I difficili conti dei Comuni, il viceministro Castelli a Siracusa incontra i sindaci

Il vice ministro all’Economia, Laura Castelli, ha incontrato nel salone Borsellino di Palazzo Vermexio tutti i sindaci della provincia di Siracusa. Ad accoglierla anche il prefetto di Siracusa, Giusi Scaduto, il Questore Gabriella Ioppolo, il comandante provinciale della Guardia di Finanza, Lucio Vaccaro e il Tenente colonnello dei Carabinieri, Marco Piras.
Al centro dell’incontro, durato poco meno di due ore, la situazione di criticità finanziaria degli enti locali siciliani, incapaci di garantire i livelli essenziali delle prestazioni ai cittadini.
“In questi anni – ha detto il vice ministro Castelli – abbiamo cambiato la tendenza sugli enti locali, dando molte risorse e riorganizzando la spesa corrente. In Sicilia abbiamo però un problema più grande che nel resto d’Italia: nelle altre parti del Paese siamo riusciti a passare dal costo storico al costo standard per quanto riguarda la spesa sociale, in Sicilia, invece, non siamo ancora riusciti ad assicurare i servizi. Questo un po’ perché le competenze sono divise tra Stato e Regione, un po’ perché anche il bilancio della regione Siciliana è tutt’altro che florido.”
La prossima settimana, più precisamente il 3 agosto ci sarà un appuntamento tra il ministro dell’Economia e delle Finanze, quello dell’Interno, Anci Sicilia e Regione Siciliana. “In quell’occasione – ancora la Castelli – dovremo rivedere cosa non sta funzionando e dobbiamo capire come rimettere in ordine tutto, perché da questo dipendono i servizi essenziali per i cittadini. La situazione socio economica di molti comuni siciliani è drammatica e so bene che tra gli altri problemi esiste anche quello delle difficoltà di riscossione, amplificato in quelle zone in cui i redditi sono bassi e i livelli di disoccupazione alti. Nonostante tutto mi sento fiduciosa, ma prima di sedermi al tavolo fissato per martedì prossimo, sicura di trovare una soluzione, ho ritenuto necessario sentire le istanze del maggior numero possibile di sindaci”.
Insieme con il vice ministro dell’Economia era presente anche il vice presidente del gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle, Filippo Scerra.
“La presenza del vice ministro – ha detto Scerra – ha un significato molto importante perché certifica la massima attenzione sua e del Governo nazionale nei confronti degli enti locali. Soprattutto di quelli siciliani, che stanno vivendo una crisi strutturale e che il Governo ha l’obbligo di risolvere. Questo è un obiettivo che ci siamo prefigurati e che vogliamo raggiungere a partire proprio dal tavolo indetto per martedì. Per quanto riguarda Pachino – ha proseguito – con il vice ministro Castelli abbiamo fatto un lavoro volto a salvare le casse del Comune. Sono arrivati 1,7 milioni di euro e altrettanti ne arriveranno a breve grazie al mio emendamento rivolto ai comuni in difficoltà economica e sciolti per mafia: un fondo da 20 milioni che sostiene tutti quegli enti che hanno questa duplice criticità. Il tutto per garantire una migliore qualità dei servizi e della vita per i cittadini.”
Particolarmente soddisfatto per l’esito dell’incontro il vice sindaco del Comune di Siracusa, Pierpaolo Coppa: “È stato un incontro proficuo e utile – ha detto – Il vice ministro ha dimostrato di essere preparato e pronto a raccogliere le istanze, i problemi e soprattutto a trovare soluzioni. Nei prossimi giorni capiremo se già dall’incontro del 3 agosto si troveranno le prime intese ma reputo questo primo approccio molto importante perché è emersa grande sintonia”.
Al Vermexio presente anche il sindaco di Avola e il vicepresidente vicario dell’Anci Sicilia, Luca Cannata: “Le difficoltà e i ritardi della gran parte degli enti locali siciliani nell’approvare gli strumenti finanziari rappresentano solo la punta dell’iceberg delle criticità normative e finanziare a cui bisogna dare nell’immediato risposte per evitare il fallimento dei Comuni. Il viceministro oggettivamente ha mostrato impegno sul tema e già da giorno 3 agosto se ne discuterà al tavolo nazionale. I Comuni rappresentano il popolo e devono essere messi nelle condizioni di garantire al meglio i servizi per la cittadinanza”.




La crisi di Italia Viva, anche Giovanni Cafeo pronto a lasciare: la Lega nel suo futuro

Manca solo la conferma del diretto interessato, ma tra Giovanni Cafeo e la Lega il passaggio sarebbe cosa fatta. Il deputato regionale siracusano, eletto con Italia Viva, sarebbe pronto a seguire Luca Sammartino in questa nuova avventura politica che spinge sempre più verso il centro la Lega Sicilia di Nino Minardo, con il placet di Matteo Salvini.
Per gli addetti ai lavori, non esattamente un fulmine a ciel sereno. Alcuni movimenti, tra Roma e Palermo, avevano lasciato intendere che non sarebbero mancate le novità, di fronte a quello che appare ormai il disfacimento di Italia Viva.
Il 3 agosto arriverà l’arrivo ufficiale, a Palermo, con la presenza di Salvini. Il segretario regionale, Minardo, gongola. “Il partito è in costante crescita. Abbiamo fatto il punto sui possibili nuovi ingressi a livello nazionale, regionale e locale e abbiamo convenuto che ogni decisione sarà presa coinvolgendo dirigenti locali e territorio. Io sono già al lavoro sul dossier, con l’obiettivo di rafforzare sempre di più la Lega nella nostra regione, aprendo le porte a donne e uomini motivati, capaci e di valore”.
Anche da Siracusa l’imminente passaggio di Giovanni Cafeo viene salutato con favore. Enzo Vinciullo, referente provinciale del partito, implicitamente confermando l’ingresso dell’ex Italia Viva parla di “clima favorevole verso chi può fare crescere la Lega”.




Viabilità provinciale, il punto sugli interventi in corso: incontro al Libero Consorzio

(c.s.) Per verificare l’utilizzo delle somme stanziate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti negli anni scorsi, il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha incontrato i responsabili del settore viabilità della ex Provincia Regionale di Siracusa.
Una analisi approfondita, dedicata all’analisi dei passi avanti compiuti anche grazie ai fondi messi a disposizione, dopo anni di tagli. Per la provincia di Siracusa, il totale è di circa 22 milioni di euro di fondi ministeriali per il periodo dal 2020 al 2024, destinati alla manutenzione straordinaria delle strade.
“Conosciamo tutti bene la situazione economica complessa dell’ente siracusano e, negli ultimi anni, ci siamo impegnati come poche altre forze politiche per chiudere la brutta pagina del dissesto, riportando sulla linea di galleggiamento la ex Provincia. Sono apprezzabili, in un tale contesto, gli sforzi prodotti dagli uffici che devono anche scontare una cronica carenza di personale qualificato. Si può certamente fare ancora di più ma intanto ho accolto con piacere gli sviluppi illustrati, quanto ad interventi per la messa in sicurezza di diversi chilometri di viabilità provinciale”, ha commentato al termine dell’incontro Ficara.
Il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera ha ricevuto la conferma del completamento degli interventi previsti per l’anno 2020, tranne il 2° lotto dei lavori per l’illuminazione della Siracusa-Belvedere, che dovrebbero essere assegnati a breve. Dagli uffici è stata assicurata massima attenzione.
Approvati in questi giorni invece gli interventi previsti per l’anno 2021 così adesso si potrà procedere alle gare d’appalto. Tra questi, numerosi lavori di manutenzione straordinaria della zona nord, centro e sud della provincia.
Aggiudicati o in fase di avvio i lavori sulla viabilità ex Asi, per un importo di poco superiore al milione di euro. Mentre altri lavori, come il completamento della manutenzione del manto stradale tra Arenella e Fontane Bianche, aspettano il trasferimento da parte della Regione dei fondi stanziati da Roma con la legge di bilancio 2019.
Altro tema dell’incontro, il confronto sulle somme per la manutenzione di ponti e viadotti stanziate nel decreto “Agosto” di un anno fa e ripartite nei mesi scorsi. Alla provincia di Siracusa sono andati quasi 12 milioni di euro da utilizzare nel triennio 2021-2023. “Gli uffici hanno già definito gli interventi da eseguire che vedranno la messa in sicurezza di 11 ponti su tutto il territorio provinciale. Risorse fondamentali che segnano un deciso cambio di passo con il passato e che porteranno sicurezza sulle nostre strade”, dice ancora Paolo Ficara (M5s).

foto archivio




Politica. Per convincere l’esitante Pd, il sindaco Italia riapre la partita del dialogo

Che cosa farà il Pd siracusano? Accetterà l’invito al dialogo del sindaco Francesco Italia o, come dichiarato dal segretario provinciale che però lotta con pezzi del suo partito, ritirerà l’appoggio alla giunta comunale siracusana? In attesa della più movimentata direzione cittadina degli ultimi anni, il primo cittadino torna a rivolgersi al principale partito della colazione di centrosinistra. Lo fa con una nota stampa. “Rinnovo quindi il mio invito a tutto il Partito Democratico, alle forze civiche cittadine e del centro sinistra riformista e liberale, di sostenere unitariamente questo momento di passaggio, reso particolarmente delicato e al tempo stesso esaltante per le sfide ed opportunità che si presenteranno. Nel pieno rispetto dei tempi e della discussione in atto all’interno del Pd e delle altre forze civiche e politiche, convocheremo un’assemblea di confronto durante la seconda settimana di agosto”.
Dal Pd accoglienza apparentemente tiepida, pur con una serie di distinguo tra i rappresentati di un’area e l’altra. “Nessuna novità al momento. Stiamo lavorando sulle tematiche di partito”, si limita a dire il segretario cittadino, Santino Romano.
In attesa di trovare nuovi equilibri, la giunta poggia sul sostegno assicurato da Oltre (che esprime l’assessore Fabio Granata) e soprattutto da Lealtà & Condivisione (Gradenigo e Gentile). “Apprezzo l’invito di Lealtà e Condivisione, che coglie lo spirito di quanto già proposto agli alleati e ai sottoscrittori del Patto per la città, di avviare un confronto sui temi e promuovere un momento di verifica delle attività dei primi 3 anni di amministrazione, con l’obiettivo di rinsaldare e ridefinire l’alleanza politica e programmatica”, dice a proposito il sindaco Italia.
“Ci sono priorità che, nei prossimi 24 mesi, dovremmo fronteggiare con spirito costruttivo e resiliente. L’apporto civico e il contributo di ciascuna forza, gruppo o partito che si riconosce nel patto del 2018 o che condivide, oggi, tale approccio sui temi concreti, saranno graditi e utili per arricchire lo sforzo riformista in atto”. Un invito al confronto, per vincere lo scetticismo di alcune anime del Pd e superare quella ricorrente accusa rivolta ad Italia che – secondo (ex) alleati – sarebbe un sindaco non dialogante.




Tari, preoccupante evasione: il 60% non la paga. Mangiafico critico sul bilancio consuntivo

Bilancio consuntivo 2020 con un disavanzo di oltre 6 milioni di euro per un totale di 22 milioni di perdita. L’ex consigliere comunale Michele Mangiafico passa al setaccio i conti del Comune di Siracusa. Punto di partenza è il rendiconto di gestione approvato a metà luglio, “fotografia delle scelte politiche adottate dall’amministrazione comunale nell’anno precedente e il principale strumento di giudizio politico per l’organo elettivo”.
“Va subito evidenziato all’opinione pubblica il fatto che l’amministrazione comunale chiude il 2020 con un disavanzo di oltre 6 milioni di euro in più”, dice Mangiafico (Civico 4). “Intendo ‘in più’ in quanto l’Amministrazione è già impegnata nel recupero di un ampio disavanzo per cui era previsto che il 2020 chiudesse a -16 milioni di euro circa e, invece, chiude ad oltre -22 milioni di euro. L’amministrazione comunale si propone, a breve, una variazione di bilancio (nelle carte), ma nessuno ne parla, nessun dibattito sull’argomento ha riguardato il confronto pubblico cittadino”.
A pagina 41 del Rendiconto di gestione 2020, al capitolo riguardante la riscossione della Tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, risultano imputati come incassati 10.623.206,43 euro a fronte di 26.488.661,82 euro accertati, ovvero il 40,10%. Un crollo rispetto al 59% del 2019 (14 milioni e 500 mila euro incassati in valore assoluto). “Assenti politiche serie volte alla lotta all’evasione, lasciando emergere la mancanza di volontà politica rispetto al fenomeno dell’evasione di questa tassa e, in generale, di una città sporca”, il giudizio di Mangiafico.
L’imposta comunale sulla pubblicità, “si attesta a 390.101,17 euro su una previsione di 645.635,17 per una percentuale del 60,42% dell’incassato sull’accertato, rispetto al 70% del 2019. L’amministrazione comunale ha incassato dalle famiglie 3,1 milioni di euro circa per contravvenzioni (pari al 47,6% dell’accertato), un dato dal quale si conferma la tendenza dell’attuale classe dirigente ad utilizzare le famiglie come bancomat per le necessità dell’Amministrazione comunale”, insiste Mangiafico.
L’ex vicepresidente del Consiglio comunale si dice preoccupato dai conti del Comune, perchè dal prossimo anno verranno meno tutti gli aiuti dello Stato che, nell’anno della pandemia, “hanno mascherato le carenze dell’attuale amministrazione comunale nella capacità di riscossione e nell’organizzazione delle iniziative volte a garantire una coerenza tra le previsioni, gli accertamenti e le riscossioni”.
La relazione che accompagna il Rendiconto è – per Mangiafico – “delirante” perchè “si propone come obiettivo l’approvazione nel marzo del 2020 della proposta di zonizzazione acustica e del nuovo Regolamento per le attività rumorose al Consiglio comunale, sorvolando sulla mancanza dell’organo consiliare, sul mancato raggiungimento dell’obiettivo e sul fatto di declinare al futuro un’azione già passata (pag. 3). Si tratta, in ogni caso, di una impostazione che riguarda diversi settori, frutto, probabilmente di ripetuti copia/incolla. La Relazione rammenta che a Dicembre del 2019 è scaduto l’appalto per il servizio di trasporto pubblico locale dell’Ast e che l’Amministrazione comunale avrebbe indetto una nuova gara, di cui a luglio 2021 non abbiamo ancora notizia, assistendo invece all’ampliamento di servizi con un concessionario in proroga”.
Particolarmente curioso di leggere adesso la relazione dei revisori dei conti si dice, in chiusura, Michele Mangiafico.




Crisi al Vermexio, inizia la conta degli alleati: L&C risponde presente e rilancia il Patto

Con Italia Viva di traverso ed in attesa delle determinazioni del Pd, hanno un gran daffare i “pontieri” della giunta comunale di Siracusa. In particolare, è Lealtà & Condivisione a lanciare segnali a quegli alleati che che nel 2018 sostennero al ballottaggio la candidatura di Francesco Italia. Il movimento nato attorno a Giovanni Randazzo ed ora affidato ad Ezio Guglielmino rilancia e rafforza l’idea di un patto di fine legislatura, per uscire dalla crisi e tornare a parlare di azione amministrativa.
“Solo in questo modo potrà aver luogo un confronto utile alla città, che ha bisogno di un governo solido” e risposte “alle tante aspettative della comunità siracusana”. Ci sono ancora due anni di mandato e – scrive Guglielmino – “occorrerebbe sfruttarli per consolidare i risultati raggiunti, portare a compimento quelli realisticamente perseguibili, creare le premesse per nuovi obiettivi, anche attraverso un uso virtuoso delle risorse legate al Piano Nazionale di Ripresa. Attorno a questi punti è necessario un confronto costante e non occasionale tra le forze politiche che hanno reso possibile la nascita dell’attuale amministrazione comunale, teso, in questa fase, ad individuare contenuti programmatici comuni e modalità operative condivise”.
Gli alleati tornino a parlarsi, è l’invito di Lealtà & Condivisione, per un confronto “aperto anche alle forze sociali, ai sindacati, al volontariato” e che produca un patto di fine legislatura per “onorare l’impegno assunto con la Città tre anni orsono”.




No al green pass: l’ex candidata sindaco del M5s e le manifestazioni contro l’obbligo

Tra gli scettici del vaccino a Siracusa, e nettamente contraria al green pass obbligatorio, c’è anche l’ex candidata sindaco del Movimento 5 Stelle, Silvia Russoniello. Nel 2018 sfiorò il ballottaggio, chiudendo al terzo posto dietro Reale ed Italia ma venne comunque eletta in Consiglio comunale, rimanendo in carica fino allo scioglimento. Nei mesi scorsi si è gradatamente allontanata dal M5s e dai suoi esponenti locali e regionali.
Contraria al green pass ed alle terapie domiciliari suggerite contro il covid, è esplicita nei suoi ultimi post social. In uno degli ultimi, elenca tutte le manifestazioni contro il passaporto vaccinale in Italia. Sul green pass ed il vaccino, accusa il governo Draghi di mentire agli italiani e condivide post di Fratelli d’Italia, partito di cui sembra sposare la linea. “Il vaccino non è obbligatorio ma lo stanno rendendo tale, oltretutto Draghi ha detto ‘che col green pass avremo la certezza di non essere tra persone contagiose’, ma se tutti i medici seri e non gli showman hanno dichiarato che anche i vaccinati possono contagiare e possono essere contagiati, ma di cosa sta parlando? Bugiardi… e ci sono ancora quelli che credono alle loro menzogne”, scrive la Russoniello. La si potrebbe definire una vera e propria trasmutazione politica, che certifica il suo allontanamento dal Movimento che, pure, aveva contribuito a fondare a Siracusa fino a diventare la candidata per la poltrona di primo cittadino, nel momento migliore del grillismo in Italia.
Anche l’assessore comunale Fabio Granata ha mostrato nei mesi scorsi le sue perplessità sulle misure di contenimento dell’epidemia, prima, e del vaccino, poi. Sul green pass, “comunque la si pensi” scrive, Granata mostra di non condividere le posizioni di Burioni che ha agitato il mondo social con un recente post dedicato ai no-vax, ai quali – a suo dire – andrebbe pagato l’abbonamento a Netflix da agosto, perchè senza green pass saranno ai domiciliari in casa. “Questo non è uno scienziato ma un bulletto stupido, arrogante e provocatore. E soffia sul fuoco…”, scrive sulla sua pagina fb l’assessore comunale.
A Catania, intanto, oggi manifestazione di protesta contro il green pass. Tam tam sui social, per un appuntamento in piazza, sotto la fontana dell’elefante. “Per la libertà, contro la dittatura instaurata” è uno degli slogan della annunciata protesta.




Alicata (FI): “Italia innovatore? Da 8 anni al potere, città senza occasioni di sviluppo”

È “una finta modestia” quella che ha spinto il sindaco di Siracusa a rivolgersi nelle ore scorse alle forze politiche che ne sostennero la candidatura nel 2018. La definizione è del commissario provinciale di Forza Itia, Bruno Alicata. Ancora una volta non risparmia stoccate all’indirizzo di Francesco Italia.
“Il sindaco è al culmine della sua impopolarità, vorrebbe far credere che tutto stia andando bene; che la città, vigente un legittimo potere assoluto conferito da una sentenza del CGA, sia molto ben amministrata e pertanto, in tutta serenità, può richiamare a raccolta per il rush finale quei partiti e movimenti che già lo sostennero in occasione della sua candidatura”. Secondo Alicata, però, c’è almeno una contraddizione sul punto: “quelle forze politiche nel presente lo hanno già scaricato in malo modo, sfiduciato persino da chi lo aveva pesantemente sponsorizzato”. Riferimento a Garozzo e ad Italia Viva, oltre che al Pd.
Da riscrivere, per Alicata anche “la consuetudinaria e stucchevole autorappresentazione (di Italia, ndr) come nuovo che avanza” affinché non venga riconsegnata “la città agli ‘interessi’ ed alle ‘alchimie del passato’, fregiandosi di una presunta ed immaginaria superiorità morale, rispetto a chi c’era prima. Solo che prima di lui c’era egli medesimo, considerato che governa la città ininterrottamente da otto anni a questa parte”. Bruno Alicata richiama così i precedenti 5 anni da vicensidaco con Garozzo.
“Sotto il suo lungo, lunghissimo governo la città non è stata in grado di promuovere occasioni di sviluppo sociale ed economico in grado di migliorare, anche di poco, il benessere della collettività”, il netto giudizio del massimo referente provinciale di Forza Italia.




Rimpasto al Vermexio, andamento lento. Il sindaco: “non ho premura”. E parla agli alleati

Non pare esserci fretta per “chiudere” la partita rimpasto in giunta a Siracusa. Di certo non al secondo piano del Vermexio. Ad alcuni suoi fidati collaboratori, il primo cittadino avrebbe lasciato intendere di non avere premura e di non considerare un limite per l’azione amministrativa l’assenza di due assessori, dopo le dimissioni di Burti e Schembari e la posizione del Pd. La conferma arriva all’ora di pranzo, quando Francesco Italia affida il suo pensiero ad una nota stampa. “Nessuna fretta: le forze politiche riflettano con serietà se intendono continuare a sostenere il Patto per la Città. Per il momento redistribuirò le deleghe”.
Oggi intanto la segreteria del Partito Democratico si è riunita per preparare la direzione cittadina che, probabilmente settimana prossima, scioglierà il nodo circa la posizione del Pd verso la giunta Italia: sostegno o uscita? Nulla è scontato, nonostante la dichiarata posizione del segretario provinciale Adorno che vede il Pd fuori dal percorso amministrativo intrapreso dal sindaco di Siracusa.
“Credo che l’attuale riflessione interna di importanti alleati di quel patto civico, quale il Partito Democratico, meriti pieno rispetto. Personalmente – dice Italia – mi auguro che si possa trovare una risoluzione unitaria, al fine di una auspicata e coerente condivisione politica e programmatica con le altre forze del Patto per la Città. L’obiettivo è ripartire da contenuti comuni e dai documenti di pianificazione condivisi, per l’ampliamento di un’area di governo della Città che sappia governare e gestire le sfide degli anni delicati che dobbiamo affrontare e non riconsegni Siracusa agli “interessi” e alle alchimie del passato”.
Poi l’appello rivolto alle forze che hanno sostenuto la sua candidatura, con la sintesi trovata per il ballottaggio. “A quelle forze, ai gruppi che si sono uniti nel percorso, a tutti i partiti e alle forze civicherivolgerò l’invito a dare il proprio contributo sino alla fine del mio mandato. Sarà necessario condividere uno sforzo comune per una prospettiva di alto profilo che abbia come stella polare il miglioramento della qualità di vita dei nostri cittadini e dei nostri contesti urbani. Per tale ragione, non ravviso l’urgenza di ricomporre nell’imminenza di agosto la Giunta municipale nella interezza dei suoi componenti”.
Gli incontri con forze ed esponenti politici sono all’ordine del giorno, ma nulla di decisivo o conclusivo. Probabilmente, nelle intenzione dell’amministrazione, si vuole anche attendere e capire l’orientamento della sezione consultiva del Cga sul ricorso straordinario al presidente della Regione per il ritorno in carica del Consiglio comunale.




Pomodoro, incubo virosi ToBRFV da Siracusa ad Agrigento: audizione in commissione Ars

Audizione in III commissione Attività produttive per affrontare le problematiche legate alla diffusione nel territorio regionale, con focolai localizzati in particolare su Siracusa, Ragusa, Caltanissetta e Agrigento, della virosi del pomodoro ToBRFV (Tomato brown rugose fruit virus), che continua a generare allarme e preoccupazione sul comparto.
Rossana Cannata, deputata regionale di Fratelli d’Italia, ha promosso l’incontro con la partecipazione, tra gli altri, del Doses, Distretto Ortofrutticolo Sud Est Sicilia, direttore Gianni Polizzi, e del Consorzio di Tutela Igp Pomodoro di Pachino, presidente Sebastiano Fortunato, dei rappresentanti dei confezionatori e dei produttori e del rappresentante dei vivaisti, Paolo Ristuccia.
La componente della commissione Attività produttive spiega: “Nel corso dell’audizione si è discusso del potenziamento del servizio sanitario con interventi in termini di prevenzione e prescrizione e anche di ristoro economico. Il direttore del Dipartimento Agricoltura, Dario Cartabellotta, ha accolto la possibilità di individuare nella sottomisura 5.1 gli interventi che mirano alla prevenzione per far fronte a questa seria minaccia dettata dal virus. Sul fronte delle risorse, è stato anche preso l’impegno a individuare le somme nel Fondo di solidarietà regionale per dare ristoro alle numerose imprese e a tutta la filiera produttiva, che hanno subito cospicui danni economici a causa della diffusione del virus e hanno visto intaccato il proprio livello di competitività. Risorse che sarebbero fondamentali per il ripristino delle coltivazioni danneggiate dal ToBRFV, la distruzione ed estirpazione delle piante infette, lo smaltimento del materiale di risulta degli impianti danneggiati, nonché l’acquisto e il reimpianto delle produzioni.”