Sanità, il piano della Regione con i fondi del Pnrr: “per Siracusa più assistenza territoriale”

“La programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati alla Sanità passerà al vaglio dell’Ars, saranno ascoltati i rappresentanti dei territori e delle parti sociali, e saranno sentiti la prossima settimana i direttori generali delle Asp per esaminare nel dettaglio il piano di spesa ancora in fase istruttoria e apportare, se necessario e laddove possibile, delle modifiche”. Così la presidente della sesta commissione dell’Assemblea regionale siciliana, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine dell’audizione dell’assessore regionale per la Salute, Ruggero Razza. All’ordine del giorno la contestata alla programmazione regionale dei fondi del Pnrr destinati al settore sanitario e socio sanitario (circa 800 milioni di euro) che non sarebbe stata condivisa – è l’accusa- con il parlamento regionale.
“L’assessore – spiega La Rocca Ruvolo – ha esposto alla commissione la bozza del piano di spesa, la sottoscrizione del contratto di sviluppo è prevista entro giugno. Di fatto, è partito oggi un primo confronto politico-istituzionale sulla base dei primi elementi tecnici emersi dal piano per il potenziamento dell’assistenza territoriale tramite la creazione di ospedali di comunità, l’assistenza domiciliare, lo sviluppo telemedicina e con il rafforzamento del personale medico e sanitario. L’assessore Razza, che ha sottolineato l’importanza del confronto per la definizione di proposte condivise, ha fatto sapere di aver già convocato per la prossima settimana le parti sociali”.
Per quel che riguarda la provincia di Siracusa, è la deputata regionale Rossana Cannata (FdI) a spiegare cosa è previsto nel piano Razza. “Tre ospedali di comunità al presidio ospedaliero di Lentini, al Trigona di Noto e al Rizza di Siracusa. Ancora: 12 case di comunità, ad Augusta, Avola, Floridia, Francofonte, Lentini, Melilli, Noto, Pachino, Palazzolo, Rosolini e due a Siracusa. Infine 4 centrali operative territoriali dislocate al Muscatello di Augusta, al Pta di Lentini, al Trigona di Noto e all’ex Onp di Siracusa. È la mappatura delineata per il territorio di Siracusa secondo il criterio del rapporto della popolazione articolata nei singoli distretti e dei requisiti organizzativi strutturali”.
“L’ampliamento dell’offerta sanitaria – conclude – tramite la creazione di nuove strutture e interventi, quali il rafforzamento dell’assistenza domiciliare e lo sviluppo della telemedicina, secondo le articolazioni della missione 6 del piano nazionale di ripresa e resilienza, verrà analizzata in commissione Sanità con altre audizioni e la convocazione dei direttori generali e delle parti a vario titolo coinvolte nel raggiungimento di importanti obiettivi e traguardi nel processo di tutela della salute”.




Avola verso il voto: partiti e liste civiche del centrodestra scelgono Rossana Cannata

Prende corpo l’idea di una staffetta in famiglia per la carica di sindaco di Avola. L’attuale primo cittadino, Luca Cannata, non potrà ricandidarsi avendo raggiunto il limite dei due mandati. E allora, partiti e liste civiche che sostengono l’attuale amministrazione, hanno deciso dopo l’ultimo vertice di chiedere all’attuale deputato regionale Rossana Cannata, sorella di Luca, di valutare “la propria disponibilità a scendere in campo personalmente accettando la candidatura a sindaco della città di Avola”.
Per il momento, nessun commento da parte della diretta interessata di certo lusingata dalla proposta ricevuta. Concordi sull’indicazione di Rossana Cannata sono Fratelli d’Italia, Udc, Forza Italia, Cantiere Popolare, Diventerà Bellissima nonché le liste civiche che hanno sostenuto nell’ultimo decennio l’amministrazione Cannata.
Predisposta anche la base del programma di governo cittadino, “in applicazione dei principi di concretezza e fattibilità, sulla base delle proposte e delle priorità avanzate dalle varie componenti della coalizione, puntando sui principi cardine dello sviluppo economico, sociale, occupazionale e turistico della città”.
Il punto più importante, però, era l’individuazione della candidatura a sindaco. “I gruppi politici e civici presenti, fra i diversi nomi di professionisti che potrebbero ambire a tale carica, hanno deciso di puntare su una figura di indubitabile competenza ed esperienza politica ed istituzionale, radicata nel tessuto sociale ed elettorale avolese”, si legge nella nota redatta al termine dell’incontro. Una figura indicata in Rossana Cannata, avvocato e deputata regionale, vicepresidente della commissione antimafia.
A siglare l’intesa, in attesa della risposta della diretta interessata, Giuseppe Costanzo (coordinatore Fratelli d’Italia); Paolo Fazzino (coordinatore Forza Italia); Carmelo Pisano (coordinatore Diventerà Bellissima); Giovanni Magro delegato (Udc); Francesco Tardonato (coordinatore Cantiere Popolare) e Salvo Coletta (rappresentante liste civiche maggioranza consiliare).




MangiaPlastica, dal Mite fondi per Palazzolo, Lentini, Ferla e Cassaro: ridurre rifiuti in plastica

Il Ministero della Transizione Ecologica ha approvato la graduatoria dei comuni italiani che riceveranno un contributo per interventi che vadano verso la riduzione dei rifiuti in plastica. Si tratta di una prima tranche di finanziamenti che rientrano nel programma sperimentale “Mangiaplastica”. In questa prima fase, il governo ha messo a disposizione 16 milioni di euro.
“In provincia di Siracusa complimenti a Cassaro, Palazzolo, Lentini e Ferla perché si sono piazzati in posizione utile per assicurarsi un finanziamento statale: quasi 15mila euro per Cassaro, poco meno di 30mila euro cadauno per gli altri tre comuni del siracusano”, spiega nel dettaglio il parlamentare Paolo Ficara, del MoVimento 5 Stelle.
“Con i fondi messi a disposizione dal decreto Mangiaplastica, i comuni potranno acquistare gli eco-compattatori, macchinari per la raccolta differenziata di bottiglie per bevande in Pet, in grado di riconoscere in modo selettivo questo tipo di bottiglie e di ridurne il volume favorendone il riciclo in un’ottica di economia circolare”, spiega il deputato pentastellato.
A breve si aprirà una nuova fase di selezione, per assegnare le risorse relative al 2022. “Spero che anche il Comune capoluogo, insieme ai principali enti locali aretusei, possa partecipare e vedersi assegnare queste risorse su di un tema, quella della riduzione dei rifiuti, su cui c’è oggi necessità di intervenire con urgenza. Si possono presentare le richieste di contributo entro il 31 marzo 2022. Ricordo ancora una volta che a metà febbraio scade il termine dei bandi del MITE, finanziati con le risorse del PNRR, finalizzati al miglioramento dell’attuale gestione dei rifiuti, soprattutto al Sud. Parliamo di 2,6 miliardi di euro per la realizzazione di infrastrutture a supporto della raccolta differenziata (come i CCR), impianti di riciclo e sistemi di sorveglianza per prevenire l’abbandono dei rifiuti. Faccio come sempre il tifo per Siracusa e la sua provincia e spero che il nostro territorio non si faccia sfuggire questa occasione”.




Sanità siciliana e Pnrr, focus in Commissione Sanità. Ternullo (FI): “Razza dica cosa vuol fare”

“La situazione dei Fondi del PNRR destinati alla sanità siciliana è troppo importante per essere gestita in modo personale. È per tale motivo che domani, in Commissione salute all’Ars, Forza Italia ha richiesto una specifica audizione dell’assessore Ruggero Razza, affinché chiarisca come intende procedere per la programmazione di tali fondamentali risorse. Un passaggio dovuto, che Forza Italia chiede con urgenza, visto che ad oggi né il Parlamento siciliano, né i sindaci né gli addetti ai lavori, sono stati minimamente coinvolti, neanche per un parere; neanche per chiedere quali siano le reali esigenze territoriali. Anche io sarò presente all’audizione, perché la sanità locale non può continuare ad essere ripetutamente ignorata o mortificata. È in balia di sé stessa. I cittadini chiedono risposte”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, Daniela Ternullo.




Porto rifugio di Targia, Vinciullo: “La Regione promette ma ancora niente fondi per i lavori”

“Il porto-approdo di Targia non è stato inserito tra quelli che verranno riqualificati attraverso i 10 milioni di euro stanziati dalla Regione, attingendo ai fondi PAC”. Il coordinatore provinciale della Lega, Vincenzo Vinciullo, torna a pungere l’assessorato regionale alle Infrastrutture.
I progetti finanziati sono cinque di cui due a Gela, per quasi 7 milioni di euro. “Eppure, nel mese di gennaio dello scorso anno, in una delle tante visite che, ad oggi, non hanno partorito fatti, ma solo parole, l’assessore al ramo (Marco Falcone, ndr), dopo un giro in barca con il solito codazzo di accompagnatori plaudenti, constatati gli ingenti danni subiti quasi 4 anni fa dal molo di Targia, aveva sentenziato ‘presto inizieranno i lavori di messa in sicurezza’. Ad oggi – prosegue Vinciullo – questi lavori non sono ancora iniziati, anzi non c’è traccia dei finanziamenti indispensabili per poter eseguire i lavori”.
L’esponente della Lega sceglie poi la via dell’ironia affermando che l’esclusione di Siracusa “è una dimenticanza in assoluta buona fede ed allora il nostro compito è quello di ricordare all’assessore ciò che che aveva promesso e, more solito, non mantenuto”.




Multe sproporzionate ed i cittadini vincono i ricorsi, FdI: “Spreco di risorse pubbliche a Siracusa”

Fratelli d’Italia torna a denunciare uno “spreco di risorse pubbliche” determinate da un errore di valutazione del Comune di Siracusa. La vicenda è quella delle multe per abbandono di rifiuti, “sanzioni spropositate che hanno determinato i cittadini ad impugnarle per far valere principi giuridici già ampiamente cristallizzati nella giurisprudenza”, spiegano Paolo Cavallaro e Angelo Lantieri, entrambi avvocati ed entrambi del circolo Aretusa di FdI.
Lo scorso 14 gennaio, FdI aveva già evidenziato come diverse multe, emesse in forza di un’ordinanza del gennaio 2019, fossero state impugnate dinanzi l’Autorità Giudiziaria e che alcuni procedimenti avevano visto il Comune di Siracusa soccombente, con condanna alle spese. “Già allora avanzavamo il sospetto che questo atteggiamento avesse determinato un grave danno alle casse erariali del Comune, in considerazione proprio delle spese legali cui era stato condannato in alcuni procedimenti”, spiega Cavallaro.
Per chiarire meglio i contorni della vicenda, era stata presentata istanza di accesso agli atti. “In attesa delle risposte, abbiamo preso cognizione da poco della Determina n.435 del dirigente del Settore Ordine Pubblico e Sicurezza, che autorizza l’impegno di spesa per il pagamento delle spese processuali e legali a seguito delle sentenze emesse dal Giudice di Pace, in accoglimento dei ricorsi ai verbali di infrazione alle norme del Codice della Strada anno 2021. Si riferisce – dice ancora Cavallaro – dell’elevazione di circa 72000 verbali in violazione del CdS e di circa 200 violazioni ed ordinanze su norme ambientali, dei ricorsi presentati dai cittadini dinanzi il Giudice di Pace ed il Tribunale, di cui alcuni conclusi nel 2021 ed altri che lo saranno probabilmente nel 2022, dell’accoglimento di molti di questi ricorsi con annullamento dei verbali e condanna alle spese del Comune. Per evitare che il mancato impegno possa esporre il Comune ad un danno economico superiore, derivante da ulteriori spese legali, interessi o atti di precetto, viene impegnato l’importo di 28 mila euro per il pagamento delle anzidette spese legali”.
Il problema non è la multa per FdI (“non c’è dubbio che l’obiettivo di avere una città pulita si raggiunga anche attraverso la repressione delle condotte illecite ed inurbane”), quanto piuttosto la sanzione da 600 euro(“non congrua rispetto alla gravità delle condotte”). Secondo Cavallaro e Lantieri, “sanzioni giuste e di importo assai ridotto avrebbero determinato i cittadini a pagarle e ad adeguare il proprio comportamento alle norme del vivere civile. La cittadinanza è stata ingiustamente vessata, senza che ciò abbia determinato il miglioramento della raccolta dei rifiuti e delle condizioni igieniche della città. E intanto la collettività dovrà fare fronte a circa 28 mila euro per pagare le spese legali dei cittadini che hanno vinto le cause di impugnazione delle multe”.




Zona industriale di Siracusa, il M5s incontra il sottosegretario Todde: “tavolo di confronto”

Il momento complesso del polo petrolchimico di Siracusa è stato al centro dell’incontro di questa mattina tra i parlamentari del Movimento 5 Stelle Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani ed il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Alessandra Todde.
“Abbiamo evidenziato le forti preoccupazioni dell’industria siracusana per il futuro prossimo. Conosciamo le tensioni di questo momento storico e già un anno fa abbiamo voluto avviare un confronto con le rappresentanze del polo petrolchimico”, spiegano al termine Ficara, Scerra e Pisani.
“La sottosegretaria Todde ha compreso le difficoltà del settore della raffinazione e della necessità di non sottovalutare quanto accade in uno dei principali siti industriali italiani quale è quello siracusano. Pertanto, all’indomani dell’avvenuta elezione del nuovo Presidente della Repubblica, si attiverà per la convocazione spedita di un tavolo di confronto in cui coinvolgere le figure istituzionali preposte, unitamente a Confindustria Siracusa, ai rappresentanti industriali e dei lavoratori della nostra provincia. Abbiamo convenuto con la viceministra Todde sulla urgenza di costruire soluzioni possibili, ipotizzando un cammino che inizi ad analizzare la richiesta regionale di istituzione di area di crisi complessa come anche l’utilizzo delle accise per investimenti”, rivelano ancora Paolo Ficara, Scerra e il senatore Pisani.
“La transizione ecologica è il futuro. Le aziende vanno però accompagnate e stimolate nelle loro politiche di cambiamento e innovazione, verso produzioni sempre più rispettose dell’ambiente. E su questo punto ci siamo messi a lavorare, evitando di lanciare comunicati allarmanti. Auspichiamo piena collaborazione Stato-Industria, senza forzature in un senso o in un altro. È chiaro, poi, che la transizione debba avvenire in maniera sostenibile anche per l’occupazione, senza spettro di licenziamenti o ridimensionamenti. Anche su questo punto siamo convinti che sia possibile una intesa, con il positivo coinvolgimento di Confindustria Siracusa e la responsabilità sociale che le grandi aziende del territorio non hanno certo smarrito”.




Discarica di Lentini, l’eurodeputato Corrao: “La Commissione Ue contraria all’allargamento”

“Finalmente anche la Commissione UE è intervenuta sul pericoloso allargamento della discarica di Lentini, che rischia di essere una bomba ambientale e sanitaria. La risposta della Commissione è un monito chiaro: quella discarica rischia di violare la normativa europea. Le autorità competenti blocchino immediatamente l’iter”. Così l’eurodeputato Ignazio Corrao (gruppo Greens/EFA) in merito alla risposta della Commissione UE sul progetto di allargamento della discarica Grotte San Giorgio-Bonvicino, che sta suscitando la protesta dei cittadini di Lentini.
“Sollecitato dagli attivisti del Coordinamento per il Territorio e dal Comitato Antudo di Lentini – prosegue l’eurodeputato – ho denunciato alla Commissione UE che la discarica è attualmente oggetto di inchiesta della Guardia di Finanza, che ha portato all’arresto dei gestori per smaltimento illecito dei rifiuti e disastro ambientale. Come se non bastasse, tutti i decreti di A.I.A. rilasciati per gli allargamenti precedenti non avevano conformità legislativa. Infine, si trova in prossimità delle più importanti zone siciliane per biodiversità e sta colpendo migliaia di residenti con effluvi nocivi e percolato riversato in mare. Cosa deve succedere ancora prima di bloccarne il raddoppio?”
“Per questo ho chiesto alla Commissione UE di bloccare il progetto per palese violazione delle direttive comunitarie. La Commissione ha confermato le nostre preoccupazioni: l’autorità competente ‘deve garantire che sia rilasciata un’autorizzazione solo se il progetto è conforme ai requisiti della direttiva sulle discariche’. Inoltre, ammonisce la Commissione, la discarica non può essere autorizzata se ‘costituisce un grave rischio ecologico’, cosa che avviene nel caso di Lentini”chiosa Corrao.
“Continueremo ad essere al fianco dei cittadini di Lentini per impedire la realizzazione di un progetto scellerato. Mi auguro che le autorità regionali verifichino i danni ambientali prodotti finora e interrompano immediatamente l’iter e in generale tutti i progetti provenienti dai soggetti inquisiti”, conclude l’eurodeputato.




Zona industriale, è allarme. Cafeo (Lega): “Aziende demonizzate, cosa succede se vanno via?”

“I sindacati provinciali sollecitino le segreterie nazionali sulla risoluzione della crisi del Petrolchimico di Siracusa”. È l’invito rivolto dal parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, alle organizzazioni sindacali del territorio che teme l’effetto domino che scatenerebbe una fuga dell’intero settore petrolifero italiano, tagliato fuori dal piano del Governo nazionale per transizione energetica.
Nei giorni scorsi, Confindustria Siracusa ha incontrato la deputazione politica siracusana per sollecitare attenzione nazionale sul tema degli aiuti alle aziende petrolifere che intendono adeguarsi all’input dell’Unione europea sulla riduzione le emissioni di Co2.
Allo stesso tempo, il deputato regionale della Lega, nell’ottica della risoluzione del problema, auspica che non si mettano in discussione i posti di lavoro nelle imprese del Petrolchimico. “Non bisogna parlare di licenziamenti, questo è il momento di unire le forze per raggiungere un obiettivo importante per il futuro dell’economia, dell’occupazione e della tenuta sociale del territorio. Aziende, sindacati e rappresentanti politici devono marciare nella stessa direzione, altrimenti se prevarranno ancora contrapposizioni il rischio di non essere incisivi nuocerebbe alla risoluzione della crisi”.
In ballo ci sono anche “circa 3 miliardi di euro di investimenti, già programmati dalle imprese della zona industriale, che rischiano di essere dirottati in altri paesi se non vi sarà un’inversione di tendenza. È facile immaginare cosa accadrebbe al nostro territorio se queste risorse volassero via: un crollo produttivo ed occupazionale senza precedenti. Ma non si tratta di un problema siracusano o siciliano, in ballo c’è l’intera raffinazione in Italia”.
Il parlamentare regionale della Lega paventa uno scenario buio per l’economia. “Le aziende, senza la possibilità di essere aiutate nella transizione energetica, decideranno di delocalizzare in paesi più flessibili per cui, ci ritroveremo ad acquistare benzina e gasolio, che prima producevamo in casa, da paesi del Nord Africa oppure dalla Cina e dalla Russia, con costi esorbitanti. Manca una visione sulla politica industriale ed energetica, non ci sono alternative al fossile e abbiamo già detto no al nucleare”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, traccia un percorso per incentivare le produzioni a basso impatto ambientale, in linea con i parametri fissati dall’Unione europea e recepiti dall’Italia. “Esiste il Patto per la raffinazione che consente alle aziende di utilizzare una parte delle accise per l’abbattimento delle emissioni da Co2. Le imprese hanno risorse e competenze per un profondo cambiamento nel rispetto dell’ambiente ma serve la volontà politica perché questa opportunità diventi concreta. Il mio invito a tutti i deputati nazionali e regionali è di mettere da parte le contrapposizioni per la salvaguardia del nostro territorio. Ognuno deve convincere i leader di partito a mettere la questione industriale in cima all’agenda politica del Governo, altrimenti rischiamo di imboccare una strada senza ritorno”.




Camera di Commercio “liberata” da Catania: “Merito della Lega”, secondo Vinciullo

“Solo un ministro della Lega è riuscito là dove tutti i precedenti ministri avevano fallito: ridare l’autonomia, quindi la libertà dai condizionamenti catanesi, alla Camera di Commercio di Siracusa”. La frase, destinata ad aprire un valzer politico in sala locale, è di Enzo Vinciullo responsabile Provinciale della Lega Sicilia del segretario Minardo, fedelissimo di Salvini.
Tutto rose e fiori? Non ancora, e lo stesso Vinciullo non lo nasconde. “Non appena il decreto del ministro Giorgetti verrà, definitivamente, registrato e notificato ai due Commissari, bisognerà verificare la sostenibilità economico-finanziaria della nuova organizzazione delle 5 Camere di Commercio, partendo dal pagamento degli stipendi dei dipendenti e dalle pensioni agli ex dipendenti. E bisognerà chiarire, e subito, quale ruolo la provincia di Siracusa avrà nella futura gestione della Sac”. Ancora una volta, quindi, sono le quote “aeroportuali” a scaldare discussioni ed interessi.
La Camera di Commercio di Siracusa detiene il 12,24% della società che gestisce l’aeroporto di Catania, mentre un ulteriore 12,24% lo possiede la ex Provincia regionale di Siracusa. “Quindi il nostro territorio possiede il 24,48% delle quote azionarie della Sac”, taglia corto Vinciullo. Ma nonostante una presenza azionaria “così significativa e determinante”, il peso specifico di Siracusa nel comitato di gestione è “quasi inesistente, anzi del tutto marginale e di conseguenza appare evidente a tutti che i Commissari nominati dal ministro Giorgetti dovranno garantire al nostro territorio delle presenze significative nei futuri asset strategici della Sac, rispondenti al peso azionario della nostra Provincia”.
Massimo Conigliaro, siracusano indicato come commissario della Camera di Commercio a 5, inizia così a ricevere subito le prime sollecitazioni. Al momento, nessun commento. In attesa della ufficialità del provvedimento.
Per dovere di cronaca è giusto anche ricordare, però, che la Lega non ha firmato l’emendamento al decreto Pnrr sui commissari.