Scuola di via di Villa Ortisi, ex Gargallo e San Domenico: la Regione finanzia i lavori

“Comune di Siracusa incomprensibilmente distratto, ma grazie al nostro pressing siamo riusciti a far avere alla città una quota di fondi regionali: sono stati finanziati 4 importanti opere pubbliche”. Così inuna nota la parlamentare di Forza Italia, Stefania Prestigiacomo.
“Grazie all’assessore Armao, a valere sulla legge di stabilità 2020, saranno infatti completati, con uno stanziamento di 600 mila euro, i lavori alla scuola di via di Villa Ortisi e con ulteriori 300 mila i lavori all’Ispettorato del Lavoro. Altri 600 mila sono stati stanziati per il restauro dell’immobile dell’ex liceo Gargallo, una ferita aperta nel cuore di Ortigia. Infine l’intervento preannunciato dall’assessore Falcone, che ringrazio, 3 milioni di euro per il secondo lotto di lavori nel complesso di San Domenico in Ortigia, immenso contenitore abbandonato dopo un primo lotto di interventi eseguito ai tempi del sindaco Bufardeci. Si tratta di uno degli immobili di maggior valore del centro storico, affacciato sul lungomare di levante, che rischia di cadere a pezzi a causa di un restauro lasciato a metà per troppi anni. Speriamo che il Comune adesso, oltre alle piste ciclabili, si dedichi anche a seguire con attenzione questi lavori fondamentali per immobili che hanno valore e funzioni importanti in città”.




Enzo Vinciullo e la Lega siciliana di Minardo: scatta la scintilla, è federazione

Dopo le indiscrezioni dei giorni scorsi, ecco la conferma: Enzo Vinciullo ed i movimenti politici Siracusa Protagonista e Prima Siracusa si federano con la Lega Sicilia di Nino Minardo. “Quello siglato oggi, è un percorso di assieme che si certifica, che mette nero su bianco la storia di un’amicizia personale e di una stima reciproca. La condivisione di anni di politica che abbiamo vissuto, nel centrodestra e che, per entrambi, si è mossa, si muove e continuerà a muoversi sul solco dell’idea che ha come obiettivo il Territorio, la sua centralità, la sua valorizzazione e il radicamento in esso, stella polare del nostro comune agire. Oggi, abbiamo certificato tutto questo e reso tangibile un’intesa che poggia sui valori che sono fondamentali per la Sicilia”, ha detto Minardo poco prima della firma dell’accordo federativo.
Consiglieri comunali, passati e presenti, assessori e dirigenti locali siracusani hanno seguito Vinciullo in questo passo di federazione. Si tratta di Arturo Rizza, Fabio Alota, Mauro Basile, Salvatore Castagnino, Salvo Cannata, Giorgio Chiaramida, Mario Pancari, Gianluca Caruso, Alessandro Cotzia, Giuseppe Culotti, Sebastiano Moncada, Vincenzo Salerno, Antonino Pulvirenti, Corrado Italia, Nazareno Nicotra, Antonio Navanteri, Giuseppe Lombardo, Giuseppe Ferrazzano, Samuele Roggio, Luciano Testa, Dario Andolina, Giovanni Di Stefano, Francesco Drago, Seby Greco, Ivan Quadarella, Giuseppe Sagliola e Francesco Sala. A “benedire” l’accordo anche il commissario provinciale della Lega a Siracusa, Leandro Impelluso.
“Lega, Siracusa protagonista e Prima Siracusa hanno un asse comune del pensiero politico e la nostra è un’unità di intenti naturale, frutto di quella visione uguale e sovrapponibile della politica per la Sicilia e fra i Siciliani e che da sempre abbiamo condiviso nella nostra azione. E questa uguale visione, la stima reciproca, l’amicizia personale che ci lega, sono la pietra miliare posta oggi, di questo cammino da fare assieme. Siamo dalla stessa parte come lo siamo sempre stati, attori in quell’idea di una Sicilia del domani, di una Siracusa del domani che sappiano affermare la forza endemica e la capacità di costruirsi, fondate sulle radici di una storia millenaria e di pregio”.




Vinciullo, la Lega ma anche il Pd: incontri e corteggiamenti per nuovi equilibri

La politica è, da sempre, l’arte del possibile. E la Sicilia, da questo punto di vista, si è guadagnata negli anni la nomina di “laboratorio” di nuove alchimie ed equilibri politici. Per questo sorprende solo fino ad un certo punto la indiscrezione secondo cui Enzo Vinciullo, leader di Siracusa Protagonista con un passato di rilievo in Ars, potrebbe avvicinarsi alla Lega.
“Io non passo da una parte all’altra. Resto nel mio movimento Siracusa Protagonista. Quello che abbiamo fatto è stato avviare un ragionamento con diversi partiti nazionali, non solo con la Lega”, spiega oggi Vinciullo. “Noi chiediamo garanzie per le nostre battaglie, tutte siracusane, e combattute in questi anni nel silenzio di tutti gli altri. Ci siamo resi conto che per difendere meglio il territorio, servono ora delle sinergie più ampie. Per questo, in maniera prudente, abbiamo iniziato a guardarci attorno. Abbiamo il nostro programma per la provincia di Siracusa, se troveremo soggetti politici con cui concordare azioni comuni, potremmo allora trovare una intesa ma su base paritaria”.
La Lega sembra essere, allora, l’alleato ideale per Siracusa Protagonista. “Ma la federazione possiamo farla con Fdi, Fi, Udc….con chi ritiene di sposare le nostre proposte. Non ho ambizioni personali, chiedo però con fermezza alcune cose: che l’ospedale di Siracusa sia da inserire nel Mes; una fiscalità di vantaggio per Zes e zone franche montane senza prese in giro; che le accise pagate dalle industrie rimangano in provincia di Siracusa; che Augusta sia davvero porto hub del Mediterraneo e non Marsala; che siano spesi i fondi promessi per Siracusa con il Patto per il Sud; e poi c’è il vecchio tema delel bonifiche finanziate e mai avviate”, elenca in diretta su FMITALIA.
In attesa di un incontro con Matteo Salvini (“se e quando ci saranno le condizioni per definire accordo con la Lega, ci incontreremo”), Enzo Vinciullo rivela di esser stato in contatto anche con esponenti del centrosinistra. “Corteggiato dal Pd? Non da quello locale. Ma ho avuto altri incontri, palermitani e romani, con esponenti del Pd. Lo dico con grande onestà. E ringrazio chi ha pensato fossi un interlocutore serio in questa provincia”.
In equilibrio tra centrodestra e centrosinista, Vinciullo pare quasi candidarsi ad ago della bilancia delle prossime mosse politiche che guardano, a Siracusa, all’obiettivo del 2023, anno delle elezioni amministrative e delle politiche.




Siracusa. Italia Viva, appello alle forze politiche: collaborazione. Parla Giovanni Cafeo

Il deputato regionale Giovanni Cafeo parla dei rapporti tra Italia Viva e la giunta comunale di Siracusa. E’ un momento in cui si susseguono voci di rimpasto e la posizione di IV, all’interno della giunta, sarebbe tra quelle maggiormente critiche. Ma il 2021 è anche l’anno delle elezioni in diversi comuni della provincia: Noto, Pachino, Sortino. Ecco le parole di Cafeo.




Addio senza polemica: Edy Bandiera lascia la giunta regionale, "i miei fatti per la Sicilia"

Non sbatte certo la porta, ma nel lasciare la giunta regionale il siracusano Edy Bandiera ci tiene a mettere i puntini sulle “i”. E così, in un lungo post pubblicato sui suoi canali social istituzionali, mette in ordine i pensieri. “Mai, nella storia della Sicilia, da non deputato, un assessore all’agricoltura è durato così tanto. Oltre tre anni. Per questa possibilità e per la fiducia ringrazio il mio partito, il presidente Gianfranco Micciché e il presidente Musumeci”, l’incipit prima di un lungo elenco preceduto dall’hashtag “i fatti per la Sicilia”. Nella lista c’è il miliardo e 191 milioni “di fondi comunitari erogati agli agricoltori; 1.800 giovani che avviano un’azienda agricola, con la Sicilia prima regione d’Italia per numero di aziende gestite da giovani; la banca della terra; la legge sulla pesca, che mancava da quasi 20 anni e approvata all’unanimità dal Parlamento Siciliano; le arance rosse, per la prima volta nella storia della Sicilia, in Cina; il marchio QS di Qualità Siciliana; la nascita dei Distretti del Cibo; la viabilità Rurale; le iniziative per il comparto zootecnico e il riavvio dei controlli funzionali e dell’assistenza tecnica; i prodotti che hanno raggiunto i marchi comunitari Igp, Doc e Dop;
oltre 5500 controlli sui prodotti in entrata ed in uscita dalla Sicilia, oltre 30 mila analisi di laboratorio e 250 intercettazioni, con sequestri, distruzione o restituzione al mittente, di prodotti non conformi; gli aiuti a tutte le aziende agrituristiche siciliane; i 15 milioni di aiuti covid a tutti i pescatori ed armatori siciliani, prossimi alla erogazione; l’imminente bando per 5.121.000 euro per il fermo pesca temporaneo dovuto al covid”. E la lista continua anche con “la difesa dei fondi del nuovo Psr dal tentativo di scippo operato da alcune regioni del nord; la valorizzazione del lavoro forestale, a servizio di città, comunità e siti archeologici di tutta la Sicilia”.
Nelle ultime ore, dopo l’annuncio delle sue dimissioni dalla giunta regionale, numerosi sono stati i messaggi ed i comunicati di apprezzamento da parte di agricoltori, consorzi di produttori, realtà produttive, organizzazioni sindacali e di categoria. “Parole di stima che mi confermano che tanto è stato fatto. Tantissimo resta da fare.
All’amico Toni Scilla, che mi succede nello straordinario ma delicato ruolo, nella certezza del suo appassionato impegno, auguro un proficuo lavoro e di ricevere le mie stesse soddisfazioni. Un solo rammarico. Non avere avuto il tempo di vedere approvata la riforma forestale. La mia idea di riforma, con un testo unico per la forestazione in Sicilia, che si compone di 40 articoli, l’ho comunque consegnata nelle mani del presidente della Regione”.
Che cosa farà adesso Edy Bandiera? C’è chi prevede per lui una futura candidatura a sindaco di Siracusa. “In questo momento, sono in macchina verso la mia provincia e la mia amata Siracusa, dove nei prossimi mesi continuerò il mio impegno, con la stessa energia, dedizione e passione che ho messo in campo in questi anni. Forte dell’esperienza maturata, delle nuove conoscenze e di una preziosa rete di relazioni istituzionali regionali, nazionali ed europee.
Rivolgo un ringraziamento sentito ai tre dipartimenti dell’Assessorato ed ai tre Direttori Generali, Cartabellotta, Candore e Greco. Agli Ispettorati dell’agricoltura di ogni provincia siciliana ed al mio prezioso staff”.




Rimpasto in giunta regionale, in uscita il siracusano Edy Bandiera (FI)

Si è dimesso l’assessore regionale siracusano Edy Bandiera. L’esponente di Forza Italia lascia la giunta Musumeci per fare spazio ad una sorta di rotazione tra province, più o meno concordata. Sostituzione tutti interna al partito azzurro, con Toni Scilla pronto a subentrare all’Agricoltura e Pesca.
Ricorrenti indiscrezioni, ormai da settimane, davano per imminente l’aggiustata alla squadra di governo e l’uscita di Bandiera che, pure, poteva contare sul sostegno di pezzi importanti del mondo dell’agricoltura e della pesca siciliana. Secondo alcuni rumors, Bandiera non avrebbe però goduto del supporto pieno di Forza Italia, soprattutto della pesante componente siracusana. Non è un mistero che con l’ex ministro Stefania Prestigiacomo – che pure aveva caldeggiato la nomina di Edy Bandiera – i rapporti non siano idilliaci, da diverso tempo.
Al momento, nessun commento ufficiale da parte dell’ex assessore regionale, impegnati in ultimi adempimenti prima di lasciare l’ufficio di Palermo.
Dalla giunta regionale in uscita anche Bernadette Grasso. Alle Autonomie Locali va l’ex sindaco di Agrigento (ed ex Dem), Marco Zambuto.




La paura della crisi nella zona industriale, il Pd chiama Conte e si schiera coi lavoratori

Il piano industriale presentato da Isab Lukoil finisce in Parlamento. Il deputato del Pd, Fausto Raciti, pronto a chiedere l’intervento del governo per scongiurare ripercussioni sul futuro del poli petrolchimico siracusano. Ma è tutto il Pd a mobilitarsi: anche il segretario provinciale, Salvo Adorno, ha raccolto le preoccupazioni dei lavoratori della Lukoil e dell’indotto, nonché delle aziende che lavorano nella manutenzione e nella sicurezza, per via di possibili ripercussioni collegate alle scelte di “sopravvivenza” della Lukoil per il 2021.
“Impattano su temi cruciali come la transizione energetica, la qualità del processo produttivo, la riqualificazione ambientale dell’area industriale. Temi strategici che vanno guidati con il concorso delle parti sociali, delle istituzioni territoriali e del governo nazionale, evitando contraccolpi occupazionali. Il Partito Democratico di Siracusa nel mese di dicembre ha dedicato alcuni incontri on line, a cui hanno partecipato il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, il sottosegretario alle bonifiche Roberto Morassut, la responsabile nazionale per L’Ambiente Chiara Braga, sul futuro dell’area industriale. In questi incontri – ricorda Adorno – ha fatto propria la sfida del cambiamento e della sostenibilità, prospettando un futuro in cui un’industria petrolchimica decarbonizzata possa convivere con nuove filiere industriali ad economia circolare, con la valorizzazione dei beni culturali e ambientali, in un quadro di regole condivise, coerenti con le linee guida dettate dal governo nazionale, individuate nella la centralità della Zes e del Porto di Augusta”.
Il Pd condivide lo sconcerto dei sindacati per il piano industriale presentato dal colosso russo. “Prevede l’imposizione ai dipendenti diretti di fruire delle ferie maturate e maturande (qualcosa come 25 mila ore, più o meno, di ferie obbligate) fino al prossimo 31 marzo, data di scadenza del blocco dei licenziamenti. Quali effetti avrebbe sui livelli occupazionali di Lukoil, e dell’indotto, l’eventuale mancato rinnovo da parte del governo Conte del divieto di licenziare? La domanda inquieta il Pd e i sindacati e alimenta la preoccupazione di trovarsi di fronte ad uno scenario, ad impianti fermi, di licenziamenti e richiesta di cassa integrazione, tanto più se si tiene conto che il piano Lukoil prevede il cambio di gestione a favore della Litasco, che è una controllata con sede in Svizzera che si occupa di commercializzazione di prodotti petroliferi”, spiega ancora Adorno.




Porto di Augusta: personale civile, 49 assunzioni. E fondi per rimuovere navi abbandonate

“Con un emendamento presentato dalle forze di maggioranza, tra cui uno anche del Movimento 5 Stelle, è stato costituito il fondo per la rimozione delle navi abbandonate nei porti. Ed anche il porto di Augusta rientra tra quelli che, in via prioritaria, potranno beneficiare dell’intervento”. Lo comunicano i parlamentari Pino Pisani e Paolo Ficara (M5s). “Sono stati accantonati 7,5 milioni di euro per gli anni 2021 (1,5), 2022 (3) e 2023 (3) per coprire i costi sostenuti dalle Autorità Portuali di Sistema per la rimozione delle navi, delle navi abbandonate e dei relitti, fino a un massimo de 50%. Augusta, Taranto e La Spezia i tre bacini indicati. Autorità competente è la Marina Militare”.
Un’altra buona notizia per il porto di Augusta è quella relativa “all’assunzione di 49 unità di personale civile non dirigenziale nel triennio 2021-2023. E’ il risultato di un ulteriore emendamento presentato dal MoVimento 5 Stelle e che, a livello nazionale, porterà all’assunzione di 431 persone. Sarà così possibile assicurare la funzionalità e l’efficienza piena dell’area produttiva industriale del Ministero della Difesa ed in particolare di arsenali, poli di mantenimento, basi navali, stabilimenti e centri tecnici militari a carattere industriale dipendenti dalle Forze Armate, anche al fine di sostenere la prosecuzione dello svolgimento dei maggiori compiti connessi al contenimento della diffusione del COVID-19”, illustrano Pisani e Ficara delMovimento 5 Stelle.
Inoltre: “Sempre dalla Commissione Bilancio esce favorevolmente esitato un ulteriore provvedimento del M5s che consente di utilizzare parte dei risparmi della riduzione del personale, prevista dalla legge 244 del 2012, per aumentare – concludono Pisani e Ficara – i fondi per la retribuzione della produttività del personale civile della Difesa”.




Prelievo forzoso, emendamento di Paolo Ficara (M5s): un altro salvagente per ex Province

Grazie ad un emendamento di cui è primo firmatario il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5S), diminuisce ancora il peso del prelievo forzoso per le ex province siciliane. “Non un trattamento di favore quanto invece il definitivo allineamento alle altre province italiane. Il contributo alla finanza pubblica delle ex province siciliane era spropositato e aveva portato ad una grave crisi di questi enti, nel caso di Siracusa anche al dissesto, enti che ancora oggi svolgono funzioni fondamentali, come la manutenzione di strade e scuole”, spiega Paolo Ficara.
“Grazie al lavoro parlamentare condotto fin dal nostro insediamento, nel dicembre 2018 eravamo riusciti a far riscrivere gli scriteriati accordi Stato-Regione del governo Crocetta e nella legge di bilancio dello scorso anno avevamo previsto un contributo di 80 milioni di euro per ridurre il prelievo forzoso, che ora aumentiamo con il nostro emendamento a 90 milioni a decorrere dall’anno 2021 e quindi in maniera strutturale per i prossimi anni “, aggiunge ancora il parlamentare siracusano.
“Avevamo assunto l’impegno di creare le condizioni affinché le ex province regionali siciliane potessero ripartire, non più oberate anche da un contributo alla finanza pubblica mal parametrato. Con questo emendamento chiudiamo il cerchio, mantenendo quell’impegno. In attesa che la Regione siciliana dia un senso ai Liberi consorzi ed alle Città Metropolitane”.




Scuolabus ecologici, anche Siracusa può beneficiare di fondi governativi e acquistarli

“Anche diversi comuni siciliani, tra cui Siracusa, Catania, Palermo e Ragusa, potranno beneficiare dei 20 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente per progetti sperimentali di trasporto scolastico con mezzi ibridi o elettrici. Una misura pensata per un servizio a favore dei bambini della scuola dell’infanzia statale e comunale e per gli alunni delle scuole statali del primo ciclo di istruzione”. A dare l’annuncio è il vicepresidente della Commissione Trasporti della Camera, Paolo Ficara (M5s).
“La scelta è di chiara prospettiva futura. Puntiamo su mezzi ecologici per gli spostamenti più frequenti e che più incidono sulla qualità dell’aria delle nostre città. E questo grazie al decreto Scuolabus del ministro Costa. Possono partecipare alla distribuzione dei fondi stanziati i Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti interessati dalle procedure di infrazione comunitaria per la violazione dei parametri sulla qualità dell’aria. Vi rientrano anche i comuni siciliani di Siracusa, Catania, Ragusa, Palermo, Bagheria, Gela, Modica e Misterbianco”.
“I Comuni sono chiamati ora a predisporre e presentare dei progetti finanziabili dal governo, per sviluppare ed implementare il trasporto scolastico. Le domande per l’ammissione ai finanziamenti dovranno essere presentate dai Comuni entro 120 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale”.
Dalla progettazione all’acquisto di nuovi mezzi di trasporto, passando per pensiline e colonnine di ricarica e persino app di controllo: adesso tocca ai comuni sviluppare progetti adeguati per essere finanziati dal decreto Scuolabus.