questo salto, per i cinquestelle sono centrali investimenti in “formazione e comunicazione al cittadino”, ritenute iniziative fondamentali “e mai perseguite da questa amministrazione, arrivata fuori tempo massimo anche con le multe. Servono incentivi e premialità, carota e non solo bastone per il cittadino. Serve un contrasto nei fatti all’evasione ed all’elusione, per equità sociale: basta far pagare sempre i soliti noti, stanare gli abusivi non è impossibile ma si deve volerlo”.
Intanto, sui suoi canali social il sindaco di Siracusa ha annunciato l’ambizioso obiettivo: arrivare al 75% di differenziata.




Buccheri e Giansiracusa sull’aumento tari: “sciacallaggio politico, si specula su qualche consenso”

Alla levata di scudi per l’aumento del 7% del piano economico-finanziario della Tari, risponde l’assessore Andrea Buccheri. “E’ bene fare alcune premesse: gli aumenti in questione non dipendono assolutamente dalla volontà dell’amministrazione; le aliquote della Tari, al contrario di altri tributi fiscali, sono determinate dai costi di gestione che per legge devono essere coperte con le bollette pagate da tutti noi cittadini. Il piano economico e finanziario della Tari è determinato dall’ARERA (autorità di regolamentazione acqua, luce, gas e rifiuti) sulla base dei costi standard e sulla base dei costi medi di conferimento presso gli impianti che, è bene ricordare, in Sicilia sono tra i più cari in Italia e quasi tutti gestiti da aziende private. Aziende private che, vero paradosso tutto siciliano, operano in condizioni di monopolio; alcune di loro sono al centro di indagini giudiziarie e prendono decisioni in grado di impattare, condizionandoli, sui bilanci dei comuni, anche quelli maggiormente virtuosi”, le parole di Buccheri.
Secondo l’assessore, l’aumento dei costi deriverebbe solo “dall’incremento dei costi di conferimento in discarica”. ricorda come lo smaltimento della frazione secca indifferenziata sia passato “dai 120 euro circa del 2020 ai 138 euro del 2021, fino agli aumenti esorbitanti del 2022: gennaio 210 euro; da febbraio al 30 giugno 2022, data di scadenza della convenzione, 266 euro e l’impianto ha già comunicato che dal primo luglio ci saranno altri aumenti”.
Per Buccheri è un errore additare la responsabilità sul sindaco del capoluogo “che tra l’altro rappresenta un comune virtuoso”. Quanto all’attacco firmato dall’ex primo cittadino Garozzo, “appare irrituale” che una simile critica arrivi “da chi ha ricoperto incarichi di rilievo all’interno del comune di Siracusa e che ben conosce le attribuzioni di competenze che, nel caso dei rifiuti, spettano esclusivamente all’amministrazione regionale. Comprendo che il momento non è ideale per andare contro il (forse) ricandidato Musumeci quando la propria compagine partitica deve ancora decidere dove conviene collocarsi”, la puntura di Buccheri.
Anche il capo di gabinetto del Comune di Siracusa, Michelangelo Giansiracusa, contrattacca alle parole di Garozzo. “Nei giorni in cui l’emergenza rifiuti sta esplodendo anche nella Sicilia occidentale e dopo settimane in cui anche città come Catania sono sommerse dalla spazzatura, a causa della crisi del sistema impiantistico regionale, Giancarlo Garozzo che fa? Sceglie la via dello sciacallaggio politico, utilizzando ancora una volta toni e strumenti che di certo non fanno onore a chi ha ricoperto la carica di sindaco di una città come Siracusa e soprattutto riportano fatti non veri. Il capitolato che ha affidato il nuovo servizio assicura un servizio di raccolta e trasporto ad un costo inferiore ai precedenti. L’aumento dei costi dipende solo ed esclusivamente dai costi di trattamento e conferimento in discarica dell’indifferenziato e della frazione organica che sono raddoppiati per ragioni del tutto indipendenti dal Sindaco e che un dirigente regionale di un partito, come Garozzo, dovrebbe conoscere”.
Le accuse sono infondate, secondo l’assessore all’igiene urbana e Giansiracusa. Buccheri teme però un effetto boomerang: “così facendo si incentivano i cittadini a non fare la corretta raccolta differenziata e a creare confusione al solo scopo di lucrare qualche consenso elettorale strumentalizzando il disagio delle gente. Rivendico, invece, le scelte lungimiranti compiute dalla nostra amministrazione che ci hanno consentito di evitare un vero e proprio salasso: estensione del porta a porta a tutta la città; creazione di numerosi Ccr mobili per frazioni di carta, plastica, vetro, micro raee e sfalci (muniti di pesatura, che permette di usufruire degli sconti previsti dal regolamento); raggiungimento della media di oltre il 50 per cento di raccolta differenziata dal dicembre del 2020 in avanti. Questi dati inconfutabili, sono pubblicati sul sito del dipartimento acqua e rifiuti della Regione siciliana”.




Termovalorizzatore, il sindaco di Augusta: “Impianto utile ma non è soluzione definitiva”

Nel dibattito sull’utilità di un termovalorizzatore per la Sicilia Orientale si inserisce anche il sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Il primo cittadino megarese non è contrario per partito preso a quel tipo di impianto ma avverte: “il tema deve essere più ampio e non semplificato in una risposta, o si o no”.
“E’ uno strumento utile ma dobbiamo capire che il suo utilizzo è limitato solo a quella parte di rifiuto che non può essere riciclato o differenziato. In impianto finisce solo una parte dell’indifferenziato, quella che non può essere utilizzata in altro modo. Quindi non si può e non si deve abbandonare la differenziata”, spiega Di Mare.
“Un termovalorizzatore non è la soluzione definitiva, non serve per tornare indietro a 20 anni fa e tornare a buttare tutto senza differenziare. Questo dobbiamo levarcelo dalla testa”, ribadisce ancora.
Ad Augusta le settimane dell’emergenza rifiuti non hanno lasciato cicatrici visibili. “La situazione è sotto controllo, con qualche difficoltà più marcata nelle periferie. Guardando in giro, mi pare difficile che ci siano città siciliane oggi senza problemi con i rifiuti. La politica regionale degli ultimi decenni su questa materia è stata fallimentare”. E il costo? Il sindaco di Augusta non ha dubbi: tutto sulle spalle dei cittadini. “In un anno il costo del conferimento in discarica è aumentato a dismisura. Da poco più di cento euro di inizio anno, ai circa 300 di oggi. Costo per tonnellate. questo significa che le bollette tra due anni avranno aumenti ulteriori”.
Nei giorni scorsi, il sindaco di Siracusa Francesco Italia aveva reso pubblica la sua posizione sul tema: “si al termovalorizzatore”.