Canale Galermi colabrodo, Cafeo contro il Consorzio di Bonifica: “non si può andare avanti così”

“Prima della pausa estiva il consorzio di bonifica si era impegnato ad eseguire dei lavori in emergenza per la riattivazione delle vasche di Baragne, al fine di ripristinare almeno in parte la funzionalità dell’acquedotto Galermi e provare a limitare i già ingenti danni subiti dagli agricoltori; come noto, l’intervento non è andato a buon fine a causa della scoperta di nuove perdite ed è stato rinviato al ritorno dalle ferie ma, ad oggi, non risulta alcun cantiere aperto e l’acqua, tanto per cambiare, resta un lontano ricordo”. Il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega) torna così sulla situazione dell’acquedotto che rifornisce le aziende agricole.
“È evidente che non si può più andare avanti così – prosegue l’On. Cafeo – ma per risolvere definitivamente la questione, è necessario un doppio approccio, ossia prima completare i lavori in emergenza, velocemente e senza ulteriori tempi morti, ma poi immaginare un intervento legislativo speciale, giustificato anche dalla particolare natura dell’opera idraulica che è anche un bene architettonico di grande interesse storico e culturale”.
Cafeo individua precise responsabilità nella politica bipartisan, “che negli anni ha sempre sottovalutato la questione, affossando la legge di riforma dei consorzi di bonifica, di cui sono relatore, ma soprattutto mostrando evidente malafede, ignorando le richieste di rendicontazioni delle consulenze e degli incarichi esterni affidati dal consorzio di bonifica nelle ultime due legislature. Se poi a tutto questo aggiungiamo l’inopportuna nomina di ben 11 dirigenti nei consorzi della Sicilia Orientale, in gravi difficoltà economiche e con stipendi in arretrato per i dipendenti, ecco che il quadro a tinte fosche è compiuto”.
Secondo il deputato regionale siracusano, “tutta la vicenda legata al Canale Galermi pone al centro ancora una volta la bassa attenzione che viene riservata in Sicilia ad una risorsa limitata ma indispensabile come l’acqua visto che al di là dei disservizi per i concessionari, è l’enorme quantità di acqua sprecata che dovrebbe far gridare allo scandalo e attivare al più presto gli interventi necessari, specie nella stagione torrida e in una Sicilia dove in alcuni territori il prezioso liquido viene letteralmente razionato”.
Soluzioni per il futuro? “Il coinvolgimento maggiore di quei privati che già negli anni, a loro rischio e pericolo, hanno spesso eseguito opere di manutenzione senza autorizzazioni ma supplendo obtorto collo alle carenze del pubblico”.




Ancora sull’arcobaleno di piazza della Repubblica, reazioni e commenti della politica siracusana

Continuano a tenere banco le prese di posizione e le polemiche sull’arcobaleno di piazza della Repubblica. Non si abbassa lo scontro sulla natura della realizzazione e gli interrogativi sulla sua funzionalità.
“A noi i colori della pace piacciono. E piacciono pure i colori dei diversi orientamenti sessuali”, dicono Pippo Zappulla e Ninni Gibellino per ArticoloUno in merito al rifacimento di piazza della Repubblica.
“Per noi la critica all’amministrazione comunale – dicono i due esponenti di ArticoloUno – non va fatta sui lavori di piazza della Repubblica ma sul senso vero di questa scelta. C’è un progetto complessivo? In quale contesto si inquadra? Se esiste la città non lo conosce. E se come temiamo trattasi di scelta estemporanea allora davvero c’è da preoccuparsi. Come la mettiamo infatti con lo “scheletro” del vecchio tribunale a pochi metri dalla bandiera della pace”.
“Non vorremmo riedizioni stile piste ciclabili. Le stesse infatti rappresentano una scelta di civiltà e di progresso per una comunità e la qualità della vita e dell’ambiente. Ma le piste ciclabile vanno contestualizzate al tessuto urbanistico e viario della citta: altrimenti si fa solo danno, si fa solo propaganda. Ecco non vorremmo che quei colori bellissimi e da noi apprezzati ne rappresentino solo un ulteriore strumento”, concludono Zappulla e Gibellino.
Anche Azione Siracusa fa sentire la sua voce, in maniera congiunta a +Europa. In una nota firmata dai coordinatori Angelo Carbone e Ruben Aparo viene stigmatizzato 2il mancato rispetto da parte di specifici esponenti politici nei confronti dell’intera comunità LGBTI+, che, ancora una volta, nonostante non fosse il focus dell’argomento, è stata oggetto di numerosi e riprovevoli commenti; a prova e dimostrazione
del fatto che, anche se la colorazione avesse avuto lo scopo di costituirsi come simbolo dell’orgoglio gay, saremmo stati posti di fronte a un necessario atto di coraggio dell’Amministrazione con il fine di educare alle differenze e all’integrazione di tutt*”, scrivono on quell’asterisco che mira ad azzerare le differenze di genere.
“Con altrettanto sconcerto apprendiamo le dichiarazioni di associazioni di tutela del paesaggio con proposte di faraonici giardinetti patriottici correlati a millantate discordanze tra la toponomastica e la progettazione urbanistica. A queste dichiarazioni non si può che ribattere con il ricordare l’essenza costituzionalmente pacifista della nostra Repubblica; considerazioni che denotano come non vi sia alcuna discrepanza tra il nome della Piazza in questione e la colorazione della pavimentazione della stessa”.




Senti Razza: “Minoranza non vaccinata condiziona vita dei siciliani”

Rendere il vaccino anti-covid obbligatorio? L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, è favorevole. «Credo che prima o poi il tema dell’obbligo vaccinale, soprattutto per alcune categorie a rischio, sarà da mettere all’ordine del giorno. Sono papà di un bambino di 4 mesi, al sessantesimo giorno ho portato mio figlio a fare i vaccini obbligatori; non capisco perché delle minoranze inconsapevoli dovrebbero condizionare la vita della stragrande maggioranza dei cittadini. È un problema che il governo nazionale dovrà assumere come prioritario». Lo ha detto intervenendo stamattina alla trasmissione Agorà su RaiTre.
«La circolazione del virus sta colpendo soprattutto le aree più affollate, a maggiore flusso turistico, in Sicilia abbiamo avuto un luglio e un agosto da record, superando del 7-8% gli arrivi del 2019 che fu un anno straordinario. Ma pesa tantissimo un’adesione alla campagna vaccinale che vede la Sicilia indietro rispetto alle altre regioni italiane – ha aggiunto Razza – Non c’è stata in una parte della popolazione una presa di consapevolezza chiara. Abbiamo raggiunto ieri il 70% di prime vaccinazioni con un ritardo rispetto al resto del Paese. La Regione ha messo in campo di tutto: 200 punti vaccinali, i medici di medicina generale, le farmacie, le campagne di vaccinazione di prossimità; ma c’è una quota di cittadini che forse si sta svegliando soltanto adesso. Ci troviamo in una regione in cui una minoranza – forse perché inconsapevole e faremo di tutto per renderla consapevole – non si è ancora vaccinata, ma che non può condizionare la vita sociale della maggior parte dei cittadini che invece si è vaccinata, che vuole ritornare alla normalità, e soprattutto non può condizionare la vita economica e sociale di un territorio».




“Venti milioni di euro per Siracusa, altro che definanziamenti…”. Falcone replica alla Lega

“Dispiace dover fare i conti, ancora oggi, con gli effetti del grande caldo in provincia di Siracusa. Forse a causa di un colpo di sole, infatti, qualcuno travisa un nostro chiaro atto deliberativo e diffonde notizie infondate. La realtà, invece, dice che il Governo Musumeci sta investendo ben venti milioni di euro per strade, porti e infrastrutture varie nel Siracusano”. Con questa parole l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, replica alla Lega siracusana. Con una nota del referente provinciale, Enzo Vinciullo, aveva criticato la delibera di Giunta 340 dell’11 agosto 2021, lamentando una sottrazione di finanziamenti per la provincia di Siracusa. La delibera riprogramma alcuni fondi del Programma operativo complementare 2014-2020, destinati al rafforzamento di mobilità e infrastrutture.
“Nel dettaglio – prosegue Falcone – occorre precisare che i lavori per la Sp 95 Carlentini-Villasmundo, finanziata dal Patto per il sud per 1,9 milioni e poi definanziata in quanto priva di progetto, oggi è stata rifinanziata dal Governo Musumeci per ben 3,4 milioni di euro dopo che la progettazione ha visto la luce. Entro fine settembre inizieranno le opere di messa in sicurezza e ammodernamento della strada. Analoga iniziativa abbiamo assunto per la Sp 3 Augusta-Villasmundo, tratto di Monte Carmelo, i cui lavori di risanamento trovano oggi copertura per 700mila euro. A questi due interventi – sottolinea l’assessore Falcone – il Governo Musumeci ha aggiunto la conferma del finanziamento da circa 4 milioni per ammodernare la Sp 7 Cassaro-Cozzo Bianco-Buscemi, la cui progettazione è in fase di completamento. Nello stesso atto deliberativo, abbiamo previsto il completamento del ripristino della Sp 32 Carlentini-Pedagaggi – lavori già in corso – e il completamento della Sp 23 Palazzolo-Giarratana, lavori che valgono rispettivamente 1,2 e un milione di euro. Infine, altri 4,4 milioni di euro andranno all’ammodernamento della Sp 26 Rosolini-Pachino”.
Confermato, invece, il finanziamento per la demolizione del viadotto di Targia. “Nei mesi scorsi abbiamo finanziato per circa un milione di euro quella operazione, un ferita paesaggistica per Siracusa che presto verrà rimarginata. E ancora, come preannunciato in primavera, il Governo Musumeci ha stanziato ben 1,2 milioni di euro per la riqualificazione della passeggiata alla Marina di Ortigia dopo aver completato la progettazione esecutiva di un’opera che cambierà il volto di un luogo amato in tutto il mondo. Anche quest’appalto andrà in gara a settembre. Infine, a proposito di portualità, il Dipartimento Infrastrutture ha avviato la progettazione del ripristino del molo del porto rifugio di Santa Panagia, impegno dal valore di quattro milioni di euro”, conclude l’assessore alle Infrastrutture.




Rifinanziamento del viadotto di Targia? “Nessuna traccia. La Regione sottrae a Siracusa”

“Rifinanziamento del viadotto di Targia? Nessuna traccia. Eppure se ne era ampiamente parlato negli ultimi mesi, come se fosse già stato riottenuto”. Dalla Lega Sicilia parte un’altra spallata rivolta al governo Musumeci ed in particolare all’assessorato regionale Infrastrutture. Enzo Vinciullo, referente provinciale del partito, lamenta un ennesimo provvedimento di giunta che sottrae risorse alla provincia di Siracusa.
“Con la Deliberazione 340 dell’11 agosto 2021, il governo regionale ha programmato le risorse del Programma Operativo Complementare. In modo criptico, al solito procedendo con ragionamenti tortuosi e poco comprensibili, di difficile lettura, assolutamente non lineare e razionale, con l’obiettivo precipuo ed unico di non far comprendere fino in fondo ciò che si vuole dire, ribadisce il definanziamento già attuato e messo in atto e che era stato tenuto nascosto”, l’accusa di Vinciullo.
Non solo Targia. “Sottratti i 3,4 milioni di euro finanziati per la provinciale Priolo-Lentini, nel tratto Villasmundo – Carlentini i cui lavori, fra l’altro, dovevano iniziare entro il 10 gennaio 2021 per concorrere al risanamento della finanza pubblica. Poi – elenca Vinciullo – definanziati i 700mila euro per la provinciale Augusta – Villasmundo, stanziati per interventi di regolazione di intersezioni con sistema a rotatoria alla progressiva km 7+400 C.da Monte Carmelo. Stessa sorte per i lavori sulla provinciale 7 Cassaro-Cozzo Bianco-Buscemi definanziati ‘al fine di dare attuazione degli articoli della legge regionale n.9 e 10 del 12 maggio 2020, volti a far fronte all’emergenza sanitaria da COVID-19’”.




Riordino delle Camere di Commercio, no al maxi accorpamento ma senza ricorso costituzionale

Con una stringata nota, la Regione annuncia il prossimo intervento di riordino delle Camere di Commercio Siciliane. Una operazione “per evitare l’accorpamento delle Camere di Commercio di Ragusa, Siracusa, Caltanissetta, Agrigento e Trapani così come imposto dalla norma votata dal Parlamento nazionale all’interno del Sostegni bis (art. 54 ter della legge 106/2021)”, spiegano dalla Presidenza. “A tale scopo è stato dato mandato all’assessore alle Attività produttive di provvedere a ridisegnare l’assetto degli enti camerali nell’Isola”.
Niente ricorso alla Corte Costituzionale contro la norma nazionale, “pur stigmatizzando l’assenza di concertazione con la Regione Siciliana da parte di Roma”.
L’accorpamento delle Camere di Commercio “previsto dall’articolo di legge approvato dal Parlamento aveva già ricevuto il netto parere contrario di Unioncamere e sollevato molte perplessità anche dal punto di vista della fattibilità economica”, ricordano ancora da Palermo.




È morto Gino Foti: fu sindaco di Siracusa, parlamentare e sottosegretario

All’età di 87 anni, si è spento Gino Foti. Siracusano nato in Ortigia nel dicembre del 1934, fu uno dei principali esponenti dell’età d’oro della Democrazia Cristiana.
Bancario di professione, ben presto scoprì il fascino della politica. Gli esordi nel Movimento Sociale poi la scelta di campo della Dc, fino alla fine della balena bianca. Negli ultimo anni è stato accostato al Pd di cui, però, non è mai stato un tesserato.
Fu sindaco di Siracusa per poco più di un anno, dal marzo del 1972 al dicembre del 1973. In precedenza aveva assunto la guida dell’Asi, l’associazione sviluppo industriale. Da sindaco, fu tra i primi ad immaginarenla riqualificazione di Ortigia attraverso il turismo in particolare quello diportistico.
Fu deputato nazionale per ben 4 legislature ma soprattutto sottosegretario nei governi Goria e Andreotti VI e VII.
A cavallo degli anni 70 e 80 è stato anche presidente del Siracusa calcio, squadra a cui è spesso stato vicino ricoprendo incarichi dirigenziale.
Considerato come il “grande vecchio” della politica siracusana, ha continuato a svolgere un ruolo di primo piano pur avendo da tempo abbandonato le scene e la grande ribalta.
Unanime il cordoglio del mondo politico e sociale, non solo siracusano.

Foto dal web




Il deputato Pasqua: “io sto con la Lucarelli, ci ha mostrato quanto siamo masochisti”

Sono svariate le reazioni alla denuncia social di Selvaggia Lucarelli. Politici, imprenditori, albergatori divisi tra chi condivide il racconto della nota giornalista e chi, invece, la condanna. Appartiene decisamente alla prima categoria di pensiero il deputato regionale, Giorgio Pasqua (M5s).
“E’ vero le Istituzioni hanno le loro colpe, ma i principali artefici di questo scempio sono, siamo, noi. Noi netini, siracusani, siciliani! Non nascondiamocelo, siamo la causa dei nostri mali”, scrive sui suoi canali social.
“Gettare la spazzatura per strada fa un danno enorme all’immagine di una regione che deve e può vivere di turismo, danneggia i ristoratori, gli albergatori, chi lavora nel mondo del turismo, e danneggia l’intera economia della Sicilia. Cosa ha fatto di così grave la Lucarelli? Ci ha mostrato ciò che ogni giorno noi stessi compiamo e lo ha mostrato a tutta Italia. Era meglio nascondere la spazzatura, cosa nella quale in Sicilia siamo maestri? Ci ha semplicemente mostrato quanto siamo fessi e masochisti”, continua Pasqua.
“La pulizia della nostra Sicilia dipende dagli stessi siciliani, punto. La giornalista ci ha mostrato che il re è nudo, e così facendo lo ha mostrato a tutta Italia, svergognandoci. Ce lo siamo meritato! Ora, però, spero che questo ‘sputtanamento’ possa servire da sprone a tutti nell’evitare di comportarci da ‘ngrasciati, che possa servire agli amministratori delle Città e della Regione a mettere in atto ciò che già da una decina di anni avrebbero dovuto fare, cioè arrivare ad almeno il 65% di raccolta differenziata, così come imposto da accordi europei. In ogni caso – conclude l’esponente pentastellato – tutto parte dai nostri comportamenti: da come e quanto ci impegnamo a differenziare i rifiuti nelle nostre case, da come votiamo alle elezioni, magari non votando chi poco o nulla ha fatto per risolvere i problemi.
Sono tantissimi i siciliani che si comportano correttamente, che non sporcano, che differenziano tutto.
Anche a loro il mio appello. Cambiamo, tutti, i nostri comportamenti, educhiamo gli altri a non sporcare, facciamolo soprattutto con i giovani. Voglio vivere in una regione pulita, e tu?”.
Il problema, chiaramente, non è solo Noto. “La constatazione che tutta la Sicilia è nelle stesse condizioni non può e non deve essere l’alibi per non impegnarci tutti nel risolvere il problema”.




Siracusa. Bufera Pd-giunta Italia, l’affondo di Giansiracusa: “Scorrettezza politica e democratica”

“Mentre è in atto uno sconvolgimento del quadro politico sia regionale che siracusano, caratterizzato da sorprendente spregiudicatezza e finalizzato a salvaguardare posizioni e interessi individuali, una parte del Pd siracusano riunito in direzione cittadina, non solo sceglie senza alcun contraddittorio di non sostenere la giunta Italia, ma con un comunicato stampa, liquida dal partito  due assessori che non ha indicato né in alcun modo sostenuto nel corso di questi anni di governo”.

E’ duro il capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa nei confronti del Partito Democratico, dopo la presa di posizione della forza politica che ha smesso di sostenere l’amministrazione retta dal sindaco, Francesco Italia.

“Tutto ciò-sostiene Giansiracusa- avviene senza che sia emersa una sola motivazione specifica nel merito, in spregio ad ogni regola di correttezza politica e democratica. L’asprezza dei toni ed il precipitare degli eventi, nonostante le ripetute aperture da parte del sindaco Italia, tradiscono l’evidente difficoltà di un partito che da anni a Siracusa appare dilaniato da guerre di posizioni interne e totalmente scollato dalla città”.

Giansiracusa fa, poi, una sorta di riassunto degli avvenimenti politici e soprattutto dei risultati ottenuti dal Pd. “L’unico deputato locale eletto che transita prima in Italia viva e poi alla Lega-ricorda- l’impossibilità di presentare una lista alle scorse amministrative siracusane ma l’inserimento di un simbolo in una lista civica che, paradossalmente, ottiene il 5% solo grazie ai voti di un giovane candidato indipendente che risponde al nome di Andrea Buccheri, il loro candidato sindaco che arriva quarto grazie a tre liste delle quali due realizzate da soggetti oggi transitati alla lega di Salvini.

Ci sarebbe da sbracciarsi per ridare respiro a un’esperienza politica importante sul piano nazionale e a livello locale per sostenere e supportare una giunta che, nonostante le enormi difficoltà dovute alla pandemia e al depauperamento di risorse subito dalla città, in questi primi tre anni, procede con coerenza raggiungendo risultati che fanno pienamente parte della tradizionale agenda del partito democratico: raccolta differenziata al 55%, acqua pubblica, nuovo ospedale di secondo livello, piste ciclabili, ztl in centro storico, avvio concreto dopo circa 30 anni di una soluzione per l’accoglienza ai lavoratori migranti stagionali che diventa modello nazionale, lotta contro gli insediamenti fotovoltaici a tutela del paesaggio, finanziamenti per il recupero di immobili sottratti alla mafia, regolamento dei beni comuni, progetti finanziati per nuovi housing sociali, finanziamenti per oltre 12 milioni di euro per il recupero e la riqualificazione di immobili sociali, 16 milioni per nuovi parchi, sottoservizi e rammendo di quartieri periferici, due nuove scuole per l’infanzia a Cassibile e contrada carrozzieri da 3 milioni ciascuna con i fondi del pnrr, la candidatura a capitale italiana della cultura 2024 e la lista potrebbe continuare”.

Giansiracusa non ha dubbi. “Esistevano evidenti motivi politici per rinnovare e rilanciare, così come auspicato dal Sindaco Francesco Italia e dai Movimenti civici “Lealtà e Condivisione” e “Oltre”, il Patto per la Città sottoscritto da Fabio Moschella e dal Pd-conclude il capo di gabinetto del Comune di Siracusa- Invece il pd prende le distanze in modo irresponsabile e senza alcun contraddittorio dall’amministrazione e da un programma la cui realizzazione potrà subire un’ulteriore accelerazione nei prossimi due anni. La giunta comunale va avanti in modo coerente e senza tentennamenti, con una precisa scelta di campo e di valori, insieme ai movimenti e ai cittadini che l’hanno sostenuta e aprendo a quei settori della società civile, dell’associazionismo e della politica cittadina che condivideranno la nostra visione progressista e solidale”.




“Benvenuto nella Lega Sicilia”, Enzo Vinciullo accoglie Giovanni Cafeo e gli altri

Enzo Vinciullo da il benvenuto nella Lega Sicilia a Giovanni Cafeo, che ha lasciato Italia Viva ed il centrosinistra dopo oltre di 12 anni di militanza in quell’area politica. “Sono particolarmente felice della scelta che ha fatto. Con lui, il partito continuerà a crescere nella nostra provincia, verso il raggiungimento di obiettivi che valorizzino il nostro territorio e la nostra gente”.
Nelle ultime ore, la Lega Sicilia ha incassato anche il si della seenatrice Valeria Sudano, di Marianna Caronia, Carmelo Pullara e soprattutto Luca Sammartino. “E’ un fatto estremamente positivo per la crescita della Lega e per il dibattito politico in Sicilia, spesso atrofizzato a causa di una mancanza di un vero dibattito e della discussione, spesso sterile, sulla conferma o meno del presidente della Regione”, il pensiero di Enzo Vinciullo.
“La Lega Sicilia, sotto la guida prestigiosa di Nino Minardo, sta continuando a crescere, sta ampliando i propri orizzonti politici, il tutto di concerto con il federale, cioè Matteo Salvini”.