Amministrative Rosolini, sfida a due per la vittoria: ballottaggio Di Rosolini-Spadola

A Rosolini sarà tutta una vicenda interna al centrodestra, con una sorta di derby tra Giovanni Spadola e Tino Di Rosolini. Niente da fare per l’esponente di centrosinistra Corrado Vaccaro che, eppure, durante lo spoglio sembrava in grado di inserirsi in questa lotta a due. “Voglio dire 3.187 volte grazie ai Rosolinesi che mi hanno votato al primo turno. Ma il mio grazie è all’intera città che crede nel nostro progetto. Abbiamo combattuto con i proiettili di gomma contro una corazzata fatta di carro armati e mitragliatori da guerra. Ma ribalteremo al secondo turno il risultato perchè i rosolinesi diranno no alla solita politica affaristica. Il nostro è stato un voto libero”, il post di Giovanni Spadola, poche ore dopo la conclusione dello spoglio. Tino Di Rosolini, candidato di Forza Italia con un lungo curriculum politico, era stato coinvolto questa estate nella polemica social con la giornalista Selvaggia Lucarelli che, per le sue vacanze, aveva soggiornato proprio nella villa di proprietà del candidato sindaco.




Amministrative Lentini, al ballottaggio l’uscente Bosco e il giallorosso Lo Faro

Sarà necessario anche a Lentini il turno di ballottaggio per decidere chi sarà il nuovo sindaco. L’uscente Saverio Bosco non è riuscito a superare il 40% che gli avrebbe consentito la riconferma al primo turno. E’ comunque risultato il più votato con il 35,35% delle preferenze. “Grazie Lentini, 3530 voti, che guardano al futuro. Ancora 14 giorni, perché c’è ancora tanto altro da fare”, il messaggio affidato ai social dal sindaco uscente, Bosco. Dovrà vedersela con Rosario Lo Faro, espressione della coalizione giallorossa Pd-M5s (23,02%). Nessun commento social ancora sul risultato. I due, espressione comunque di aree di centrosinistra, si confronteranno tra 14 giorni e decisive risulteranno le alleanze.
Da capire, infatti, quali indicazioni arriveranno dal centrodestra con il pesante 17,38% patrimonio di Stefano Battiato (espressione di Forza Italia e FdI) ed il 16,44% di Francesca Reale, peraltro ex moglie dell’avvocato Battiato.




Gestione revocata e soluzione in house, il Pd: “Che ne sarà della Cittadella dello Sport ?”

“Come sarà gestita la Cittadella dello Sport dal 15 ottobre?”. Il segretario cittadino del Pd, Santino Romano, non usa troppi giri di parole e va dritto al punto. Con la turbolenta revoca della gestione che era stata affidata all’Ortigia, il futuro per il più grande centro sportivo pubblico del capoluogo è un rebus. Il Comune di Siracusa ha fatto sapere che si muoverà “in house”, riattivando gli uffici direttamente in loco. Ma sono diversi gli aspetti su cui bisognerà ancora fare chiarezza. “Attendiamo che il sindaco dica come verrà assicurata la continuità dell’attività sportiva di decine di associazioni e di migliaia di atleti. Il Pd si batterà con fermezza per evitare il caos gestionale e la mancanza o anche il ritardo nell’esecuzione delle manutenzioni”, dice Romano.
“L’amministrazione finora è stata evasiva e si è limitata a dire di puntare sulla gestione in house. Non basta. L’opinione pubblica e le associazioni sportive che fruiscono degli impianti della Cittadella hanno il diritto di conoscere nei dettagli il piano di gestione del Comune e la sua sostenibilità. Noi a disposizione delle associazioni sportive per garantire il loro diritto a praticare sport”, aggiunge il segretario cittadino del Pd.
Palazzo Vermexio lo scorso 13 settembre ha ingiunto, con ordinanza, la riconsegna degli impianti e dei locali per il 14 ottobre. La convenzione revocata aveva inizialmente scadenza nel 2032. “Non spetta al Partito Democratico entrare nel merito del contenzioso tra Comune e Ortigia, se non per prendere atto del burrascoso epilogo quando l’amministrazione ha addirittura minacciato l’intervento della Forza pubblica in caso di rifiuto a riconsegnare gli impianti”, annota ancora Santino Romano.




Amministrative Noto, il nuovo sindaco è Corrado Figura: “Sarò fedele alla città”

Il nuovo sindaco di Noto è Corrado Figura. Circa seimila preferenze per lui, sostenuto da una coalizione di liste civiche. “Giuro di essere fedele alla città, al territorio, ad ognuno dei suoi abitanti. Giuro di indirizzare la mia attività al benessere della collettività”, le sue prime parole affidate alla pagina facebook ufficiale. Poco meno di 2.500 voti per lo sfidante, Aldo Tiralongo sostenuto tra gli altri da Pd, Forza Italia e Udc.
A Corrado Figura sono arrivati anche gli auguri del sindaco uscente, Corrado Bonfanti. “Figura è il nostro nuovo sindaco. A lui auguro buon lavoro per il bene della nostra comunità e di realizzare il programma elettorale condiviso e apprezzato dai suoi elettori. A noi concittadini il compito di aiutarlo nel suo gravoso e impegnativo compito di amministratore”.




Amministrative Pachino, vittoria al primo turno per Carmela Petralito: “Ora ripartire”

Dopo poco più di due anni di commissariamento, Pachino ha un nuovo sindaco. Si tratta di Carmela Petralito che ha superato lo scoglio del primo turno con oltre il 40% dei voti validi, buoni per evitare il ricorso al ballottaggio. A poche sezioni dalla conclusione dello spoglio, nella serata, possono comunque partire i festeggiamenti: la Petralito è accredita del 42-43%.
I primi ringraziamenti della neo sindaco sono per il movimento Cambiamenti e per Salvo Sorbello, ex consigliere comunale di Siracusa. Poi un messaggio di apertura a tutte le forze politiche. “Pachino deve ripartire, lavoriamo insieme per il bene della città”. Il Comune di Pachino era stato sciolto per infiltrazioni mafiose. I conti dell’ente sono in rosso. Una fase storica complessa per la cittadina della zona sud che però adesso vuole percorrere la strada della normalizzazione. A sostenere Carmela Petralito i movimenti Uniamo Pachino, Progetto Pachino Spiraglia e Cambiamenti, insieme a FdI e #Diventerà Bellissima.




Amministrative Sortino, riconferma per Vincenzo Parlato: “La gente ha capito”

Conferma a Sortino per il sindaco uscente Vincenzo Parlato. Sostenuto dalla lista “SosteniAmo Sortino” ha superato il 55% delle preferenze, a poche sezioni dal completamento dello spoglio. Nel suo quartier generale già partiti i festeggiamenti. “Sono davvero soddisfatto”, ripete sorridente. “I sortinesi hanno capito e apprezzato le cose che abbiamo fatto, anche sotto la pandemia. La nostra attività amministrativa non si è mai fermata”, dice a SiracusaOggi.it il riconfermato Parlato. Poi un accenno alla campagna elettorale, divenuta aspra nella sue battute finali a Sortino. “Qualcuno ha deciso di usare toni squallidi. Ma la gente oramai sa comprender e distinguere. I processi non si fanno in piazza…”.




Amministrative Ferla, terzo mandato per Giansiracusa: ha sconfitto l’astensionismo

Terzo mandato a Ferla per Michelangelo Giansiracusa. Era l’unico candidato sindaco, ma se non si fosse raggiunto il quorum dei votanti non sarebbe stato valido l’esito della tornata elettorale. Ha sconfitto, quindi, il partito dell’astensionismo. La sicurezza dei numeri era arrivata già nella serata di ieri, grazie all’alta affluenza al voto registrata nella piccola Ferla. Poco prima della chiusura delle urne, Giansiracusa ha festeggiato con la tradizionale bottiglia di champagne. Questo il suo commento a caldo per SiracusaOggi.it:




Anche il Partito Democratico di Siracusa chiede lo scioglimento di Forza Nuova

“Il Partito Democratico di Siracusa si associa alla richiesta di scioglimento di Forza Nuova, i cui leader sono stati arrestati all’indomani del violento assalto alla sede nazionale della Cgil a Roma e di tutte le organizzazioni che si ispirano al fascismo”. Con queste parole, il segretario provinciale del Pd, Salvo Adorno, si unisce al coro di quanti – soprattutto a sinistra – chiedono che il governo intervenga per mettere al bando il movimento di estrema destra.
“Questo genere di violenza – ha proseguito Adorno – rappresenta un vero e proprio attacco alla democrazia e un’azione eversiva contro la Repubblica antifascista e necessità di una presa di posizione ferma da parte di tutte le forze democratiche”.
Quasi scontato un messaggio di vicinanza alla Cgil. “Solidarietà al sindacato, da parte di tutto il Partito Democratico della provincia di Siracusa”.




Rimpasto sospeso da tre mesi, l’ex Burti: “grave Attività Produttive senza guida”

Da oltre tre mesi Siracusa non ha un assessore alle attività produttive ed ai servizi cimiteriale. Le deleghe, tra le altre, sono state assunte ad interim dal sindaco Francesco Italia, dopo le dimissioni di Cosimo Burti e Alessandro Schembari e la contemporanea rottura tra amministrazione comunale ed Italia Viva. Il rimpasto annunciato non si è ancora materializzato. Il primo cittadino, nelle settimane scorse, ripeteva agli alleati di non avere fretta di chiudere. A mettere pepe, però, ci pensano proprio gli ex assessori. “Ancora non si è proceduto alla nostra sostituzione in seno alla giunta comunale di Siracusa. Si tratta evidentemente di un fatto grave, un ulteriore segnale di disattenzione nei confronti della città e in particolar modo del settore produttivo che mi onoravo di rappresentare”, dice Cosimo Burti.
“A nulla è dunque servito il forte segnale di sofferenza politica e di palese trascuratezza riferito al settore della attività produttive mandato al primo cittadino attraverso la scelta sofferta delle dimissioni nel mese di luglio, visto che ancora oggi non si capisce quale sia il motivo che lo spinge a non prendere una decisione, lasciando così scoperto quel ruolo così importante”, prosegue nella sua nota. “La mancanza di interlocuzione e di indirizzo politico in un momento così delicato, nel quale i fatti relativi ai fenomeni delinquenziali diffusi nel mondo del commercio e l’ancora difficile ripartenza dovuta all’emergenza sanitaria da covid 19, mi portano in dote una sorta di “prorogatio” non voluta del mio precedente ruolo istituzionale, tale da ricevere numerose telefonate con richieste di chiarimenti sia sui problemi del settore delle attività produttive sia, paradossalmente, sulla mancata nomina del mio successore”, racconta l’ex assessore.
“Serve una scossa”, risponde Cosimo Burti a chi gli chiede il motivo di questo suo intervento pubblico. “Qualcuno sembra aver perso da tempo la percezione della sua città e dei disagi che nel quotidiano subisce chi la vive”, chiosa poi con evidente riferimento al sindaco Francesco Italia. Per il momento, da Palazzo Vermexio, nessuna reazione.




Demolizione del viadotto di Targia: parere favorevole del Comune, furia Vinciullo

Non mancano le reazioni della politica siracusana al via libera della Regione per l’abbattimento del viadotto di Targia. Una demolizione finanziata con 955mila euro di fondi europei destinati da Palermo al dismesso viadotto, chiuso al traffico dal 2014. Il Genio Civile dovrà progettare l’intervento e procedere con l’appalto dei lavori. Se tutto dovesse procedere spedito, l’aggiudicazione della demolizione potrebbe avvenire già entro la fine del 2021.
Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, ha accolto con favore la notizia. Non una sorpresa per Palazzo Vermexio perchè il Comune aveva già espresso parere positivo alla demolizione agli uffici regionali del settore Infrastrutture. “Con la Regione abbiamo discusso a lungo del viadotto di Targia e del tipo di intervento da eseguire. Abbiamo dato parere positivo all’abbattimento. Questo non significa escludere ogni possibilità di ricostruire il viadotto di Targia. Ma questa opzione dipenderà in futuro dai costi e dalle disponibilità regionali”, spiega il sindaco Italia.
“Vogliamo sapere invece che fine hanno fatto i rimanenti 5 milioni di euro che sono stati stanziati nel Patto per il Sud e di cui non c’è alcuna traccia”, interviene Vincenzo Vinciullo. Il Patto per il Sud aveva destinato risorse all’abbattimento e contemporanea ricostruzione del viadotto di Targia. Non solo. “L’intervento che ora dovrebbe essere realizzato dalla Regione, si presenta impossibile allo stato attuale. A meno che l’amministrazione comunale non proceda col cedere i propri diritti sul viadotto alla Regione. E anche questo è un capitolo che va attenzionato. Estranei intervengono a casa mia – prosegue Vinciullo – e il sindaco fa finta di non sentire, di non capire e di non comprendere che l’asseto viario appartiene al Comune di cui lui, evidentemente per caso, è ancora il sindaco”.
Vinciullo teme che ancora una volta i finanziamenti inizialmente previsti per Siracusa abbiano preso un’altra strada: “serviranno per lavori al castello di Orazio Nelson, in provincia di Catania, intervento non previsto nel settembre 2016”. E’ la data della stipula del già citato Patto per il Sud.