Container ad Augusta, crociere e turismo a Siracusa. E’ la linea scelta dalla AdSP della Sicilia Orientale per lo sviluppo dei porti aretusei nella governance dell’Autorità. Se per Augusta si vedono i primi cantieri, il porto Grande del capoluogo vive una strana fase di sospensione, in attesa della consegna formale delle aree dalla Regione all’Autorità presieduta da Francesco Di Sarcina. Questi temi sono stati al centro di un confronto con il parlamentare Filippo Scerra ed il deputato regionale Carlo Gilistro, entrambi del Movimento 5 Stelle. Nel corso della visita al porto di Augusta, i due cinquestelle hanno potuto visionare lo stato di avanzamento dei lavori per il nuovo piazzale container, opera finanziata con i fondi Pnrr dal governo Conte. “In questi ultimi mesi la movimentazione container ha conosciuto una significativa crescita, dato che conferma come sia necessario insistere sulla natura commerciale dell’hub megarese”, commentano al termine insieme all’ex parlamentare siracusano, Paolo Ficarra.
Scerra e Gilistro si sono confrontati con il presidente Di Sarcina anche sui nuovi progetti per Augusta. “Alcuni sono adesso al vaglio dei Ministeri competenti. Confidiamo in un’analisi senza preconcetti e capace di andare oltre la linea sin qui penalizzante tenuta dal governo Meloni verso le infrastrutture del Sud Italia”, la premessa.
“Sviluppare ad Augusta la cantieristica è, per esempio, una scelta in linea con le potenzialità del porto che, in linea d’aria, si trova pressochè di fronte all’uscita del canale di Suez ed al centro del Mediterraneo. E’ facilmente immaginabile che offrire interventi di quel tipo alle grandi navi portacontainer, in un’area geograficamente così battuta dalle rotte principali, farebbe da stimolo ed impulso per ulteriori iniziative e servizi che si traducono da subito in nuova occupazione e nuova economia, senza la necessità di interventi invasivi o impattanti”.
Al centro dell’incontro anche le nuove prospettive per i porti di Siracusa, recentemente inseriti nella governance della AdSP della Sicilia Orientale, anche grazie al costante pressing del Movimento 5 Stelle. “La Regione Siciliana non ha ancora consegnato formalmente le aree e per questo ho depositato nelle settimane scorse un’apposita interrogazione in Ars”, ricorda Gilistro. “Sono scali ideali per crociere e diportismo, il loro sviluppo quindi passa dal turismo. Vanno però risolti quei problemi che la Regione non ha mai voluto realmente affrontare”, aggiunge Scerra. “La banchina 2 del porto Grande non è mai entrata in funzione, ad esempio. E sembra abbandonato ogni progetto per la costruzione di una vera stazione marittima. Temi che abbiamo posto all’attenzione del presidente Di Sarcina e su cui torneremo a confrontarci con l’AdSP della Sicilia Orientale. Rimane ancora lettera morta, poi, l’inserimento nella governance dell’Autorità del porto Piccolo di Siracusa, pure oggetto di un mio ordine del giorno approvato alla Camera ma ancora disatteso dal governo”.