Beni culturali, cambia la norma per gli oneri concessori. “Fondazione Inda tutelata”

Il Ministero della Cultura ha modificato il decreto 161/2023 in materia di oneri concessori per l’utilizzo di beni culturali per eventi e spettacoli. Non appena la novità verrà recepita anche dalla Regione Siciliana, a beneficiarne sarà la Fondazione Inda di Siracusa che, in quanto ente culturale patrocinato dal Ministero, non sarà tenuta a corrispondere alcun ulteriore importo per gli spettacoli classici che richiamano ogni anno migliaia di spettatori al teatro greco.
“Sono certo che il Governo regionale con il presidente Renato Schifani e l’assessore Francesco Scarpinato, il direttore generale Mario La Rocca e il direttore del parco Carmelo Bennardo, che si sono già dimostrati attenti alle ragioni della Fondazione, provvederanno prontamente a recepire e applicare la nuova normativa”, commenta il deputato Luca Cannata (FdI). L’esponente di maggioranza si dice pienamente soddisfatto. “Ancora una volta con il Governo Meloni dimostriamo attenzione e concretezza. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha accolto, per mio tramite, le indicazioni della Fondazione Inda che sono sempre state a vantaggio della cultura espressa dal territorio aretuseo”.




Ridotte le tariffe per le palestre scolastiche, Imbrò: “Colto lo spirito della mia proposta”

(cs) Il consigliere comunale Sergio Imbrò (Noi per la Città) non nasconde la sua soddisfazione dopo la decisione della giunta comunale di abbassare le tariffe orarie per l’utilizzo delle palestre scolastiche da parte delle società sportive. “Avevo sollecitato un simile provvedimento con un recente atto di indirizzo. Contento che l’amministrazione abbia subito colto lo spirito della proposta, riconoscendo l’importante servizio sociale che svolgono le società sportive, operando spesso nei quartieri più a rischio della città. Non aumentando le tariffe, ma anzi diminuendole, viene assicurato a centinaia di ragazzi e di ragazze in condizioni di disagio economico la possibilità di socializzare, fare sport, crescere in maniera sana”, commenta il capogruppo di Noi per la Città. “Ringrazio per la sensibilità dimostrata l’assessore Giuseppe Gibilisco e il sindaco
Francesco Italia”, aggiunge.
Con la delibera approvata dalla giunta comunale di Siracusa, la tariffa per l’utilizzo delle palestre degli istituti comprensivi passa da 20 a 15 euro l’ora. Solo per le palestre dell’Archia e del Martoglio disposto l’aumento, da 23 a 25 euro. Si tratta di due impianti da poco riqualificati e ammodernati.




Garozzo sul rimpasto: “Cose strane e nessuno si meraviglia. Perchè Forza Italia silente?”

“Cose strane di cui nessuno si meraviglia”. Con queste parole Giancarlo Garozzo descrive il primo rimpasto di giunta a Siracusa ed il percorso con cui si è consumato. Per l’ex sindaco, oggi nella direzione regionale di Italia Viva, la giunta comunale è l’emblema “dell’evoluzione in negativo della politica locale”. Non ci vuole un grosso sforzo per capire che Garozzo faccia riferimento a quella trasversalità spinta che ha portato in giunta (e in maggioranza in Consiglio) anche quanti erano inizialmente intesi come avversari politici. Non che ci sia scandalo o che la cosa rappresenti una novità assoluta. “Però era impensabile una situazione di questo tipo durante le sindacature di Bufardeci, di Visentin e durante la mia. Magari – dice Garozzo su FMITALIA – si sono registrati cambi di casacca da parte di singoli consiglieri che dall’opposizione sono passati alla maggioranza. Ma parliamo di situazioni singole. Quello che adesso mi lascia perplesso è vedere come interi blocchi e interi partiti che hanno sostenuto un candidato sindaco alle elezioni, si siano ora spostati sul vincente”.
Il riferimento al Movimento per l’Autonomia è diretto. E allora Garozzo mette il naso dentro il centrodestra siracusano. “Non capisco i silenzi di Forza Italia, della Lega che ha in Consiglio il gruppo Insieme. Non dicono nulla. Che io sappia, però, Forza Italia è il partito del presidente della Regione che per il candidato sindaco Messina ci ha messo la faccia, venendo tre volte a Siracusa. Poi vedo che vicesindaco è un assessore regionale all’agricoltura che ha tradito il suo partito e forse compromesso anche l’esito elettorale per il centrodestra. E niente, Forza Italia continua a tacere”, pizzica Giancarlo Garozzo come a sottintendere una sorta di vicinanza non dichiarata degli azzurri siracusani alla giunta Italia. “Non mi spiego come a Palermo governino insieme e qui non dicano nulla dopo la decisione del Mpa di andare con Francesco Italia che di centrodestra non mi pare”, aggiunge l’esponente di Italia Viva.
Però anche Garozzo – un passato recente nel Pd prima di Italia Viva – al ballottaggio ha appoggiato il candidato del centrodestra. “Il nostro è stato un apparentamento tecnico a destra deciso solo per non far scattare il premio di maggioranza a Francesco Italia. Io non ho obblighi nei confronti di Messina, in quella coalizione io non c’entro”.
Al suo ex compagno di viaggio (Italia fu vicesindaco con Garozzo, ndr) non risparmia un’altra stoccata. “Ho letto che avrebbe definito le quota rosa un problema. E ne ha scaricato la soluzione sugli alleati. Gli ricordo che lui è il sindaco ed ha la regia del rimpasto. Certo, se ha chiuso accordi promettendo assessorati ad alleati vecchi e nuovi facendosi dare solo nomi al maschile, la cosa alla fine gli è scoppiata tra le mani”.




Allargamento della maggioranza, il PD: “noi all’opposizione e non chiediamo assessori”

“Con l’ingresso in giunta dell’Mpa, l’amministrazione Italia ha dato vita ad una operazione spregiudicata di allargamento della maggioranza che governa Palazzo Vermexio, spostando a destra la propria collocazione”. E’ il giudizio di Santino Romano, segretario cittadino del Partito Democratico.
“Il sindaco non ha saputo dare una sola motivazione degna di considerazione per giustificare tale operazione sul piano politico e programmatico. Si è trattato, come ormai è chiaro a tutti, di una spartizione di potere che ha comportato la mortificazione della presenza femminile in giunta dove è rimasta una sola donna su otto assessori, in violazione del principio che garantisce la rappresentanza di genere”, attacca l’esponente Pd.
Il partito rimane all’opposizione e precisa che “nè da parte del gruppo consiliare, nè da parte di dirigenti del Pd è stata fatta richiesta al Sindaco di un nostro ingresso in giunta e non c’è stato nessun avvicinamento in senso opposto”.




Sopralluogo ai Pronto Soccorso degli ospedali di Avola e Siracusa per Gilistro e De Luca del M5S

(cs) I deputati regionali Carlo Gilistro (M5S) e Antonino De Luca (M5S) questa mattina hanno visitato i Pronto Soccorso degli ospedali Di Maria di Avola e Umberto I di Siracusa. Un doppio sopralluogo che rientra nell’attività della Sottocommissione Pronto Soccorso, in seno alla Commissione Salute dell’Ars. I due esponenti cinquestelle hanno visionato i locali e le attrezzature, verificando condizioni e turni di lavoro insieme ai dirigenti medici.
“Ad Avola abbiamo riscontrato una situazione nel complesso positiva. Servirebbe maggiore personale nel Pronto Soccorso, soprattutto per evitare che vi siano aree inutilizzate a dispetto degli spazi oggettivamente disponibili”, hanno detto Gilistro e De Luca al termine della visita ispettiva. I due deputati hanno suggerito alla direzione un percorso di rafforzamento del P.S. del Trigona di Noto, parte dell’ospedale riunito Avola/Noto.
Diversa la condizione del Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa. “Per struttura e carenza di personale, purtroppo ancora oggi ancora la situazione è disastrosa. E questo nonostante l’impegno e la capacità profusi da medici, infermieri e OSS chiamati ognuno a fare almeno per tre. A breve – annunciano Gilistro e De Luca – incontreremo il direttore generale dell’Asp di Siracusa. Apprezzabile il cambio di passo che ha cercato di imprimere con i suoi primi atti da manager della sanità siracusana, segno di rottura rispetto al recente e immobile passato. Ma ogni buona intenzione si vanifica se il reparto di emergenza non verrà trasferito nel più breve tempo possibile, come ci è stato garantito, nei nuovi e più adeguati locali. Resta il nodo carenza di personale, ma apriamo un credito di fiducia verso le annunciate nuove immissioni in servizio”.
Carlo Gilistro ha poi rilanciato la necessità di “una virtuosa alleanza tra medicina ospedaliera e medicina del territorio. Troppi ancora sono gli accessi al PS di codici bianchi e verdi che finiscono per ingolfare un sistema già in cronica sofferenza. Va rilanciato sul territorio il ruolo di pediatri di libera scelta e dei medici di famiglia. Liberiamoli dalle scartoffie e dalla burocrazia e permettiamo loro di tornare a fare i medici clinici, in modo che i pazienti possano tornare ad avere fiducia nel proprio medico e togliere così pressione sui Pronto Soccorso”.




Sanità, Luca Cannata (Fdl) assicura “non ci sarà alcun taglio in Sicilia”

“Non ci sarà alcun taglio sulla sanità in Sicilia e non è vero che perderemo oltre 37 milioni di euro in provincia di Siracusa”. Sono le parole del vicepresidente della commissione Bilancio e parlamentare di Fratelli d’Italia Luca Cannata, che assicura tutti dopo l’allarme lanciato dallo Spi Cgil Sicilia in merito ai tagli sul decreto del ministro per la Coesione, Raffaele Fitto.
“Il Governo – spiega Cannata – non ha ridotto le risorse ma rimodulato le fonti di finanziamento per i progetti in ritardo che non potevano essere conclusi secondo le prescrizioni del Pnrr, quindi con il collaudo entro giugno 2026. Tanto che, al 31 dicembre 2023, su un totale di 1,650 miliardi di euro, originariamente assegnati dal Pnrr, risultavano spesi soltanto 99,65 milioni di euro”. Secondo lo studio del sindacato l’ospedale Umberto I di Siracusa perderebbe 15.616.211 euro così e andrebbero perse le risorse per il “Di Maria” di Avola (12.540.405 euro), il “Muscatello” di Augusta (4.375.695) e il “Rizza” di Siracusa (4.738.497 euro). Ma il Pnrr assegnava alla “Missione Salute” complessivamente 15,625 miliardi di euro, dopo la revisione del Piano dello scorso dicembre, la dotazione finanziaria è stata confermata con un incremento di 500 milioni di euro. Dunque non solo non c’è taglio ma c’è aumento dei fondi. La misura “verso un ospedale sicuro e sostenibile” prevedeva una dotazione finanziaria di 3,1 miliardi di euro dei quali 1,650 miliardi finanziati dal Pnrr e 1,450 dal Piano nazionale complementare (Pnc). “In sede di revisione – continua il parlamentare FdI – 750 milioni di euro di questi interventi sono stati spostati e riportati esattamente dove erano prima della stesura inziale del Pnrr perché non sarebbero stati completati e collaudati entro la scadenza prevista”. In relazione alle risorse del Fondo ex art. 20 (tra i quali esiste una parte destinata al nuovo ospedale di Siracusa), in questo momento risultano in corso di sottoscrizione Accordi di Programma per 1,4 miliardi di euro, in corso di istruttoria Accordi di Programma per 2,4 miliardi di euro e 2 miliardi di euro di interventi individuati con delibere di giunta regionale e a oggi ci sono 2,2 miliardi euro liberi e per i quali non risulta alcuna proposta o richiesta di impiego dalle Regioni. “Le risorse disponibili per gli interventi sulla sanità – assicura Cannata – sono esattamente quelle originariamente destinate, solo che distribuite tra quelle finanziate dal Pnrr, dal Pnc e da risorse ordinarie del bilancio dello Stato in base a modalità e tempistiche di realizzazione, evitando il rischio di definanziamento. Come confermato dal ministro Fitto, il Governo Meloni attiverà uno confronto con le Regioni finalizzato all’esatta individuazione degli interventi finanziati con le tre differenti fonti. Sarà in quella sede che si potrà entrare nel dettaglio degli interventi”.




Rimpasto di giunta, Palazzo Vermexio replica alle critiche di M5S e Pd

“Nessuna logica spartitoria e nessun immobilismo: l’amministrazione Italia lavora ed è aperta al contributo di tutte le forze politiche”. Il Capo di Gabinetto, Michelangelo Giansiracusa replica alle accuse del Movimento 5 Stelle e del Partito Democratico che, in interventi distinti, all’indomani del rimpasto di giunta, hanno mosse dure critiche al sindaco, Francesco Italia e alla sua amministrazione. Giansiracusa esordisce riferendosi alle dichiarazioni della coordinatrice cittadina del M5S Cristina Merlino. “Forse perché nuova nell’incarico- dice il Capo di Gabinetto- non ha memoria storica di ciò che è accaduto pochi anni fa, quando gli attivisti del Movimento, di cui lei è referente territoriale, sedevano in consiglio comunale. In quell’occasione un loro consigliere, Moena Scala, venne eletto presidente del consiglio comunale grazie ai voti dei consiglieri delle liste civiche che avevano sostenuto l’elezione del sindaco Italia. Non mi pare che in quel caso il Movimento 5 Stelle si sia scandalizzato”. Giansiracusa rispedisce al mittente anche le accuse di paralisi amministrativa. “Siracusa è un cantiere aperto, decine di iniziative di rigenerazione e interventi sono in atto o stanno per essere avviati. Non mi pare, peraltro, che le esperienze governative locali targate Movimento 5 Stelle abbiano brillato per risultati per le comunità, ne siano state premiate dagli elettori con riconferme alla guida delle città da loro amministrate”.
Al gruppo consiliare del Partito Democratico, invece, il Capo di Gabinetto di Palazzo Vermexio assicura che “il sindaco Francesco Italia, sin dal suo insediamento, ha rivolto a tutte le forze consiliari, Pd compreso, un appello per amministrare la città in modo condiviso e senza le contrapposizioni del passato. Nulla, dunque, ha a che fare con logiche spartitorie l’ingresso dei due nuovi assessori in giunta”. Ai consiglieri del Partito Democratico, infine, Giansiracusa lancia l’invito ad “abbandonare le acredini e ad affrontare, con spirito costruttivo, le priorità che riguardano la città”.




La protesta degli agricoltori e dei pescatori, “Governo regionale sostiene il settore”

«La preoccupazione degli agricoltori e dei pescatori siciliani non resterà inascoltata. Il mio governo sta facendo tutto quanto in proprio potere per tamponare tempestivamente l’emergenza, dovuta tra l’altro al cambiamento climatico, ma anche per sensibilizzare la politica nazionale e comunitaria al fine di trovare soluzioni a lungo termine che tutelino le nostre produzioni». Lo dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, oggi a Roma per impegni istituzionali.
«Il governo regionale ha risposto al grido di allarme di chi da settimane sta manifestando in tutta la Sicilia e ha accolto subito la richiesta di istituire un tavolo di crisi permanente con tutti i soggetti coinvolti, così da avere l’opportunità di scambiarci informazioni ma soprattutto tenere tutti aggiornati sui provvedimenti che il governo Schifani ha messo e metterà in campo, grazie anche alla collaborazione col governo nazionale», dichiara l’assessore regionale all’Agricoltura e vicepresidente della Regione Siciliana, Luca Sammartino, dopo aver incontrato a Palazzo d’Orléans una delegazione di manifestanti che oggi hanno sfilato a Palermo fino a piazza Indipendenza.
All’incontro erano presenti anche il capo della segreteria particolare del presidente della Regione, Marcello Caruso, e i dirigenti dei dipartimenti dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, e della Pesca mediterranea, Alberto Pulizzi, oltre ad alcuni sindaci siciliani che hanno rappresentato le difficoltà dei territori.
«In queste ore – ha aggiunto Sammartino – stiamo lavorando alla richiesta di emergenza nazionale che presenteremo alla Presidenza del Consiglio dei ministri e che ci permetterà di dare un aiuto concreto a chi ha manifestato oggi e a chi oggi non c’era, ma subisce il cambiamento climatico e la crisi economica. La produzione delle nostre materie prime è a rischio e questo è un fatto molto grave anche per l’importanza che queste rivestono nei mercati. Il governo regionale è al fianco degli agricoltori e dei pescatori siciliani e lo sta dimostrando con le iniziative attuate affinché questo momento di difficoltà possa essere superato tutti assieme».




Consorzi di bonifica, Gilistro (M5S) “Ci vuole una vera riforma, non un restyling”

“Non si può spacciare un semplice restyling per una vera riforma. Per rimettere in piedi i Consorzi di bonifica siciliani non basta un disegno di legge incapace di guardare oltre Catania e Palermo, ridimensionando tutti gli altri territori”. Sono le parole del deputato regionale M5S Carlo Gilistro, intervenuto ieri in Commissione Bilancio all’ Ars, in merito agli oltre 900 lavoratori precari, su 1.800 impiegati negli 11 attuali consorzi.
“Dalla perimetrazione dei consorzi si scorge chiaramente che chi ha ideato la riforma ha studiato con attenzione come favorire un particolare territorio, Catania e Palermo, a cui potranno così essere indirizzate scelte economiche ed ingenti investimenti. Una regione che sta vivendo una delle peggiori crisi idriche a causa della siccità deve intervenire subito su reti di approvvigionamento e bacini colabrodo, con percentuali di dispersione da incubo”.
Gilistro continua, sottolineando un altro nodo critico della riforma proposta dal governo. “Non chiarisce cosa fare del pesante passivo che schiaccia i Consorzi di Bonifica. Né dà spiegazioni su come sia stato possibile registrare perdite così significative. È chiaro che se non si azzera la situazione debitoria non si tappa un’altra delle falle del sistema dei Consorzi di bonifica”., il deputato Cinquestelle evidenzia come “manchi completamente un riferimento sul destino del personale in servizio presso i consorzi attuali. Oltre ad un mero ipotetico passaggio dei dipendenti, il disegno di legge non prevede nulla in termini di garanzie occupazionali”. “Per questo abbiamo presentato, e ripresenteremo in Aula, emendamenti sull’aggiornamento dei POV (le piante organiche dei consorzi) e sul transito automatico del personale dai vecchi consorzi ai nuovi enti, con conservazione dell’anzianità di servizio, delle qualifiche e di quanto già maturato in questi anni”, conclude Gilistro.




Pierpaolo Coppa e Fabio Granata, gli “Highlander” della giunta Italia

Sono gli “Highlinder” della giunta comunale di Siracusa, quelli che resistono a tutti i rimpasti e che restano in equilibrio a prescindere dagli scossoni politici che possono abbattersi su Palazzo Vermexio.
Pierpaolo Coppa e Fabio Granata sono stati riconfermati, ciascuno con le proprie rubriche, dal sindaco Francesco Italia, ieri, nell’ambito del primo rimaneggiamento del suo esecutivo in questo secondo mandato e che ha visto l’ingresso del Mpa nell’esecutivo con Marco Zappulla e Salvo Cavarra al posto di Giancarlo Pavano e Ruvioli.
Il nome di Granata, per la verità, nelle ultime settimane era sembrato per certi versi in bilico. Indiscrezioni lo davano in “uscita” e qualcuno spingeva proprio per questa soluzione. Il diretto interessato, invece, non è mai apparso preoccupato da tale eventualità.
Fabio Granata, assessore alla Cultura, è nella giunta Italia da quando il primo cittadino è stato eletto per la prima volta, nel 2018. Dopo la candidatura a sindaco a primo turno, quando con il suo movimento “Oltre” si contrapponeva a Italia, dal turno di ballottaggio in poi le loro strade si sono unite, fino ad oggi in maniera indissolubile, secondo un’ottica che non si basa sui numeri in consiglio comunale. Granata, infatti, non ha rappresentanti eletti nell’assise cittadina. Ha guidato la rubrica della Cultura anche in passate amministrazioni comunali. E’ stato vicesindaco con Titti Bufardeci.
Pierpaolo Coppa è il “re” della continuità in giunta. Dal suo primo incarico, con Giancarlo Garozzo, nel 2015, in sostituzione dell’allora dimissionaria Silvana Gambuzza, sono passati nove anni, senza soluzione di continuità. Inizialmente curava rubriche “leggere” come quella del Personale. Coppa ha, poi, velocemente acquisito sempre più peso nell’esecutivo. Se il suo ingresso, in quella fase, con Italia assessore, sembrava destinato a mantenere degli equilibri interni al Partito Democratico, i successivi passaggi politici, anche nello scenario nazionale, hanno cambiato le dinamiche a Palazzo Vermexio. Coppa, scelto da Italia quando è stato eletto sindaco, nominato vicesindaco, riconfermato con la seconda giunta Italia, rappresenta un punto fermo. Mai messo in discussione, nemmeno a livello di rumors o di sollecitazioni. Regge da anni il Bilancio, guida la rubrica delle Entrate e Servizi Fiscali, così come gli Affari Legali. I lavori pubblici, invece, prima di sua competenza, sono stati assegnati, con la nuova sindacatura, all’attuale vicesindaco, Edy Bandiera. Granata e Coppa hanno, dunque, superato un altro rimpasto “indenni”. Per i prossimi turn over si dovrà attendere qualche mese. Se ne parlerà a tempo debito. Per il momento entrambi proseguono, saldi al loro posto, il cammino nell’amministrazione Italia.