Quarantene e tamponi, lunghe code e attese: Cafeo striglia il Gruppo Covid Siracusa

Il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega) torna a puntare l’indice contro il coordinamento covid dell’Asp di Siracusa. “Le code ed il caos per i tamponi non dipendono solo dalla carenza di personale ma da una organizzazione superficiale”. E’ il duro atto d’accusa con cui il parlamentare siciliano segnala ancora una volta i disagi per l’utenza, costretta ad interminabili giornate in auto per essere sottoposta ai tamponi molecolari nell’area dell’ex Onp di Siracusa. Cafeo individua delle responsabilità nella gestione del servizio, affidato al Dipartimento di prevenzione medico dell’Asp di Siracusa ed in particolare al Gruppo Covid preposto al tracciamento, agli isolamenti e ai tamponi di controllo.
“Del resto è ormai noto come il numero dei contagi dipenda dalla efficienza del contact tracing. E dunque, se lo scorso 3 gennaio Siracusa con un +586 positivi è balzata al primo posto in Sicilia in proporzione agli abitanti, qualcosa nel gruppo di lavoro che si occupa dei tracciamenti non ha certo funzionato. E tuttavia ci sono delle circolari della Regione siciliana – dice il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo – che, se applicate, avrebbero almeno il merito di alleggerire da un lato i disagi per i cittadini e dall’altro il lavoro del personale addetto all’esecuzione dei tamponi”.
“Evidentemente – continua Cafeo – non sono state recepite e questo non ha nulla a che fare con la penuria di personale. Peraltro ci risulta che la Direzione Generale della ASP abbia già provveduto ad assumere nuovo personale e lo abbia già messo a disposizione del Gruppo Covid. Ci sono dunque delle responsabilità organizzative precise da parte di chi è preposto a questo delicato compito, per cui occorre intervenire immediatamente”.
Quali sono queste disposizioni previste da circolare regionale? C’è ad esempio quella che dispone per le persone risultate positive ma vaccinate con la seconda dose da più di 4 mesi l’isolamento per 10 giorni se asintomatici da almeno 3 giorni”.
Il parlamentare regionale della Lega, Giovanni Cafeo, evidenzia un’altra disposizione della circolare della Regione che contribuirebbe a sfoltire le code per i tamponi all’ex Onp di Siracusa. “Prendiamo il caso di una persona che entra in contatto con un positivo. Ci sono tre possibilità e tutte quante escludono il ricorso al tampone molecolare e dunque la corsa al centro dell’Asp per il test. Per chi è vaccinato con una dose e con due dosi da meno di 14 giorni, basta una quarantena di 10 giorni e poi un tampone rapido; per chi, invece, ha effettuato la doppia dose di vaccino da più di 120 giorni e chi è asintomatico con Green pass ancora valido, occorre una quarantena di 5 giorni e poi un tampone rapido. Per chi, infine, ha effettuato due o tre dosi da meno di 120 giorni se asintomatico c’è solo l’obbligo di usare la mascherina FFP2 per 10 giorni”.
Secondo Cafeo, con una buona comunicazione verso i cittadini e grazie a queste disposizioni si “eliminerebbero molti disagi”. Poi il nuovo affondo: “il gruppo Covid dell’Asp utilizzi meglio le risorse messe a disposizione dai vertici e dia ai medici di famiglia e ai pediatri i propri recapiti e le necessarie risposte riguardo a contact tracing, quarantene e tamponi dei propri assistiti.”




Michele Mangiafico (Civico 4): “Dall’amministrazione monologo declinato al futuro”

L’ex vicepresidente del Consiglio comunale di Siracusa e leader del movimento Civico4, Michele Mangiafico, boccia n toto i contenuti della conferenza stampa di fine anno del sindaco Italia. “Un monologo pieno di slogan e declinato per lo più al futuro da un gruppo di potere a cui, al contrario, restano poco più di sedici mesi di mandato amministrativo davanti a sé”, accusa.
“Italia è un sindaco che inizia a comprendere i disastri seminati lungo il cammino, spacciando per impegni di cui esser grati ‘toppe’ utili appena ad indorare la pillola delle infrastrutture disfatte (le strade, ndr) e dei servizi assenti o parziali. Noi di Civico4 – dice Mangiafico – intendiamo invece interpretare il sentimento della maggioranza della città, ancor più in un contesto di assenza di un Consiglio comunale, che avrebbe duramente contestato le affermazioni del sindaco”.
Tra i temi affrontati dall’attuale amministrazione durante la lunga conferenza ci sono – tra gli altri – il bando di democrazia partecipata, gli asili nido, la manutenzione stradale e la cultura. Tutti temi analizzati punto per punto dal movimento che vede in alcune tesi portate dal sindaco argomenti assolutamente lontani dalla realtà e dalla città.
“A parole – continua Civico 4 – la classe dirigente del Vermexio conta sulla democrazia partecipata, ma la sua assenza dalle zone balneari non le permette di essere a conoscenza che le iniziative che previste non sono in realtà neanche state realizzate. È il caso della ‘Plaza di Fontane Bianche’, progetto vincitore nel marzo 2021 e citato dal sindaco ma mai realizzato. Al contrario, la terrazza del parcheggio di Fontane Bianche è, per chi realmente vive la città e i suoi problemi, ancora un immondezzaio. Sarebbe corretto che l’amministrazione, al netto di una tronfia vanagloria, controllasse come vengono spesi i soldi dei cittadini”.
Il sindaco ha lamentato la carenza di personale per la realizzazione delle progettazioni necessarie alla partecipazione ai bandi, “ma – ribatte il movimento – non ha fatto menzione della precisa volontà politica con cui non ha stabilizzato a full-time oltre trecento risorse umane attualmente a part-time, né si è occupato di concorsi interni e progressioni verticali che avrebbero potuto portare ingegneri utilizzati in categoria B e a poche ore in ruoli funzionali all’obiettivo della progettazione”.
“Una buona parte della conferenza stampa è stata incentrata su temi che fuoriescono dalle competenze dell’amministrazione comunale, il che preoccupa perché temiamo che possano dunque essere pochi gli argomenti di propria competenza di cui poter parlare”, dichiara Michele Mangiafico.
“Uno di questi casi – spiega Mangiafico – è il riferimento all’investimento privato di nove milioni di euro della società di telecomunicazioni TIM sulla fibra ottica in città. Ci sembra davvero strano che il sindaco senta il bisogno di vantare questo investimento privato per dire che la città ha fatto passi avanti sulla digitalizzazione, mentre la sua Giunta ha adottato una delibera inutile che vietava il 5G in città e che è costata denaro pubblico in termini di cause legali perse dalla stessa amministrazione”.
E poi c’è il capitolo su asili, trasporti e servizio idrico. Su quest’ultimo punto “il sindaco – afferma Civico 4 – ha vantato la salvaguardia del perimetro occupazionale relativo alla società che gestisce il servizio idrico, senza menzionare la fuoriuscita dal mercato del lavoro degli ex autisti delle navette comunali. Di contro, quasi fosse uno schiaffo morale, ha vantato le linee bus introdotte in convenzione con Ast”.
Quanto al servizio degli asili nido, insiste Mangiafico, “è stato citato come un vanto da un’amministrazione comunale che li ha tenuti chiusi per oltre un anno, ha redatto una gara per 7 asili aprendone solo 5, con la scusa che due strutture andavano ristrutturate e acquista posti in alcune zone della città (Cassibile), penalizzandone altre (Ortigia, Belvedere, Villaggio Miano, Tivoli)”.
E poi ci sono le famose buche stradali. “Risibile l’indebitamento di 1 milione e mezzo di euro annunciato dal sindaco uscente per la sistemazione delle strade, non solo perché la cifra ci appare davvero ben poca cosa rispetto allo stato di degrado cui l’amministrazione ha ridotto le strade per mancanza di manutenzione, ma anche perché non sono state citate alcune delle principali criticità come il caso di contrada Palazzo a Cassibile o via Monte Cervino alla Pizzuta. Dunque, anche dal punto di vista dei criteri con cui il sindaco ha definito le priorità, c’è davvero poca trasparenza e oggettività. Uno schiaffo ai commercianti della Borgata il fatto che l’amministrazione comunale abbia citato i lavori in corso, senza rendersi conto del modo maldestro con cui viene gestito il cantiere e che ha causato parecchi danni economici fino ad oggi ai commercianti, senza prevedere alcun ristoro”.
Tra gli ultimi argomenti affrontati dal movimento c’è la cultura: “Restano nebulose le volontà dell’amministrazione comunale volte a dotare il Teatro comunale dei requisiti di sicurezza che consentano di utilizzare tutti i posti disponibili e, francamente, ridicola la vanagloria con cui l’amministrazione si è pavoneggiata per avere avuto durante le festività il Teatro di via Roma sempre sold-out. Siamo sicuri che Siracusa si sia candidata a Capitale italiana della Cultura? Perché una siffatta capienza di posti (99) non rende competitiva l’amministrazione neanche nel territorio provinciale”.
Nessuna parola, in oltre un’ora di conferenza stampa, sulla povertà e sulle persone con disabilità. “In realtà – conclude Mangiafico – l’amministrazione comunale uscente si è resa responsabile del taglio ai servizi per non vedenti e non udenti, dei ritardi sul servizio Asacom e delle lunghe liste di attesa per i servizi ADA e ADH, nonché della mancata adozione del Peba. Dunque, comprendiamo che la sensibilità del sindaco lo abbia portato a sostituire questi diritti con gli investimenti per i murales cui ha dedicato, di contro, ampio spazio in conferenza stampa, ma intendiamo denunciare il fatto che si tratta di diritti inviolabili della persona umana, per la cui difesa Civico4 rimarrà in prima linea. Senza sconti per un’amministrazione comunale insensibile verso i diritti dei più deboli”.




Ternullo (FI): “Perchè Versalis e Lukoil non sono interessate al bando termoutilizzatori?”

A condividere l’allarme lanciato da Giovanni Cafeo (Lega) è la deputata regionale Daniela Ternullo (FI). “Versalis e Lukoil si siano tirate fuori dalla manifestazione di interessa per la realizzazione di due termovalorizzatori in Sicilia. E questo deve indurre a una seria riflessione: cosa succederà al petrolchimico di Priolo?”. E’ questo l’interrogativo su cui si concentra l’azzurra, che concorda con la preoccupazione di Cafeo. “Quali sono le reali intenzioni di tali aziende? In ballo c’è il futuro lavorativo di oltre 3 mila persone. È in momenti come questo che occorre fare squadra, occorre la sinergia di tutti per evitare il peggio”. Insomma, per parte della politica la mancata partecipazione alla manifestazione di interesse varrebbe come anticipo di volontà di disimpegno sui territori.
“Che ben 7 grandi aziende abbiano risposto alla manifestazione d’interesse per la realizzazione di 2 termovalorizzatori in Sicilia è incoraggiante. Ricordo che il bando prevede la creazione di due strutture in grado di smaltire almeno 350 mila tonnellate l’anno di rifiuti. Un bel salto in avanti rispetto agli attuali problemi che affliggono il territorio in tema di gestione dei rifiuti. L’unica nota dolente è l’assenza di Lukoil, Versalis e qualche altra azienda che rispetto ad altri colossi nazionali ed esteri, hanno di fatto rinunciato a tale opportunità di investimento. Eppure Priolo Gargallo ha tutto per essere un centro industriale all’avanguardia, nel rispetto delle nuove strategie in materia di impatto ambientale”, ricorda ancora la Ternullo.

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Vaccini e tamponi, file interminabili. Cafeo (Lega): “Carenze di organico, Siracusa soffre”

“Pare proprio che non abbiamo imparato quasi nulla dalla lezione di due anni di pandemia. E forse abbiamo persino sottovalutato la portata del fenomeno”. Così il parlamentare regionale Giovanni Cafeo (Lega) torna ad occuparsi dei numerosi e documentati problemi di queste settimane a Siracusa, con file interminabili sia davanti ai drive-in per i tamponi sia nelle farmacie e nei laboratori. Il tutto aggravato dalle carenze di personale riscontrate nei nosocomi di Lentini e Avola. “Ritengo sia stato un errore il non aver stabilizzato i precari. La carenza di organico in questo momento di maggiore stress tra vaccini e tamponi, ha fatto si che la sanità siciliana si sia fatta trovare impreparata con farmacie e laboratori di analisi sovraccarichi di lavoro, al limite del sopportabile se non oltre”.
Nelle ore scorse l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, si è scusato con i siciliani per i disagi e i disservizi, in particolare legati alla gestione dei positivi. “L’etnocentrismo della sanità siciliana non può più essere giustificato né tollerato – attacca Cafeo – ed è per questo che, anche grazie al grande lavoro svolto dal prefetto Scaduto, il nuovo ospedale di Siracusa dovrà essere l’obiettivo principale sul quale tutte le forze politiche e sociali della città devono convergere, unitamente al potenziamento delle strutture sanitarie già esistenti nel territorio. Sulla salute non si possono accettare compromessi di alcun genere”.




Case popolari, scuole e strade: dal Pnrr poco meno di 20 milioni per Siracusa

Poco meno di 20 milioni di euro in arrivo per le periferie di Siracusa. Lo annuncia con una nota Palazzo Vermexio. “Serviranno a dare maggiore decoro al quartiere Tiche e per il recupero architettonico, ed anche in chiave di efficientamento energetico, di case popolari e scuole”. Questa mattina il ministero dell’Interno ha comunicato la pubblicazione del decreto che dà il via libera ai finanziamenti nell’ambito di un programma nazionale destinato ai comuni e previsto nel Pnrr.
Soddisfatto il sindaco, Francesco Italia: «Eravamo in attesa di questa notizia da qualche giorno – ha detto – ma il nostro compiacimento è stato ancora più grande perché sono stati ammessi tutt’e cinque i progetti presentati, obiettivo per nulla scontato e per il quale abbiamo dovuto spendere tutta le nostre capacità e competenze nel dimostrare l’importanza di tali opere».
La fetta più grande del finanziamento, intorno a 10 milioni di euro, sarà destinata alle case popolari di Grottasanta, in particolare a quelle di largo Luciano Russo e di via Luigi Sturzo. Saranno effettuati interventi di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico in linea con le finalità del Pnrr.
Ammonta a circa 6,9 milioni, poi, la somma destina a un grande archeoparco urbano, alle spalle del palazzo di giustizia, tra viale Santa Panagia e viale Scala Greca. Sarà realizzato un polmone verde che valorizzerà una zona di valore storico, come testimoniano i tanti ritrovamenti di reperti avvenuti negli anni in occasione di lavori; con la stessa somma dovranno essere recuperate alcune strade del quartiere Tiche.
Gli altri tre milioni saranno destinati a tre istituti comprensivi: sono la scuola Costanzo di viale Santa Panagia; la Martoglio di via Monsignor Caracciolo; e la Wojtyla di via Tucidide. Anche queste somme saranno destinate all’efficientamento energetico.
«Non avremmo potuto ricevere notizia migliore in chiusura dell’anno e all’apertura del nuovo -commenta il sindaco Italia –. Proprio ieri, in conferenza stampa, avevo parlato dell’enorme sforzo della nostra Amministrazione per traguardare ulteriori finanziamenti nell’ambito della rigenerazione urbana, dei parchi cittadini, delle case popolari e delle scuole. Continuiamo a impegnarci con entusiasmo e senso di responsabilità nella certezza che, grazie al lavoro di Giunta e uffici, gli anni a venire vedranno una riqualificazione complessiva e senza precedenti di ampie porzioni del territorio consegnate da tempo alla marginalità. Non credo possano esistere – conclude il sindaco Italia – risposte migliori a chi tenta quotidianamente di delegittimare i nostri sforzi e quelli dell’intera macchina amministrativa».
Con questo finanziamento è la terza volta che l’amministrazione comunale riesce a intercettare i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Gli altri sono i 28 milioni di Qualità dell’Abitare per due progetti di rigenerazione urbana ad Akradina e nel rione di Bosco Minniti; i sei milioni per la realizzazione di due nuovi poli per l’infanzia a Cassibile e in contrada Carrozziere.




Flussi migratori, rinnovato il contributo statale per Augusta: soddisfazione del M5s

“Anche Augusta, potrà beneficiare del rinnovato contributo per i Comuni impegnati con i flussi migratori”. I parlamentari nazionali del Movimento 5 Stelle Filippo Scerra, Maria Marzana e Paolo Ficara, insieme con il senatore Pino Pisani annunciano la novità. “E’ stato rifinanziato in Manovra il contributo già previsto nella legge di bilancio dello scorso anno. Vengono stanziati 1,5 milioni di euro per dare supporto ai comuni che devono garantire al contempo la sicurezza dei cittadini e dei migranti, consapevoli che la gestione dei flussi migratori risulta ancora più complessa in questa delicata fase segnata dall’emergenza sanitaria”.
Nell’elenco, insieme ad Augusta, figurano Lampedusa e Linosa, Porto Empedocle, Pozzallo, Caltanissetta, Messina, Siculiana, Pantelleria e Trapani. “Avevamo detto che avremmo aiutato concretamente questi territori: manteniamo alta l’attenzione sulle problematiche che stanno affrontando. Queste fondo, fortemente voluto dal M5S durante il Conte bis, è stato istituito per fornire risorse che potranno essere utilizzate per strutturare al meglio l’accoglienza. E’ doveroso non lasciare soli tutti quei comuni che da sempre si sono dimostrati modelli di accoglienza”, le parole dei pentastellati aretusei.




Asilo di Cassibile tra chiusura e posti acquistati dal Comune: tensione Bandiera-Carbone

Sull’asilo nido di Cassibile, frazione di Siracusa, è botta e risposta tra l’ex assessore regionale Edy Bandiera e l’attuale responsabile delle politiche sociali comunali, Concy Carbone. A dar fuoco alle polveri è stato Bandiera, con un suo post sui social. “L’asilo nido di Cassibile, asilo comunale gestito da una cooperativa, aperto quest’anno da solo un mese, all’improvviso, dall’1 gennaio chiude i battenti, lasciando i genitori e le famiglie, che avevano inserito lì i propri bambini, senza servizio, senza congruo preavviso e senza una spiegazione. È interruzione di pubblico servizio! È un danno alle famiglie ed è la negazione delle politiche per la famiglia e per l’infanzia, in un territorio, peraltro, che da anni giustamente denuncia lo stato di totale abbandono. Il Comune risolva immediatamente questo problema e chieda scusa alle famiglie, per il disagio e il caos creati”.
La risposta del Comune di Siracusa non si fa attendere, con l’assessore Carbone che sceglie il tono soft ma graffiante di una lettera pubblica di replica. “Caro Edy, mi fa fatica pensare che proprio tu con la tua esperienza politica e amministrativa non sappia che l’asilo nido di Cassibile non è comunale, bensì è una struttura ad assoluta gestione privata e non rientra, quindi, tra gli asili comunali. Detto ciò, ti ricordo che l’amministrazione non può entrare nel merito delle scelte gestionali operate dai privati. Faccio presente, inoltre, perché credo che tu non ti sia ben informato, che il Comune di Siracusa ha acquistato nel mese di dicembre a Cassibile e nella zona nord di Siracusa dei posti negli asili nido privati attraverso i fondi pac regionali. E aggiungo che la Giunta Municipale ha già deliberato nel mese di Novembre l’acquisto posti da gennaio al giugno 2022 per Cassibile e per le altre strutture accreditate in città, puoi trovare tutti gli atti di riferimento sull’albo pretorio comunale. Per procedere in questo senso saranno utilizzati sempre i fondi pac di cui una parte già disponibile, per la rimanente siamo in attesa dei fondi della regione. Come vedi l’amministrazione – conclude Concy Carbone – non sta con le mani in mano e ti aggiungo che a breve Cassibile sarà dotata di un polo dell’infanzia, frutto di un finanziamento ministeriale, intercettato da questa tanto vituperata amministrazione, di 3 milioni di euro”.
Finito qui? No, perchè Edy Bandiera ha ancora qualche appunto. “Ci si sta trincerando dietro il tecnicismo riguardo la natura giuridica della struttura. Quello di Cassibile è un asilo in convenzione con il Comune, il Comune ha acquistato quei posti dalla cooperativa che lo gestisce e la stessa fattura al Comune 600 euro al mese per ogni bambino. Hai ragione, non è comunale ma in una frase ho dovuto scrivere tre volte Comune. Vista la tua disponibilità – scrive Bandiera – avrai la cortesia di chiarirci perché mi dicono che sarebbe accaduto così, com’è che avete pubblicato su MePa il vostro acquisto di posti soltanto in data 15 dicembre, mentre il servizio è partito il 2 di dicembre. Ti chiedo, altresì, di chiarirci, come mai, nonostante la disponibilità dei fondi del DL 65 del 13/04/2017 (sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a 6 anni), non avete proceduto per tempo ad affidare il servizio dal mese di gennaio prossimo venturo. Cara Conci, è assurdo dover prendere atto che il Comune abbia pensato di finanziare le rette di infanti soltanto per un mese. Converrai, con me, che i bimbi non sono dei pacchi, che un mese vengono messi in uno scaffale e il mese dopo in un altro e che gli stessi, superata la delicata fase dell’inserimento, necessitano di punti di riferimento certi e di continuità dei servizi educativi”.

foto generica dal web




Superbonus, il sindaco di Siracusa al governo: “incomprensibile interpretazione restrittiva”

Con una lettera inviata stamattina al governo nazionale, alla Regione e all’Anci, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, interviene sui vincoli imposti alle case costruite in zone di interesse paesaggistico e non storico-architettonico e che impediscono di fatto ai proprietari di godere del superbonus edilizio.
La nota, recapitata per conoscenza anche al presidente del consiglio e al ministro della Transizione ecologia, è indirizzata ai ministri Franceschini (Cultura), Giovannini (Infrastrutture) e Carfagna (Sud); al presidente della Regione, Nello Musumeci; ai presidenti di Anci nazionale e Anci Sicilia, Antonio De Caro e Leoluca Orlando. In essa, in sindaco Italia definisce “incomprensibile” la “interpretazione restrittiva del Mibact” secondo la quale, per godere del superbonus per l’adeguamento sismico ed energetico, i proprietari che demoliscono debbano ricostruire ricalcando fedelmente sagome, sedimi e prospetti e, dunque, riproponendo “lo stesso scempio architettonico che, in anni fortunatamente lontani, ha mortificato alcune zone delle nostre città”.
Secondo il sindaco, tutelare il paesaggio dovrebbe significare stimolare i proprietari di edifici in aree prive “di vincolo storico culturale, a ricostruire, rigenerandoli sotto il profilo sismico, energetico e ambientale in senso ampio, perché si reinseriscano e configurino in maniera armonica nel contesto in cui sono inseriti”.
Conclude il sindaco Italia: “Impedire la rigenerazione complessiva delle aree di interesse paesaggistico o ai proprietari di quelle costruzioni di beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali, sembrano effetti non voluti né compatibili con lo strumento del superbonus, tanto più in quanto qualunque tipo di intervento edilizio resterebbe vincolato al controllo e all’autorizzazione preventiva delle locali sovrintendenze”.
Di seguito, il testo completo della lettera.

Egregi Ministri, Egregio Presidente Musumeci e carissimi presidente De Caro e Orlando,
sottopongo alla vostra attenzione una questione che dal 7 ottobre 2020 impedisce a migliaia di famiglie in tutta Italia di beneficiare del superbonus edilizio e, contemporaneamente, priva ampie porzioni del territorio del nostro Paese dell’occasione irripetibile di riqualificare sotto il profilo sismico, energetico ma anche architettonico, zone di grande pregio paesaggistico ma segnate dall’abusivismo e dall’assenza di pianificazione urbanistica e cultura architettonica degli anni sessanta e settanta.
Zone costiere o di campagna che lambiscono paesaggi incontaminati, in cui il boom economico ha armato la mano inconsapevole dei nostri nonni o dei nostri genitori e che oggi sono, giustamente, sottoposte a vincoli paesaggistici, sono per lo più caratterizzate da un tipo di edilizia spontanea, villette mono o bifamiliari, prive di alcun valore architettonico, storico o culturale.
Il vincolo riguarda, ovviamente, il contesto paesaggistico e MAI gli edifici in sé, tanto è vero che in sede di ristrutturazione edilizia, sulla base di un parere obbligatorio della Sovrintendenza, è possibile, per lo più, variare sagome e prospetti degli edifici. In alcune delle aree in questione, ove il prg lo consenta, è attualmente persino possibile costruire nuove abitazioni, sempre sulla base di una valutazione e del parere della Sovrintendenza.
L’incomprensibile interpretazione restrittiva del MIBACT, oltre a porsi in contrasto con il parere espresso ad agosto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (CSLP), impedisce la demolizione e ricostruzione degli immobili suddetti in presenza di modifiche anche minime della sagoma, del sedime o degli altri parametri edilizi.
Il paradosso consiste esattamente in questo: invece di consentire e stimolare il riscatto architettonico e ambientale e quindi culturale(!) di ampie porzioni di territorio spesso mortificato da costruzioni prive di qualsivoglia interesse, di fatto il MIBACT, in una sorta di coazione a ripetere, obbliga i proprietari attuali che volessero utilizzare il superbonus attraverso la demoricostruzione, a ricostruire in aree di pregio paesaggistico edifici che ricalchino fedelmente sagome, sedimi e prospetti di quello scempio architettonico che, in anni fortunatamente lontani, ha mortificato alcune zone delle nostre città.
Se per i centri storici e per gli edifici di pregio sottoposti a vincolo storico-architettonico tale interpretazione è pienamente condivisibile, per gli edifici “recenti e brutti” situati in luoghi ameni non si riesce a comprendere cosa spinga il MIBACT a volerne impedire la riqualificazione sismica, energetica e architettonica a meno di voler consegnare alle nuove generazioni una brutta fotografia di un tempo che vorremmo dimenticare.
Tutelare il paesaggio dovrebbe significare, a mio avviso, stimolare i proprietari di edifici esistenti in aree di interesse paesaggistico ma privi di vincolo storico culturale, a ricostruire, rigenerandoli, edifici pienamente sostenibili sotto il profilo sismico, energetico e ambientale in senso ampio, perché si reinseriscano e configurino in maniera armonica nel contesto in cui sono inseriti.
Impedire la rigenerazione complessiva delle aree di interesse paesaggistico o ai proprietari di quelle costruzioni di beneficiare delle attuali agevolazioni fiscali, sembrano effetti non voluti né compatibili con lo strumento del superbonus, tanto più in quanto qualunque tipo di intervento edilizio su quegli immobili, sia di semplice ristrutturazione o di demolizione e ricostruzione con diversa sagoma, sedime e/o prospetti, resterebbe vincolato al controllo e all’autorizzazione preventiva delle locali sovrintendenze.

foto archivio




Vermexio: ha giurato il nuovo assessore, Enzo Pantano. Subentra a Sergio Imbrò

Vincenzo Pantano è un nuovo assessore della giunta comunale di Siracusa, guidata da Francesco Italia. Subentra a Sergio Imbrò, nell’ottica di un avvicendamento politico già concordato all’interno della lista “Fuori sistema” presente nel passato Consiglio comunale con Laura Spataro e lo stesso Pantano.
Il neo assessore, peraltro già presidente della circoscrizione di Belvedere, ha giurato attorno alle 13 in Sala Verde nelle mani del segretario comunale Costa. Avrà le deleghe alla Protezione civile e all’Edilizia scolastica.
“Un avvicendamento all’interno di un gruppo che rinnova piena fiducia e sostegno all’Amministrazione e che con Sergio Imbrò ha ben lavorato per tutta la durata del mandato”: lo ha detto il sindaco Francesco Italia aggiungendo: “L’assessore Sergio Imbrò si è contraddistinto per dedizione, professionalità e rari doti umane, rilanciando l’attività della Protezione civile comunale. In un’ottica di continuità politica ed istituzionale passa adesso il testimone ad Enzo Pantano, che si occuperà oltre che di protezione civile, anche di edilizia scolastica, una rubrica assai delicata e strategica nell’ottica del PNRR”.




Nuovo cambio in giunta comunale a Siracusa: Imbrò passa il testimone a Pantano

Ultimamente al Vermexio le porte sono…girevoli. Ancora un cambio nella giunta comunale, non esattamente inatteso. Questa volta, però, si tratta di un avvicendamento prettamente politico, concordato dai referenti di Fuori Sistema e comunicato al sindaco, che ne ha preso atto.
L’attivissimo assessore Sergio Imbrò lascia le sue rubriche all’ex presidente della circoscrizione di Belvedere, Enzo Pantano. Domano (23 dicembre) il nuovo assessore presterà il suo giuramento ed entrerà a far parte della squadra di governo cittadino. Raccoglie una eredità davvero pesante, perchè Imbrò ha brillato in questi mesi per la sua operatività e presenza ovunque vi sia stata una emergenza. E non sono certo mancate, dal covid al maltempo.
La decisione è stata assunta dal gruppo politico facente capo ai due ex consiglieri comunali Laura Spataro e lo stesso Enzo Pantano, eletti nella lista Fuori Sistema. Nella nota ufficiale, viene spiegato che Imbrò “per decisione condivisa del gruppo passerà il testimone in un’ottica di continuità politica ed istituzionale ad Enzo Pantano, che si occuperà oltre che di protezione civile, di una rubrica assai delicata e strategica nell’ottica del PNRR, ovvero quella dell’edilizia scolastica”.