Guardia Medica di Pachino ancora chiusa, Cafeo: “Finito il tempo delle parole, dove i fatti?”

“Riaprite la Guardia medica di Pachino chiusa da mesi per evitare che accadano tragedie annunciate”. Non va giù per il sottile il deputato regionale, Giovanni Cafeo (Lega). La struttura sanitaria è rimasta chiusa in estate, per mancanza di dottori, era stata riaperta nella coda estiva salvo poi essere nuovamente chiusa per lo stesso motivo.
“La direzione dell’Asp – dice Cafeo – nei giorni scorsi si è impegnata, nel corso di un incontro con il sindaco di Pachino, a reclutare personale ma il tempo delle parole è ormai finito. E’ necessario che l’assessorato regionale alla Salute si interessi della vicenda perché ci sono delle responsabilità che vanno assunte, qui ci va di mezzo la vita delle persone e non è certo un gioco quello a cui stiamo assistendo”.
Cafeo spiega che il peso dell’assistenza sanitaria grava su Portopalo. “Per fortuna è operativa la Guardia medica di Portopalo che dista pochi chilometri da Pachino. La domanda che pongo all’assessore regionale alla Sanità è: può una piccola struttura supportare l’utenza di 2 Comuni? Non sarebbe meglio prendere provvedimenti ed evitare che possano accadere fatti drammatici?”.
Il parlamentare regionale della Lega torna con insistenza a chiedere di rinforzare l’organico della sanità siciliana. “In una mia recente interrogazione – conclude Cafeo – ho chiesto la stabilizzazione dei precari della sanità assunti durante l’emergenza sanitaria”.




I ritardi e la protesta annunciata da Melilli, replica Ternullo: “A gennaio i lavori per la Sp95”

“Ho ricevuto rassicurazioni dal Dipartimento regionale alle infrastrutture in merito alla riqualificazione dell’asse viario Sp95. Entro questo mese sarà firmato il decreto di finanziamento mentre già per la fine di gennaio, per accelerare i tempi, si procederà ai lavori affidati alla ditta aggiudicataria, come previsto dall’accordo quadro”. Così la deputata regionale di Forza Italia, Daniela Ternullo, risponde all’iniziativa del Consiglio comunale di Melilli che ha approvato un mozione per una manifestazione statica di protesta proprio per le condizioni della provinciale che collega Villasmundo con Carlentini. Il sindaco Giuseppe Carta ha invitato l’assessore regionale Falcone ad accelerare, dopo le promesse dei mesi scorsi.
“Eppure il sindaco di Melilli dovrebbe sapere che le competenze per la manutenzione della viabilità provinciale non sono della Regione bensì di Città metropolitane e Liberi Consorzi”, interviene la Ternullo. “Con grande senso di responsabilità, la Regione sta intervenendo mettendo una pezza ai disagi provocati dal PD e M5S sotto il governo Crocetta. È bene ricordare infatti che a causa della cancellazione delle ex Province, ciò che ne resta adesso è condannato ad avere casse perennemente vuote e competenze depauperate, con la beffa di non riuscire ad approvare neanche i progetti di manutenzione ordinaria per le strade provinciali. Dunque, piuttosto che alzare la voce con inutili sit-in di protesta si dovrebbe cooperare per abolire lo scempio degli ultimi anni e dare nuova dignità alle nostre Province”.
Sul fronte delle ex Province, però, non pare essere andata a buon fine l’ennesima annunciata tornata per le elezioni di secondo livello, prima annunciate dal governo regionale poi battuto in aula.




Caro voli, Ficara al Ministro dei Trasporti: “Più attenzione per continuità territoriale dei siciliani”

“Al Ministero dei Trasporti e Mobilità Sostenibili ho ancora una volta chiesto maggiore attenzione verso l’applicazione del principio della continuità territoriale. Va assicurato ai siciliani ed in particolare a quelli che risiedono nella zona orientale dell’Isola. La continuità territoriale con le aree più periferiche del Paese deve rimanere una delle priorità del governo, in materia di trasporti”. Così il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha introdotto la sua interrogazione sul tema.
“C’era stata la partenza dei collegamenti Alitalia tra Cosimo-Roma e Cosimo-Milano, grazie al grande impegno di questi anni del MoVimento 5 Stelle e dell’allora ministro Danilo Toninelli. Servizio a prezzo calmierato per i residenti che però si è interrotto lo scorso 15 ottobre, con la cessazione di Alitalia e che non era possibile far proseguire con la compagnia ITA Airways. Qui bisogna fare di più e per questo abbiamo ottenuto che nel bilancio 2020 fossero inseriti altri 50 milioni di euro per gli anni fino al 2023 per la continuità territoriale, oltre l’avvio delle cosiddette “tariffe sociali” da Catania e Palermo. Le risorse ci sono. Il ministero – continua Ficara – ha sottolineato di aver restituito al mercato le rotte perchè le manifestazioni di interesse delle scorse settimane sono andate deserte. Da parte nostra terremo alta l’attenzione chiedendo un monitoraggio costante, perché venga assicurato quello che è a tutti gli effetti un servizio pubblico primario: garantire cioè i servizi di trasporto da e per regioni disagiate del Paese oltre che di rafforzare la coesione tra le diverse aree nazionali, superando gli svantaggi connessi alla loro lontananza, irraggiungibilità o insularità”.
“A ciò si aggiunga anche che, a causa della crisi della società Tirrenia–Cin, da circa due anni non sono più disponibili nemmeno alcune linee di collegamento passeggeri tra la Sicilia orientale e il resto d’Italia, come la Catania-Napoli o la Catania-Genova, mentre sono attualmente attive linee di collegamento esclusivamente dedicate al traffico merci. Una situazione inaccettabile che esclude i cittadini siciliani che in questo modo non possono scegliere come muoversi. Su questo continueremo a solleciteremo il Ministero affinchè contribuisca a ripristinare un servizio essenziale. Non ci siano cittadini di serie A e di serie B”, conclude Paolo Ficara.
E’ partita, intanto, nei giorni scorsi la Conferenza dei servizi per le isole minori di Lampedusa e Pantelleria. Mentre, nonostante il ricorso di Ryan Air al Consiglio di Stato, continuano ad essere mantenute le tariffe con oneri sociali da e per Trapani.




Pd, il giorno dell’adesione del sindaco di Carlentini. Stefio: “Scelta naturale”

Il sindaco di Carlentini, Giuseppe Stefio, ha aderito al Pd. “Un percorso politico e amministrativo consolidato negli anni e fondato sui principi di giustizia sociale, inclusione e bene comune non può che sfociare in una naturale adesione al Partito Democratico”: così è stata motivata la scelta di Stefio, con accanto il segretario provinciale, Salvo Adorno.
E proprio Adorno non ha nascosto la sua soddisfazione. “Il Pd é impegnato sul fronte di un forte radicamento nella società e nelle istituzioni. Per questo accoglie l’adesione del sindaco di Carlentini Giuseppe Stefio e dei consiglieri comunali”.
Con Stefio, fanno infatti ingresso nel Partito Democratico anche il vicesindaco di Carlentini, Salvatore La Rosa ed i consiglieri comunali Giuseppe Carnazzo e Lorena Brunno che si vanno a sommare agli assessori Sebastiano Nardo e Salvatore Genovese ed ai consiglieri comunali Giuseppe Damma, Nunziatura Regolo, Enza Catania e Sebastiano Franco.




Precari della sanità assunti durante la pandemia, Cafeo: “vanno stabilizzati”

“Stabilizzare i precari della sanità assunti durante l’emergenza sanitaria”. È la richiesta rivolta dal deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, al presidente della Regione siciliana e all’assessore regionale alla Sanità.
“Il lavoro svolto da queste persone durante la pandemia, che hanno acquisito delle professionalità – si legge nella interrogazione di Cafeo – è diventato cruciale per la lotta al Covid19 soprattutto perché il sistema sanitario presenta delle carenze di organico sotto gli occhi di tutti. Occorre, dunque, trovare una soluzione che consenta di non disperdere queste risorse fondamentali”.
Il deputato regionale della Lega, Giovanni Cafeo, sollecita nell’immediato l’allungamento dei contratti che sono in scadenza. “In attesa di individuare una soluzione definitiva per i precari, è indispensabile procedere – continua Cafeo – ad allungare il periodo di permanenza di queste professionalità al fine di non trovarci scoperti, considerata la precarietà di risorse a disposizione della sanità siciliana”.
Inoltre, il parlamentare Ars della Lega spinge l’amministrazione regionale a chiedere al Governo nazionale l’adozione di provvedimenti mirati alla stabilizzazione dei precari della sanità.
“È fondamentale – conclude Cafeo – che il Governo regionale si rivolga al Governo nazionale per sollecitare l’adozione di provvedimenti che consentano l’impiego e l’inserimento del personale precario di tutte le professionalità coinvolte, a copertura dei vuoti d’organico di aziende ed enti del servizio sanitario, evitando la dispersione delle professionalità stesse e riconoscendo il prezioso servizio prestato a beneficio dell’intera comunità”.




Lealtà&Condivisione rivuole il Consiglio Comunale: istanza alla Regione, “revochi scioglimento”

Il primo atto di Lealtà&Condivisione, una volta fuori dalla giunta comunale, è una istanza indirizzata al Presidente della Regione. Con il documento firmato dal presidente del movimento politico, Giovanni Randazzo, si chiede a Nello Musumeci ed all’ Assessore Regionale delle Autonomie Locali “di revocare in autotutela lo scioglimento del Consiglio Comunale (di Siracusa, ndr)”. Una simile presa di posizione era stata richiesta anche al sindaco di Siracusa, nel famoso documento che – nei fatti – ha poi portato alla rottura del precario equilibrio che regnava da settimane tra L&C e la giunta Italia.
Nella sua istanza, Randazzo “rileva la grave lacuna” che comporta l’aver sciolto il Consiglio comunale. Un fatto che prodotto “un grave pregiudizio all’ ordinario svolgimento della dialettica democratica nella sede istituzionale che le è propria”. Il movimento politico presieduto da Randazzo non contesta la legittimità del decreto regionale con cui l’assise è stata sciolta, ma rileva che “sussistono i presupposti per una revoca in autotutela del provvedimento”. A partire dalla preminenza dell’ interesse cittadino al ripristino della funzionalità del Consiglio, “tanto a maggior ragione nell’ attuale irrepetibile fase storica in riferimento alle opportunità offerte dalle risorse finanziarie connesse al PNRR, con le conseguenti scelte da operare per il futuro del territorio”. Di recente, peraltro, è stata modificata la legge regionale che disciplina lo scioglimento dei Consigli comunali, in modo da evitare un nuovo caso Siracusa. Un dato di cui tenere comunque atto, sebbene la legge dello scorso febbraio non possa essere applicata retroattivamente.
Altra situazione degna di nota, secondo Lealtà&Condivisione, è la prossima scadenza delle elezioni di secondo livello per le ex Province Regionali. Votano sindaci e consiglieri comunali e così il capoluogo rischia di non essere rappresentato adeguatamente perchè senza consiglieri avrebbe un “peso” al voto quasi nullo. “L’ interesse pubblico che giustifica la revoca è da ritenersi di assoluta impellenza anche a salvaguardia della rappresentatività del Comune di Siracusa, ove risiedono poco meno di un terzo degli abitanti dell’ intero territorio provinciale, considerando che il 22 Gennaio si voterà per eleggere i rappresentanti dei Liberi Consorzi Comunali da parte dei sindaci e consiglieri comunali in carica nel relativo territorio, tra cui non sono allo stato compresi gli ex consiglieri del Comune di Siracusa, e che la presentazione delle liste per dette consultazioni di secondo livello, per quanto appreso, è fissata tra le ore 8 del primo gennaio e le ore 12,00 del 2 gennaio 2022”.
Ma la revoca in autotutela del decreto di scioglimento del Consiglio comunale di Siracusa non pare tra le priorità di Musumeci. Vale, però, come piccolo sgarbo di Lealtà&Condivisione all’indirizzo del sindaco.




Nuove scuole, la grande occasione del Pnrr: “Quattro avvisi, Comuni siracusani siano pronti”

Dal Pnrr in arrivo oltre mezzo miliardo di euro per la scuola siciliana. E’ stato firmato il decreto che definisce i criteri di riparto delle risorse destinate agli interventi di edilizia scolastica. “Una boccata d’ossigeno per il mondo dell’istruzione. Sono risorse fondamentali per il miglioramento delle condizioni di vita del corpo docenti e degli studenti”, commenta il parlamentare nazionale del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra. Sono stati pubblicati i primi quattro avvisi rivolti agli enti locali per quanto riguarda le politiche scolastiche.
“Questi fondi, nello specifico, serviranno per la realizzazione di asili nido, scuole per l’infanzia, mense, palestre, scuole innovative e per la messa in sicurezza dei plessi scolastici già esistenti”, aggiunge l’esponente pentastellato.

Nel dettaglio, il decreto di riparto prevede poco più di 66 milioni di euro per la costruzione di scuole innovative, mentre ben 276,497 milioni sono a disposizione per gli asili nido. Per la scuola dell’infanzia l’importo previsto è di 55.357.453,38 euro. E ancora per il potenziamento delle mense scolastiche sono a disposizione 80.577.198,37 euro, quasi 38 milioni per le palestre scolastiche e infine 47,8 milioni per la messa in sicurezza degli istituti.
“Il tutto – conclude il vice presidente del gruppo parlamentare alla Camera – per un totale di 564 milioni di euro solo in Sicilia. Ho già inviato gli avvisi ai comuni della provincia di Siracusa affinchè tutti gli enti siano a conoscenza di questa grande opportunità. Il mio augurio è che i Comuni si attivino per tempo, presentando le candidature entro la scadenza, prevista nel febbraio 2022”.




Siracusa. Promemoria da Vinciullo per il neo assessore alla Mobilità: “due strade da riaprire”

Una nota stringata per segnalare al neo assessore alla Mobilità alcune strade cittadine, chiuse da tempo. Enzo Vinciullo, da sempre voce critica verso l’amministrazione, si rivolge a Dario Tota prima per i complimenti (erano alleati nel centrodestra, ndr) e poi per segnalare “alcune strade chiuse” e che “tanto disagio stanno creando ai cittadini di Siracusa”. Il riferimento del leader di Siracusa Protagonista è a via Vizzini e via Rodante. Quest’ultima, “completata da tempo, continua a rimanere chiusa nonostante sia una viA di notevole interesse per la Protezione Civile perché potrebbe alleggerire il traffico su via Augusta, perennemente intasata dal traffico, soprattutto in occasione di cattivo tempo”.




Depuratore Ias e la legge di modifica. Lentini: “Regione faccia passo indietro”

“Con la riforma della legge regionale 8 del 2012 si è preferito scegliere ad opera di qualcuno, la via più semplice, più breve e più dannosa per il territorio siracusano, privilegiando, in maniera unilaterale a discapito del Comune di Melilli, un altro Comune e quindi a svantaggio di tutti gli altri aventi diritto”. Il vice coordinatore provinciale dell’Udc, Daniele Lentini, entra così nella complessa vicenda che chiama in causa anche il depuratore consortile Ias. “Questa modifica comporta di fatto dei costi altissimi di gestione che ricadranno inevitabilmente sui cittadini, oltre che una preoccupante ricaduta sul piano occupazionale”, dice sposando quelle che nei giorni scorsi sono state le critiche mosse dal sindaco di Melilli, Giuseppe Carta, all’indirizzo della Regione.
“Mi chiedo e chiedo all assessore Turano, tra l’altro esponente e componente del mio stesso partito, capisco che le nostre distanze geografiche siano ragguardevoli, ma con chi si confronta e affronta le problematiche del territorio siciliano ed in particolare di quello siracusano?”, incalza Lentini. “Chiedo ancora se non ritiene opportuno affrontare la questione con le Istituzioni locali, con i suoi colleghi di partito e con chi comunque rappresenta i Comuni tutti i giorni sul campo ed in trincea a rappresentare e difendere gli interessi dei cittadini siracusani tutti”.
Ma il punto centrale è però “un passo indietro” circa la proposta modifica per creare così “le condizioni per un dialogo chiaro, aperto e leale, scevro da qualunque pregiudizio di qualsivoglia natura, qualora esista, con i Comuni utilizzatori del depuratore, Melilli in testa, per riscrivere le regole sulle ASI in liquidazione e rivedere tutti assieme la questione IAS in modo concreto e chiaro”.




Tariffe aeree calmierate per i siciliani, interrogazione di Ficara: “Torni il beneficio”

Con due interrogazioni al ministero dei Trasporti, il parlamentare Paolo Ficara (M5s) torna a chiedere attenzione sul tema della continuità territoriale per i siciliani, specie per i residenti nella parte orientale dell’isola. Ed in particolare, pone al centro del suo intervento le tariffe aeree a prezzo calmierato che erano state introdotte da Comiso per Roma e Milano, attraverso i cosiddetti oneri di servizio pubblico.
“Era stata Alitalia ad aggiudicarsi nel 2020 l’apposita gara, con scadenza 2023. Ma nel frattempo – ricorda Ficara – l’operatore Alitalia ha cessato lo scorso 15 luglio le attività di volo ed al suo posto è arrivata Ita Airways. Nel passaggio di testimone però, le ferree regole europee hanno imposto una completa discontinuità aziendale tra la vecchia Alitalia e la nuova società, facendo venire meno i benefici per i siciliani derivanti dall’imposizione degli oneri di servizio pubblico su quei collegamenti aerei e per i quali tanto avevamo battagliato fin dal 2018. Negli ultimi due mesi il Ministero ha provato a raccogliere delle disponibilità da altre compagnie, ma sono andate deserte. Questa situazione di grave incertezza relativa al regime di continuità territoriale aerea, relativamente all’aeroporto di Comiso, rischia di compromettere e limitare il diritto alla mobilità dei tanti cittadini residenti in Sicilia orientale, ricordando anche come non sono ancora ripartiti neanche i collegamenti marittimi tra la Sicilia Orientale e il resto d’Italia, venuti meno nel 2020 anche a causa della crisi della ex Tirrenia”
Paolo Ficara invita quindi il Ministero dei Trasporti a valutare le opportune iniziative “per assicurare in concreto un esercizio pieno del diritto alla mobilità dei cittadini siciliani, in particolare quelli della Sicilia orientale, in attesa di ripristinare nel più breve tempo possibile il regime di continuità territoriale tra l’aeroporto di Comiso e quelli di Roma e Milano, oltre al ripristino di collegamenti marittimi anche per i passeggeri”.