Incendi, Ficara e Zito (M5s) incontrano il sindaco di Buccheri: “Sua esperienza importante”

Il parlamentare nazionale Paolo Ficara ed il deputato regionale Stefano Zito, entrambi del MoVimento 5 Stelle, hanno incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Buccheri (Siracusa), Alessandro Caiazzo. I tre si sono confrontanti a lungo sul drammatico fenomeno degli incendi estivi, molti dei quali di origine dolosa. Proprio la cittadina montana della provincia di Siracusa è stata duramente colpita da roghi che hanno mandato in fumo ettari di preziosa vegetazione, risorsa primaria per l’economia locale.
“Il sindaco Caiazzo è stato uno dei pochi a denunciare pubblicamente gli interessi della mafia dei pascoli. Conosce luoghi e dinamiche ed ha una coraggiosa visione che condividiamo e sulla quale ci siamo confrontati, anche alla luce del decreto incendi, attualmente in discussione in Senato”, spiegano Ficara e Zito.
“Sappiamo bene che il fenomeno è spesso doloso e con dietro illegali appetiti. Con Caiazzo ci siamo confrontati sui vari livelli di responsabilità che dovrebbero portare ad una azione più sinergica tra istituzioni ed enti coinvolti, dalla Regione ai sindaci alle forze dell’ordine. Così i risultati arrivano, come hanno dimostrato, ad esempio, gli arresti effettuati a cavallo di ferragosto”, rimarcano i parlamentari cinquestelle.
“E’ indubbio però che il ruolo dei Comuni è fondamentale, attraverso la puntuale approvazione del catasto incendi, uno strumento che metterebbe un freno a questi fenomeni che tristemente si ripetono ogni estate. Purtroppo non tutti i Comuni si sono dotati di questo registro da aggiornare di anno in anno. Stiamo studiando soluzioni normative che possano facilitare il compito delle amministrazioni”, concludono Ficara e Zito.
Il decreto legge in discussione ridisegna una nuova governance del sistema di previsione e spegnimento che migliora e rafforza le azioni di prevenzione degli incendi, potenziando con 40 milioni di euro le componenti statali impegnate nella lotta attiva. Altri 100 milioni di euro per il prossimo triennio vengono stanziati per le aree interne e per i Comuni delle isole minori per la realizzazione di opere come postazioni di atterraggio dei mezzi di soccorso, vasche di rifornimento idrico, tracciati spartifuoco, vie di accesso che saranno considerate di pubblica utilità. Nuove misure di contrasto e prevenzione da attuare nei piani regionali sono poi il fuoco prescritto e la pratica del controfuoco. Previsto inasprimento a più livelli delle pene.




“Più poliziotti per Siracusa”: il deputato regionale Cafeo scrive al sottosegretario Molteni

“L’escalation di violenze, intimidazioni e atti criminali che sta interessando Siracusa in questo periodo desta allarme e preoccupazione tra i cittadini e le attività commerciali spesso oggetto di queste azioni, per questo è arrivato il momento che le istituzioni diano delle risposte e dimostrino con i fatti la loro vicinanza”. Lo dichiara il deputato regionale Giovanni Cafeo (Lega).
“Ho scritto una lettera al sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni, per sottoporgli le condizioni delle forze di polizia impegnate a garantire l’ordine pubblico nel nostro territorio in carenza di organico per oltre il 30% e impegnate al contempo su due importantissimi fronti, da una parte la lotta al Covid e la verifica del rispetto delle quarantene per i positivi, dall’altra le operazioni di riconoscimento e controllo degli immigrati sbarcati sulle nostre coste, spesso vittime di abusi e di criminali trafficanti di uomini”.
Per Cafeo è “una situazione difficile” che richiede un correttivo immediato, “incrementando personale e mezzi a disposizione del territorio, in modo da compensare lo sforzo straordinario chiesto alle nostre donne e ai nostri uomini, impegnati tutti i giorni con grande professionalità e senso del dovere in prima linea”.
L’obiettivo da ottenere è quello di avere “maggiori controlli sul territorio, oggi di fatto in mano a piccole bande che credono di poter comandare in città, ripristinando l’ordine e la legalità e tutelando così la cittadinanza”.




E se il prossimo sindaco di Siracusa fosse una donna? La Brigata Rosa “presenta” la lista

Iniziate sottotraccia le grandi manovre in vista delle amministrative 2023 a Siracusa. E la scelta dei nomi dei candidati che si contenderanno la poltrona di primo cittadino diventa una questione di “genere”. Tra veri, papabili e presunti sono tutti nomi maschili quelli che, sin qui, sono finiti al centro del dibattito pubblico. E le donne? Provocatoriamente, ma non troppo, ecco che arriva una lista tutta al femminile. “Per correggere questa singolare forma di strabismo, noi donne della Brigata Rosa ci permettiamo di offrire un elenco, certamente incompleto, di figure femminili che potrebbero legittimamente aspirare alla candidatura e ricoprire il ruolo della massima funzione cittadina”. Trentotto nomi di donne note e già impegnate in politica, dirigenti scolastiche, esponenti del mondo della cultura, dell’associazionismo e del terzo settore e new entries. Nell’elenco decisamente trasversale e bipartisan proposto dalla Brigata Rosa ci sono Marika Cirone Di Marco e Stefania Prestigiacomo, Sofia Amoddio e Alessandra Furnari, Giusy Genovesi, Silvia Russoniello e Moena Scala, Valeria Troia, Carmen Castelluccio, Rita Gentile, Donatella Lo Giudice e Cetty Vinci: tutte con esperienze più o meno vaste in politica attiva. E poi Marilena Del Vecchio, Antonella Franco, Antonella Fucile e ancora personalità della cultura e dell’associazionismo come Luana Aliano, Giusy Aprile, Simonetta Arnone, Beatrice Basile, Simona Cascio, Maria Grazia Ficara, Patrizia Maiorca, Emma Schembari, Maria Concetta Storaci, Daniela La Runa, Susi Griso e tante altre ancora.
“Sono donne che appartengono a vari schieramenti politici, che abbiamo visto impegnate in vari campi, da cui ci sentiamo talvolta lontane per il modo di pensare, donne che comunque possono con onore avere titolo a rappresentare la comunità”, spiegano dalla Brigata Rosa. “Con questa iniziativa, forse agli occhi di qualcuno provocatoria, intendiamo rendere loro omaggio, lanciando a siracusani e siracusane l’invito a riflettere sull’effetto negativo della persistenza di stereotipi in democrazia”.




Emergenza rifiuti,la Regione boccia l’idea dei sindaci siracusani: “No altre discariche”

L’emergenza rifiuti resta al centro dell’agenda della Regione Siciliana ma le posizioni dei sindaci della provincia e del presidente Musumeci non sembrano esattamente convergere.
Questo lasciano trapelare le dichiarazioni del governatore, che boccia l’idea di ricorrere alla soluzione discariche, prospettata dalla Srr.
I primi cittadini del territorio, intanto, torneranno a riunirsi in assemblea, per definire meglio alcuni degli aspetti inseriti nel documento redatto durante il precedente incontro.




Zone Franche Montane, perimetrazione ok: 5 Comuni siracusani nella lista

Il governo regionale ha approvato la proposta di perimetrazione delle Zone franche montane siciliane elaborata dall’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano. L’individuazione dei Comuni ha tenuto conto delle aree particolarmente svantaggiate per altitudine, densità abitanti e tasso di spopolamento in relazione ai criteri previsti dal progetto di legge-voto, già approvato dall’Ars nel dicembre del 2019.
Sono in tutto 159 i Comuni siciliani che rientreranno fra le Zone franche montane e che potranno usufruire dei benefici previsti dalla legge in termini di fiscalità di vantaggio e contributi sociali.
Un primo elenco comprende i 117 Comuni che hanno una popolazione residente inferiore ai 15mila abitanti (sulla base di rilevazione Istat 2020) e con un territorio con oltre il 50 per cento della superficie totale posto ad almeno 500 metri sul livello del mare: 44 sono in provincia di Messina, 37 a Palermo, 15 a Catania, 8 a Enna, 5 a Siracusa (Buscemi, Buccheri, Cassaro, Ferla e Palazzolo), 3 nel Nisseno e nell’Agrigentino e due a Ragusa.
Un secondo elenco comprende complessivamente 42 Comuni situati in aree densamente edificate e poste sempre al di sopra di 500 metri sul livello del mare, con meno di 15 mila abitanti, ma nei quali sono presenti fenomeni di spopolamento calcolati in funzione dell’andamento demografico degli ultimi 50 anni. Di questi: 10 ricadono nella provincia di Palermo, 7 nell’Agrigentino, nel Messinese e nell’Ennese, 6 a Caltanissetta, 3 a Catania, e uno a Ragusa e a Trapani.
Spetta sempre al Parlamento nazionale il via libera alla legge di istituzione delle Zone franche montane sull’Isola. E in tal senso, nei mesi scorsi il presidente della Regione Nello Musumeci aveva scritto, congiuntamente al presidente dell’Ars, una nota ai presidenti del Senato e della Camera per risollecitarne l’approvazione.




Edy Bandiera e quel complimento: “Io pro Italia? Per nulla, solo un caso di onestà intellettuale”

Può succedere che anche un complimento che non t’aspetti diventi elemento d’interesse nella vita politica di Siracusa. Lo ha scoperto Edy Bandiera, esponente di rilievo di Forza Italia ed ex assessore regionale all’agricoltura. Sui social si è complimentato con l’amministrazione comunale di Siracusa in merito al servizio navetta da e per i parcheggi scambiatori per raggiungere il centro storico senza auto. “Per evitare confusione e traffico, ho deciso di provare il nuovo servizio navetta che, da parcheggi di alcune parti della città, conduce all’interno dell’isola pedonale. Ho trovato un servizio particolarmente efficiente. Pochissimo tempo di attesa, autista dell’Ast (linea rossa) molto attento a fornire le indicazioni utili agli utenti, nessuna confusione alla fermata e dentro il bus e, in pochi istanti, arrivi nel nostro meraviglioso centro storico. A volte, con una buona idea, in questo caso dell’amministrazione, e con la preziosa collaborazione dei cittadini, si riesce, con poco, a migliorare le cose”. Questo il testo del post di Edy Bandiera, con quel riconoscimento di “una buona idea” che sorpreso anche qualche assessore comunale. E non sono mancate interpretazioni estreme, come un avvicinamento politico in tempi di rimpasto e di grande trasversalità.
Una ipotesi esclusa con un sorriso dallo stesso Bandiera, non poco sorpreso però dalla quantità di telefonate e messaggi che ha ricevuto per quel suo pos,t interpretato come pro giunta Italia. “Guardi, il mio giudizio politico non cambia. La città è male amministrata. Punto. Quanto abbiamo visto sul ponte Umbertino pochi giorni addietro, dà la misura della situazione. Ma bisogna anche essere intellettualmente onesti e, da cittadino, debbo riconoscere che il servizio navette per raggiungere il centro storico dai posteggi funziona. A me piacerebbe pure dover fare i complementi ogni giorno, per qualcosa che funziona. Purtroppo, però, al momento si tratta solo di rare eccezioni…”, commenta raggiunto al telefono.
Ed a proposito di buone idee e buone azioni, da più parti si chiede un nuovo intervento dei forestali per ripulire il parco esterno del museo Paolo Orsi. I sentieri ed i percorsi sono nuovamente invasi da erbacce e sterpaglie. C’è un precedente, proprio con i forestali regionali all’opera in quell’area. A renderla possibile era stato proprio Edy Bandiera, all’epoca assessore regionale all’agricoltura. “Cercherò di sensibilizzare l’assessorato, anche da semplice cittadino. Ma temo servirebbe un miracolo perchè, da quanto apprendo, non ci sarebbe copertura economica neanche per garantire tutte le giornate di lavoro previste. Figuriamoci, quindi, per le attività extra dei forestali. Molto difficile. Ma tentiamo”.




Siracusa Capitale della Cultura, intesa con Naxos per iniziative comuni a sostegno

L’assessore alla Cultura del Comune di Siracusa, Fabio Granata, ha incontrato a Giardini Naxos il sindaco della cittadina Giorgio Stracuzzi, la sua omologa, Ariana Talio, e Fulvia Toscano, direttrice di “Naxos Legge” e componente il Comitato scientifico del Parco Archeologico Naxos Taormina.
“Alla luce degli importanti legami storici e culturali che legano Siracusa a Giardini Naxos e che ne fanno le due testimonianze più importanti di quel fenomeno storico della Colonizzazione Greca della Sicilia da parte della Città di Corinto, Siracusa potrà contare sul pieno sostegno della Amministrazione e delle principali istituzioni culturali di Naxos”: lo dichiara Fabio Granata che espone anche i passi successivi dell’accordo. “Saranno programmate una serie di importanti iniziative culturali comuni fino all’anno 2024: rafforzeranno il legame storico e culturale tra le due Città siciliane, entrambe fondate dai Greci di Corinto, Città ellenica con la quale sono già in corso contatti ufficiali che nei prossimi giorni porteranno alla ufficializzazione del sostegno della città Greca a Siracusa 2024”.




Italia si, Italia no: Gradenigo lo “ricandida” e manda un messaggio a Lealtà&Condivisione

“Sono d’accordo con chi afferma che va ricostruito un campo largo di centrosinistra. Sono convinto che vanno coinvolti tutti quei soggetti che condividono i nostri stessi principi e obiettivi, ad iniziare dai partiti come Pd e Cinque Stelle. Ma chiedere di lasciare fuori dalla discussione l’attuale sindaco della città non la trovo un’azione corretta nè tantomeno ‘leale'”. Così l’assessore comunale Carlo Gradenigo prende apertamente posizione nella discussione tutta interna all’attuale maggioranza sulla ricandidatura di Francesco Italia. Esponente di Lealtà&Condivisione, movimento politico che nei giorni scorsi si è smarcato dal discorso candidature evidenziando prima la necessità di formare una coalizione, Gradenigo quasi spiazza con le sue parole postate sui social. E quel “leale” tra virgolette rischia di esser letto come una punzecchiatura rivolta proprio al suo movimento politico di appartenenza.
Quel “lasciare fuori dalla discussione l’attuale sindaco della città non la trovo un’azione corretta nè tantomeno ‘leale'”, però, non pare aver turbato o spaccato più di tanto Lealtà&Condivisione. Il presidente, Ezio Guglielmo, spiega infatti di “non aver trovato nulla di particolarmente rilevante o nuovo nelle parole di Gradenigo”. E questo perchè L&C “non ha escluso nessuno ma ha posto un quesito differente, che va al di là del nome di questa o quella persona”, dice alla redazione di SiracusaOggi.it. “Prima di ragionare di chi deve capitanare la coalizione, mi pare ovvio che si debba parlare della coalizione. Per usare una metafora calcistica, prima mettiamo insieme i giocatori e creiamo una squadra e dopo decidiamo chi è il capitano”, aggiunge Guglielmo. “E’ banale discutere oggi di chi deve essere il candidato sindaco, senza avere ancora una coalizione. E non c’è un veto di partenza sul nome di Italia. Nessuna preclusione personale. Ma ripeto, il candidato lo sceglie la coalizione. Aspettiamo e decidiamo insieme. Italia o chiunque altro sia in grado di unificare e guidare la coalizione, lui sarà il nostro candidato. Ma chi fa oggi il nome del sindaco in carica non gli fa un favore…”.




Crisi dei rifiuti, la Regione “apre” la discarica di Lentini e chiede più differenziata

Sono di nuovo gironi complessi per il sistema di gestione dei rifiuti in Sicilia. Nota è la situazione della discarica di Lentini e come l’ormai esaurita discarica stia rallentando la raccolta dei rifiuti in oltre 150 comuni siciliani, tra cui Siracusa e gran parte della sua provincia. Domani incontro a Palermo con l’assessore Baglieri per discutere di soluzioni concrete, in attesa dei termovalorizzatori.
«Questa mattina abbiamo richiamato l’attenzione dei gestori degli impianti di rifiuti in merito al contenuto dell’ordinanza presidenziale (1/Rif). In base a tale provvedimento, i gestori degli impianti dovranno consentire, per scongiurare il sovrapporsi di una eventuale emergenza di rifiuti con l’attuale situazione pandemica, l’ingresso in discarica dei rifiuti prodotti dai Comuni siciliani». Queste le parole dell’assessore regionale all’Energia Daniela Baglieri, in relazione agli attuali disagi in alcune aree della Sicilia orientale in materia di conferimento dei rifiuti.
«Ho anche sentito telefonicamente alcuni gestori – prosegue l’assessore – che in modo responsabile si sono dichiarati disponibili a dare il proprio contributo per scongiurare l’insorgere di ulteriore crisi. D’altro canto, abbiamo richiamato le Srr e i Comuni al rispetto della normativa vigente. Se non ci si adopera seriamente per un incremento sensibile della raccolta differenziata, non ci saranno impianti e programmi che tengano. La soluzione non può essere certo fare diventare la Sicilia una enorme discarica a discapito dei siciliani e dell’ambiente. Si è fatto di tutto nel mio ufficio e in questo assessorato per evitare che, con enormi esborsi, questi rifiuti andassero all’estero. Ebbene, al di là di qualche eccezione, la quantità del rifiuto differenziato da portare in discarica non è diminuita. In ragione degli spazi attualmente disponibili e in base alle politiche sui rifiuti del governo Musumeci, ci adopereremo per evitare considerevoli aumenti della Tari a carico dei cittadini. Non si può chiedere in qualche mese, e neppure in qualche anno, di risolvere criticità e incrostazioni presenti e mai affrontate da decenni in Sicilia. La svolta che abbiamo operato con il bando per i termoutilizzatori – conclude Baglieri – darà, a medio termine, un valido contributo alla definitiva soluzione del problema, ma nell’immediato serve solo far crescere la differenziata».




Alicata (FI) contro il sindaco ed il riferimento ai cambiamenti climatici. Giansiracusa: “rappresaglia”

Non poteva non alimentare una diatriba anche politica quanto accaduto al ponte Umbertino, a Siracusa. A dare fuoco alle polveri è il commissario provinciale di Forza Italia, Bruno Alicata. “Poveri cambiamenti climatici, tirati in ballo sempre e comunque”, esordisce richiamando un post del sindaco Francesco Italia condito da mille polemiche. “Grazie al ‘gretinismo’ militante, viviamo l’epoca stanca e noiosa per cui tutto è ‘cambiamento climatico’, costretti ogniqualvolta a subire un bombardamento mediatico che vuole accreditare la tesi, tutta da dimostrare, che il clima stia cambiando per colpa, soprattutto, dell’uomo. Tutti, o quasi, a capofitto a cavalcare il conformismo ambientale del momento, e guai a dissentire, pena la condanna al rogo per tutti i ‘reazionari’ che dissentono”, scrive l’ex senatore.
Alicata carica pesante su Italia. “Con sprezzo del ridicolo, arriva ad attribuire ai suddetti ‘cambiamenti’ di aver fatto cadere il cornicione di Corso Umberto, lesionato da svariati lustri e mai manutenuto. Centomila siracusani indignati dall’inutile frottola propalata da un sindaco imbelle, il quale, piuttosto che scusarsi con la cittadinanza per il grave, colposo incidente, ben documentato dal video di un benemerito cittadino, non trova di meglio che chiamare in causa i ‘cambiamenti climatici’, suscitando sconcerto e sconforto tra la collettività siracusana che forse, finalmente, prenderà contezza del vero, necessario cambiamento che la città si aspetta alle prossime elezioni”.
Al commissario provinciale di Forza Italia replica il capo di gabinetto del sindaco, Michelangelo Giansiracusa. “L’unico sconcerto e sconforto che, ahimè, continuiamo a riscontrare è la totale assenza di una proposta politica da parte di soggetti che non perdono occasione per strumentalizzare qualunque cosa si faccia o si dica. Dalla bandiera della pace che trasforma i bambini in omosessuali, alle corsie ciclabili giudicate insalubri e adottate solo perché di moda, alla condanna del termine ‘resilienza’ utilizzato niente meno che nel piano nazionale di ripresa e resilienza. Il senatore Alicata, in particolare, si contraddistingue per l’assoluta assenza di contenuti politici”, scrive Giansiracusa.
“Cosa vuoi ribattere a qualcuno che contesta l’uso di un termine non conoscendone i riferimenti culturali, che sconosce la bandiera della pace o che sminuisce il tema globale dei cambiamenti climatici attribuendogli un nesso di causalità che vede solo lui? Meglio farebbe il senatore a fare una proposta, se ne ha una, e a provare a dare una parvenza di politica ad attacchi personali stucchevoli che hanno da un pò il sapore di sterili rappresaglie”.