Emergenza rifiuti, la Regione apre al termovalorizzatore. Andrea Buccheri: "Non è la soluzione"

Per provare a risolvere il noto problema della gestione dei rifiuti, la Regione ha rispolverato l’idea della termovalorizzazione. Quasi pronto il bando per la realizzazione di un impianto al entro della Sicilia, tra le province di Enna e Caltanissetta, dove far confluire i rifiuti siciliani (300 mila tonnellate, ndr) per avviarli ad incenerimento con la termovalorizzazione.
L’assessore all’igiene urbana del Comune di Siracusa, Andrea Buccheri, non vede di buon occhio una soluzione di questo tipo. “La sola idea di costruire uno o più termovalorizzatori, in questo preciso momento storico di emergenza rifiuti, è la rappresentazione plastica di come la Regione stia sottovalutando l’emergenza che viviamo nel settore”, spiega a SiracusaOggi.it. “Pensare, oggi, ad un impianto che nella migliore delle ipotesi (ricorsi permettendo) potrebbe vedere la luce tra 5/6 anni è inverosimile. Bisogna prendere esempio dal Nord che, dopo anni di termovalorizzazione, sta tornando indietro: per la difficoltà e per gli eccessivi costi di smaltimento dei residui della termovalorizzazione”, aggiunge Buccheri.
Allora cosa fare per evitare che la Sicilia finisca sommersa dai rifiuti? Il sistema delle discariche è ormai al collasso e rappresenta una gestione superata dai tempi. Andrea Buccheri mostra di avere le idee chiare. “L’emergenza rifiuti si può attenuare, e nel lungo periodo risolvere, solo facendo innalzare le percentuali di raccolta differenziata oltre il 65% previsto dalla legge. E puntando, allo stesso tempo, sull’impiantistica pubblica che recuperi le varie frazioni (organico, carta, vetro, plastica) prodotte dai Comuni”.




Stop ai treni Siracusa-Catania dal 13 giugno, la Regione: "due bus sostitutivi, uno diretto"

L’assessore regionale alle Infrastrutture e ai trasporti, Marco Falcone, ha incontrato i vertici regionali di Trenitalia e le associazioni che compongono l’Osservatorio regionale sull’andamento del servizio ferroviario in Sicilia, organismo istituito dal governo Musumeci nel 2018. Sul tavolo, la sospensione delle corse fra Catania e Siracusa dal 13 giugno fino a fine luglio e, dal 13 giugno all’11 settembre, fra Catania e Palermo.
“Si è trattato – spiega l’esponente del governo Musumeci – di un proficuo incontro di approfondimento sui potenziali disagi dovuti ai cantieri che, da qui a settembre, interesseranno le linee Catania-Siracusa e Catania-Palermo. Abbiamo in programma dei lavori improcrastinabili legati al potenziamento tecnologico della ferrovia per Siracusa, mentre fra Bicocca e Catenanuova, sulla Catania-Palermo, verranno compiuti degli interventi connessi al raddoppio della tratta, opera da 400 milioni di euro. Per attutire l’impatto della sospensione dei servizi abbiamo raggiunto l’accordo per due bus sostitutivi sulla Ct-Sr, sia diretti che programmati per le fermate a Lentini, Augusta e Priolo. Per quanto riguarda la Catania-Palermo, ai bus sostitutivi previsti da Trenitalia aggiungiamo tre corse supplementari andata e ritorno grazie alla disponibilità della Sais Autolinee. Vogliamo infine ringraziare – conclude Falcone – le associazioni dei pendolari per la loro disponibilità e formulare un apprezzamento per il loro ruolo di vigilanza e stimolo virtuoso per tutto il sistema delle ferrovie in Sicilia”.




Cantiere Popolare, Nicky Paci è il nuovo coordinatore provinciale a Siracusa

E’ l’augustano Nicky Paci il nuovo coordinatore di Cantiere Popolare in provincia di Siracusa. “La sua esperienza politica e amministrativa, nonostante la giovane età, il suo entusiasmo e il suo radicamento territoriale sono il miglior biglietto da visita oltre alla sua progettualità per la crescita del comprensorio che è chiamato a coordinare in vista dei prossimi importanti appuntamenti elettorali”, dice il responsabile regionale, Massimo Dell’Utri. “A Nicky Paci e a tutto il suo staff il nostro pieno appoggio con l’augurio di buon lavoro”, il messaggio benaugurale.




Il Pd cerca l'unità perduta, l'area Orlando apre alla minoranza interna nella guida del partito

Nel dibattito interno al Pd provinciale, l’area Orlando si schiera dalla parte del segretario Salvo Adorno. La posizione arriva dopo la mossa dell’area Dem che, invece, ha chiesto le dimissioni del segretario.
Nel corso dell’incontro sono state discusse le ragioni del malessere e delle tensioni che stanno investendo in questi giorni il Pd siracusano e che ne stanno minando l’unità.
Dopo un confronto che diversi presenti hanno definito “aspro e serrato”, si è deciso di avviare una serie di incontri con tutte le altre anime del partito, per mettere a punto le iniziative da assumere per rilanciare l’attività del Pd siracusano. Alla ricerca di quella gestione unitaria – “con la presenza di esponenti della stessa minoranza negli organismi esecutivi del partito”, dicono dall’area Orlando vicina a Marziano – che ad oggi è mancata alla principale forza di centrosinistra.

nella foto, Bruno Marziano. L’ex assessore regionale è il principale rappresentante dell’area Orlando




Mobilità sostenibile, finanziati due progetti: Passiblei e riqualificazione Porto Piccolo

Ci sono anche due progetti per Siracusa e la sua provincia tra quelli finanziati dal Ministero della Mobilità Sostenibile con fondi Pac 2014/20. A dare l’annuncio è il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s), subito dopo la pubblicazione delle graduatorie per investimenti nel recupero dei waterfront e il miglioramento dell’accessibilità turistica (Asse B e C).
“Con circa 2,5 milioni di euro è stata ammessa a finanziamento la riqualificazione del Porto Piccolo di Siracusa, approdo Santa Lucia e Riva Porto Lachio”, illustra il pentastellato che negli ultimi due anni ha seguito direttamente il percorso ministeriale che ha condotto alla pubblicazione delle graduatorie definitive. Diverse le interrogazioni parlamentari e continuo il pressing sulle strutture ministeriali.
“In provincia, con i fondi Pac viene finanziata la programmazione e lo sviluppo progettuale del circuito del Barocco ovvero il sistema integrato di mobilità ciclo-ferroviario nel val di Noto denominato Passiblei (1,4 mln), un progetto sviluppato in collaborazione tra la Provincia di Ragusa e quella di Siracusa”, spiega ancora Ficara.
Il finanziamento di questi progetti si aggiunge a quello dello scorso aprile che riguardava le Autorità di Sistema Portuale. Occasione in cui l’AdSP di Augusta-Catania ha ottenuto le risorse per l’installazione del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sulle pensiline dei parcheggi a servizio dei porti di Augusta e Catania (2 mln). Ma soprattutto un finanziamento di 5,2 milioni di euro per il cosiddetto Ecosistema Digitale, un fondamentale progetto di digitalizzazione dei processi portuali.
Il programma Pac prevede il completamento degli interventi entro il 2023. “Bisogna fare in fretta. E bisogna fare bene. Perché ottenere i finanziamenti è un merito; ma trasformare quei fondi in opere concrete è adesso un obbligo”, conclude Paolo Ficara (M5s).




Siracusa. Bufera nel Pd: 33 componenti dell'area Dem chiedono le dimissioni del segretario Adorno

Le tensioni all’interno del Partito Democratico della provincia aleggiano da settimane. Oggi sfociano  in un documento che sancisce la spaccatura vera e propria. Lotte intestine rese manifeste da un documento con cui 33 componenti del Pd provinciale chiedono le dimissioni del segretario provinciale Salvo Adorno. Si tratta di esponenti dell’Area Dem, eletti con la mozione Ricostruiamo. Aderiscono anche esponenti regionali, a partire da Enzo Pupillo. Tra i “dissidenti”, il gruppo che fa riferimento all’ex candidato alle regionali Gaetano Cutrufo.

Chiare le parole dei firmatari del documento, che rappresenta una chiara accusa nei confronti della dirigenza provinciale della forza politica, i cui organismi sono stati rinnovati a giugno del 2020. L’accusa principale sembra rivolta al segretario provinciale del partito.

La premessa è che “lo stato di stallo in cui si trova oggi il Partito Democratico della provincia è una situazione nella quale non ci sentiamo a nostro agio”.

Il motivo addotto è che “on si avverte la spinta che sarebbe necessaria per contribuire a cambiare le cose. Sembra una condizione di assenza di ossigeno, senza respiro e con lo sguardo appannato.
E’ una sensazione sgradevole che ci convince che nessuna svolta positiva potrà arrivare da parte
dell’attuale Segretario Provinciale, dopo quasi un anno di attese e di speranze conseguenti al
congresso del 21 giugno 2020 . E’ stato un anno nel quale il partito è rimasto fermo, immobile, senza momenti di partecipazione e confronto e senza saper sviluppare un’azione incisiva in grado attrarre consenso.”
Parole dure, a cui il gruppo fa seguire considerazioni ancor più chiare. “In questo anno – recita il documento- il gruppo dirigente ha interloquito soltanto attraverso articoli di giornale e
dichiarazioni a mezzo stampa, senza alcun reale coinvolgimento collettivo e senza discussioni
all’interno degli organismi eletti dal Congresso”.
I 33 “dissidenti” lo ritendono un comportamento quasi provocatorio. Lo definiscono “una sorta di
sfida ad accendere la polemica con lo scopo di evidenziare che coloro che non avevano condiviso
l’impostazione del Segretario fossero animati da una volontà distruttiva nei confronti del partito.
Nessuna delle sporadiche iniziative assunte dal partito è stata concordata e condivisa. Ognuno  si è arrogato il diritto di parlare pubblicamente in nome e per conto del Partito Democratico su questioni sulle quali nessun deliberato degli organi statutariamente eletti era mai stato preso”.
Si torna, poi, su tematiche legate alle scelte politiche effettuate in occasioni delle amministrative dello scorso anno, “dove ad Augusta non abbiamo nemmeno presentato una lista di riferimento del Pd, nonostante sia il  secondo centro della provincia per importanza e dimensione”.
Lo sguardo è puntato adesso sul rinvio delle elezioni a Ferla, Lentini, Noto, Pachino, Rosolini e Sortino. “Si tratta di un’occasione- secondo i firmatari del documento- per approfondire una discussione diretta a dare una concreta mano di aiuto ai Circoli impegnati, in questa condizione, nel compito quasi proibitivo di rendere competitiva la loro partecipazione alle elezioni”.

In un anno difficile come quello della pandemia, nel partito in provincia sarebbe prevalsa solo “la logica dei vincitori e dei vinti”.

Motivazioni che spingono il gruppo aderente ad Area Dem, eletti con la mozione RICOSTRUIAMO alla richiesta di dimissioni del segretario Adorno, “favorendo l’avvio di
una nuova fase di ricomposizione ampia e senza preconcetti all’interno del partito.
Questi i nomi dei firmatari del documento.
1 Adamo Alessia
2 Assenso Concetta
3 Assenza Raffaele
4 Bonfiglio Annalisa
5 Boscarino Roberta
6 Campagna Luciano
7 Carnazzo Sebastiano
8 Cortese Alessandra
9 Cutrufo Gaetano
10 Cutrufo Graziano
11 Di Grande Salvatore
12 Fazzina Carmelo
13 Ferrara Giulia
14 Filletti Daniela
15 Firenze Andrea
16 Firenze Gaetano
17 Fisicaro Davide
18 Fontana Emanuele
19 Giuca Giovanni
20 Limer Rita
21 Maltese Isabella
22 Mangiameli Alfio Santo
23 Monaca Marilena
24 Narzisi Lucia
25 Procopio Elena
26 Raineri Francesca
27 Raiti Maria Daniela
28 Rametta Salvatore
29 Russo Valentina
30 Sbona Ester
31 Schembri Giuseppe
32 Spicuglia Luciano
33 Tripoli Claudio
Al Documento aderiscono anche:
1) Demma Giuseppe (componente Direzione Regionale)
2) Gerratana Piergiorgio (componente Assemblea Regionale)
3) Pupillo Vincenzo (componente Assemblea Regionale e membro di diritto dell’Assemblea
Provinciale)
4) Sbona Salvatore (componente di diritto dell’Assemblea Provinciale




Tensioni nella Lega, parla Massimo Casertano: "Il partito? E' comitato elettorale di Vinciullo"

Dopo l’epurazione dalla Lega, non resta certo a guardare Massimo Casertano. L’ex candidato sindaco di Augusta, sostenuto in piazza direttamente da Matteo Salvini, si è visto revocare l’incarico di referente provinciale enti locali dai nuovi referenti del partito – Impelluso e Vinciullo – con una nota in cui, tra le altre cose, lo si accusa di “manifesta volontà di arrecare danno all’immagine del partito”.
E non ci sta. “Se rovinare l’immagine del partito significa dissentire sull’opportunità politica di certe nomine in provincia di Siracusa – spiega Massimo Casertano – e sulla trasformazione della Lega in provincia a comitato elettorale dell’onorevole Vinciullo, sono orgoglioso di aver espresso civilmente le mie idee, peraltro, solo all’interno del partito. Tuttavia non vedo proprio come possa avere causato un danno di immagine dal momento che questo mio forte dissenso sino ad oggi era interno al partito; ed era noto al segretario regionale Minardo ed a tutti i vertici regionali”.
Non è un mistero che gli ultimi assetti interni alla Lega di Siracusa abbiano causato qualche mal di pancia. Nei giorni scorsi, il sindaco di Palazzolo Acreide aveva ad esempio espressamente lasciato intendere una sua prossima uscita dal partito nonostante dichiarazioni concilianti di Enzo Vinciullo. “Se non si può esprimere un dissenso interno ne prendo atto”, dice ancora Casertano. “Se le mie idee non piacciono a chi gestisce il partito me ne farò una ragione e trarrò le mie valutazioni che esprimerò in occasione di una conferenza stampa che terrò sabato mattina ed in cui spiegherò tutti i retroscena di questo provvedimento.”




L'incompiuta Siracusa-Gela: accordi, smentite ed altri guai. Litiga la politica regionale

Tra l’assessore regionale alle infrastrutture Falcone ed i cinquestelle non circola buon sangue. Ancora una volta è l’incompiuta Siracusa-Gela a far litigare i due pezzi della politica siciliana. “L’annuncio e poi la smentita mascherata da precisazione sull’accordo con lo Stato per il trasferimento di 60 milioni di euro al CAS per la Siracusa-Gela è l’ennesima figuraccia targata Musumeci. Anziché lagnarsi per mancate attenzioni dal governo nazionale che peraltro sono già altissime, l’assessore Falcone dovrebbe pensare alla sicurezza della rete viaria gestita dal CAS che presenta ancora 800 violazioni che infrangono il codice della strada e che rendono pericolosissime queste strade. A proposito, è possibile visionare un cronoprogramma di interventi?”. I deputati regionali del Movimento 5 Stelle Stefania Campo, Stefano Zito, Giorgio Pasqua, Ketty Damante e Nuccio Di Paola, insieme ai portavoce nazionali Paolo Ficara, Marialucia Lorefice, Pino Pisani, Pietro Lorefice e Cristiano Anastasi partono all’attacco dopo l’annuncio, da parte dell’assessore regionale Falcone, di un accordo raggiunto con il governo centrale per l’erogazione di un contributo di 60 milioni di euro verso il CAS, poi smentito dal Ministero. “Nella sua ultima nota – spiegano i deputati M5S – Falcone fa riferimento a ragioni politiche del ministero. Ebbene, ci piacerebbe sapere a quali ragioni politiche fa riferimento l’assessore dato che i mancati trasferimenti dello Stato al CAS per la Siracusa-Gela, sono imputabili esclusivamente a inadempienze dell’Ente regionale che non ha ancora rendicontato in maniera puntuale e secondo i termini di legge, lo stato di avanzamento dei lavori. Vorremmo per esempio sapere dall’assessore che fine ha fatto il bando di gara per la ripavimentazione della tratta Noto – Rosolini. Ultimo verbale di gara lo scorso ottobre, finito nel dimenticatoio. Falcone spieghi come stanno le cose dato che un balletto di dichiarazioni prima smentite e poi corrette non fa certo un buon servizio ai siciliani. La Regione smetta di giocare e pensi alle centinaia di lavoratori dei cantieri gestiti dal CAS, indietro con i pagamenti, alle imprese e all’indotto che ruota intorno ai cantieri. Falcone pensi piuttosto a completare le opere e mettere in sicurezza le strade anziché fare polemiche”, concludono i portavoce M5S.




Prime beghe all'interno della Lega di Siracusa, revocato l'incarico a Massimo Casertano

Prime beghe interne alla Lega siracusana. A poche settimana dalla nomina, “salta” il responsabile provinciale enti locali, Massimo Casertano. “Preso atto dell’impossibilità di trovare una sintesi politica, in un’ottica di crescita della squadra, con il conseguente rafforzamento del partito in provincia di Siracusa, abbiamo richiesto ai vertici regionali di revocare l’incarico al signor Massimo Casertano”, si legge nella nota firmata dai referenti della Lega in provincia di Siracusa, Vinciullo ed Impelluso.
La nomina è stata effettivamente revocata e “il signor Massimo Casertano, quindi, non rappresenta più, negli incontri ufficiali con la coalizione, il nostro Partito”.
Contrapposizioni e visioni non comuni alla base della rottura. “Siamo dispiaciuti di aver dovuto assumere questa iniziativa, nonostante i ripetuti tentativi di dialogo che, unilateralmente, abbiamo portato avanti, senza ottenere alcun risultato concreto e positivo”, spiegano Leandro Impelluso ed Enzo Vinciullo. I due accusano Casertano di “manifesta volontà di arrecare danno all’immagine del partito”.




Siracusa-Gela, l'annuncio di Falcone: "in arrivo 60 milioni per dare respiro ai cantieri"

Senza citare i cinquestelle e le accuse sui ritardi nei lavori per la Siracusa-Gela, l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone replica indirettamente ai pentastellati. Lo fa con una nota con cui annuncia l’arrivo di 60 milioni di euro da Roma per il Consorzio Autostrade Siciliane, grazie ad un accordo raggiunto durante un vertice che si è tenuto al ministero delle Infrastrutture.
“Queste risorse, che attendevamo da tempo, serviranno a dare respiro a cantieri vitali come la Siracusa-Gela e alle imprese impegnate sul campo. Lo sblocco di queste somme è diventato possibile grazie al risanamento del Cas voluto dal presidente Nello Musumeci», ha commentato l’assessore Falcone che era accompagnato dal direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, Salvatore Minaldi.
L’accordo raggiunto dal governo Musumeci permetterà di riscuotere le somme in una prima tranche, immediata, da 35 milioni di euro, che permetterà di saldare un debito che il Cas aveva con Anas. Entro giugno, poi, il ministero liquiderà al Consorzio altri 25 milioni di euro.
“È stata molto apprezzata l’attività di riordino dei conti dell’ente, un’azione che portiamo avanti da tre anni e che ha reso il Cas finalmente credibile, affidabile e più efficiente – aggiunge Falcone – Un ringraziamento non possiamo che rivolgerlo al direttore generale del ministero Felice Morisco, che segue con pazienza e attenzione il percorso di risanamento del Cas. Ora pagheremo le imprese e daremo nuovo slancio ai cantieri che abbiamo aperto su tutta la rete autostradale, dopo anni di stasi”.