Nuove scuole, la grande occasione del Pnrr: “Quattro avvisi, Comuni siracusani siano pronti”

Dal Pnrr in arrivo oltre mezzo miliardo di euro per la scuola siciliana. E’ stato firmato il decreto che definisce i criteri di riparto delle risorse destinate agli interventi di edilizia scolastica. “Una boccata d’ossigeno per il mondo dell’istruzione. Sono risorse fondamentali per il miglioramento delle condizioni di vita del corpo docenti e degli studenti”, commenta il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra. Sono stati pubblicati i primi quattro avvisi rivolti agli enti locali per quanto riguarda le politiche scolastiche.
“Questi fondi, nello specifico, serviranno per la realizzazione di asili nido, scuole per l’infanzia, mense, palestre, scuole innovative e per la messa in sicurezza dei plessi scolastici già esistenti”, aggiunge l’esponente pentastellato.

Nel dettaglio, il decreto di riparto prevede poco più di 66 milioni di euro per la costruzione di scuole innovative, mentre ben 276,497 milioni sono a disposizione per gli asili nido. Per la scuola dell’infanzia l’importo previsto è di 55.357.453,38 euro. E ancora per il potenziamento delle mense scolastiche sono a disposizione 80.577.198,37 euro, quasi 38 milioni per le palestre scolastiche e infine 47,8 milioni per la messa in sicurezza degli istituti.
“Il tutto – conclude il vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera – per un totale di 564 milioni di euro solo in Sicilia. Ho già inviato gli avvisi ai comuni della provincia di Siracusa affinchè tutti gli enti siano a conoscenza di questa grande opportunità. Il mio augurio è che i Comuni si attivino per tempo, presentando le candidature entro la scadenza, prevista nel febbraio 2022”.




Siracusa. Promemoria da Vinciullo per il neo assessore alla Mobilità: “due strade da riaprire”

Una nota stringata per segnalare al neo assessore alla Mobilità alcune strade cittadine, chiuse da tempo. Enzo Vinciullo, da sempre voce critica verso l’amministrazione, si rivolge a Dario Tota prima per i complimenti (erano alleati nel centrodestra, ndr) e poi per segnalare “alcune strade chiuse” e che “tanto disagio stanno creando ai cittadini di Siracusa”. Il riferimento del leader di Siracusa Protagonista è a via Vizzini e via Rodante. Quest’ultima, “completata da tempo, continua a rimanere chiusa nonostante sia una viA di notevole interesse per la Protezione Civile perché potrebbe alleggerire il traffico su via Augusta, perennemente intasata dal traffico, soprattutto in occasione di cattivo tempo”.




Depuratore Ias e la legge di modifica. Lentini: “Regione faccia passo indietro”

“Con la riforma della legge regionale 8 del 2012 si è preferito scegliere ad opera di qualcuno, la via più semplice, più breve e più dannosa per il territorio siracusano, privilegiando, in maniera unilaterale a discapito del Comune di Melilli, un altro Comune e quindi a svantaggio di tutti gli altri aventi diritto”. Il vice coordinatore provinciale dell’Udc, Daniele Lentini, entra così nella complessa vicenda che chiama in causa anche il depuratore consortile Ias. “Questa modifica comporta di fatto dei costi altissimi di gestione che ricadranno inevitabilmente sui cittadini, oltre che una preoccupante ricaduta sul piano occupazionale”, dice sposando quelle che nei giorni scorsi sono state le critiche mosse dal sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, all’indirizzo della Regione.
“Mi chiedo e chiedo all assessore Turano, tra l’altro esponente e componente del mio stesso partito, capisco che le nostre distanze geografiche siano ragguardevoli, ma con chi si confronta e affronta le problematiche del territorio siciliano ed in particolare di quello siracusano?”, incalza Lentini. “Chiedo ancora se non ritiene opportuno affrontare la questione con le Istituzioni locali, con i suoi colleghi di partito e con chi comunque rappresenta i Comuni tutti i giorni sul campo ed in trincea a rappresentare e difendere gli interessi dei cittadini siracusani tutti”.
Ma il punto centrale è però “un passo indietro” circa la proposta modifica per creare così “le condizioni per un dialogo chiaro, aperto e leale, scevro da qualunque pregiudizio di qualsivoglia natura, qualora esista, con i Comuni utilizzatori del depuratore, Melilli in testa, per riscrivere le regole sulle ASI in liquidazione e rivedere tutti assieme la questione IAS in modo concreto e chiaro”.




Tariffe aeree calmierate per i siciliani, interrogazione di Ficara: “Torni il beneficio”

Con due interrogazioni al ministero dei Trasporti, il parlamentare Paolo Ficara (M5s) torna a chiedere attenzione sul tema della continuità territoriale per i siciliani, specie per i residenti nella parte orientale dell’isola. Ed in particolare, pone al centro del suo intervento le tariffe aeree a prezzo calmierato che erano state introdotte da Comiso per Roma e Milano, attraverso i cosiddetti oneri di servizio pubblico.
“Era stata Alitalia ad aggiudicarsi nel 2020 l’apposita gara, con scadenza 2023. Ma nel frattempo – ricorda Ficara – l’operatore Alitalia ha cessato lo scorso 15 luglio le attività di volo ed al suo posto è arrivata Ita Airways. Nel passaggio di testimone però, le ferree regole europee hanno imposto una completa discontinuità aziendale tra la vecchia Alitalia e la nuova società, facendo venire meno i benefici per i siciliani derivanti dall’imposizione degli oneri di servizio pubblico su quei collegamenti aerei e per i quali tanto avevamo battagliato fin dal 2018. Negli ultimi due mesi il Ministero ha provato a raccogliere delle disponibilità da altre compagnie, ma sono andate deserte. Questa situazione di grave incertezza relativa al regime di continuità territoriale aerea, relativamente all’aeroporto di Comiso, rischia di compromettere e limitare il diritto alla mobilità dei tanti cittadini residenti in Sicilia orientale, ricordando anche come non sono ancora ripartiti neanche i collegamenti marittimi tra la Sicilia Orientale e il resto d’Italia, venuti meno nel 2020 anche a causa della crisi della ex Tirrenia”
Paolo Ficara invita quindi il Ministero dei Trasporti a valutare le opportune iniziative “per assicurare in concreto un esercizio pieno del diritto alla mobilità dei cittadini siciliani, in particolare quelli della Sicilia orientale, in attesa di ripristinare nel più breve tempo possibile il regime di continuità territoriale tra l’aeroporto di Comiso e quelli di Roma e Milano, oltre al ripristino di collegamenti marittimi anche per i passeggeri”.




Depuratore Ias e modifiche alla legge regionale: Melilli chiama a confronto l’assessore Turano

E’ stato invitato anche l’assessore regionale alle attività produttive, Mimmo Turano, alla seduta straordinaria che il Consiglio comunale di Melilli vuole dedicare alla discussione delle modifiche alla legge regionale 8 del 12 gennaio 2012 e della gestione del depuratore gestito da Ias. L’invito è partito questa mattina dal palazzo di città ibleo, diretto all’assessorato a Palermo. Nei giorni scorsi, accesso scambio di battute a distanza tra il sindaco, Giuseppe Carta, e proprio Turano. Lunedì alle 17.30 l’assise.
Il Consiglio Comunale di Melilli ha richiesto un confronto all’indomani delle modifiche apportate agli articoli n. 15 e n. 19 della legge regionale in questione. Alla seduta sono stati invitati anche il presidente della Regione, Nello Musumeci, i parlamentari nazionali e regionali del territorio, il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, i segretari dei sindacati di categoria, Uiltec – Uil, Femca – Cisl, Filctem – Cgil e le associazioni del territorio.
“Spero che l’assessore Turano accetti l’invito del residente del Consiglio comunale e participi alla seduta per meglio chiarire, davanti ai rappresentanti dei cittadini di Melilli, gli aspetti di una questione che tocca l’animo di tutta la città e che ha mortificato l’intero territorio”, le parole del sindaco Carta.
Anche l’ex presidente Ias, Giuseppe Assenza, critica le modifiche alla legge regionale. “La legge che assegna al comune di Priolo la gestione dell’impianto mi rende fortemente perplesso, sia perchè tutti i costi di gestione che sino ad ora sono stati sostenuti dai soci privati passano completamente al pubblico, considerata la fase storica di crisi economica in cui versano gli enti locali siciliani, sia per la conseguente ripartizione dei costi.
Se fino ad ora infatti i comuni di Priolo e Melilli, soci in quota parte del depuratore IAS hanno contribuito alle spese di gestione con canone sociale, dunque irrisorio, la nuova gestione, così come da ultima modifica della legge, comporterà l’assunzione del costo complessivo”, il commento di Assenza.
“Inoltre – insiste – la gestione affidata agli enti privati ha garantito fino ad ora il corretto e continuo espletamento del servizio grazie agli investimenti milionari effettuati, non per ultimo quello relativo allo smaltimento dei fanghi, un investimento di circa 60 milioni di euro. E’ chiaro che affidare la gestione dell’impianto a un comune comporterà che i costi di gestione e di manutenzione ordinaria e straordinaria, oggi coperti per la totalità dai privati, dovranno essere sostenuti non solo dai privati ma anche dal comune che pertanto non potrà che ripartirlo in quota parte sulla platea dei contribuenti, aumentando di fatto il prelievo sui cittadini”. E qui si inseriscono i timori espressi anche dal sindaco di Melilli circa gli aumenti esorbitanti in bolletta. “Mi rammarica – conclude Assenza – che un tema con una ricaduta sul territorio così importante sia stato trattato con tanta superficialità ma soprattutto non sia stato oggetto di confronto preventivo e complessivo con le parti sociali e con le associazioni di categoria. Certamente una politica miope, di parte e distratta ha perso un altra occasione di confronto, dimostrando di non favorire lo sviluppo virtuoso del territorio e di penalizzare invece i cittadini”.




Cosa farà Lealtà&Condivisione dopo esser stata messa alla porta dalla giunta Italia?

Con i due ex assessori Gentile e Gradenigo accanto, Giovanni Randazzo ha raccontato oggi la verità di Lealtà&Condivisione sui motivi che hanno portato alla rottura con la giunta Italia. Uno strappo quasi imprevisto, pochi giorni dopo l’incontro proprio con il sindaco, ma in qualche misura atteso. Vero nodo del contendere, l’appoggio richiesto (dal primo cittadino) e non ricevuto a scatola chiusa per la ricandidatura.
Da qui l’invito ai due ex assessori a proseguire il lavoro in giunta “a titolo personale” e la reazione di L&C che ha fatto sentire la sua presenza, chiedendo il passo indietro a Rita Gentile e Carlo Gradenigo. Sarebbe, altrimenti, stata una debacle politica per il movimento che Randazzo vuole ora traghettare verso un nuovo campo largo di intese e di prospettive (amministrative 2023), aprendo al dialogo con Pd e M5s. Come, invece, Italia ha spiegato dal canto suo di non voler fare, dopo aver ricevuto da quello schieramento contumelie e critiche.
Randazzo rivela che la improvvisa escalation è avvenuta dopo una sua intervista su FMITALIA nel corso della quale ribadiva che non avrebbero sottoscritto già oggi il sostegno alla ricandidatura di Italia nel 2023. Non ritendo di potersi “fidare” di quegli alleati, il sindaco ha allora accelerato l’uscita di scena del movimento di Randazzo dalla giunta.
Cosa farà ora Lealtà & Condivisione? La risposta prefigura una posizione ibrida: non opposizione tout court ma neanche morbida camera di compensazione. “Continueremo a lavorare da fuori per realizzare gli obiettivi sottoscritti nel patto per la città del 2018”, è il mantra di Giovanni Randazzo. Così come il Pnrr lo è, adesso, per la giunta. Il vero tema, però, è quello delle candidature per il 2023.




Prove di grande centro, sabato convention a Palermo per Noi per l’Italia-Cantiere Popolare

Ci sarà anche una nutrita pattuglia siracusana sabato mattina a Palermo, per l’assemblea nazionale di Noi per l’Italia – Cantiere Popolare. Si riorganizza il “grande centro” e alla convention del Politeama parteciperanno anche i leader nazionali Maurizio Lupi e Saverio Romano.
A guidare i delegati e partecipanti siracusani saranno Nicki Paci, Peppe Germano e Ciccio Midolo che stanno occupandosi nella provincia aretusea della ricostruzione di una forza moderata di centro, pronta a misurarsi già in occasione delle prossime tornate elettorali. “E’ importante che nell’alveo del centrodestra possa esserci un segno distintivo di centro, con i suoi valori, anche in Sicilia”, dicono all’unisono i tre.




“Autoreferenziale, solo e debole”: il M5s boccia Italia e spinge per tornare al voto

Qualora vi fosse ancora qualche dubbio residuo, il Movimento 5 Stelle di Siracusa marca la distanza dalla giunta Italia. Di più, chiede di staccare la spina e tornare a dare la parola agli elettori.
“Un sindaco debole ed autoreferenziale, senza il sostegno dei partiti e supportato da pochi, rende debole l’intera città. E non è questa la premessa ideale per agganciarsi, come ha ripetuto decine di volte quasi come non avesse altro tema, alla sfida del Pnrr. Il sindaco ed i suoi più stretti collaboratori, peraltro ormai tutti in giunta, prendano atto della necessità di tornare al voto per restituire a Siracusa la piena rappresentatività democratica”. Inizia così un lunga nota polita dei cinquestelle aretusei.
“Quanto successo negli ultimi giorni dalle parti del Vermexio  (e forse non è ancora finita)  lascia più di una preoccupazione sul terreno”, e poco vale per il M5s l’alibi della pandemia (“vale anche per gli altri 8000 comuni italiani”), o della carenza di personale qualificato (“vale per la stragrande maggioranza degli enti locali italiani”).
Il M5s sottolinea come la maggioranza che appoggiò Italia nel 2018 al ballottaggio “non esiste più”. E per essere ancora più chiaro, affonda il colpo: “non è rimasto niente e nessuno. Un amministratore responsabile e che realmente ha a cuore le sorti della sua comunità, avrebbe già preso atto della situazione e restituito la parola agli elettori. Nei fatti, Siracusa è già commissariata perché manca ogni forma di dibattito o confronto con la società siracusana. Si decide tutto chiusi dentro al Vermexio o tutt’al più in qualche salotto ortigiano. Senza avvertire la necessità di informare o spiegare e con una tendenza a rispondere alle critiche con lo scontro o l’insulto. Atteggiamenti da uomo solo al comando. Eppure il sindaco Italia si sente accerchiato quando invece si è semplicemente isolato. E lo ha fatto, anche questo, da solo”. 
Il M5s accusa Francesco Italia di tenere “sotto scacco una città che non lo segue e non lo percepisce. Ne prenda atto e misuri oggi, non tra due anni e per virtù ricevuta, quanto è gradito all’elettorato. Ma non giustifichi questo rimpasto ripetendo decine di volte la parola PNRR. È solo sopravvivenza politica, la sua”.
Per nilla tenero, il M5s riconosce però anche alcune cose buone fatte, specie da assessori “ora fuori dalla giunta”. E vengono citati il nuovo bando sul servizio idrico o le nuove politiche di mobilità. “Ma sono stati casi isolati e forse osteggiati persino dentro la giunta”.
Il giudizio politico equivale ad una sonora bocciatura. “Oggi la città mostra tutte le sue sofferenze, che non sono certo responsabilità totale del sindaco Italia. Ma è lui che non riesce a fornire risposte, anche parziali, a quelle sofferenze evidenziate dai cittadini. Emerge con forza la mancanza di una visione,  di un progetto. Manca il coraggio di prendere decisioni o impegni anche ambiziosi e coraggiosi. C’è bisogno di dire oggi cosa vuole diventare Siracusa nel 2030 e iniziare a prendere le decisioni conseguenti, non vivacchiare e ripetere con insistenza Pnrr, sigla vuota e di retorica se non la si riempie di fatti e progetti, al momento ignoti”. 
Per il M5s di Siracusa “la città ha bisogno di risposte e prospettive concrete. Di qualcuno che la guidi e che la senta”. E aprendo ad un dibattito su nuove proposte per la città, tende la mano alle “forze civiche e progressiste che in questi anni hanno dimostrato di pensare al bene della città, e non al loro tornaconto elettorale. Fuori dalla sindacatura Italia, come dall’inizio, e fuori dalla disperata voglia del sindaco di essere il candidato anche per il 2023”.




Ironia pungente di Cafeo: “auguri alla giunta ed all’asse svelato Coppa-Favi-Cutrufo”

Altra bordata all’indirizzo della giunta comunale, poche ore dopo il giuramento dei nuovi assessori. Ci pensa il deputato regionale Giovanni Cafeo. “Tanti auguri alla nuova giunta di Siracusa che svela l’asse tra gli avvocati Pierpaolo Coppa e Francesco Favi e l’esponente del Pd Gaetano Cutrufo”, il suo ironico commento.
“L’augurio – dice il deputato regionale della Lega – è che il sindaco e la nuova amministrazione lavorino nell’interesse della città, mettendo da parte quegli stucchevoli balletti legati all’assegnazione degli assessorati rimasti scoperti. Di certo, le scelte operate dal sindaco di Siracusa – aggiunge Cafeo – fanno emergere l’influenza degli avvocati Pierpaolo Coppa, attuale vicesindaco, e Francesco Favi, componente del Consiglio nazionale forense, considerato che tra gli assessori appena nominati c’è un altro avvocato, collega di studio. Allo stesso tempo, in questa amministrazione riveste un peso politico non indifferente Gaetano Cutrufo, componente della segreteria regionale del Pd che ha avuto, nella nuova giunta, una sua forte rappresentanza con ben due assessori”.




Cinque nuovi assessori per il sindaco Italia: “Giunta di necessità? No, di scopo”

Nel momento politicamente più complessa della sua sindacatura, Francesco Italia rilancia. Cinque nuovi assessori per la squadra di governo cittadina, poche ore dopo l’ufficialità dall’uscita dalla maggioranza di Lealtà&Condivisione e all’indomani delle dimissioni di Maura Fontana.
Mesi fa, la giunta aveva perso l’appoggio di Italia Viva e Pd, tranne l’area Cutrufo che mantiene la sua rappresentanza. “Io ci vorrei parlare con il Pd, ma proprio non riesco”, dice il sindaco nell’intervista di SiracusaOggi.it. Parla anche di L&C e delle ragioni per cui – a suo avviso – gli (ex) alleati si sono ritirati alla spicciolata. Il collante del nuovo gruppo è il Pnrr e la possibilità di sfruttare l’unicità dell’occasione. La città, però, chiede attenzione anche per le piccole cose: strade, verde pubblico, pulizia.