Siracusa. Forza Italia cerca nuova unità, vertice a Palermo con un triumvirato

Forza Italia cerca di ritrovare unità in provincia di Siracusa. Il compito del pontiere tra le varie anime tocca al commissario regionale del partito, Gianfranco Miccichè. A Palermo ha convocato Daniela Ternullo, Bruno Alicata e Edy Bandiera per discutere con loro della situazione di Forza Italia in provincia di Siracusa.
Ribadita “fiducia incondizionata” a Bruno Alicata, di recente tornato alla guida provinciale degli azzurri dopo aver ritirato le dimissioni. Miccichè ha “benedetto” l’inizio “di una nuova stagione di crescita politica del partito in provincia di Siracusa, che tenga imprescindibile conto di tutte le componenti e della presenza nei territori, al fine di qualificarlo ulteriormente e rafforzarlo sempre più”.
Nei prossimi giorni si procederà alla riorganizzazione del partito, provvedendo ad aggiornare ranghi e ruoli.




Ritorna la Camera di Commercio? In Parlamento nuova linea bipartisan pro Siracusa

Si prospetta un nuovo percorso per restituire la necessaria autonomia gestionale alla Camera di Commercio di Siracusa. Non è un mistero che l’accorpamento con Catania e Ragusa abbia portato più vantaggi alla provincia etnea che a quella siracusana. Ma adesso c’è un appoggio su cui puntare per riparare ad una scelta molto criticata, sin dalla sua nascita. E’ stato infatti approvato un ordine del giorno con prima firmataria la parlamentare Stefania Prestigiacomo (Forza Italia). Appoggio bipartisan per il testo studiato e firmato anche da Paolo Ficara (M5s), Nino Minardo (Lega) e Fausto Raciti (Pd). Il governo adotti “le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di procedere tempestivamente all’istituzione delle circoscrizioni territoriali della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Catania e della camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura di Ragusa e Siracusa al fine di salvaguardare l’unitarietà della gestione delle realtà economiche territoriali”, recita l’ordine del giorno al Milleproroghe approvato dall’Aula di Montecitorio.

“L’accorpamento delle tre camere di commercio – si legge ancora – ha destato numerose difficoltà organizzative per cittadini ed imprese che, invece, devono essere posti nelle condizioni di poter lavorare serenamente, sia dal punto di vista logistico sia dal punto di vista operativo. Si tratta dunque di un processo di riforma realizzato senza tenere in debita considerazione le specificità e le caratteristiche dei singoli tessuti economico-sociali locali. È dunque fondamentale restituire alle imprese siracusane e ragusane dignità ed autonomia, anche alla luce degli effetti del citato accorpamento, cioè un’esautorazione dei ruoli minimali di funzionamento con penalizzazione degli operatori economici locali. L’ordine del giorno – conclude la Prestigiacomo – impegna il governo a valutare l’opportunità di adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di procedere tempestivamente all’istituzione delle camere di commercio di Catania e di Siracusa e Ragusa”.

Anche il pentastellato Paolo Ficara segnala l’importanza del provvedimento. “Abbiamo messo in moto un meccanismo che punta a restituire autonomia e indipendenza alla Camera di Commercio di Siracusa. Non potevo non condividere con i colleghi Prestigiacomo, Minardo e Raciti un ordine del giorno al Milleproproghe che non ha colore politico ma solo un forte senso di responsabilità verso la comunità siracusana. Qualcuno, negli anni scorsi, ha forse pensato di poter estendere mire ed interessi anche sulle scelte economiche centrali per la nostra provincia, non senza colpe di chi doveva rappresentare e tutelare Siracusa. Con forza, adesso abbiamo detto stop alle colonizzazioni, dando un senso anche ad una posizione che in questi mesi ho pubblicamente tenuto, con atti ed interventi alla Camera e negli incontri pubblici con la Consulta della Associazioni. Togliere ad un territorio l’indipendenza gestionale e decisionale per consegnarla ad un altro, era e rimane operazione ingiusta a cui bisogna porre rimedio. Autonomia da Catania, tutelando gli interessi della provincia di Siracusa”.

Il Partito Democratico di Siracusa accoglie con la stessa soddisfazione l’ok all’odg. “Un primo passo per sanare il vulnus dell’accorpamento tra le Camere di Catania, Siracusa e Ragusa che ha tolto autonomia alla rappresentanza Camerale della città di Siracusa e indebolito il ruolo del nostro ceto commerciale e produttivo”, dice il segretario provinciale, Salvo Adorno. “Il PD ha posto questo obiettivo come punto principale del suo programma politico per il rilancio della provincia ed è già più volte intervenuto su questo argomento con note a firma del segretario provinciale e dell’onorevole Raciti. L’emendamento che vede come prima firmataria l’onorevole Prestigiacomo, che ha dato impulso all’azione, assieme a Minardo, Ficara e Raciti è il prodotto di un lavoro coordinato della rappresentanza parlamentare della provincia che ha dimostrato che quando ci si muove con una comunità di intenti sui temi di interesse del territorio si possono raggiungere obiettivi strategici rilevati. Ci pare questa una svolta molto importante per la politica siracusana”.

Per la Lega, commento affidato a Nino Minardo. “Ci apprestiamo a restituire alle imprese ragusane e siracusane l’autonomia che storicamente avevano sempre meritato e una nuova speranza in vista della ripresa post-pandemia. Mi piace immaginare e citare per questo percorso legislativo il titolo di un film che tutti conosciamo: ‘Ritorno al futuro’. Perché in questo caso il ritorno al modello vincente del passato è, appunto, il miglior passo in avanti verso il futuro”.

foto dal web




I vertici del M5s sconfessano consigliere comunale di Avola: "siamo opposizione"

Con una stringata nota, i vertici provinciali del Movimento 5 Stelle sconfessano il consigliere comunale di Avola, Giuseppe Caruso. Quest’ultimo si è avvicinato alle posizioni politiche della giunta retta da Luca Cannata, nome di primo piano in Fratelli d’Italia. “La nostra linea è e rimane di opposizione verso l’operato dell’amministrazione Cannata. Chi opera scelte diverse, lo fa certamente a titolo personale e senza essersi consultato con il MeetUp locale e con i portavoce della provincia. Prendiamo pertanto le distanze da eventuali scelte operate in seno al Consiglio comunale di Avola di sostegno all’amministrazione Cannata”, scrivono i sei portavoce provinciali pentastellati Paolo Ficara, Filippo Scerra, Pino Pisani, Maria Marzana, Stefano Zito e Giorgio Pasqua.

foto: Municipio di Avola, dal web




Bonifiche nella zona industriale, il M5s: "trasferiti dal Ministero alla Regione 24 milioni"

Un riscontro sul sempre attuale tema delle bonifiche ancora da completare nel sito Sin di Priolo arriva dal Ministero dell’Ambiente. Nei giorni scorsi, aveva sollecitato attenzioni e riscontri i parlamentari e senatori siracusani del MoVimento 5 Stelle, insieme ai colleghi deputati regionali. In risposta, dal Ministero dhanno reso noti alcuni aggiornamenti. “Apprendiamo con piacere intanto che il processo di trasferimento delle risorse dalla contabilità speciale nella gestione ordinaria della Regione siciliana si è concluso a dicembre dello scorso anno”, spiegano Paolo Ficara, Pino Pisani, Filippo Scerra, Maria Marzana ed i deputati regionali Stefano Zito e Giorgio Pasqua.
“Il 30 dicembre scorso, inoltre, la Direzione del Ministero ha approvato l’Accordo di Programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree comprese nel Sito di Interesse Nazionale di Priolo, sottoscritto il 29 dicembre tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Siciliana, registrato dalla Corte dei Conti a gennaio di quest’anno”, aggiunge Paolo Ficara. “Gli interventi ammessi a finanziamento, per un importo di oltre 24 milioni di euro, riguardano prevalentemente aree pubbliche”. Anche l’annosa problematica della rada di Augusta è stata attenzionata. “Lo scorso 10 febbraio si è tenuta una conferenza dei servizi istruttoria che ha valutato positivamente lo studio redatto da ISPRA e dal CNR nel gennaio 2020, studio che ha consentito di aggiornare lo stato delle matrici ambientali, partendo da tutte le indagini svolte nell’area. Per l’approvazione definitiva si attende ora la conferenza dei servizi decisoria e gli attori coinvolti, Asp, Comuni, Autorità Portuale e Regione, hanno chiesto una velocizzazione della procedura”, spiegano i pentastellati.
Dal Ministero, in risposta alla nota del MoVimento 5 Stelle, annunciano poi che “conclusa la fase della definizione degli obiettivi di bonifica, si potrà concretamente avviare la progettazione degli interventi di bonifica per i quali sono già disponibili, nell’ambito dell’Accordo quadro rafforzato del 2015, risorse per 4 milioni di euro”.
I parlamentari ed i senatori siracusani del MoVimento 5 Stelle ringraziano il Ministero dell’Ambiente per l’impegno profuso negli ultimi mesi sui problemi del SIN di Priolo. “Importante la conferma dell’accelerazione dell’iter burocratico possibile anche grazie al decreto Semplificazioni. Ed importante anche lo stanziamento di risorse per le bonifiche. C’è davvero tanto ancora da fare e confidiamo che anche con la nuova guida, il Ministero non abbassi l’attenzione su queste tematiche siciliane”.




Nel panorama socialpolitico irrompe la Brigata Rosa: "Penisola Maddalena, serve visione futura"

Nel novembre del 1996, la Commissione provinciale Bellezze naturali della Soprintendenza di Siracusa ritenne che l’intera penisola Maddalena dovesse dichiararsi come bene paesaggistico d’interesse pubblico. E questo anche per frenare un intenso utilizzo a fini residenziali e turistici “che hanno cambiato il profilo costiero dell’intera penisola che comprende le contrade dell’Isola, Plemmirio e Capo Murro di Porco”, spiega la neonata Brigata Rosa.
“La penisola è stata quasi del tutto destinata a residenze private o ad attività turistiche, relegando le aree
più interne all’ agricoltura, pur sempre di qualità, ma che assume anch’essa connotati di agriturismo o di
turismo verde: la presenza diffusa di masserie agricole attrae speculazioni edilizie con la possibilità offerta
dal Piano regolatore vigente, di demolire e ricostruire senza proporre alternative per la conservazione di
queste testimonianze storiche”, aggiungono i portavoce del movimento.
“La realizzazione di nuove costruzioni, resort di lusso ovvero strutture per la ristorazione e il turismo
risponde sempre più agli interessi di lobby immobiliari che millantano innumerevoli effetti benefici per la
città, ma è in totale contrasto con i nuovi indirizzi di pianificazione urbanistica”, appunta la Brigata Rosa. E questo a dispetto delle nuove sensibilità su uso sostenibile del suolo “in quanto risorsa strategica, limitata e non rinnovabile”.
Ecco allora che si punta l’indice sulla mancata revisione del Piano regolatore generale di Siracusa che “consente ancora, quasi all’infinito, l’occupazione di tutte le zone costiere del territorio comunale”. Secondo quanto denuncia all’opinione pubblica la Brigata Rosa, “in altra zona di pregio paesaggistico e naturalistico del territorio che circonda il porto grande di Siracusa stanno sorgendo ancora nuove costruzioni e comparti edilizi in contrasto con la salvaguardia paesaggistica delle Saline di Siracusa, dichiarate riserva naturale unitamente al fiume Ciane già dal 1984 e zona SIC dall’anno 2000, sicuramente legittimate da regolari concessioni edilizie ma il cui impatto invasivo è devastante in spregio ad ogni percezione del bene comune costituito dalle saline e dallo spettacolo dell’avifauna che la frequenta abitualmente creando un unicum proprio perché zona umida interna al
porto”.
Ecco allora che in una sorta di manifesto politico programmatico, dal movimento che ha recentemente incontrato il sindaco Francesco Italia viene fuori l’esigenza di una nuova visione di città futura, “adottando le opportune misure di salvaguardia che rendano possibili le trasformazioni che apportino incremento di qualità del paesaggio, nel rispetto dello spirito dei luoghi”.

foto dal web




Un centro per le vaccinazioni anche a Noto, l'annuncio del sindaco Bonfanti

Anche a Noto un centro vaccinazioni contro il covid. Via libera dell’Asp alla richiesta presentata alcuni giorni fà dal sindaco, Corrado Bonfanti. “Potremo aprire un centro vaccinazioni anche a Noto, all’ospedale Trigona o comunque in uno spazio che sia facile da raggiungere per tutti”, conferma il primo cittadino. In un video pubblicato sui suoi canali social, ha anche spiegato che – in convenzione con Auser – sarà attivato “un servizio per aiutare i nostri anziani a prenotare il vaccino e, successivamente, anche per accompagnarli ad effettuarlo. Nei prossimi giorni vi aggiornerò sulle modalità”. Uffici comunali già a lavoro per trovare uno spazio adatto ad ospitare il centro vaccinazioni.

foto archivio




Che lite tra le deputate regionali Cannata e Ternullo: le due non se le mandano a dire

Chissà se stringeranno la mano incontrandosi nei corridoi di palazzo dei Normanni. Ma per ora è alta tensione tra le deputate regionali siracusane Rossana Cannata e Daniela Ternullo. Proprio una frase di quest’ultima, esponente di Forza Italia, ha causato la risentita reazione dell’avolese di Fratelli d’Italia. Cosa ha detto la Ternullo? Commentando l’emendamento della collega alla legge di riforma degli enti locali ed alla non retroattività della norma sulla decadenza dei Consigli comunali (come nel caso di Siracusa, ndr), ha spiegato di non aver firmato l’emendamento “che ripesca nell’arcaica e superata tecnica legislativa passata, utilizzata per porre rimedio a precedenti testi di legge poco chiari. Da approfonditi studi in materia giuridica, tale emendamento contrasta con i noti, forse non a tutti, principi costituzionali. (…) Credo che non sia opportuno gettare fumo negli occhi ai cittadini. Parliamoci chiaro: se fosse passato l’emendamento, il rischio di una potenziale impugnazione della legge dinanzi la Corte Costituzionale sarebbe stato alto, oltre a produrre un vulnus nella normativa regionale senza precedenti”.
Quel “non gettare fumo negli occhi” – raccontano alcuni collaboratori – avrebbe mandato su tutte le furie Rossana Cannata. In pochi minuti, pronta la replica. “La Ternullo forse dimentica che in prima battuta, a questo punto non comprendendo nemmeno di cosa stessimo parlando, ha condiviso i miei emendamenti sull’articolo che riguardava le conseguenze da applicarsi in caso di mancata approvazione dei bilanci, per poi fare adesso marcia indietro. Dopo che anche i componenti del suo partito mi hanno sostenuta nel portare il mio emendamento fino in Aula. E dopo che professionisti di comprovata esperienza politica e conoscenze giuridiche hanno condiviso i miei emendamenti. Quindi nessuno avrebbe capito nulla? Dovevamo aspettare tutti una lezione di diritto dalla Ternullo o meglio da chi le ha impostato il comunicato stampa che si è limitata a diramare, senza forse comprenderne il contenuto? Oppure, chissà per quale strano disegno, la Ternullo vuole semplicemente andare contro la città di Siracusa o contro il suo partito con il quale evidentemente non si consulta? A questo punto chiedo alla Ternullo di spiegarci, dall’alto delle sue fantasiose competenze giuridiche, quale principio costituzionale si sarebbe andato a violare tanto da scomodare la Corte costituzionale. (…) Le consiglio quindi di studiare di più sull’argomento, considerando che le norme di interpretazione autentica, anche in materia di enti locali, sono state applicate con tanto di precedenti che sono anche disposta a spiegarle”.
Una nota durissima che sposta tutto sullo scontro personale. E che non rimane senza reazione da parte di Daniela Ternullo. “La collega Rossana Cannata, credo che debba prendere ripetizioni di bon ton istituzionale, che evidentemente ignora. Non ho mai offeso la sua persona, né tantomeno ho agito in barba al mio partito. Forza Italia, così come le forze d’opposizione all’Ars e qualsiasi altra sede istituzionale, condivide un principio di irretroattività che nell’ordinamento giuridico italiano è contemplato in termini generali all’art. 11, comma 1 delle Preleggi, secondo il quale la legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo. Nella fattispecie degli Enti Locali, l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia mira a modificare i principi vigenti con una nuova norma. Dunque, da parte mia non ho voluto impartire nessuna lezione di diritto, ma solo uno studio approfondito su una tematica già delicata. Una norma di interpretazione autentica non può assumere valore innovativo, specie se lesiva di principi fondamentali dell’ordinamento giuridico come quelli dell’armonizzazione dei bilanci e di coordinamento della finanza pubblica. Se non tutti i giuristi conoscono tali presupposti elementari, i parlamentari dovrebbero perché rappresentano i cittadini. Basta riprendere le sacrosante parole del collega Antonello Cracolici, che con estrema chiarezza e preparazione ha ribadito in Aula un presupposto: insistere sulla proposta della Cannata è un’idea illogica dal punto di vista legislativo. La legge entra in vigore nel momento in cui è pubblicata in gazzetta ufficiale, non prima. Invito la collega a non offendere nessuno. (…) La smetta dunque con le sterili polemiche circa i miei interessi ad andare contro la città di Siracusa. Capisco che è frustrante accettare le critiche, specie se costruttive, ma così rischia di coprirsi di ridicolo agli occhi sia della città, che del civico consesso in cui espone certe teorie”.
Finita qui? Forse. Ma nelle relazioni istituzionali tra le due deputate regionale è calato un freddo glaciale.

foto: a sinistra Daniela Ternullo, al centro l’assessore regionale Falcone, a destra Rossana Cannata




Villaggio per i braccianti a Cassibile, il Pd: "bene ma non basta"

Il villaggio per l’accoglienza di alcuni dei braccianti stagionali che raggiungono Cassibile per poi lavorare nelle campagne della provincia, continua a far discutere. Ancora non è stato realizzato, offrirà una risposta solo parziale al problema abitativo e rischia di far crescere il livello di tensione sociale nella frazione di Siracusa.
“È un primo passo, se non per risolvere il problema definitivamente quantomeno per arginarlo nell’imminente emergenza”, dice il segretario cittadino del Pd, Santino Romano. “C’è un principio di rispetto della dignità umana, di garanzia dei diritti civili e sociali che l’iniziativa dell’assessore Gentile ha posto al centro del suo intervento”. Con realismo, Romano sottolinea che “il problema della creazione di alloggi adeguati non può e non deve riguardare solo il nostro territorio ma tutti i comuni con vocazione agricola. Occorre una strategia territoriale ampia, provinciale e interprovinciale, che coinvolga la Prefettura, la ex Provincia e tutti i comuni interessati”.
In questa visione, per il Pd di Siracusa “la soluzione delineata dall’amministrazione è un importante passo in avanti ma non basta: è necessario infatti una vera e propria opera strutturale che consenta di definire in maniera degna la vita dei migranti nei propri alloggi e l’impegno delle istituzioni nella lotta al caporalato”.
Il circolo di Cassibile del Partito Democratico ha consegnato delle proposte al riguardo all’assessore Gentile. L’idea è quella di agevolare “la costituzione di cooperative da affidare agli stessi lavoratori (residenti ed extracomunitari) sotto il controllo superiore della Prefettura e dell’Ispettorato del lavoro, con il coordinamento operativo del Comune, che possa avere in affidamento sedi fisse nelle quali offrire soluzioni alloggiative dignitose, soluzioni di trasporto per migliorare l’offerta di servizi adeguati ai bisogni dei lavoratori agricoli ed aule ed attrezzature per la formazione professionale. Il tutto gestito con la collaborazione finanziaria degli imprenditori di settore e tramite sottoscrizione di una quota fissa pro capite da parte degli stessi lavoratori stagionali”.
Il progetto sarebbe di immediata esecutività: “la Direzione Generale dell’Immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha già impegnato 88 milioni di euro in interventi contro lo sfruttamento lavorativo, Il circolo del Pd di Cassibile, con il supporto del Partito provinciale, sta lavorando a un progetto esecutivo da proporre all’amministrazione comunale”, conferma il segretario cittadino, Santino Romano.

Foto archivio, uno scorcio della baraccopoli




Enti locali, cambia la norma in Regione ma non riesuma il Consiglio comunale di Siracusa

Non ci sarà un altro caso come quello del Consiglio comunale di Siracusa, sciolto perchè ha bocciato il rendiconto di gestione presentato in aula dall’amministrazione. L’articolo 1 della nuova legge di riordino degli enti locali stabilisce ora che solo la mancata approvazione del bilancio di previsione potrà portare allo scioglimento del Consiglio comunale. “Dunque, è passato il principio giuridico che sempre abbiamo portato avanti”, commenta la deputata regionale di Fratelli d’Italia, Rossana Cannata.
La novità non è da sola sufficiente a “riportare” in vita il Consiglio comunale di Siracusa. “Non è stata, invece, accolta la norma che avrebbe permesso una interpretazione autentica del testo regionale con l’obiettivo di chiarire fin dall’origine in maniera corretta che la mancata approvazione del rendiconto di gestione non comporta tale sanzione”, spiega Cannata. Tradotto dal politichese, la norma non può avere validità retroattiva.




Recovery plan, interventi possibili: porto di Augusta e filiera dell'idrogeno per l'industria

“Il porto di Augusta non rimarrà fuori dagli interventi previsti con il Recovery”. Dopo l’incontro dello scorso fine settimana, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) conferma gli investimenti per lo scalo megarese. “Tra le opere finanziabili con il Recovery vi rientrerà certamente il collegamento ferroviario. Ho ricevuto precise rassicurazioni anche dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti”, aggiunge. Attualmente, l’intervento è in fase di progettazione dopo il protocollo di intesa tra Rfi ed Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. La progettazione definitiva sarà completata entro il 31 dicembre e quindi ha le carte in regola per figurare tra le opere finanziate tramite il ricorso al Recovery Plan.
E intanto cresce il pressing affinchè anche la zona industriale siracusana sia inserita tra le aree nazionali per lo sviluppo della filiera dell’idrogeno.

https://youtu.be/Wr4JrFhTEuw